Avis giornale - copertina ottobre 2008 - Avis Ragusa
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DIBATTITO<br />
IBLEA<br />
IBLEA IBLEA<br />
IBLEA<br />
SANITÀ:<br />
tra ipocrisia e risparmi obbligati<br />
La “rubrica sanitaria” riprenderà regolarmente<br />
dal prossimo numero. Con questo appassionato<br />
articolo del nostro dott. Giovanni<br />
Ottaviano apriamo invece un dibattito nel futuro<br />
della politiva sanitaria nella nostra Regione.<br />
Interrompendo per questo numero la disamina tecnica del<br />
significato delle analisi per concedermi, insieme a voi cari<br />
amici avisini, uno sfogo da libero cittadino e da operatore<br />
sanitario disgustato dalle vicende che stiamo vivendo in<br />
ambito socio-assistenziale. Siamo, come sempre, alle solite<br />
cose viste, sentite, trite e ritrite riproposte, è il caso di dirlo<br />
visto l’argomento “a siringate”. Cambiano i governi e le<br />
amministrazioni - con una frequenza ormai stomachevole -<br />
e, come d’incanto, chi si insedia si accorge con stupore più<br />
che con imbarazzo di trovare spaventosi buchi finanziari,<br />
disastrosi ammanchi, contabilità dissestate o camuffate,<br />
rendiconti rafforzati e perfino, udite udite, introvabili o inesistenti!<br />
Ed ecco, come sempre e da tutte le parti, impropèri ai precedenti<br />
governanti, annunci, proclami, accuse, vendette,<br />
minacce ed - ahinoi - ricorsi “a drastici provvedimenti” con<br />
una agghiacciante aggravante: “a carattere d’urgenza”! Ma<br />
come, rifletto io e rifletterete voi, per decenni e decenni ed<br />
ancora per decenni a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale,<br />
comunale) tutti - indistintamente - hanno agito,<br />
direttamente o indirettamente, contribuito o permesso che<br />
venissero gonfiati di immobili, uomini e mezzi apparati statali<br />
e parastatali, governativi, amministrativi ed associativi e<br />
poi tutti - indistintamente - consapevoli e vicendevolmente<br />
complici cadono dalle nuvole e scoprono “tragiche situazioni<br />
ereditate” di cui sono a conoscenza anche i bimbi che<br />
stanno mettendo i denti. È il solito gioco della parti, la sfacciataggine,<br />
l’ipocrisia e purtroppo, la reale consapevolezza<br />
dei politici che, in fondo, il “popolo è bestia”.<br />
Non scrivo questo per banale qualunquismo e gratuita<br />
piaggeria. Ho sufficienti anni d’età ed ora anche abbastanza<br />
capelli bianchi per non cadere nella trappola del “questo è<br />
buono ed onesto e quello è cattivo e ladro”. In tanti anni di<br />
esercizio della professione ho capito che è “il sistema” che<br />
non funziona in generale. Non si può affidare tutto alla politica<br />
o, peggio ancora ai tecnici nominati dai politici. Se non<br />
c’è autonomia di pensiero, di azione e di gestione non si può<br />
sopravvivere. E poi non si può sempre indicare la Sanità<br />
come la madre di tutte le sventure finanziarie! Che ci siano<br />
sovrabbondanze, sprechi, incompetenze è indubbio. È giusto,<br />
giustissimo attuare una linea di rientro economico, ma<br />
qualcuno è in grado di spiegarmi perché a livello nazionale<br />
è stato abolito il ticket di 10 euro per le prestazioni nonesenti,<br />
a cui la gente peraltro si era ormai abituata, perché<br />
è logico che non si può concedere tutto a tutti per sempre.<br />
Se la prendono con la spesa farmaceutica, che incide per il<br />
12% della spesa sanitaria totale, e quasi nessuno parla del<br />
rimanente 88%. Perché vengono soppresse le Assistenze<br />
Domiciliari Integrate (visite che si effettuano ai malati che<br />
non possono deambulare per recenti interventi chirurgici,<br />
ictus o malati terminali) e vengono rifinanziati eco-mostri<br />
come l’ospedale di Lentini (tristemente visibile ai nostri occhi<br />
ogni volta che ci rechiamo a Catania e da qualche tempo,<br />
inspiegabilmente illuminato giorno e notte)? Perché vengono<br />
colpite le strutture convenzionale (in provincia di <strong>Ragusa</strong><br />
adeguate e non sproporzionate per il numero di utenza, effi-<br />
Anno XXIV<br />
N. 2/3 - Ottobre <strong>2008</strong> 27