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avveniva a Hong Kong dove ha introdotto Brani che potè così cominciare l’importazione dalla Cina di tovaglie e camicie ricamate». Del resto, nelle vicende di lavoro di Han – volto sorridente, fama di bon vivant, cinque lingue parlate alla perfezione – il commercio nella moda, dal dettaglio all’ingrosso, dalla grande distribuzione all’import export e fino alla creazione della TL Trading con Davide Tardini, ditta che colloca sul mercato cinese le principali griffe italiane, è una costante, un leit motiv ricorrente che lo ha messo di fronte a continue scelte e cambiamenti, fino all’approdo (forse) definitivo a Carpi: «In realtà, dovevo diventare dentista – precisa –. Ma dopo la morte di mio padre fui costretto a farmi carico dell’azienda di famiglia. E poiché non sapevo nulla della materia, nel gennaio 1979 mi mandarono proprio a Carpi, da Umberto Severi che mi mise al lavoro per due mesi in una delle sue fabbriche, nei pressi di Schio. E lì ho imparato tutto in fatto di filati, titoli, finezze, mano, tessuti…». Torna a Carpi, lo mettono all’ufficio export dove conosce Fabrizio Cipolli, uno che assumerà un peso decisivo nelle sue scelte future. Chiusa l’azienda familiare, l’ex concorrente olandese prima gli chiede di lavorare come compratore di pronto moda e poi gli procura uno stage alla svizzera Rheinbrücke, una catena della grande distribuzione appartenente allo stesso gruppo Manor che controllava Le Printemps, a Parigi, e La Placette a Losanna e Ginevra. L’esperienza svizzera gli apre diverse opportunità: un distacco a Le Printemps, negli acquisti dell’intimo (“Ho visto nascere il marchio Sloggy”) e poi all’ufficio analisi commerciali; un altro anno a La Placette. Ma c’è sempre la questione del permesso di soggiorno che non può protrarsi per più di sei mesi nello stesso anno (“La Svizzera all’epoca era severissima”). Da qui il rientro provvisorio in Olanda; il lavoro per il gruppo Kan&Co che gli permette di viaggiare in mezzo mondo con gli stilisti, per organizzare campioni e produzioni; poi il ritorno in Svizzera, grazie al nuovo permesso. A dispetto poi di quel che pensano molti, Han scopre che ci sono posti più noiosi di Carpi: «Ho abitato per tre anni a Ginevra, dal 1981 al 1984 – riprende –, che non trovavo molto gradevole. In compenso, mi capitava spesso di tornare per lavoro a Carpi, dove ritrovavo gli amici di qualche anno prima, si frequentava il Caffè Teatro di Vittorio Garzon e la vita scorreva piacevole. Tutta un’altra cosa, insomma». Nel 1984, dunque, il grande passo: lascia entrambi i gruppi, l’olandese e lo svizzero In senso orario, dall’alto e da sinistra: Umberto Severi, Solferino Vecchi (in una vignetta di Beppe Merighi), Mario Brani, Ermanno Bassoli e Rino Righi. Sono alcuni degli imprenditori conosciuti dal padre di Loonstein o che hanno avuto un ruolo nella vita professionale del broker oTToBRe 2011 | CARPI <strong>DISTRETTO</strong> MODA | 95