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CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO.pdf - Comune di Oristano

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Per drenaggi o fognature si dovranno scegliere le pietre più grosse e regolari e possibilmente a forma <strong>di</strong> lastroni<br />

quelle da impiegare nella copertura dei sottostanti pozzetti o cunicoli; oppure infine negli strati inferiori il pietrame <strong>di</strong><br />

maggiore <strong>di</strong>mensione, impiegando nell'ultimo strato superiore pietrame minuto, ghiaia o anche pietrisco per impe<strong>di</strong>re alle<br />

terre sovrastanti <strong>di</strong> penetrare e scendere otturando così gli interstizi tra le pietre. Sull'ultimo strato <strong>di</strong> pietrisco si dovranno<br />

pigiare convenientemente le terre, con le quali dovrà completarsi il riempimento dei cavi aperti per la costruzione <strong>di</strong><br />

fognature e drenaggi.<br />

61.3 Vespai e intercape<strong>di</strong>ni<br />

Nei locali in genere i cui pavimenti verrebbero a trovarsi in contatto con il terreno naturale potranno essere or<strong>di</strong>nati<br />

vespai in pietrame o intercape<strong>di</strong>ni in laterizio. In ogni caso il terreno <strong>di</strong> sostegno <strong>di</strong> tali opere dovrà essere debitamente<br />

spianato, bagnato e ben battuto per evitare qualsiasi ce<strong>di</strong>mento.<br />

Per i vespai in pietrame si dovrà formare anzitutto in ciascun ambiente una rete <strong>di</strong> cunicoli <strong>di</strong> ventilazione, costituita<br />

da canaletti paralleli aventi interasse massimo <strong>di</strong> 1,50 m; essi dovranno correre anche lungo tutte le pareti ed essere<br />

comunicanti tra loro. Detti canali dovranno avere sezione non minore <strong>di</strong> 15 cm x 20 cm <strong>di</strong> altezza ed un sufficiente sbocco<br />

all'aperto, in modo da assicurare il ricambio dell'aria.<br />

Ricoperti tali canali con adatto pietrame <strong>di</strong> forma pianeggiante, si completerà il sottofondo riempiendo le zone rimaste<br />

fra cunicolo e cunicolo con pietrame in grossi scheggioni <strong>di</strong>sposti coll'asse maggiore verticale ed in contrasto fra loro,<br />

intasando i grossi vuoti con scaglie <strong>di</strong> pietra e spargendo infine uno strato <strong>di</strong> ghiaietto <strong>di</strong> conveniente grossezza sino al<br />

piano prescritto.<br />

Le intercape<strong>di</strong>ni, a sostituzione <strong>di</strong> vespai, potranno essere costituite da un piano <strong>di</strong> tavelloni murati in malta idraulica<br />

fina e poggianti su muretti in pietrame o mattoni, ovvero da voltine <strong>di</strong> mattoni, ecc.<br />

2. Specificazione delle prescrizioni tecniche<br />

2a - Requisiti per materiali e componenti<br />

Il pietrame da impiegare dovrà essere del tipo calcareo, non friabile, non contenente composti del gesso. La<br />

pezzatura e la granulometria risulterà dagli elaborati <strong>di</strong> progetto.<br />

2b - Modalità <strong>di</strong> prova, controllo, collaudo<br />

Le prove ed i controlli sono a <strong>di</strong>screzione del Direttore dei lavori.<br />

2c - Norme <strong>di</strong> misurazione<br />

Nei prezzi dei vespai è compreso ogni onere per la fornitura <strong>di</strong> materiali e posa in opera come prescritto nelle norme<br />

sui mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> esecuzione. La valutazione sarà effettuata al metro cubo <strong>di</strong> materiali in opera.<br />

Art. 62 - Drenaggi<br />

1. Descrizione delle lavorazioni<br />

62.1 Drenaggio in nontessuto e pietrame<br />

Nei terreni particolarmente ricchi <strong>di</strong> materiale fino, i drenaggi saranno realizzati con filtro in nontessuto e pietrame,<br />

che, nei sormonti dei teli, andrà cucito con spago imputrescibile, oppure con sovrapposizione <strong>di</strong> almeno 50 cm.<br />

Nella parte inferiore a contatto con il terreno e per un'altezza <strong>di</strong> 20 cm per ogni lato, il geotessuto andrà impregnato<br />

con bitume a caldo per almeno 2 kg/mq, o a freddo ma reso fluido con solventi che non abbiano effetti sul nontessuto<br />

stesso. Il telo andrà provvisoriamente chiodato al terreno ai lati dello scavo, quin<strong>di</strong> riempito con materiale lapideo<br />

trattenuto al crivello 10 mm UNI e con pezzature massime <strong>di</strong> 70 mm. Ultimato il riempimento, il risvolto dei teli sarà<br />

sovrapposto da ambo i lati al materiale lapideo appena immesso nel cavo, e quin<strong>di</strong> il cavo verrà riempito con terra<br />

pressata per un'altezza variabile a giu<strong>di</strong>zio della Direzione dei lavori.<br />

2. Specificazione delle prescrizioni tecniche<br />

2a - Requisiti per materiali e componenti<br />

Il materiale <strong>di</strong> riempimento sarà in<strong>di</strong>cato negli elaborati progettuali in base alla granulometria necessaria ed alle<br />

funzioni eventualmente filtranti che deve avere la massa dell'inerte.<br />

2b - Modalità <strong>di</strong> prova, controllo, collaudo<br />

Il Direttore dei lavori provvederà a verificate le quote dei piani <strong>di</strong> rinterro rispetto al piano <strong>di</strong> costruzione, e le quote<br />

orizzontali rispetto alle picchettazioni pre<strong>di</strong>sposte per il rinterro.<br />

2c - Norme <strong>di</strong> misurazione<br />

La misurazione avverrà con metodo geometrico e comprenderà il volume dei cavi da riempire, misurati prima del<br />

riempimento medesimo.<br />

Art. 63 - Pulizia e protezione - Generalità<br />

In base all'azione chimico-fisica che svolgono sulle superfici dei materiali, i sistemi <strong>di</strong> pulizia vengono cos classificati:<br />

- aggressivi, quando operano un forte attacco fisico-chimico;<br />

- parzialmente aggressivi, quando la loro azione risulta pi- attenuata;<br />

- ad aggressività controllata, quando la loro azione aggressiva è facilmente controllabile;<br />

- non aggressivi quando non operano alcuna azione chimico- fisica.<br />

Prima <strong>di</strong> iniziare a pulire i manufatti <strong>di</strong> particolare valore storico-artistico, l'Appaltatore dovrà fare analizzare le croste e le<br />

superfici dei materiali alfine <strong>di</strong> determinare sia la natura, la consistenza e la reattività chimica della sostanza inquinante<br />

che l'inerzia chimica, la compattezza e la porosità delle superfici. Dovrà, altresì, adottare esclusivamente sistemi non<br />

aggressivi o ad aggressività controllata utilizzando prodotti aventi caratteristiche conformi a quelle richieste dall'Art.<br />

"Prodotti per la pulizia dei manufatti lapidei" del presente capitolato. Dovrà, infine, prima <strong>di</strong> procedere alla pulizia,

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