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Canguri Nucleari - CartaigienicaWeb

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entra in internet e chiede ad alcuni dei suoi amici connessi se saranno svegli alle sei di<br />

mattina.<br />

nessuno gli può assicurare nulla.<br />

lo stereo è rotto e non lo può programmare.<br />

spesso programmava l’accensione di the great southern trendkill, dei pantera, a volume<br />

trentatre, il che vuol dire che, oltre a lui, si svegliava tutto il palazzo di fronte e,<br />

probabilmente, pure qualche contadino in manciuria.<br />

- come cazzo faccio? – sbotta.<br />

dario non è la persona più affidabile della terra.<br />

spesso la sua ragazza s’è incazzata per i suoi ritardi.<br />

ancora di più per i bidoni, quando non si è svegliato del tutto.<br />

stavolta non vuole deluderla.<br />

esce.<br />

va al bar in piazza.<br />

fa il centododici.<br />

tenta d’imitare la voce di deltoid, l’ispettore minorile di arancia meccanica: - qualcosa di<br />

brutto accadrà domattina alle sei in vicolo solferino ventitre a solero sììììììììììììì, qualcosa di<br />

molto brutto sìììììììì, dettomi che gravi sciagure si abbatteranno su una persona sììììììììììì –<br />

- come si chiama? –<br />

click<br />

mette giù e torna a casa.<br />

apre il portone e fa uscire i cani: - non tornate tardi - si raccomanda.<br />

si ricopre il corpo di cerotti che rilasciano fentanil, fregati a sua nonna.<br />

- contenti? - domanda a totò e peppino de filippo, che ha tatuati sul petto, sui quali ha<br />

apposto due cerotti.<br />

si ficca a letto.<br />

durano tre giorni.<br />

i cerotti alla morfina di nonna papera, pensa, mentre comincia a sentirsi gonfiare come un<br />

palloncino e un piacevole formicolio gli percorre la pelle.<br />

non riesce a dormire.<br />

decide di fare due passi.<br />

nel viale, un tizio con gli occhiali affumicati, i capelli lisci e un occhio leggermente più<br />

chiuso dell’altro, accompagnandosi con una chitarra canta: - ... andreeeeea si è perso, si è<br />

peeeeeerso e nooooon sa tornaaaaareeeeee ... –<br />

ai suoi piedi, una bottiglia di vino e una marea di cicche di sigaretta.<br />

“eppure quel tizio mi pare di conoscerlo” pensa dario, mentre gli passa davanti.<br />

gli butta un euro sul fazzoletto sistemato davanti alla seggiola di legno.<br />

ci sono solo loro due in giro.<br />

dario passa avanti.<br />

sente un rumore alle sue spalle.<br />

sa già cos’è prima di voltarsi.<br />

i due cani che vivono con lui.<br />

gli si avvicinano e gli fanno le feste.<br />

- vi offro una birra –<br />

entra nel bar.<br />

c’è solo nino, il barista e un tale che vive vicino a casa di dario.<br />

per quanto indietro la memoria di dario possa andare, lo ricorda sempre in quel bar, con<br />

un martini davanti e il pacchetto di emmeesse posato sul tavolino.<br />

dario prende una moretti da sessantasei e due bottiglie vuote di plastica.<br />

taglia via il culo alle bottiglie e, una volta fuori, ci versa la birra per i due cani.<br />

si siede sullo scalino a bere, finchè i cani non finiscono la loro parte.<br />

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