Fate clic qui per scaricare il PDF - Frati Minori di Lombardia

Testimonianze di vita Fraterna
fr. Valeriano
Sandrinelli
“Anno
Sabbatico”:
proposta
preziosa, da
accogliere e
sperimentare
Stendo una breve relazione del mio “anno sabbatico”, vissuto
nell’anno appena trascorso. Lo faccio con fatica, quasi per obbedienza,
perché non amo molto scrivere e tanto meno scrivere di me stesso. Lo
faccio anche per un dovere fraterno, dato che non pochi mi chiedono:
Come è andata? …ne è valsa la pena? …sei cambiato? …cosa ti ha
spinto a chiedere questo “moratorium”?
In sintesi: “Mi è andata benissimo! sarei pronto a ripeterne
l’esperienza”, esperienza rilassante, rasserenante, che favorisce
prolungati tempi di preghiera, di riflessione, di studio… ; riserva possibilità
di disporre del tempo in totale libertà…
Ho chiesto di poter vivere un anno sabbatico, perché già da
qualche anno desideravo fortemente di sganciarmi da ogni struttura e
da ogni incarico fisso, per mettermi più seriamente davanti al Signore,
…poiché gli anni passano (e i miei ormai sono tanti!) e mettermi quindi in
una più costante consapevolezza che la vita è davvero un
pellegrinaggio…; è quindi necessario pensare di più alla meta.
Due richiami evangelici risuonavano costantemente nella mia
testa: “Siate perfetti come…”(Mt 5,48) e: “Se qualcuno vuol venire con
me, smetta di pensare a se stesso…”(Lc 9,23 - traduz. ABU). Sono convinto
che la perfezione, verso la quale Gesù sollecita tutti i suoi fedeli, è una
santa “utopia”, ma è certamente “l’ideale” al quale devo tendere, nel
tentativo di riuscire ad avvicinarlo il più possibile. E c’è, poi, anche
l’impegnativa richiesta: “…smetta di pensare a se stesso”. Ne ero sicuro
che ciò era quanto dovevo fare, paradossalmente per pensare di più a
me stesso “nel modo giusto”, senza dovermi “occupare” degli altri,
almeno per un po’.
Sentivo rivolto anche a me il fortissimo incitamento di P.
Giacomo Bini (Min. Gen.):
“…Dobbiamo avere il coraggio di stabilire un
moratorium più o meno lungo…, sia personalmente che in
Fraternità, per ri-orientare la nostra vita, per “ritornare al
Padre” (…), un tempo di grazia che può diventare:
- un kairos per ritrovare il legame tra vita interiore, vita
sacramentale, vita di Fraternità e di evangelizzazione nella
trama quotidiana della nostra esistenza.
- un kairos per riscoprire il valore della gratuità…
(…)
- un “moratorium” per…, per…, per…”
(v. Relaz. Al Cap. Gen.2003, nn.69-70).
Questa accalorata esortazione e forte incitamento
aveva trovato puntuale codificazione in un vincolante testo
della legislazione dell’Ordine (v.: “Il Signore ti dia Pace”: Proposte
nn. 32-33 e “RFF” 2003, n. 119) e anche in un in un vincolante testo
della nostra Provincia (v.: “Ecco faccio una cosa nuova”, II. A., n.15).
8
Anno XXXV ● N. 231 ● Gennaio 2013