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Valorizzare l'allevamento e i prodotti della razza autoctona Nera di ...

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azze caprine in Francia e in Italia prevede:<br />

• al giorno 0: inserimento <strong>della</strong> spugna;<br />

• al giorno 9: iniezioni intramuscolari <strong>di</strong> PMSG e Cloprostenolo;<br />

• al giorno 11: estrazione <strong>della</strong> spugna (48h + 1 dall’iniezione);<br />

• al giorno 13: inseminazione (43h + 2 dall’estrazione <strong>della</strong> spugna).<br />

Il seme congelato usato nella sperimentazione era stato prodotto grazie all’invio <strong>di</strong> 8 becchi (4 italiani e<br />

4 svizzeri), selezionati in base al loro valore genetico e in possesso <strong>di</strong> specifici requisiti sanitari presso il<br />

centro genetico Capri-IA <strong>di</strong> Poiters. La quantità <strong>di</strong> seme prodotto dai becchi, paria a 873 dosi, è stata in parte<br />

utilizzata e in parte stoccata presso APA <strong>di</strong> Como e IBBA-CnR. La percentuale <strong>di</strong> fertilità conseguita nelle 83<br />

capre provenienti da 6 allevamenti (5 italiani e 1 svizzero) è stata pari al 49%. Tale valore, se confrontato con<br />

i dati conseguiti in Francia nell’anno 2010 (60,72%) con la medesima tecnica gestionale e riproduttiva (metodo<br />

ormonale classico + fecondazione con seme congelato, non risulta completamente sod<strong>di</strong>sfacente anche<br />

se in alcuni allevamenti il risultato è stato ottimo.<br />

Il risultato <strong>di</strong> fertilità ottenuto dalla sperimentazione risulterebbe però insostenibile se la spesa fosse posta<br />

a carico degli allevatori, in quanto il costo per la produzione delle dosi è elevato (circa euro 6.000), pur tenendo<br />

in considerazione le 873 dosi stoccate, a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> eventuali campagne future. Tali motivazioni,<br />

associate alle crescenti resistenze degli allevatori verso l’impiego <strong>di</strong> ormoni per l’orientamento <strong>della</strong> società<br />

moderna verso il biologico, hanno portato nel progetto Interreg 2007-2013 all’applicazione del protocollo<br />

sperimentale basato sulla sincronizzazione con spugne più effetto maschio e una inseminazione artificiale<br />

con seme fresco a 52 ore dall’estrazione delle spugne. Questa modalità <strong>di</strong> gestione <strong>della</strong> riproduzione, associata<br />

alla tecnica <strong>di</strong> fecondazione artificiale, si propone <strong>di</strong> conseguire i seguenti risultati:<br />

• permettere all’allevatore <strong>di</strong> scegliere il periodo dei parti per fare coincidere il periodo <strong>di</strong> produzione del<br />

latte con la richiesta <strong>di</strong> formaggio da parte del consumatore (tornaconto economico);<br />

• effettuare un raggruppamento dei parti per facilitare le pratiche gestionali dell’allevatore (alimentazione<br />

adulte e rimonta);<br />

• garantire una paternità certa agli animali;<br />

• consentire un progresso genetico e una variabilità genetica attraverso accoppiamenti programmati.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong><br />

Lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto presso due allevamenti situati uno nel Comune <strong>di</strong> Maccagno, in località Lago<br />

d’elio, l’altro nel Comune <strong>di</strong> Veddasca, località Forcora (VA), nel periodo intercorrente tra luglio 2011 e febbraio<br />

2012. I due allevamenti si trovano in montagna a circa 1000 metri <strong>di</strong> altezza e sono <strong>di</strong>stanziati solo da<br />

pochi chilometri. L’allevamento è basato sullo sfruttamento del pascolo per 7-8 mesi l’anno, mentre si ha<br />

stabulazione fissa nel periodo invernale, cioè durante l’ultimo mese <strong>di</strong> gestazione e per il periodo dell’allattamento<br />

naturale del capretto. L’allevamento A possiede 106 capi <strong>di</strong> cui 104 sono <strong>di</strong> <strong>razza</strong> <strong>Nera</strong> <strong>di</strong> Verzasca;<br />

98 sono femmine e 6 i maschi. L’allevamento B possiede 124 capi <strong>di</strong> cui 92 sono <strong>di</strong> <strong>razza</strong> <strong>Nera</strong> <strong>di</strong> Verzasca;<br />

80 sono femmine e 8 i maschi. nell’allevamento A si sono selezionate 22 capre mentre nell’allevamento B<br />

35. I becchi preparati sono stati 5 (4 nell’allevamento A; 1 nell’allevamento B). Tutte le capre utilizzate appartengono<br />

alla <strong>razza</strong> <strong>autoctona</strong> nera <strong>di</strong> Verzasca.<br />

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