BILANCIO D'ESRCIZIO E CONSOLIDATO al 31 ... - Mariella Burani
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MARIELLA BURANI FASHION GROUP S.p.A. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL <strong>31</strong>/12/2004<br />
Si perviene dunque ad un margine ai rivenditori nell’ordine del 17,5 % (12,7 + 4,8). A<br />
fronte di questo dato, si stima che il margine mediamente riconosciuto d<strong>al</strong>le aziende<br />
concorrenti ai propri rivenditori si attesti intorno <strong>al</strong>l’8%. Il differenzi<strong>al</strong>e di margine del<br />
rivenditore è dunque stimabile nel 9,5%.<br />
La determinazione del differenzi<strong>al</strong>e di v<strong>al</strong>ore intrinseco dei materi<strong>al</strong>i di fabbricazione<br />
utilizzati è stato stimato tramite un’an<strong>al</strong>isi comparata del v<strong>al</strong>ore, avente per oggetto<br />
prodotti sostanzi<strong>al</strong>mente omogenei fabbricati d<strong>al</strong>l’azienda presa in considerazione e<br />
da un primario concorrente. Anche in questo caso si è considerata espressiva del<br />
differenzi<strong>al</strong>e ricercato la grandezza percentu<strong>al</strong>e media dei differenzi<strong>al</strong>i di profitto<br />
generati d<strong>al</strong> marchio. T<strong>al</strong>e v<strong>al</strong>ore può essere considerato pari a 9,3%.<br />
Quindi, il margine netto differenzi<strong>al</strong>e di profitto generato d<strong>al</strong> marchio risulta<br />
determinato dai seguenti v<strong>al</strong>ori percentu<strong>al</strong>i c<strong>al</strong>colati sulla base dei prezzi fin<strong>al</strong>i <strong>al</strong><br />
consumatore:<br />
differenzi<strong>al</strong>e di prezzo 28, a dedurre il differenzi<strong>al</strong>e di margine <strong>al</strong> rivenditore di 9,5 e il<br />
differenzi<strong>al</strong>e di v<strong>al</strong>ore dei materi<strong>al</strong>i di 9,3, in modo che risulti un differenzi<strong>al</strong>e di<br />
margine di profitto pari a 9,2.<br />
Poiché il fatturato si riferisce ai prezzi praticati ai rivenditori , è rispetto a questo<br />
ultimo parametro che va riespressa la percentu<strong>al</strong>e del differenzi<strong>al</strong>e di margine di<br />
profitto appena individuata. Si ha così:<br />
9,2% / (100-12,7%) = 10,5 %<br />
A questo punto può essere stimato il v<strong>al</strong>ore del marchio. La percentu<strong>al</strong>e del margine<br />
di redditività espressa in base <strong>al</strong> prezzo praticato <strong>al</strong> rivenditore è una misura<br />
concettu<strong>al</strong>mente omogenea con il fatturato della società; fatturato <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e essa va<br />
applicata <strong>al</strong> fine di tradurre in un flusso medio annuo di reddito la suddetta grandezza<br />
percentu<strong>al</strong>e, pari <strong>al</strong> 10,5 % dei ricavi tot<strong>al</strong>i.<br />
Quanto <strong>al</strong>la dimensione del fatturato si è ritenuto corretto assumere i ricavi del<br />
budget dell’anno in corso pari a 45 milioni di euro. T<strong>al</strong>e grandezza, infatti, appare da<br />
un lato coerente con le attu<strong>al</strong>i potenzi<strong>al</strong>ità produttive e di vendita della società;<br />
d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro tendenzi<strong>al</strong>mente in linea con il preconsuntivo dei primi mesi dell’anno.<br />
Così il risultato differenzi<strong>al</strong>e medio annuo, pari a 4,725 milioni, è stato attu<strong>al</strong>izzato<br />
sulla base di un tasso di mercato (i = 12%) su un orizzonte tempor<strong>al</strong>e<br />
prudenzi<strong>al</strong>mente stimato in 5 anni. È questo il periodo durante il qu<strong>al</strong>e si può<br />
ragionevolmente ipotizzare che il marchio mantenga la propria forza propulsiva su<br />
vendite e margini di profitto, rispetto ai concorrenti diretti.<br />
Alla luce delle suddette considerazioni, il v<strong>al</strong>ore attu<strong>al</strong>e dei flussi di reddito<br />
differenzi<strong>al</strong>i, espressivo del v<strong>al</strong>ore del marchio, risulta pari, per arrotondamento, a 17<br />
milioni di euro.<br />
Per quanto riguarda gli intangibili generici rilevati in bilancio, questi identificano l'avviamento<br />
(o goodwill) riconosciuto nel prezzo di una business combination.<br />
Quest'ultimo può essere definito come la differenza tra il costo pagato d<strong>al</strong>l'acquirente<br />
per il controllo di un complesso aziend<strong>al</strong>e e il v<strong>al</strong>ore economico netto dei beni<br />
identificabili acquisiti (cioè il v<strong>al</strong>ore economico dei singoli elementi dell'attivo acquisito<br />
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