DISTRETTO - Carpidiem

han loonstEin
e il teSSile di carpi
quando lE BiograFiE
Si intrecciano
di florio magnanini
olandese d’orgine, broker della moda
approdato in città trent’anni orsono
sulle orme del padre, dalla fine degli
anni settanta ha vissuto tutte le fasi
del settore e conosciuto tanti protagonisti.
con un obiettivo costante: dare
impulso alla commercializzazione verso
l’estero. E da anni, con la tl trading,
in particolare verso la cina
Non sono tante le biografie
professionali che
possano vantare un
legame così profondo
con la storia tessile di
Carpi, come quella di
uno che carpigiano non
è. Eppure, la prima volta
che ha avuto a che
fare con Carpi, Han
Loonstein – 56enne
broker della moda, originario
di Amsterdam,
trapiantato da più di
trent’anni in città – non
era ancora nato. «Mia
madre Betty – racconta
– era in dolce attesa del
sottoscritto, quando
mio padre, che lavorava
nell’abbigliamento,
arrivato in Italia nel
1954 per un viaggio
esplorativo, in una lettera
le descriveva Carpi
come un paese con
la stazione ferroviaria
lontana dal centro e le
strade bianche e polverose,
ma dove stavano
sorgendo tante piccole
fabbriche. Dopo, lui ci
avrebbe lavorato, con
quelle fabbriche, con
Solferino Vecchi, Umberto
Severi, l’Obc di
Mario Brani. Nel 1968,
infatti, ha avviato in
proprio una ditta di import
export a suo nome
e con proprio campionario
in parte eseguito
a Carpi: lo disegnava
mia madre, per una linea
di maglieria che si
chiamava La Boutique,
una di confezione con
marchio Lou Papidou
e una casual, la Jeep
Jeans. Era molto avanti
con i tempi, mio padre
Franco: la produzione
segue a pagina 95
oTToBRe 2011 | CARPI DISTRETTO MODA | 93