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8 >Speciale GMG<<br />

<strong>L'Azione</strong> 10 SETTEMBRE 2<strong>01</strong>1<br />

Una Chiesa vivace Esperienza<br />

che duri<br />

A Madrid è stato bello sentirsi radicati in Cristo nel tempo<br />

Speriamo che duri nel tempo l’en-<br />

di MICHELE CONTI<br />

Io sono un recidivo! Lo sono<br />

perché, “reduce” dalla Giornata<br />

Mondiale della Gioventù<br />

di Sydney 2008, ho deciso di<br />

rimettermi il sacco a pelo in spalla<br />

e partire alla volta di Madrid,<br />

per la GMG 2<strong>01</strong>1. Sarei falso ad<br />

affermare di non aver mai avuto<br />

dubbi sull’opportunità o meno di<br />

partecipare anche all’edizione di<br />

quest’anno, ma col senno di poi<br />

posso apertamente dichiarare che<br />

la scelta si è rivelata estremamente<br />

felice.<br />

Da “reduce” conoscevo le dimensioni<br />

dell’evento, e non mi ha poi<br />

impressionato più di tanto la folla<br />

oceanica di Cuatro Vientos (l’aerodromo<br />

dove il Papa ha celebrato la<br />

Messa conclusiva), la varietà delle<br />

bandiere sventolate dai ragazzi di<br />

ogni continente, o la musica gioiosa<br />

che accompagnava i giovani<br />

nella loro pacifica invasione di<br />

Madrid… Mi ha sorpreso invece<br />

riscoprire una Chiesa che non solo<br />

è viva, ma è vivace, piena di idee in<br />

fermento, ansiosa di confrontarsi<br />

al proprio interno e di aprirsi al<br />

mondo!<br />

Nell’immaginario collettivo, i<br />

cattolici vengono spesso presentati<br />

come una massa grigia di persone<br />

senza cervello, che invece di pensare<br />

con la propria testa, ripetono<br />

pedissequamente un discorso<br />

confezionato per loro da qualcun<br />

altro che controlla le loro menti! A<br />

Madrid ho visto quanto questa immagine<br />

non corrisponda minimamente<br />

alla realtà. I giovani della<br />

Chiesa pensano, ragionano con la<br />

propria testa, si fanno domande,<br />

cercano risposte, ammettono errori,<br />

prendono posizione, confrontano<br />

le proprie idee con gli altri,<br />

fanno proprie le argomentazioni<br />

che ritengono valide e non esitano<br />

criticare in faccia a chiunque<br />

quelle che non li convincono… I<br />

giovani di Madrid sembrano quanto<br />

mai decisi ad accogliere l’invito,<br />

sempre attuale, di Giovanni Paolo<br />

II: “Non abbiate paura! Spalancate<br />

le porte a Cristo!” E proprio nella<br />

consapevolezza di aver aperto il<br />

proprio cuore a Gesù questi giovani<br />

trovano il coraggio per affrontare<br />

senza timore le grandi domande<br />

di senso che ogni uomo si pone.<br />

Sanno che possono sbagliare, come<br />

tutti del resto, sanno che possono<br />

sbandare, ma sono anche coscienti<br />

di avere in Gesù una stella polare<br />

a cui affidarsi, per esser certi di<br />

non perdersi.<br />

Foto servizio<br />

Victor Torresan<br />

La pioggia che ha unito noi, tutto il mondo!<br />

Non sono esattamente il tipo che partecipa a questi eventi. Io ero partito<br />

con l’ idea di farmi una vacanza con gli amici.<br />

E infatti così è stato, o almeno fino a sabato sera. Io e altri pochi amici<br />

siamo entrati a Cuatro Vientos (l’aeroporto che ospitava l’ incontro e la<br />

messa col Papa) in ritardo rispetto agli altri compagni perché avevamo<br />

avuto un problema in metropolitana.<br />

Siamo arrivati giusti per prenderci in pieno la bufera che si è abbattuta<br />

sull’aeroporto. Dentro di me pensavo “ecco, ci mancava pure l’ acqua...<br />

rovinerà tutto”.<br />

Io quest’esperienza la voglio raccontare sotto l’ aspetto umano (quello<br />

religioso è fin troppo scontato). Sapete, appena finita la pioggia mi<br />

La notte del 14 agosto scorso, noi, un “piccolo resto” della<br />

Comunità neocatecumenale della Parrocchia di S.Benedetto-<br />

S.Venanzio di Fabriano, insieme ai fratelli di altre Comunità<br />

della Parrocchia del Duomo di Macerata siamo partiti alla<br />

volta di Madrid facendo tappa in Francia, a Grenoble. Qui,<br />

dove siamo rimasti quattro giorni, abbiamo girato per le vie<br />

e per le piazze della città annunciando la buona novella, con<br />

canti ed esperienze. L’evangelizzazione è il carisma principale<br />

del Cammino Neocatecumenale ed annunciare Cristo<br />

è sicuramente uno dei momenti più belli che il Signore ci<br />

dona di vivere in ogni pellegrinaggio. La mattina, dopo aver<br />

celebrato le lodi, partivamo preceduti dallo Spirito Santo e<br />

dalla croce di Cristo e armati di chitarre, cembali, nacchere<br />

e bonghi, gli strumenti tipici del Cammino Neocatecumenale;<br />

così abbiamo percorso le strade di Grenoble, cantando<br />

con gioia nonostante la canicola di agosto. Ci fermavamo<br />

nelle piazze e nei parchi della città, dove c’era più gente e<br />

lì continuavamo a cantare e a danzare; poi chiedevamo alle<br />

persone che ci circondavano di fermarsi ad ascoltarci solo<br />

alcuni minuti perché avevamo una buona novella da portargli.<br />

Allora uno di noi, di volta in volta, accanto alla croce di<br />

Cristo cominciava a parlare portando l’esperienza concreta<br />

del suo incontro con Gesù Cristo. Alcuni ascoltavano attentamente,<br />

altri borbottavano, ed altri ancora si univano poi a<br />

noi nelle danze chiedendoci chi fossimo e se questo cammino<br />

esistesse lì a Grenoble. Sebbene a volte ci sia capitato<br />

di vedere intorno a noi facce contrariate, sappiamo di aver<br />

gettato un piccolo seme che, se il Signore vorrà, un giorno<br />

potrà germogliare e portare frutto. Ma forse ciò che ci ha<br />

stupiti di più è l’aver incontrato molte persone “assetate”,<br />

che aspettavano letteralmente che noi dicessimo qualcosa,<br />

portassimo loro una parola: questo ci ha veramente toccati.<br />

L’altra cosa che ci ha colpiti e che portiamo nel cuore è<br />

l’aver sperimentato la comunione fra noi. Il “piccolo resto”<br />

di Fabriano, come accennavamo all’inizio, si è incontrato<br />

con il “piccolo resto” di Macerata il 14 notte e abbiamo<br />

cominciato questo pellegrinaggio senza conoscerci, senza<br />

Ed è proprio nell’aprire le porte<br />

a Cristo, nella continua ricerca di<br />

Colui che costituisce il punto fermo,<br />

il riparo sicuro da cui partire<br />

per affrontare il mondo, i giovani si<br />

riconoscono parte integrante della<br />

Chiesa. D’altro canto come potrebbero<br />

cercare di scoprire e riscoprire<br />

continuamente Gesù nella propria<br />

vita se non nella Chiesa, che da due<br />

millenni perpetua la testimonianza<br />

di Cristo al mondo? I giovani di<br />

Madrid hanno capito che la strada<br />

per l’incontro con Gesù passa<br />

necessariamente per la Chiesa,<br />

per quella “adunanza festosa” e<br />

“assemblea dei primogeniti i cui<br />

nomi sono scritti nei cieli” (Eb 12,<br />

22-23) di cui parla San Paolo. In<br />

fondo è stato Gesù stesso a lasciare<br />

un indizio decisivo per tutti quelli<br />

che lo cercano ma non sanno da<br />

dove iniziare: “Dove sono due o<br />

tre riuniti nel mio nome, lì sono<br />

io in mezzo a loro!”(Mt 18,20):<br />

se è presente dove ce ne sono due<br />

o tre, tanto più sarà facile trovarlo<br />

dove ad essere riuniti nel suo nome<br />

sono in due milioni!<br />

Ricordo infine come il Santo Padre<br />

Benedetto XVI abbia scelto come<br />

tema per la GMG 2<strong>01</strong>1 una frase<br />

di San Paolo “Radicati e fondati<br />

in Cristo, saldi nella fede” (Col<br />

2,7): a Madrid ho visto quanto<br />

sentirsi radicati e fondati in Cristo,<br />

attraverso quell’ancora millenaria<br />

che è la Chiesa, da ai giovani il<br />

coraggio e la gioia per far volare<br />

liberi i propri pensieri.<br />

sono andato a fare un giro. Ovunque c’ erano persone a cantare, ballare,<br />

condividere esperienze. Persone di nazionalità diversa, cultura diversa,<br />

che fino a quel momento non avevano nulla a che spartire tra di loro.<br />

Tutta la pioggia e il disagio ad essa collegato non avevano potuto niente<br />

contro la volontà di vivere quell’evento. Anzi la pioggia ci aveva uniti;<br />

aveva unito tutto il mondo. Ecco è questo che mi ha colpito: vedere così<br />

tante persone, sconosciute fra loro, unite in armonia sotto il segno della<br />

pace, della fratellanza, dell’amore.C’era un legame invisibile tra tutti noi,<br />

come se avessimo la consapevolezza che quello che stava avvenendo in<br />

quell’aeroporto era unico, e lo stavamo facendo noi.<br />

Mattia Cerqueti<br />

Tante persone<br />

assetate di Dio<br />

sapere i nomi gli uni degli altri. Pian piano, il Signore ci ha<br />

resi non più un gruppo anonimo, ma una piccola comunità<br />

di fratelli. Ogni giorno, in autobus e a terra, era scandito<br />

dalle lodi mattutine, dalla scrutatio delle Sacre Scritture, un<br />

momento molto forte dove ciascuno riceve una parola per la<br />

propria vita, dai vespri e dall’eucaristia. Insomma il nostro<br />

cibo quotidiano è stata la parola di Dio e uniti in Cristo<br />

abbiamo potuto sperimentare una profonda comunione con<br />

i fratelli di tutto l’autobus. La preghiera è potente! Fra noi<br />

c’erano anche delle giovani coppie sposate e un’équipe di<br />

catechisti formata da due coppie e da due presbiteri, uno dei<br />

quali è Don Vincenzo Bracci, monaco silvestrino e parroco<br />

di S. Teresa d’Avila, a Matelica. Anche i catechisti e i presbiteri<br />

sono stati un dono prezioso per le nostre vite: sorretti<br />

dallo Spirito Santo, che ci ha sempre preceduti, ci hanno<br />

guidato in questo Santo pellegrinaggio dandoci, con il loro<br />

discernimento e la loro presenza lì, una testimonianza dell’opera<br />

di Dio. Il Signore ci ha donato esperienze forti anche<br />

tusiasmo e la spinta che induce a<br />

dare testimonianza della fede là<br />

dove la vita ci conduce.<br />

Quella spinta l’abbiamo ricevuta<br />

a Madrid, affascinante capitale<br />

spagnola, nella giornata mondiale<br />

della gioventù: la famosa Gmg,<br />

bella e impegnativa.<br />

Non sarà facile dimenticare il<br />

“momento” dell’incontro serale,<br />

quando sotto un diluvio di pioggia<br />

battente che il Papa, scherzando,<br />

ha definito benedetta (quanta benedizione!!)<br />

e sferzati da violente<br />

raffiche di vento, Benedetto XVI<br />

è voluto rimanere con la folla<br />

sconfinata di noi giovani, accalcati<br />

e fradici, nella sterminata spianata<br />

dell’aeroporto di Cuatro Vientos<br />

(in quell’occasione abbiamo capito<br />

perché la grande distesa si chiama<br />

“quattro venti”).<br />

Ed insieme a lui siamo stati il<br />

mattino dopo, questa volta sotto<br />

un sole accecante ed un caldo<br />

implacabile, sempre lì a Cuatro<br />

Vientos, per partecipare alla messa<br />

di chiusura da Lui presieduta e<br />

animata da musica e canti.<br />

Era la celebrazione conclusiva della<br />

Gmg: la grande festa della fede.<br />

Siamo orgogliosi di poter dire: “noi<br />

c’eravamo” e di aver fatto parte di<br />

quella gioventù festosa “armata”<br />

di bandiere, cappellini in testa e<br />

machillas in spalla, gioventù che,<br />

ritornata a casa, con la guida dei<br />

vari “Don…..” che ci hanno accompagnato<br />

e seguito, vorrebbe<br />

ora dare un seguito a questa meravigliosa<br />

esperienza, che si ripeterà<br />

in Brasile, a Rio de Janeiro nel<br />

2<strong>01</strong>3, perché essa non si esaurisca<br />

nella avvenute celebrazioni, ma diventi<br />

testimonianza e lievito nella<br />

nostra comunità per vivacizzarla,<br />

arricchirla e appassionarla.<br />

“Esta es la juventud del Papa”.<br />

Proprio vero.<br />

Andrea e Luca Sacco<br />

attraverso la visita di due Santuari: quello di “La Salette”,<br />

vicino Grenoble e quello di Lourdes facendoci pregustare<br />

la pace proprio in questi luoghi dove la Vergine Maria si<br />

è manifestata potentemente: la Santa Vergine Maria, luce<br />

della nuova evangelizzazione, che ha suscitato il Cammino<br />

Neocatecumenale e ha detto “Bisogna fare comunità come la<br />

Sacra Famiglia di Nazareth, che vivano in umiltà, semplicità<br />

e lode, dove l’altro è Cristo”. Tutto questo ha pian piano reso<br />

docili i nostri cuori preparandoci all’incontro con “Pietro”: a<br />

Madrid, a Quatro Vientos, Benedetto XVI ci ha donato una<br />

Parola di coraggio e di speranza, confermandoci nella nostra<br />

missione ed illuminando la nostra vocazione, che <strong>prima</strong> di<br />

tutto è quella di essere dei veri cristiani. La veglia stessa,<br />

come l’eucarestia della mattina dopo e soprattutto l’omelia<br />

del Papa sono state un tempo per stare in comunione con i<br />

fratelli di tutto il mondo. La preghiera del cuore c’ha donato<br />

ancora più intimità con il Signore e ci ha ricordato che siamo<br />

chiamati ad una vita di santità, appoggiati a Cristo. Il giorno<br />

dopo, pieni di Parola, abbiamo incontrato a Plaza Cibeles a<br />

Madrid, insieme ad altre migliaia di giovani del Cammino,<br />

i fondatori del Cammino Neocatecumenale: Kiko Arguello,<br />

Carmen Hernandez e Padre Mario Pezzi. Kiko ci ha donato<br />

un kerigma per l’oggi, soprattutto in relazione alla forte crisi<br />

di valori in cui ci troviamo, mostrandoci come Cristo non sia<br />

più presente nella società e quanta sofferenza derivi da questo,<br />

sofferenza che abbiamo potuto ascoltare concretamente<br />

attraverso le sinfonie da lui stesso recentemente composte.<br />

Le chiamate vocazionali che Kiko fa alla fine di ogni incontro<br />

sono un momento fortissimo in cui ci è dato di sperare contro<br />

ogni speranza: in un mondo che ci spinge continuamente a<br />

conformarci ai suoi modelli e a seguire i suoi idoli (successo,<br />

divertimento, soldi, sessualità libera), vedere 5000 ragazzi<br />

in piedi per la vocazione al presbiterato e all’itineranza e<br />

vedere 3500 ragazze in piedi per la clausura e l’itineranza<br />

è una testimonianza forte, grande, che ci parla di Cristo, di<br />

un Cristo che è vivo.<br />

Giulia Marchetti<br />

08 fabriano.<strong>indd</strong> 2 07/09/11 10.44

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