Avis giornale - copertina ottobre 2008 - Avis Ragusa
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LA FINESTRA DI FRONTE<br />
Le guardie ittiche<br />
Intraprendere, anche in collaborazione con le Istituzioni, iniziative<br />
per la tutela e la gestione del patrimonio faunistico<br />
provinciale con particolare riferimento a quello ittico in acque<br />
interne è tra le priorità delle Guardie Ittico - Ambientali<br />
Volontarie della Sezione F.I.P.S.A.S. (Federazione Italiana<br />
Pesca Sportiva ed Attività Subacquee) della Provincia di<br />
<strong>Ragusa</strong>.<br />
La “Sezione” è apolitica e non ha scopo di lucro.<br />
Si tratta di una particolare attività di volontariato finalizzata<br />
alla tutela ambientale delle zone circostanti tutti i bacini d’acqua<br />
dolce del Territorio provinciale. I volontari in realtà sono<br />
delle Guardie Giurate aventi l’autorità a tutelare il patrimonio<br />
ittico, nonché, a salvaguardare l’ambientale del Territorio di<br />
competenza. Nelle foto possiamo apprezzarli mentre provvedono<br />
al recupero della fauna ittica in sofferenza in un tratto<br />
del Fiume Irminio che dovrà essere posto in secca, per lavori<br />
di pubblica utilità, allo scopo di salvarla e reinserirla in altra<br />
area del fiume che presenti le caratteristiche più confacenti<br />
alla sopravvivenza della specie autoctona. Ovviamente stiamo<br />
parlando soprattutto della Trota Macrostigma messa in<br />
evidenza in una delle foto riportate. A tal proposito, da ormai<br />
più di vent’anni, le Guardie F.I.P.S.A.S., a titolo totalmente<br />
gratuito, si occupano della riproduzione della Trota<br />
Macrostigma utilizzando l’incubatoio di valle presente all’interno<br />
dell’ex Mulino San Rocco, sul Torrente San Leonardo,<br />
appositamente ristrutturato dall’Ente Provincia. È bene mettere<br />
in evidenza che questi ragazzi, spinti da una profonda<br />
sensibilità per la salute dell’ambiente circostante, vigilano<br />
affinché l’attività alieutica sia svolta correttamente dai pescatori<br />
provvisti di apposita licenza. I volontari sono anche protagonisti<br />
indiscussi dei ripopolamenti ittici delle acque interne<br />
promossi, ogni anno, dalla Provincia Regionale di <strong>Ragusa</strong><br />
finalizzati a ripristinare gli equilibri naturali disturbati in particolar<br />
modo dai bracconieri che non desistono dal piazzare<br />
mezzi di pesca vietati. Per fronteggiare il fenomeno le<br />
Guardie Ittico – Ambientali volontarie organizzano spesso<br />
delle operazione antibracconaggio per sorprendere in fla-<br />
IBLEA<br />
IBLEA IBLEA<br />
IBLEA<br />
granza i pescatori di frodo. Solitamente questi ultimi collocano,<br />
lungo l’alveo dei corsi d’acqua, delle nasse, reti e alcuni<br />
palamiti (attrezzi di fattura artigianale costituiti da grossi fili di<br />
nylon lunghi anche centinaia di metri e a cui sono collegati<br />
numerosi braccioli armati con ami da pesca) con l’intento di<br />
catturare alcune specie ittiche da rivendere nei mercati delle<br />
altre Province, arrecando un notevole danno all’equilibrio di<br />
tutto l’ambiente acquatico. I responsabili vengono, così, identificati<br />
e verbalizzati. I volontari, in tal caso, provvedono<br />
anche al sequestro dell’attrezzatura illegale utilizzata.<br />
Considerato che “la prevenzione e l’informazione” devono<br />
essere una costante nell’attività quotidiana delle guardie giurate<br />
volontarie della federazione vediamo insieme i compiti e<br />
le funzioni che le stesse debbono assolvere:<br />
• Promuovere l’informazione sulla legislazione vigente in<br />
materia di pesca e, possibilmente, su ciò che concerne<br />
le problematiche ambientali;<br />
• Collaborare con gli Enti istituzionalmente competenti in<br />
materia di inquinamento “segnalando” tempestivamente<br />
i fatti di cui si è venuti a conoscenza e, se possibile,<br />
sl’origine;<br />
• Segnalare alla Provincia stati di difficoltà della fauna ittica<br />
e collaborare al fine del suo recupero per il trasferimento<br />
in ambienti che ne possano garantire lo sviluppo;<br />
• Accertare e contestare le violazioni riscontrate a carico<br />
dei praticanti l’esercizio dell’attività di pesca;<br />
• Partecipare alle iniziative di tutela degli ambienti acquatici,<br />
sia a carattere informativo che operativo, promosse<br />
direttamente dalla federazione o in compartecipazione<br />
con Enti o altre Associazioni;<br />
• Collaborare con le Autorità competenti, mettendosi a disposizione,<br />
in caso di pubbliche calamità previo inserimento<br />
negli Elenchi della Protezione Civile.<br />
• L’art. 254 del R.D. 6 maggio 1940, n. 635 “Regolamento<br />
di esecuzione del TULPS” dispone che “Le guardie particolari<br />
giurate vestono l’uniforme o, in mancanza, portano<br />
il distintivo, da approvarsi l’una e l’altro, dal Prefetto”.<br />
Carmen Guastella<br />
Anno XXIV<br />
N. 2/3 - Ottobre <strong>2008</strong> 21