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<strong>L'Azione</strong> 10 SETTEMBRE 2<strong>01</strong>1 >SPAZIO LAVORO<<br />
13<br />
Green Economy,<br />
business d'energia<br />
Un convegno a Roma sulle fonti rinnovabili<br />
di DIEGO PAZZAGLIA<br />
Il clima sta cambiando. Ondate<br />
di calore sino a 40 gradi stanno<br />
colpendo l’Italia ed altre nazioni<br />
europee. E’ giunta l’ora<br />
di affrontare temi relativi a energie<br />
rinnovabili, lotta ai cambiamenti<br />
climatici ed emission trading. Sono<br />
queste le principali tematiche che<br />
verranno trattate in occasione di<br />
Zero Emission Rome 2<strong>01</strong>1, il grande<br />
evento dedicato alla sostenibilità<br />
ambientale che si svolgerà nell’ambito<br />
della era di Roma dal 14 al<br />
16 settembre. L’iniziativa affronta<br />
dei temi ecologisti che dovrebbero<br />
catturare l’interesse dell’opinione<br />
pubblica ed indurre il mondo politico<br />
a risolvere le problematiche<br />
legate alla tutela della natura.<br />
Il clima che cambia è una realtà con<br />
cui l’umanità si deve confrontare.<br />
Il susseguirsi di eventi meteorologi<br />
estremi evidenzia come i mutamenti<br />
climatici stiano interessando<br />
intere collettività. Ne è un esempio<br />
l’uragano Irene che ha minacciato<br />
New York, ovvero la metropoli simbolo<br />
dell’illusione umana di poter<br />
governare i fenomeni naturali. La<br />
tempesta tropicale che incombeva<br />
sulla Grande Mela è l’emblema<br />
degli effetti negativi legati ai mutamenti<br />
climatici.<br />
I poteri forti, la sfera politica,<br />
il mondo imprenditoriale sono<br />
chiamati ad attuare delle misure<br />
concrete che tutelino gli equilibri<br />
ecosistemici e sensibilizzino i cittadini<br />
sulla necessità di salvaguardare<br />
l’ambiente. Per raggiungere questi<br />
obiettivi sono fondamentali manifestazioni<br />
come Zero Emission<br />
Rome 2<strong>01</strong>1. Tale evento stimola<br />
l’interesse dei visitatori verso le tematiche<br />
ambientali con delle novità<br />
sulla mobilità sostenibile, le fonti<br />
rinnovabili. Quest’anno, ad esempio,<br />
si potranno ammirare le nuove<br />
aree tematiche di Solartech, un<br />
intero padiglione dedicato al solare<br />
termico e termodinamico, oppure le<br />
innovazioni di Eolica, con sessioni<br />
dimostrative durante le quali verrà<br />
realizzato dal vivo un generatore<br />
di energia in materiali compositi.<br />
Ampio spazio alle innovative<br />
forme di viabilità<br />
grazie a Electric<br />
cars, una divertente<br />
iniziativa<br />
che offrirà la<br />
possibilità di<br />
effettuare dei<br />
test drive con<br />
i prototipi iOn<br />
Peugeot e C-Zero<br />
di Citroèn. Per gli<br />
appassionati<br />
verranno<br />
esposti il veicolo<br />
Tazzari Zero e<br />
una colonnina di ricarica<br />
Enel. La formula vincente<br />
di questi appuntamenti consiste nel<br />
promuovere le opportunità della<br />
Green Economy stimolando la curiosità<br />
dei clienti tramite workshop,<br />
incontri e dimostrazioni dal vivo.<br />
Per realizzare l’evento verranno<br />
emessi quantitativi di gas serra,<br />
che Zero Emission Rome 2<strong>01</strong>1 ha<br />
pensato di compensare sostenendo<br />
progetti relativi all’impiego di fonti<br />
rinnovabili in Italia e nel mondo.<br />
Tuttavia queste manifestazioni non<br />
sono gli unici mezzi per mettere in<br />
rilievo le problematiche relative alla<br />
salvaguardia ambientale.<br />
Pensiamo a progetti alternativi<br />
Sulla crisi economica di Fabriano, sul<br />
destino della Ardo, da anni sto chiedendo<br />
all’Amministrazione di sviluppare progetti<br />
alternativi. La facoltà di economia<br />
dell’Università di Ancona aveva proposto<br />
un progetto pilota su F abriano “transition town” incentrato<br />
su decrescita, nuovo modello di sviluppo e nuove<br />
opportunità economiche. Finora il progetto è rimasto<br />
lettera morta e il coinvolgimento del gruppo di ricerca<br />
ridotto al lumicino. Di fronte al fallimento della politica<br />
dei commissari governativi, fallimento più volte denun-<br />
A livello nazionale vi sono anche<br />
altre interessanti proposte, come<br />
Provincia Eternit Free, una campagna<br />
mirata a promuovere la sostituzione<br />
delle coperture degli stabili<br />
aziendali in eternit con impianti<br />
fotovoltaici. Per effettuare questa<br />
operazione le imprese bene ceranno<br />
degli incentivi statali e, di<br />
conseguenza, potranno raggiungere<br />
i target di risparmio energetico,<br />
tutela del territorio con i minori<br />
costi possibili ed un importante<br />
ritorno di immagine. Un’altra<br />
interessante iniziativa è<br />
Recall, un progetto che<br />
promuove il recupero<br />
delle biomasse di<br />
scarto per ricavarne<br />
energia pulita. Il riutilizzo<br />
di queste<br />
sostanze è un’attività<br />
funzionale ad<br />
attuare quelle misure<br />
antinquinamento<br />
auspicate dall’UE. Tali<br />
proposte ambientaliste<br />
evidenziano<br />
le grandi possibilità offerte<br />
dalla “green economy”, che<br />
può creare nuove gure professionali<br />
legate anche alla boni ca<br />
di zone minacciate dal dissesto<br />
idrogeologico, oggi ancora più a<br />
rischio a causa degli effetti negativi<br />
dei mutamenti climatici (aumento<br />
di piogge a carattere alluvionale ed<br />
intensi periodi di siccità). Mettere<br />
in sicurezza queste aree signi -<br />
cherebbe dare lavoro a ingegnerei,<br />
operai, liberi professionisti e, allo<br />
stesso tempo, valorizzare interi<br />
ambiti territoriali. Si tratta di una<br />
Green Economy di adattamento ai<br />
cambiamenti del clima.<br />
ciato e annunciato, oggi ci ritroviamo al punto di<br />
partenza. Non ci sono progetti salvi ci, né interventi<br />
provvidenziali, ma alcune idee nuove potrebbero<br />
essere a portata di mano se solo si avesse l’interesse<br />
di conoscerle.<br />
Rinnovo l’invito a sindaco e amministrazione: il<br />
crollo del modello industriale degli anni passati è<br />
avvenuto in tutto il mondo occidentale, mettersi<br />
alla ricerca di nuove strade è forse l’unica soluzione<br />
percorribile.<br />
Francesco Armezzani<br />
SPAZIO LAVORO<br />
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />
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Ardo, troppo clamore<br />
Tutti ne parlano, ma nessuna certezza<br />
Leggo, sui quotidiani<br />
della settimana<br />
scorsa, articoli<br />
dai seguenti titoli:<br />
“A.Merloni, caccia<br />
al colpevole”: “E’ il consigliere<br />
comunale del Pdl Silvano D’Innocenzo<br />
ad andare all’attacco del<br />
Governatore Regionale Gian Mario<br />
Spacca”, reo di aver “sponsorizzato”<br />
i cinesi “ora dissoltisi perchè<br />
mai interessati”, scagliandosi anche<br />
contro i sindacati. D’Innocenzo<br />
invita i sindacati ad “organizzare un<br />
incontro pubblico per capire come<br />
stanno le cose”. Poi leggo l’articolo<br />
di Claudio Alianello in risposta:<br />
“Ardo, la caccia al colpevole? Un<br />
autogol” e non posso dargli torto<br />
visto che, come dice lo stesso segretario<br />
locale del Pd, le uscite di<br />
D’Innocenzo sanno sempre più di<br />
“ricerca di visibilità, come i “topi<br />
di via Bellocchi”, in quanto, sul<br />
problema Ardo, lui non può fare<br />
niente, come non può farci niente<br />
nessuno: tranne Alì Babà.<br />
Sono tre anni che dico che Ardo è<br />
un problema senza soluzione se si<br />
continua a non preferire lo spezzatino.<br />
Chi volete che si compri<br />
un'azienda con oltre 2.000 dipendenti?<br />
Ormai gli asset migliori sono<br />
andati: questo non è spezzatino? Se<br />
non ci sono aziende interessate che<br />
garantiscono 1.200 posti di lavoro,<br />
perchè non seguire la strada di 4<br />
aziende che garantiscono 300 posti<br />
a testa? Tutto il resto sono solo<br />
sterili battibecchi, ideologie, popu-<br />
lismi e propaganda pre-elettorale”.<br />
I Cinesi? Bene se offrono le chances<br />
che la Haier, leader mondiale dell’elettrodomestico<br />
bianco, che cresce a<br />
ritmi del 60% l’anno e controlla il<br />
70% dell’immenso mercato domestico,<br />
ha offerto a Campodoro (Pd)<br />
dove si sono insediati producendo<br />
80.000 pezzi l’anno ponendosi<br />
come obiettivo 100.000. I fabrianesi,<br />
al di là delle ultime vicende<br />
imprenditoriali, riconoscono ad<br />
Antonio Merloni uno spessore di<br />
dignità politica di rilievo, essendo<br />
stato, da sempre e coerentemente,<br />
alternativo alla sinistra. Comprendo<br />
la reazione stizzita e scomposta<br />
di chi come Sorci avverte, giorno<br />
dopo giorno, di non riscontrare<br />
popolarità e ducia tra i cittadini<br />
fabrianesi. “Gli amici rimangono<br />
sempre amici, i servi si inchinano<br />
al potente di turno”.<br />
Se questo non è falso moralismo,<br />
atteggiamento "bifronte" come<br />
Giano, e propaganda pre-elettorale,<br />
vorrei dire a Silvano di ritagliarsi gli<br />
articoli che scrive e rileggerli <strong>prima</strong><br />
di sparare per aria: potrebbe colpire<br />
se stesso per caduta. Non diamo<br />
soluzioni, lasciamo fare a chi se ne<br />
intende, lasciamo che il Governatore<br />
Spacca prosegua nell'azione di<br />
individuare, insieme ai commissari,<br />
la migliore conclusione a questa<br />
annosa vicenda che coinvolge centinaia<br />
e centinaia di famiglie che<br />
meritano più attenzione e più verità:<br />
non sterili battibecchi.<br />
Maurizio Corte, Idv Fabriano<br />
13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 07/09/11 10.49