DISTRETTO - Carpidiem
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In primo piano<br />
mette –. Ricordo che organizzavamo pullman per i<br />
tanti giapponesi che venivano in visita nella nostra<br />
zona. Oggi invece i clienti stranieri non fanno più<br />
il giro delle aziende, vanno dalle solite e basta, per<br />
questo ritengo che la fiera sia un modo per ottimizzare<br />
gli incontri, promuoversi, farsi conoscere dagli<br />
operatori e, perché no, per raccogliere eventuali<br />
ordini».<br />
Nel 1994 Ganzerli ha iniziato a organizzare esposizioni<br />
collettive in una delle manifestazioni più<br />
importanti in Italia per il fast fashion di qualità: il<br />
salone milanese Modaprima.<br />
«Siamo stati i primi a Carpi a concretizzare queste<br />
“missioni”. Dal 1998 al 2003 abbiamo tenuto<br />
aperto uno showroom nel cuore di Milano e lanciato<br />
perfino un marchio, “Una Donna”, prodotto<br />
da più aziende associate. – dice –. Con il modulo<br />
degli stand collettivi del marchio “Carpitrade”, che<br />
riunivano più imprese in un’area dedicata, abbia-<br />
20 | CARPI <strong>DISTRETTO</strong> MODA | oTToBRe 2011<br />
mo partecipato a diverse rassegne di moda in tutto<br />
il mondo: Parigi, Dusseldorf, Birmingham, Miami,<br />
Las Vegas. Gli stranieri, in particolare, erano molto<br />
incuriositi dai nostri stand dove c’era sempre un<br />
angolo dedicato ai prodotti tipici carpigiani: dalle<br />
prelibatezze enogastronomiche alla storia delle<br />
trecciaie».<br />
Oggi i fasti degli anni Ottanta e Novanta purtroppo<br />
sono soltanto un ricordo, ma il Consorzio Eco<br />
continua con successo nella sua attività di promozione<br />
all’export, offrendo pacchetti completi (dalle<br />
incombenze burocratiche a quelle organizzative<br />
fino alle attività di comunicazione) di partecipazione<br />
alle fiere. «Nei momenti di difficili come quello<br />
che stiamo attraversando da alcuni anni – precisa<br />
–, l’export diventa l’unico mezzo di crescita per il<br />
fatturato».<br />
Oggi gli obiettivi principali sono i mercati di Russia<br />
e Cina. «Si tratta di Paesi in continua espansione<br />
che offrono grandi opportunità – conclude –. Essere<br />
presenti laggiù ormai è quasi obbligatorio, non<br />
ci sono alternative. Gli imprenditori fanno ancora<br />
fatica a comprenderlo, ma bisogna che si mettano<br />
in moto. E anche in fretta».