Canguri Nucleari - CartaigienicaWeb
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- ah certo. vedere la lazio su sky, invece era veramente avvincente, perlomeno fosse stato<br />
campionato inglese. stare a guardare te che facevi il girotondo col go cart, uno spasso.<br />
fossi andata da un iptnotista ci avrebbe messo di sicuro di più a farmi cadere in trance –<br />
ribatte lei.<br />
- invece quella cagata di l’odio, gran bel film del cazzo. manco a colori era –<br />
- senti, inutile stare qua a scoglionarci, tanto si sa, abbiamo interessi differenti, stop. non<br />
pensavo di farti così schifo da dover scopare altre donne. eppure da come mi stavi<br />
addosso mi pareva di piacerti –<br />
- sì, lo sai che sei bellissima e che mi fai uscire di cervello. cerca di capire. me la<br />
sbattevano sotto il naso. non ho potuto tirarmi inditetro –<br />
- certo, chissà come hai gridato e come ti sei dimenato per liberarti –<br />
- piccola. lo sai che amo te, però, con una moglie è diverso. m’imbarazza chiederti certe<br />
cose –<br />
- non ho sempre fatto tutto quello che hai voluto tu? –<br />
- sì, certo, però è diverso... –<br />
- già. hai ragione. tu sei un uomo. è diverso. forse sono io che non ti ho capito. me ne sto<br />
pentendo. ora vorrei essere lì, partire dalla base del tuo cazzo con la lingua e arrivare su,<br />
su, fino a prendere in bocca quella cappella –<br />
l’uomo comincia ad avere un’erezione....<br />
dedicato alle mie compagne di viaggio serali.<br />
per qualcuno sono solo un distributore automatico con tre buchi (o due con)<br />
bevo un misto di assenzio, zucchero di canna e acqua.<br />
una prostituta che si appresta ad entrare in servizio mi osserva, mentre la sua collega si<br />
trucca.<br />
- perchè bevi così tanto? – mi domanda, in un italiano stentato.<br />
vorrei dirle: per non pensare allo schifo che mi circonda. solo, mi vergogno di rispondere<br />
così proprio a lei.<br />
- bo? – mi esce dalla bocca.<br />
- ne vuoi? – le domando poco dopo.<br />
- no, non bevo. non ho bisogno –<br />
mi sento un verme. bevo, atteggiandomi a “dannato”.<br />
sono solo un debole.<br />
sta ragazza, che pare nemmeno ventenne, ha un bel po’ di palle che mi mancano.<br />
la sua amica se ne sta in silenzio, probabile che non sappia dire nulla in italiano, tranne:<br />
bocca dieci, scopare venticinque. non è una battuta razzista. spesso è così. per spiegare a<br />
ste due come si faceva il biglietto al distributore automatico, mi sono dovuto fare venire il<br />
mal di testa, ripescando in una salamoia di alcool e allucinogeni, il mio inglese da istituto<br />
tecnico agrario.<br />
dalla radiolina, di un ragazzo dell’equador, si sente un talk show. parlano della prima volta<br />
che si è fatto l’amore.<br />
già st’espressione: fare l’amore, la evito sempre. preferisco fare sesso.<br />
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