04.06.2013 Views

01 prima.indd - L'Azione

01 prima.indd - L'Azione

01 prima.indd - L'Azione

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>L'Azione</strong> 10 SETTEMBRE 2<strong>01</strong>1<br />

>CULTURA<br />

di MARISA BIANCHINI<br />

Queste mostre<br />

possono attuare<br />

la "Primavera<br />

della cultura"<br />

L'illuminazione dei tempi<br />

è sempre contemporanea.<br />

Infatti “un’arte<br />

che non entrasse<br />

L’arte<br />

nella vita sarebbe inventariata<br />

al Museo Archeologico<br />

delle Antichità”, afferma un grande<br />

artista russo.<br />

Si apre una stagione di interesse<br />

per l’arte contemporanea con l’inaugurazione<br />

in Vaticano, nell’Aula<br />

Paolo VI, all’insegna di un dialogo<br />

pro cuo con gli artisti sensibili alla<br />

spiritualità in uno stretto rapporto<br />

tra Verità, Carità e Bellezza.<br />

“In questi tempi di miserie onnipresenti,<br />

violenze cieche, catastro<br />

naturali o ecologiche, parlare di<br />

bellezza può sembrare incongruo,<br />

23<br />

Dalla rassegna Salvi di Sasso alla Biennale di Venezia<br />

sconveniente e persino provocatorio.<br />

Quasi uno scandalo. Ma proprio<br />

per questo, si vede, come, all’opposto<br />

del male, la bellezza si colloca<br />

agli antipodi di una realtà con la<br />

quale dobbiamo fare i conti”. Così<br />

Francois Cheng, nelle “ Cinque<br />

meditazioni sulla bellezza”.<br />

E cosa, se non questa ricerca di<br />

antidoto al male, ci spinge a visitare<br />

mostre e musei dove non è il numero<br />

dei visitatori a contare ( come<br />

ritengono i miopi contabili di una<br />

logica mercantile), ma il numero<br />

dei visitatori cui insegna qualcosa.<br />

La 61° Rassegna Internazionale<br />

d’Arte – Premio G.B. Salvi di Sassoferrato,<br />

curata con estrema professionalità<br />

dai professori Gabriele<br />

Simongini e Silvia Cuppini, dal<br />

titolo “ La vertigine della visione”<br />

apre scenari sul potere dell’arte<br />

come illuminazione dei tempi delle<br />

origini, materiche e magmatiche,<br />

sugli incanti dei sogni, sul sof o<br />

vitale nella notte <strong>prima</strong> della vita,<br />

nello sguardo innocente, libero e<br />

poetico sull’invisibile, di Vasco<br />

Bendini. E poi la sezione Exempla<br />

- Marche visionarie e plurali con<br />

un sapiente allestimento di opere<br />

per artisti rappresentativi del variegato<br />

complesso universo dell’arte<br />

contemporanea, nel quale leggere<br />

il disagio, il malessere a vivere in<br />

un mondo disarmonico ma sempre<br />

anelante ad una superiore armonia.<br />

E Illuminazioni è anche il titolo<br />

scelto per l’edizione 2<strong>01</strong>1 dell’Esposizione<br />

Internazionale d’Arte<br />

Fausto Duca, acquarellista<br />

con il cuore negli occhi<br />

Tenui pastelli che tratteggiano<br />

dolcemente il paesaggio ed esplosioni<br />

cromatiche che odorano di<br />

passione.<br />

L’acquarello di Fausto Duca, nativo<br />

di Serra San Quirico e residente a<br />

Falconara, vive di questa dicotomia<br />

creativa, espressione su carta della<br />

poliedricità dell’animo e di un artista<br />

che ha manifestato la propria<br />

evoluzione interiore attraverso una<br />

tecnica raf nata e intrisa di poesia.<br />

I colori, talvolta diluiti in volute aeree,<br />

con uiscono gli uni negli altri,<br />

creando suggestioni di elementi, di<br />

terra, di aria, di acqua e di fuoco,<br />

ma anche di chiome arboree s orate<br />

dalla luce e di un tenue messaggio<br />

antropico ammantato di natura.<br />

E sempre i colori, protagonisti indiscussi<br />

dell’acquarello, emergono<br />

ancora vivacissimi e profondi,<br />

accostandosi vicendevolmente in<br />

emozioni che toccano il cuore passando<br />

per gli occhi, come suggerisce<br />

il titolo della splendida mostra<br />

“Il Cuore negli Occhi”, tenuta dal<br />

20 Agosto al 4 Settembre presso la<br />

Galleria delle Arti, in via Gioberti.<br />

Un’esposizione, quella di Fausto<br />

Duca, che inaugura la nuova galleria,<br />

gestita da InArte, grazie alla<br />

collaborazione della Curia Vescovile<br />

e dell’Ingegner Balducci, «nella<br />

speranza che questa divenga luogo<br />

di incontro degli artisti che desi-<br />

derano esporre a Fabriano, quindi<br />

motivo di ulteriore arricchimento<br />

culturale della nostra città» riferisce<br />

l’organizzatrice Anna Massinissa,<br />

che ha personalmente allestito la<br />

mostra dell’acquarellista, dosando<br />

sapientemente illuminazione e<br />

ubicazione delle opere, così singolarmente<br />

esaltate, anche grazie<br />

all’atmosfera di raccolta antichità<br />

dell’edi cio fabrianese.<br />

Silvia Agabiti Rosei<br />

InArte, impegno a tutto tondo<br />

InArte è l’associazione culturale che sta portando a Fabriano iniziative in campo artistico<br />

e nuove prospettive di crescita per il territorio, organizzando mostre, corsi ed eventi, come<br />

l’esposizione dei cinquanta spaventapasseri presso i Giardini del Poio, splendidi manufatti<br />

realizzati, in chiave seria, fantasiosa o ironica, per denunciare il bisogno di riappropriarsi<br />

della natura e della genuinità perduta di una Terra ferita, in collaborazione con Giuseppe<br />

Salerno. O come la mostra “300/2 (trecentofrattodue)”, presso il Complesso di San<br />

Benedetto, nell’ambito di Ar(t)cevia International Art Festival 2<strong>01</strong>1, dal 28 agosto al 2<br />

ottobre. O ancora, “Arte come passione”, che esula dal territorio fabrianese, per giungere<br />

a Gubbio, nel Palazzo dei Consoli, dal 29 agosto al 15 settembre.<br />

della Biennale di Venezia. Oltre<br />

perché nata a Venezia sento il richiamo<br />

di una città familiare che<br />

è essa stessa arte e l’interesse per<br />

le espressioni artistiche contemporanee<br />

mi ha portato a vivere<br />

luminose giornate veneziane: dalla<br />

magica Punta della Dogana, con le<br />

sculture del discusso e provocatorio<br />

Maurizio Cattelan all’interno della<br />

rassegna “L’elogio del dubbio”; al<br />

Museo Correr con il grande artista<br />

tedesco neo gurativo Schnabel, alla<br />

Fondazione Querini Stampalia, con<br />

la mostra di Marisa Merz “ Non<br />

corrisponde eppur fiorisce” fino<br />

all’Arsenale con “Padiglione Italia”<br />

curato da Vittorio Sgarbi. Questo,<br />

allestito con gusto volutamente<br />

kistch e sovrabbondante ingloba<br />

anche il Museo della Ma a (fatto di<br />

manifesti e ticchettio di macchine<br />

da scrivere) visto il ruolo del critico<br />

quale Sindaco di Salemi. E poi un<br />

labirinto di esposizioni di tante nazioni<br />

del mondo. Ragioni estetiche,<br />

loso e, linguaggi, provocazioni<br />

che hanno già in ammato il dibattito<br />

tra grandi intellettuali come Jean<br />

Clair e Gillo Dor es, dato che l’arte<br />

è un corpo vivo e sollecita posizioni,<br />

fa ri ettere e pone domande,<br />

af nché non si sviluppi “ quell’inverno<br />

della cultura” che Clair vede<br />

all’orizzonte, ma si attui invece la “<br />

Primavera della Cultura” auspicata<br />

in più occasioni da Riccardo Muti e<br />

da tante persone che vivono l’arte<br />

e la cultura come bisogni insopprimibili<br />

della propria vita.<br />

Mix di jazz e rock<br />

Bilancio positivo per "Note Sparse"<br />

Sassoferrato - “Il bilancio di questa edizione è sicuramente positivo, con<br />

un numero di visitatori oltre ogni aspettativa. Osservare piazza Matteotti<br />

ed il corso Don Minzoni letteralmente invase dal pubblico per due giorni<br />

è stata una soddisfazione enorme.”<br />

Con queste parole Riccardo Pellegrini (presidente della Pro Loco di<br />

Sassoferrato, organizzatori della manifestazione ) commenta la quarta<br />

edizione di “Note Sparse”, una edizione che ha rafforzato l’importanza<br />

di questo evento all’interno dell’estate culturale e musicale marchigiana<br />

grazie all’inserimento della rassegna all’interno del circuito di “Territori<br />

Sonori”.<br />

Due giorni capaci di unire jazz e rock sfruttando ogni angolo dello storico<br />

rione Castello, senza barriere e a stretto contatto con un pubblico sempre<br />

caldo e partecipe, proponendo il meglio delle scuole di jazz marchigiane,<br />

band locali e artisti di caratura nazionale ed internazionale. Due giorni<br />

celebrati anche durante la conferenza stampa di presentazione del Ferrara<br />

Buskers Festival, dove il direttore artistico Bottoni ha descritto e segnalato<br />

la rassegna marchigiana, enfatizzandone la crescita dal punto di vista qualitativo.<br />

“Stiamo<br />

già pensando<br />

all’edizione<br />

del 2<strong>01</strong>2”<br />

prosegue Pellegrini.<br />

“E prevediamo<br />

una<br />

quinta rassegna<br />

ancora più<br />

ambiziosa, con<br />

l’aggiunta di<br />

una giornata di<br />

musica e con<br />

un numero di<br />

artisti presenti<br />

ancora maggiore”.<br />

Saverio<br />

Spadavecchia<br />

23 cultura.<strong>indd</strong> 2 07/09/11 11.03

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!