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Vite parallele - Mario Moncada di Monforte

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La <strong>di</strong>fferenza fra i due perio<strong>di</strong> sta nel fatto che, mentre l’Austria più<br />

che interessi effettivi <strong>di</strong>fendeva posizioni <strong>di</strong> principio – il prestigio, la<br />

legittimità e l’or<strong>di</strong>ne –, oggi gli Stati Uniti e tutto l’Occidente <strong>di</strong>fendono<br />

corposi interessi che coinvolgono non solo le multinazionali del<br />

petrolio ma anche il benessere materiale delle popolazioni occidentali:<br />

la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> interessi economici vitali, sollecitata dal più ancestrale<br />

istinto <strong>di</strong> conservazione, ottunde la capacità <strong>di</strong> analisi obiettive e rende<br />

quasi obbligate le scelte.<br />

Questa situazione è andata determinandosi lungo due linee: il tipo<br />

<strong>di</strong> sviluppo economico-tecnologico e l’imperialismo.<br />

Lo sviluppo economico non è argomento <strong>di</strong> queste pagine, ma è risaputo<br />

che, per la complessità dei problemi legati alla produzione <strong>di</strong><br />

energia atomica, per l’inquinamento determinato dal carbone e per<br />

l’ancora modesta quantità d’energia prodotta da fonti alternative, l’energia<br />

da fonti petrolifere è ancora l’energia fondamentale per l’economia<br />

dell’Occidente: non solo per il mantenimento del livello della<br />

produzione industriale ma anche per conservare il livello dei consumi<br />

civili che è sostenuto da un’automazione tecnologica che consuma ancora<br />

più energia dell’industria.<br />

La sempre crescente quantità <strong>di</strong> petrolio richiesta dall’esponenziale<br />

sviluppo del suo consumo, anche per l’ingresso nel mercato <strong>di</strong> paesi<br />

sempre più aggressivi come la Cina, ha posto la necessità del controllo<br />

politico delle aree del pianeta nelle quali si trovano i giacimenti<br />

petroliferi che, per la maggior parte, sono concentrati in Me<strong>di</strong>o Oriente.<br />

Il controllo, però, è stato reso problematico dal fatto che la straor<strong>di</strong>naria<br />

crescita dei consumi petroliferi è coincisa, a metà del secolo<br />

ventesimo, con il momento nel quale si concludeva la decadenza della<br />

potenza imperialistica dell’Occidente europeo.<br />

L’imperialismo era stato espressione della cultura socio-economico-religiosa<br />

europea degli ultimi decenni del <strong>di</strong>ciannovesimo secolo ed<br />

aveva raggiunto la sua massima espansione nei primi decenni del secolo<br />

successivo. Le interpretazioni <strong>di</strong> questo fenomeno storico sono<br />

state numerose ma nessuna da sola basta per spiegare il suo <strong>di</strong>verso<br />

sviluppo nelle <strong>di</strong>fferenti parti del pianeta. Le considerazioni economiche<br />

hanno alimentato una critica dell’imperialismo che ha visto la sua<br />

più organica esposizione nel saggio <strong>di</strong> Lenin Imperialismo, fase estrema<br />

del capitalismo. Secondo Lenin, lo sviluppo industriale europeo e<br />

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