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scende la notte – Lisa Jane Smith - Liberi di Leggere

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Lo aveva visto quando era <strong>di</strong>ventata un vampiro ed era stata completamente<br />

attratta da lui, e lui si era preso cura <strong>di</strong> lei come se fosse una bambina.<br />

Lo aveva visto quando era uno spirito, e dall'al<strong>di</strong>là aveva imparato tantissime<br />

cose.<br />

Era un donnaiolo, riusciva a essere insensibile, passava nelle vite delle sue<br />

vittime come una chimera, come un catalizzatore, cambiando gli altri e<br />

rimanendo immutevole e immutato. Ingannava gli umani, li confondeva, li<br />

usava... <strong>la</strong>sciandoli <strong>di</strong>sorientati, poiché aveva il fascino del <strong>di</strong>avolo.<br />

Ma mai una volta lo aveva visto venir meno al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> data. Elena aveva <strong>la</strong><br />

remota sensazione che quel<strong>la</strong> non fosse una sua decisione, ma che fosse così<br />

tanto una parte <strong>di</strong> Damon, talmente ra<strong>di</strong>cata nel suo subconscio, da non poter<br />

fare niente per cambiar<strong>la</strong>. Non era capace <strong>di</strong> venir meno al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> data.<br />

Sarebbe morto <strong>di</strong> fame piuttosto.<br />

Damon stava ancora par<strong>la</strong>ndo con Matt, dandogli or<strong>di</strong>ni: «...e poi toglile...».<br />

Cosa ne era del<strong>la</strong> sua promessa <strong>di</strong> farle da guar<strong>di</strong>a del corpo, <strong>di</strong> protegger<strong>la</strong>?<br />

Ora stava rivolgendosi a lei: «Sai, quin<strong>di</strong>, quando gettare <strong>la</strong> testa all'in<strong>di</strong>etro?<br />

Dopo che lui...».<br />

«Chi sei?»<br />

«Cosa?»<br />

«Mi hai sentita. Chi sei? Se veramente tu avessi visto Stefan andarsene e gli<br />

avessi promesso <strong>di</strong> prenderti cura <strong>di</strong> me, non sarebbe accaduto nul<strong>la</strong> <strong>di</strong> tutto<br />

ciò. Oh, forse avresti potuto affrontare Matt, ma non davanti a me. Tu non...<br />

Damon non è stupido. Sa cosa significa essere una guar<strong>di</strong>a del corpo. Sa che<br />

guardare Matt che sta male fa stare male anche me. Tu non sei Damon. Chi...<br />

sei?».<br />

La forza e <strong>la</strong> velocità fulminea <strong>di</strong> Matt non erano servite a niente. Forse avrebbe<br />

funzionato un approccio <strong>di</strong>verso. Mentre par<strong>la</strong>va, Elena si era avvicinata molto<br />

lentamente al<strong>la</strong> faccia <strong>di</strong> Damon. A quel punto, con un unico gesto, gli strappò<br />

via gli occhiali da sole.<br />

Occhi rossi come sangue appena versato le scintil<strong>la</strong>rono davanti.<br />

«Cosa hai fatto?», sussurrò. «Cosa hai fatto a Damon?».<br />

Matt era fuori dal<strong>la</strong> portata del<strong>la</strong> sua voce ma si era avvicinato un poco al<strong>la</strong><br />

volta, cercando <strong>di</strong> attirare <strong>la</strong> sua attenzione. Elena desiderava ardentemente<br />

che Matt pensasse a scappare via. E invece era solo un altro modo perché<br />

quel<strong>la</strong> creatura potesse ricattar<strong>la</strong>.<br />

Senza dare l'impressione <strong>di</strong> muoversi troppo velocemente, <strong>la</strong> creatura-Damon si<br />

abbassò e le sfilò gli occhiali dalle mani. Fu troppo veloce perché lei potesse<br />

opporsi.<br />

Poi le strinse il polso facendole male.

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