to get the file - Comune di Riva del Garda
to get the file - Comune di Riva del Garda
to get the file - Comune di Riva del Garda
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
impegnata, coinvolta e appassionata il libro <strong>di</strong>venta<br />
migliore. Per questa ragione, credo, i miei libri sono<br />
ben accolti dalla critica. Credo poi che lo scrit<strong>to</strong>re<br />
abbia buone dosi <strong>di</strong> osservazioni, sia capace <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
attenzioni nei confronti <strong>del</strong>le altre persone, sappia<br />
ascoltare e raccogliere spunti per le sue s<strong>to</strong>rie. E infine<br />
mi immedesimo, immagino cosa farei io in quella<br />
situazione, come reagirei e che cosa penseranno i<br />
let<strong>to</strong>ri.<br />
In La cus<strong>to</strong>de <strong>di</strong> mia sorella c'è sangue e dolore, ma<br />
anche umanità, sensibilità e <strong>del</strong>icatezza. Quali<br />
<strong>di</strong>fficoltà ha incontra<strong>to</strong> per fissare ques<strong>to</strong> scenario?<br />
Il let<strong>to</strong>re sta con questi personaggi e questa s<strong>to</strong>ria una<br />
settimana, io s<strong>to</strong> con loro almeno nove mesi. Può<br />
essere mol<strong>to</strong> devastante e <strong>di</strong>fficile scrivere certe scene,<br />
I libri<br />
Scrit<strong>to</strong>ri<br />
come quella finale, singhiozzavo al computer. L'at<strong>to</strong> <strong>di</strong><br />
scrivere è come <strong>to</strong>gliersi la pelle ogni volta.<br />
13 romanzi 3 figli in poco più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni. Come<br />
riesce a conciliare lavoro e famiglia?<br />
C'è sta<strong>to</strong> un periodo <strong>del</strong>la mia vita in cui sembrava che<br />
dovessi fare ogni anno un bambino o un libro. Ora <strong>di</strong><br />
bambini non ne faccio più . Ho un ritmo <strong>di</strong> lavoro<br />
sicuramente intenso e sono mol<strong>to</strong> fortunata perché mio<br />
mari<strong>to</strong> si occupa dei bambini mentre sono impegnata a<br />
scrivere o a fare <strong>to</strong>ur promozionali. Ci sono scrit<strong>to</strong>ri<br />
che impiegano <strong>di</strong>eci anni a scrivere un libro, ma non è<br />
il mio caso perché mi annoierei troppo. Ho bisogno <strong>di</strong><br />
essere stimolata da nuove s<strong>to</strong>rie, da nuove sfide. Il mio<br />
tempo si è assesta<strong>to</strong> in<strong>to</strong>rno ai nove mesi… ri<strong>to</strong>rniamo<br />
ancora ai bambini.<br />
L'altra famiglia, Corbaccio, 2012<br />
Zoe Baxter per <strong>di</strong>eci anni ha cerca<strong>to</strong> <strong>di</strong>speratamente <strong>di</strong> avere un figlio e finalmente il sogno<br />
suo e <strong>del</strong> mari<strong>to</strong> Max sembra <strong>di</strong>ventare realtà: ormai è al settimo mese <strong>di</strong> gravidanza. Ma il<br />
sogno è destina<strong>to</strong> a tramutarsi in un incubo. Anche questa volta Zoe non riesce a portare a<br />
termina la gravidanza e il suo matrimonio non regge <strong>di</strong> fronte a ques<strong>to</strong> ennesimo, grande<br />
dolore.<br />
Zoe si rifugia nella sua professione <strong>di</strong> musicoterapeuta e insieme alla collega Vanessa cerca<br />
<strong>di</strong> aiutare un adolescente che ha tenta<strong>to</strong> il suici<strong>di</strong>o. Fra le due nasce un’amicizia profonda<br />
che, con grande sorpresa <strong>di</strong> Zoe, è destinata a <strong>di</strong>ventare amore. Al pun<strong>to</strong> che Zoe spera <strong>di</strong><br />
poter costruire una nuova famiglia e <strong>di</strong> avere con Vanessa quel figlio tan<strong>to</strong> desidera<strong>to</strong>, grazie<br />
agli sperma<strong>to</strong>zoi conservati da lei e Max in una banca <strong>del</strong> seme. Ma Max si oppone con tutte<br />
le sue forze all’idea che Zoe possa avere un figlio, che lui riven<strong>di</strong>ca anche come suo, insieme<br />
a un’altra donna. Il caso finisce in tribunale, dove si scontreranno non solo Zoe e Max, ma anche due concezioni<br />
<strong>di</strong>verse e opposte <strong>del</strong>la famiglia, e dove i sentimenti più profon<strong>di</strong> e ra<strong>di</strong>cati <strong>di</strong> ciascuno verranno alla luce, fino<br />
all’inatteso e sorprendente finale.<br />
La casa degli altri, Corbaccio, 2011<br />
Jacob Hunt è un teenager<br />
bravo in matematica, con uno<br />
spicca<strong>to</strong> senso <strong>del</strong>l’umorismo,<br />
estremamente preciso e<br />
organizza<strong>to</strong> e con una vita<br />
sociale senza speranze. È<br />
affet<strong>to</strong> dalla sindrome <strong>di</strong><br />
Aperger, è artistico insomma,<br />
imprigiona<strong>to</strong> in un mondo<br />
tut<strong>to</strong> suo. Il fratello Theo, un<br />
ragazzo normale, soffre <strong>del</strong>le<br />
attenzioni che i geni<strong>to</strong>ri riservano naturalmente a<br />
Jacob e per sentirsi veramente parte <strong>di</strong> una famiglia<br />
spia le case altrui… Tut<strong>to</strong> bene finché l’insegnante <strong>di</strong><br />
Jacob non viene trovata morta dentro casa e i<br />
sospetti ricadono sul ragazzo, così <strong>di</strong>verso dagli altri,<br />
così impreve<strong>di</strong>bile...<br />
RECENSIONE: La casa degli altri<br />
Regola numero cinque: “Prendersi cura <strong>del</strong> proprio<br />
fratello: è l’unico che abbiamo.”<br />
Una <strong>del</strong>le cinque regole vigenti in casa Hunt (le altre<br />
sono: Quando si fa <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, mettere tut<strong>to</strong> a pos<strong>to</strong>;<br />
Dire la verità; Lavarsi i denti due volte al giorno; Non<br />
arrivare in ritardo a scuola). Pochi, semplici e forse<br />
all’apparenza anche strani obblighi che però sono<br />
in<strong>di</strong>spensabili come l’aria per Jacob, ragazzo affet<strong>to</strong><br />
6<br />
dalla sindrome <strong>di</strong> Asperger, che vive con il fratello<br />
minore Theo e la madre Emma. Una malattia, la sua,<br />
che appartiene allo specchio autistico, anche se in<br />
forma “leggera”. Ques<strong>to</strong> problema non è solo suo,<br />
perché in realtà con<strong>di</strong>ziona pesantemente anche la<br />
vita <strong>del</strong> fratello e <strong>del</strong>la madre, che da anni hanno<br />
rivoluziona<strong>to</strong> il loro modo <strong>di</strong> agire, vivere e pensare.<br />
Jacob è loquace, rispetta le regole, vive in simbiosi<br />
con la sua routine. Non capisce le battute, che<br />
interpreta alla lettera – come ogni altra frase, <strong>del</strong> res<strong>to</strong><br />
– e <strong>di</strong> tan<strong>to</strong> in tan<strong>to</strong> si isola in quel suo mondo<br />
lontano, dove tut<strong>to</strong> è bianco o nero, senza alcuna<br />
sfumatura. E’ ubbi<strong>di</strong>ente, anche quando ciò che deve<br />
fare lo infasti<strong>di</strong>sce , adora l’analisi forense e passa i<br />
pomeriggi a vedere episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> “Crime Busters” - il<br />
suo telefilm preferi<strong>to</strong> – e ad allestire scene <strong>del</strong><br />
crimine in casa (usando sciroppo d’acero con<br />
colorante rosso al pos<strong>to</strong> <strong>del</strong> sangue), <strong>di</strong>sseminando<br />
in<strong>di</strong>zi perché la madre possa poi tentare <strong>di</strong> risolvere il<br />
caso. Dopo aver puntualmente messo sot<strong>to</strong> sopra<br />
casa, tra schizzi <strong>di</strong> sangue fin<strong>to</strong>, impronte e altri<br />
requisiti scenografici, ripulisce tut<strong>to</strong>. Inutile <strong>di</strong>re che a<br />
scuola, dove lui arriva sempre puntuale viene<br />
continuamente deriso dai compagni, che nel migliore<br />
dei casi lo chiamano “ritarda<strong>to</strong>”. Jacob sa <strong>di</strong> avere<br />
l’Asperger, sa in che cosa consiste. E sa <strong>di</strong> non essere<br />
affat<strong>to</strong> ritarda<strong>to</strong>.<br />
L’autrice prende per mano il let<strong>to</strong>re e lo porta drit<strong>to</strong>