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Pioraco per tre giorni capitale della<br />
liuteria e degli strumenti musicali.<br />
Sarà presentato (9-11 settembre)<br />
al PiorAcoustic Festival 2<strong>01</strong>1 il<br />
libro con cd del noto chitarrista<br />
fabrianese Gabriele Possenti, presi-<br />
dente dente dell’associazione Amici della<br />
Chitarra di Fabriano, pubblicato in<br />
collaborazione con Arobas Music<br />
– GuitarPro6 e Mcilroy Guitars.<br />
Il volume contenente cinque Irish<br />
tunes (pezzi tradizionali irlandesi)<br />
sarà presentato durante il seminario<br />
di studio dal titolo “Open tunings<br />
and Celtic style guitar”, tenuto dal<br />
>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 10 SETTEMBRE 2<strong>01</strong>1<br />
Pagine e Note... islandesi<br />
La seconda rassegna musicale impreziosita dal gruppo We Made God<br />
di SAVERIO SPADAVECCHIA<br />
La seconda edizione di<br />
”Pagine e note” è stata<br />
impreziosita dalla presenza<br />
di un gruppo islandese<br />
estremamente interessante, i We<br />
Made God. Band fatta di ragazzi<br />
assolutamente normali, capaci di<br />
vivere l’esperienza italiana (la loro<br />
<strong>prima</strong> volta nel nostro Paese) con<br />
allegria e professionalità. Abbiamo<br />
avuto l’occasione di incontrarli e di<br />
discutere della loro musica.<br />
Sono passati 2 anni dall’uscita del<br />
vostro primo album, e volevamo<br />
sapere quali erano le differenze<br />
principali tra le due pubblicazioni.<br />
Arnór (chitarra): Siamo semplicemente<br />
cresciuti, siamo maturati nel<br />
modo di scrivere le nostre canzoni<br />
e credo che questo si possa sentire<br />
ascoltando i due dischi.<br />
Birkir (Batteria): Bisogna anche<br />
dire che il primo disco conteneva<br />
canzoni vecchie, che dovevano essere<br />
pubblicate ed abbiamo scritto il<br />
primo disco quando avevamo 17-18<br />
anni circa. Mentre il secondo disco<br />
contiene canzoni che sono state<br />
scritte con l’obbiettivo di un album<br />
in mente e con molta esperienza in<br />
più. Ecco perché suonano anche più<br />
mature e complete.<br />
L’esperienza di un tour in terra<br />
inglese, quanto ha cambiato ed<br />
in uenzato il vostro rapporto con<br />
la musica?<br />
Arnór: Probabilmente non molto,<br />
diciamo che siamo principalmente<br />
in uenzati da quello che ascoltiamo<br />
e quello che succede nelle nostre<br />
vite quotidianamente.<br />
Stúni (Basso): Inoltre ognuno di<br />
noi ha gusti abbastanza diversi, abbiamo<br />
background diversi e questi<br />
si notano in ciò che ascoltiamo. E<br />
di conseguenza portiamo nel nostro<br />
approccio alla musica.<br />
Birkir: In ogni caso abbiamo un<br />
paio di band comuni a tutti quanti,<br />
e queste sono gli “Envy” ed i “Devil<br />
sold his soul”<br />
Cosa ci potete raccontare della<br />
storia dei We Made God? Quali<br />
sono stati i passi che sono stati<br />
compiuti <strong>prima</strong> di creare la band?<br />
Arnór: Io e Birkir ci conoscevamo<br />
e suonavamo insieme, non avevamo<br />
un bassista ma poi abbiamo avuto<br />
la fortuna di incontrare Stúni che<br />
si è subito aggiunto alla famiglia.<br />
Non avevamo ancora un cantante e<br />
grazie ad internet abbiamo trovato<br />
Magnús. Completando la formazio-<br />
Il libro di Possenti<br />
al PiorAcoustic 2<strong>01</strong>1<br />
musicista fabrianese presso il polo<br />
museale di Pioraco alle ore 17.<br />
Seguirà poi alle ore 21 il concerto<br />
di apertura del festival che vedrà<br />
protagonisti sul palco Gabriele Possenti<br />
(Italia) e Marcio Rangel (Brasile).<br />
Ottima lungimiranza da parte<br />
dell’amministrazione comunale di<br />
Pioraco nell’individuare questa realtà<br />
strettamente legata agli interessi<br />
musicali dei giovani che eleggono la<br />
chitarra più che altri stumenti come<br />
loro blasone e vessillo.<br />
Grande Festival della chitarra e<br />
della liuteria organizzato da Danilo<br />
Vecchi in collaborazione con<br />
il Comune di Pioraco - Pro Loco<br />
- Regione Marche - Assemblea<br />
Legislativa. PiorAcoustic 2<strong>01</strong>1 è<br />
una manifestazione che vuole far<br />
conoscere, oltre al luogo magico<br />
che la ospita, il mondo della liuteria<br />
e valorizzare la manualità dei nostri<br />
maestri artigiani, che metteranno in<br />
mostra i loro strumenti, spesso vere<br />
e proprie opere d'arte. Ci saranno<br />
concerti, seminari sia tecnici che<br />
artistici con liutai e musicisti di<br />
fama internazionale.<br />
Novità della seconda edizione sarà<br />
l’allestimento di un laboratorio di<br />
liuteria classica curato dal M° Liutaio<br />
Giuseppe Quagliano e un mostra<br />
di strumenti etnici provenienti<br />
da ogni parte del mondo a cura di<br />
Carlos Santa Maria di Narada suoni.<br />
ne così come la vedi e la senti oggi.<br />
Sono incuriosito da una canzone<br />
come “We have lost the battle, we<br />
have lost the war”. Vorrei sapere<br />
cosa c’è dietro un titolo del genere.<br />
Stúni: Ho scritto le parole di questa<br />
canzone, e ti posso dire che è “semplicemente”<br />
una storia che nisce<br />
male, un rottura traumatica con una<br />
persona cara.<br />
Non è una cosa innovativa, anzi, è<br />
una canzone che parla di una sensazione<br />
di vuoto e scon tta totale.<br />
Quindi ecco spiegato il titolo ed il<br />
testo. A volte una battaglia persa<br />
è anche una scon tta nella guerra,<br />
quando si ha le sensazione di aver<br />
perso tutto.<br />
So che è la vostra <strong>prima</strong> volta in<br />
Italia, vorrei sapere come hanno<br />
fatto i ragazzi di Polis Arte a<br />
convincervi ad accettare questa<br />
trasferta.<br />
Birkir: Tutto è iniziato quando<br />
Antonio Casagrande (il presidente<br />
dell’associazione) ci ha contattato<br />
via mail, chiedendo la disponibilità<br />
nel fare un concerto nella vostra città<br />
collegato alla manifestazione “Pagine<br />
e Note”. L’idea era interessante,<br />
ma la cosa ci spaventava, perché per<br />
noi la trasferta era troppo importante<br />
dal punto di vista economico, visto<br />
che in Italia non avevamo contatti<br />
e quello di Fabriano sarebbe stato<br />
l’unico show. Abbiamo contattato<br />
la compagnia di bandiera islandese,<br />
chiedendo loro un aiuto per<br />
diffondere la nostra musica al di<br />
fuori dei con ni. La loro risposta<br />
è stata positiva ed eccoci qua, aiutati<br />
anche nell’alloggio dai ragazzi<br />
dell’associazione.<br />
Nel frattempo state lavorando a<br />
qualcosa di nuovo per un futuro<br />
album?<br />
La band islandese We Made God<br />
con i fabrianesi Soundsick<br />
Stúni: Attualmente abbiamo 3 canzoni<br />
pronte e probabilmente faremo<br />
uscire un EP entro questo 2<strong>01</strong>1.<br />
Arnór: Per quello che riguarda la<br />
sua uscita non ci sbilanciamo più<br />
di tanto perché rischieremmo di far<br />
aspettare troppo, e probabilmente lo<br />
distribuiremo gratis sul nostro sito.<br />
Birkir: Al massimo chiederemo una<br />
piccola donazione come fecero i<br />
Radiohead per “In Rainbows”, in<br />
modo da far conoscere la nostra<br />
musica a più gente possibile.<br />
Death Riders, cd registrato a Lucca<br />
Una band fabrianese emergente protagonista nel panorama musicale<br />
nazionale giovanile del genere rock-metal. Sono i “Death<br />
Riders”, il gruppo composto da cinque ragazzi di età compresa tra<br />
i 23 ed i 28 anni che stanno riscuotendo un eccellente successo<br />
di vendite ed apprezzamento con il loro primo album dal titolo<br />
“Through Centuries of Dust” composto da undici brani inediti. Il cd<br />
registrato a Lucca grazie ad un produttore d’eccezione come Frank<br />
Andiver (il batterista dei Labyrinth, degli Sky Lark, dei Wonderland),<br />
nelle scorse settimane è stato infatti lanciato in tutto il mondo e<br />
sta già ricevendo i primi importanti riscontri.<br />
“Siamo una band decisamente molto affi atata – spiega il più<br />
giovane dei musicisti, il 23enne batterista Alessio Monacelli, che<br />
nel gruppo è affi ancato da Marco Monacelli (chitarra), Cristiano<br />
Coppa (basso), Francesco Pellegrini (chitarra solista) e Valerio<br />
Gaoni (voce). “Dopo una serie di cambiamenti nelle lune-up –<br />
aggiunge il batterista – il gruppo ha recentemente trovato il suo<br />
assetto defi nitivo e a questo punto vogliamo giocarci le nostre<br />
chance. Sappiamo che sfondare nel mondo della musica non è<br />
semplice, ma noi vogliamo continuare con forza a coltivare questa<br />
passione. Se la città ci sta stretta? Diciamo che qualcosa offre,<br />
ma per le tante band che provano ad emergere forse servirebbero<br />
maggiori spazi.<br />
La sala prove del Cag, il centro di aggregazione giovanile al S.<br />
Antonio fuori le mura, è quasi sempre piena e si fatica a trovare<br />
posto. Così noi abbiamo deciso di ritrovarci per le prove nel<br />
garage-cantina di uno dei ragazzi della band, rischiando qualche<br />
improperio da vicini e passanti. Insomma, in provincia gli spazi<br />
sono quelli che sono ed anche le opportunità, visto che il primo<br />
treno importante è passato con un produttore che opera in Toscana<br />
e lì abbiamo dovuto trasferirci per registrare l’album”.<br />
10 fabriano.<strong>indd</strong> 2 07/09/11 10.46