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DISTRETTO - Carpidiem

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Nell’immagine sotto, Carla Gozzi insieme a Eita Nakamura e a due modelle che indossano le sue creazioni<br />

di disegnare vestiti e creare abbinamenti è qualcosa<br />

che mi riesce in modo spontaneo. Mi piace soprattutto<br />

– continua – rivisitare la moda retrò degli anni<br />

Cinquanta e Sessanta, quella con le forme ad A e ad<br />

Y e le linee che somigliano a corpi geometrici. Siccome<br />

sul lavoro sono tenuto a seguire le indicazioni<br />

fornite dalle aziende clienti, mi sono detto: perché<br />

non provare a realizzare qualche<br />

cosa di solo mio?».<br />

Dall’idea all’azione il passo è<br />

stato breve. «Mi sono appoggiato<br />

– spiega – a una brava<br />

sarta. Io ho disegnato e sviluppato<br />

le grafiche, mentre<br />

lei ha preparato i modelli e<br />

tagliato i tessuti. Poi insieme<br />

abbiamo “sdifettato” gli abiti».<br />

E’ nata così la prima collezione<br />

Eita Nakamura, oltre trenta capi che, sapientemente<br />

abbinati, danno vita a dei total look a volte<br />

sofisticati, a volte sbarazzini. «Mi sono mosso – racconta<br />

– dall’ispirazione retrò, ma ho cercato di rendere<br />

le forme più portabili e di enfatizzare i volumi.<br />

Ho scelto tessuti pregiati come i taffettà e le organze<br />

di seta per avere una vetrina ricca e preziosa».<br />

28 | CARPI <strong>DISTRETTO</strong> MODA | oTToBRe 2011<br />

Partito da solo, Eita ha presto raccolto intorno a sé<br />

un nutrito gruppo di collaboratori, colleghi stilisti,<br />

ma anche modelle e perfino una parrucchiera, una<br />

truccatrice e una fotografa, rispettivamente Dora<br />

Truzzi, Ilenia Malavasi e Claudia Cavazzuti che,<br />

affascinate dal suo progetto, si sono rese disponibili<br />

ad aiutarlo.<br />

Con queste premesse è nata<br />

la prima collezione di Eita<br />

Nakamura. Per il giorno dominano<br />

le lunghezze sopra<br />

o subito sotto il ginocchio,<br />

le righe di vari colori e le<br />

gonne a ruota. «Preferisco<br />

quelle a vita alta – dice lo<br />

stilista – perché slanciano la<br />

figura e creano movimento.<br />

Le ragazze londinesi vanno<br />

pazze per questo genere che<br />

è elegante e molto chic». Per la sera, invece, Eita<br />

ha costruito gonne con angoli, giacche scultura in<br />

tessuto lucido e abiti dai colli importanti, giocando<br />

con le lunghezze e puntando su dettagli ricercati e<br />

inserti in pizzo.<br />

Elettrizzato dal successo, si è buttato recentemente<br />

sugli accessori realizzando una linea di borse e

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