Canguri Nucleari - CartaigienicaWeb
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la donna si inginocchia e comincia a fare una pompa al tizio, il quale, ogni tanto,<br />
acchiappa lucio per i capelli e gli scrolla la testa.<br />
- vi pego, posso pagare, ho dei soldi da parte –<br />
- no bello, non è quello che voglio sentire – e gli molla uno schiaffo.<br />
lucio si mette a piagnucolare.<br />
- su, dì quello che voglio sentire –<br />
- ho... ho sete –<br />
- ecco, bravo, ed ecco che sta per arrivare –<br />
quando l’uomo sta per venire, lo tira fuori dalla bocca della donna, obbliga lucio ad aprire<br />
la bocca e gli eiacula dentro.<br />
- non lo vedo soddisfatto – fa la donna, - secondo me ha ancora sete –<br />
con l’aiuto dell’uomo, si mette sul bordo della vasca e piscia in testa a lucio.<br />
- che ore sono ? – domanda lucio.<br />
- le otto – risponde l’uomo.<br />
- bene, devo andare a lavorare. ci vediamo fra due sabati. il prossimo fine settimana lo<br />
devo passare coi bambini –<br />
- va bene. ti preparo il caffè – gli comunica la donna.<br />
papà, ti senti bene ?<br />
- hai sentito quello che ho detto pezzo di merda ? con te non ho finito, neanche per il<br />
cazzo. ho una cura medioevale per il tuo culo –<br />
(ving rhames in pulp fiction, di quentin tarantino)<br />
quando il maresciallo in congedo stabile ferdinando si sveglia, ammanettato al letto, già<br />
crede di capire chi è l’autore dello scherzo.<br />
è buio, però, capisce che non è la sua stanza.<br />
come cazzo ci è arrivato qua ?<br />
dopo un venti minuti si apre la porta.<br />
luce elettrica.<br />
suo figlio davide.<br />
- ti sei svegliato papà –<br />
- che perspicace –<br />
- comoda la posizione ? –<br />
- ecco, ti sei vendicato. contento ? –<br />
- no, per niente, non mi sono vendicato per niente –<br />
- l’ho fatto per il tuo bene –<br />
- come no. a te non fregava un cazzo di me. ti fregava solo di quello che la gente avrebbe<br />
potuto pensare. ma chi ? il figlio del maresciallo stabile ? ma va ? – sbotta davide.<br />
- senti, non facciamo pagliacciate, vuoi che ti dica che mi dispiace ? occhei, contento ora ?<br />
–<br />
- per un cazzo, papà –<br />
- allora ? che vorresti fare ? –<br />
- farti sentire come stavo io –<br />
- ahahahaha. come cazzo faresti ?<br />
- c’è tempo. comunque, per una cosa ti ringrazio. quella volta mi hai fatto capire che pezzo<br />
di merda sei. che la “puttana” di mamma, ti ha lasciato perchè la schiacciavi –<br />
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