Avis giornale - copertina ottobre 2008 - Avis Ragusa

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IBLEA IBLEA IBLEA IBLEA avvenuta Giovedì 11 set- E’ tembre 2008, ore 9,30 presso la sede Avis Provinciale di Ragusa, la presentazione del Progetto presentato dall’AVIS Provinciale: “UNA TA- VOLA DI COLORI”. All’incontro sono stati presenti: Avv. Salvatore Vacirca - Presidente Avis Provinciale Ragusa; il Preside Prof. Carmelo Massari - Vice presidente Avis Provinciale Ragusa; Dott. Portelli Giovanni - Referente Prov.le A.D.I. (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica); Preside Prof. Guglielmo Palazzolo - Presidente Coop I Maggio Scicli; Dott. Lago Alessandro - Presidente Ipercoop Sicilia; Dott. Della Porta Domenico - Direttore Ipercoop Ragusa; Dott. Di Nolfo Cataldo - Dirigente Ufficio Scolastico e la Dott.ssa Giovanna Crescione, Ispettrice Scolastica. Nel corso dell’incontro è stata illustrata la proposta didattica “Una tavola di colori” che riguarda gli alunni delle IV e V Elementari e delle I Medie. Il Progetto, da svolgere durante l’anno scolastico 2008/ 2009, rientra nel piano di attuazione del protocollo d’intesa firmato tra l’AVIS Nazionale e il Ministero della Pubblica Istruzione, nel contesto dell’Educazione alla Salute. Considerata la necessità di avviare politiche di alleanza nel territorio per meglio intervenire nel settore della prevenzione delle patologie croniche legate agli stili di vita errati, l’AVIS Provinciale di Ragusa e l’A.D.I. (Associazione Italiana di Dietetica Nutrizione Clinica) hanno firmato un pro- 10 Anno XXIV N. 2/3 - Ottobre 2008 CRONACHE PROVINCIALI “Una tavola di colori” tocollo d’intesa al fine di promuovere una proposta didattica per gli alunni delle classi IV e V elementari e delle prime medie della Provincia di Ragusa. Il progetto è sponsorizzato dalla Coop e dall’Ipercoop che metteranno a disposizione delle scuole partecipanti il materiale necessario. Gli obiettivi riguarderanno lo sviluppo della capacità dei ragazzi di saper raggruppare gli alimenti che svolgono funzioni analoghe nella vita del corpo e riconoscerne la loro peculiare importanza per la salute psicofisica di ciascun individuo al fine di favorire un consumo alimentare quanto più vario possibile. Il bambino dovrà essere in grado di riconoscere gli alimenti e di raggrupparli secondo le loro funzioni nell’organismo ed il loro contenuto nutrizionale; cercando di valutare la qualità della propria alimentazione quotidiana, riuscendo eventualmente ad apportarvi modifiche. Per fare ciò è necessaria la conoscenza dei gruppi alimentari proposti dall’Istituto Nazionale di Nutrizione Umana e dei nutrienti ivi contenuti. Le attività saranno presentate sotto forma di gioco di gruppo ed individuale. L’alunno imparerà ad assegnare un colore ad ogni gruppo alimentare e, quindi, con una scheda di diario alimentare opportunamente progettato, segnerà la presenza dell’alimento sotto forma di colori. Il risultato sarà facilmente valutabile dall’insegnante e dall’alunno stesso: l’alimentazione monotona sarà rappresentata da pochi colori, mentre l’alimentazione più corretta sarà individuata dalle schede più colorate. Red
CRONACHE PROVINCIALI A lezione di civiltà Giorno 26 febbraio, la nostra classe, la II B dell’Istituto comprensivo “F. Crispi” di Ragusa, si è recata presso l’A.V.I.S. di Ragusa (Associazione Volontari Italiani Sangue). Lì abbiamo appreso la storia e i motivi della nascita dell’Associazione ed, inoltre, diverse informazioni sull’importanza del sangue e delle donazioni. Appena entrati siamo stati accolti in un ampio auditorium, luogo in cui abitualmente si svolgono le conferenze, da uno dei fondatori, il responsabile, Vittorio Schininà, e dall’attuale presidente dell’A.V.I.S. di Ragusa, dott. Giovanni Scifo, venuto a porgerci i suoi saluti. Vittorio Schininà ha iniziato illustrandoci la storia dell’A.V.I.S. L’A.V.I.S. è sorta a Milano nel 1927 per iniziativa del dott. Vittorio Formentano e, solo dopo 60 anni, è sorta anche qui a Ragusa, appunto nel 1978. Quest’anno, infatti, ricorre il suo trentesimo anniversario. A Ragusa è arrivata grazie all’intraprendenza di quattro giovani, tra cui Vittorio Schininà. La prima sede dell’A.V.I.S. era situata in piazza Libertà, poi, nel 1988, il comune donò un appezzamento di terreno, su cui sorge l’attuale sede, in via Vittorio Emanuele Orlando, che viene ironicamente chiamata “La casa del donatore”. Oggi in Italia ci sono 3.000 sedi e 900.000 donatori. Ragusa detiene il primato per il maggior numero di donatori in riferimento a tutta la popolazione, oltre 9.000. Il sangue raccolto viene utilizzato per assistere 130 ragazzi talassemici e per i fabbisogni ospedalieri. Inoltre, avendo così tanta disponibilità di sangue, durante l’anno Ragusa è in grado di esportare il sangue in altre province soprattutto nelle vicine, dove scarseggia. Poi, proseguendo, Vittorio Schininà ci ha illustrato l’importanza della donazione (motivo principale della nostra visita). Lo sapevate che se non si corre in Gli studenti della II B dell’Istituto comprensivo “F. Crispi” di Ragusa in visita all’Avis aiuto di qualcuno che ha avuto un incidente si può essere condannati a una pena o multati? Be’, donare il sangue è la stessa cosa, se non lo doni sicuramente qualcuno morirà. Ma non pensate di donare il sangue per soldi, poiché è punibile con tre anni di prigione, per questo donare il sangue è civiltà. Donare il sangue è amore verso la vita e verso il prossimo, ma soprattutto verso se stessi. Ma non tutti possiamo donare il sangue perché l’assistito ha diritto a ricevere sangue sano. Per donare il sangue bisogna essere maggiorenni, in salute e pesare più di 50 kg, per questo prima di ogni prelievo si effettuano numerosi controlli. In un primo momento il donatore viene accolto in una sala con molti lettini, viene fatto accomodare e preparato per il prelievo. Il sangue viene raccolto in sacche di plastica monouso, che contengono alcuni ml di un liquido trasparente, IBLEA IBLEA IBLEA IBLEA “l’anticoagulante”, che evita la coagulazione del sangue e riesce a conservarlo fino a 42 giorni dopo il prelievo. Noi abbiamo provato quest’esperienza e due nostri compagni hanno simulato la donazione. A fine visita ci hanno offerto delle bevande. Agli effettivi donatori offrono addirittura l’intera colazione. L’esperienza ci ha insegnato che è molto importante una dimostrazione tangibile di solidarietà e che è necessaria tanta divulgazione dell’informazione per spingere le persone ad aiutare gli altri; non solo con raccolte di beneficenza ma anche donando volontariamente e gratuitamente il sangue e il midollo osseo. Ci ha molto colpito, infatti, sapere che le donazioni rimangono assolutamente anonime. Questo ci dimostra anche che per essere d’aiuto non è necessario compiere un gesto eclatante. Donare il sangue è molto importante perché esso non si può fabbricare. Poiché l’unica fonte a disposizione siamo proprio noi uomini, dobbiamo metterlo a disposizione della comunità, altrimenti se pochi donano il sangue, pochi lo possono ricevere. Anno XXIV N. 2/3 - Ottobre 2008 11
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