Valorizzare l'allevamento e i prodotti della razza autoctona Nera di ...
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I caratteri lunghezza, <strong>di</strong>ametro e forma dei capezzoli sono molto eterogenei nella popolazione Verzasca.<br />
La lunghezza dei capezzoli varia da 2 a 11 cm con una forma più o meno conica. esiste un’elevata correlazione<br />
fenotipica tra le misure <strong>della</strong> lunghezza e <strong>di</strong>ametro dei capezzoli (0,80). data la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> misurare<br />
correttamente il <strong>di</strong>ametro è stata mantenuta solo la misura delle lunghezza. I capezzoli presentano una<br />
buona inclinazione (mungibilità) con una nota me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 4,4 (5 ideale), sono situati all’esterno <strong>della</strong> mammella<br />
(<strong>di</strong>stanza 2,9) e un po’ <strong>di</strong>vergenti con una nota me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 3,7 (valore 5 = capezzoli paralleli). La <strong>di</strong>stanza e<br />
l’orientamento sono due caratteri correlati (correlazione fenotipica pari a 0,60); essendo l’orientamento più<br />
importante per la mungibilità, la misura del carattere <strong>di</strong>stanza è stata quin<strong>di</strong> anch’essa abbandonata.<br />
La nota globale morfologica (Ng)<br />
Come descritto in precedenza, la nota globale permette <strong>di</strong> classificare gli animali in funzione del loro valore<br />
morfologico. nel corso del progetto, recependo le in<strong>di</strong>cazioni degli allevatori <strong>di</strong> dare più peso selettivo alla<br />
morfologia, si è provveduto a ridefinire i valori soglia dei singoli caratteri (algoritmo) che determinano il<br />
valore <strong>della</strong> nota globale. Il nuovo meccanismo <strong>di</strong> qualifica è operativo dal 2011. nel precedente Interreg<br />
(2003 – 2007) l’obiettivo principale era quello <strong>di</strong> evidenziare soprattutto i capi portatori <strong>di</strong> gravi <strong>di</strong>fetti morfogenetici<br />
e <strong>di</strong> tipicità razziale e quelli con delle note elementari estreme. Il modello era, infatti, impostato con<br />
parametri <strong>di</strong> qualifica ampi tali da permettere un numero consistente <strong>di</strong> madri <strong>di</strong> becco, pari al 71,4% <strong>della</strong><br />
popolazione femminile (nG 3 e nG 4). Il nuovo metodo introduce dei parametri più selettivi che, se applicato<br />
all’intera popolazione punteggiata (2002-2011), determina una riduzione dei capi con qualifica madre <strong>di</strong> becco<br />
al 53,8% <strong>della</strong> popolazione. nella tabella viene riportato l’impatto <strong>di</strong> applicazione dei due meto<strong>di</strong>.<br />
QUaLiFica MOrFOLOgica: NOTa gLObaLe (Ng) VecchiO MeTOdO NUOVO MeTOdO<br />
(daL 2003 aL 2010)<br />
% capi<br />
(daL 2011)<br />
% capi<br />
nG1: no progenie, gravi <strong>di</strong>fetti morfogenetici 3,2 3,2<br />
nG2: madre <strong>di</strong> capretta 25,5 43,0<br />
nG3: madre <strong>di</strong> becco 49,3 36,3<br />
nG4: madre <strong>di</strong> becco ad alto valore morfologico 22,1 17,5<br />
Ng3 + Ng4: madri <strong>di</strong> becco totali 71,4 53,8<br />
<strong>di</strong>versi sono i caratteri su cui sono state applicate delle soglie più restrittive e che <strong>di</strong> conseguenza hanno<br />
maggiore incidenza nel declassare la qualifica morfologica dei capi. Questi maggiori criteri selettivi riguardano<br />
le seguenti note <strong>di</strong> sintesi:<br />
• Per gli appiombi: la <strong>di</strong>stanza dei garretti che esprime l’esigenza <strong>di</strong> avere capi con ottime capacità motorie<br />
(pascolo).<br />
• Per la mammella: l’attacco posteriore, che rappresenta un fattore importante nel determinare la longevità<br />
funzionale <strong>della</strong> mammella ed è correlato in modo positivo alla produzione <strong>di</strong> latte.<br />
• Per i capezzoli: l’inclinazione e l’orientamento sono considerati come caratteri prioritari dagli allevatori<br />
in quanto fondamentali per facilitare l’allattamento dei capretti e per una corretta mungitura. I nuovi valori<br />
soglia <strong>di</strong> questi due caratteri incidono in modo rilevante (30%) nel determinare il declassamento dei capi a<br />
madre <strong>di</strong> capretta (nG 2).<br />
• Per il corpo: questa nota <strong>di</strong> sintesi è in via <strong>di</strong> ridefinizione non appena saranno <strong>di</strong>sponibili in numero sufficiente<br />
le informazioni sui nuovi caratteri introdotti (larghezza anteriore e larghezza del bacino). Questa nota<br />
parziale permetterà <strong>di</strong> meglio in<strong>di</strong>viduare gli animali che presentano un buon sviluppo. Tuttavia essendo<br />
questi caratteri molto <strong>di</strong>pendenti dall’età dell’animale e dal sistema d’allevamento sarà necessario calcolare<br />
i coefficienti <strong>di</strong> correzione per proiettare le misure a soggetto “adulto o maturo”, e che le eventuali soglie<br />
<strong>di</strong> declassamento degli animali siano calcolate non in termini assoluti <strong>di</strong> popolazione, ma solo nell’ambito<br />
del singolo allevamento.<br />
conclusioni<br />
Questo lavoro <strong>di</strong> analisi ha consentito quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> attuare una semplificazione nel metodo <strong>di</strong> punteggiatura<br />
riducendo il numero dei caratteri da valutare, dagli iniziali 18 a 14 <strong>di</strong> cui due semplificati con valutazione<br />
binaria, senza <strong>di</strong>minuire la qualità delle informazioni. e inoltre, <strong>di</strong> ridefinire i criteri <strong>di</strong> selezione morfologica<br />
in funzione delle esigenze espresse e <strong>di</strong>scusse con gli allevatori aderenti al progetto Interreg. Sarebbe auspicabile<br />
che questa mole <strong>di</strong> lavoro sulla morfologia (10 anni) possa trovare una forma <strong>di</strong> continuità in futuro,<br />
sia per meglio affinare il metodo <strong>di</strong> valutazione e l’algoritmo <strong>di</strong> calcolo delle note <strong>di</strong> sintesi morfologiche, sia<br />
per verificare in modo più approfon<strong>di</strong>to le ponderazioni tra morfologia, produzione lattea e longevità.<br />
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VALORIZZARe L’ALLeVAMenTO e I PROdOTTI deLLA RAZZA AUTOCTOnA neRA dI VeRZASCA neGLI eCOSISTeMI MOnTAnI