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Vite parallele - Mario Moncada di Monforte

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© ARMANDO EDITORE. La fotocopia non autorizzata è reato.<br />

Il problema dell’unificazione della nazione tedesca era <strong>di</strong>verso perché<br />

a questo processo partecipava una delle potenze militari più aggressive<br />

del tempo: la Prussia. Il Congresso <strong>di</strong> Vienna, per superare la<br />

crescente rivalità fra austriaci e prussiani, aveva confermato la piena<br />

sovranità dei principi tedeschi sui loro stati, aveva ampliato le <strong>di</strong>mensioni<br />

della Baviera, del Wurttemberg e dell’Assia, aveva rafforzato la<br />

presenza inglese nel Hannover e quella danese nel Holstein. Il Deutscher<br />

Bund esprimeva lo spirito <strong>di</strong> una restaurazione che era in conflitto<br />

con le attese del popolo tedesco che pian piano era coinvolto in<br />

quell’atmosfera anche romantica che – attraverso Lessing, Klopstock,<br />

Herder, Goethe, Schiller, Schlegel, Fichte, Hegel, Novalis, Wagner,<br />

ecc. – andava costruendo quel sentimento esaltato per il quale la nazione<br />

tedesca avrebbe creduto <strong>di</strong> avere la missione <strong>di</strong> guidare l’umanità.<br />

Anche se Goethe, nella sua visione universale dei problemi del<br />

mondo, aveva sostenuto che il nazionalismo era un ritorno alla barbarie,<br />

con Hegel si era affermata ed era prevalsa l’idea della funzione storica<br />

dello Stato nazionale. La strada non era agevole perché l’Austria<br />

minava nel Bund <strong>di</strong> Francoforte ogni proposta unificante mentre Federico<br />

Guglielmo lll <strong>di</strong> Prussia, nel suo esasperato legittimismo, rifiutava<br />

qualsiasi iniziativa che fosse contro lo spirito della Santa Alleanza.<br />

In questa situazione, nonostante la progressiva unione doganale (Zollverein),<br />

le <strong>di</strong>scor<strong>di</strong>e nel Bund convincevano sempre più il cancelliere<br />

prussiano Ottone <strong>di</strong> Bismarck che solo la forza delle armi avrebbe consentito<br />

quell’unificazione della Germania che era nelle cose.<br />

Con fulminee vittorie dei suoi eserciti, nel 1864 la Prussia batte la<br />

Danimarca assumendo il controllo dello Schleswig-Holstein, nel 1866<br />

attacca l’Austria e ottiene l’annessione del Hannover, dell’Assia e delle<br />

città <strong>di</strong> Francoforte e Nassau, nel 1870 sconfigge la Francia che cede<br />

l’Alsazia e la Lorena. Le vittorie militari entusiasmano i tedeschi<br />

che, a furor <strong>di</strong> popolo, costringono il Baden, il Wurttemberg e la Baviera<br />

ad entrare nella Confederazione della Germania: il re <strong>di</strong> Prussia<br />

assume il titolo d’imperatore della Germania unificata.<br />

Mentre procedeva l’unificazione tedesca, tenace ed insistente era<br />

stata l’opera dei liberali che ripetutamente avevano posto anche il problema<br />

<strong>di</strong> una costituzione democratica. Federico Guglielmo lll <strong>di</strong> Prussia<br />

non aveva mantenuto l’impegno assunto nel 1815 e, attaccato al<br />

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