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Comune di Marnate (Va)
Piano delle Regole – Apparato normativo Luglio 2012
Le parti dei piani interrati, dei soppalchi, dei sottotetti, delle mansarde e di tutti gli spazi che
prevedano permanenza anche discontinua di persone debbono essere considerati ai fini del computo
della S.l.p. quando per la loro altezza media e minima rispondano ai requisiti fissati dal regolamento
comunale d'igiene per gli "spazi d'abitazione, spazi accessori o locali integrativi e spazi e/o locali di
servizio".
Sono altresì computabili, ai fini volumetrici, i sottotetti che presentano una consistenza tale da
rendere possibile il successivo recupero abitativo ovvero che, anche in carenza dei requisiti di
altezza o altezza ponderale media, presentino requisiti e caratteristiche tali da consentire la presenza
di persone ( quali scale , impianti, pavimentazioni, abbaini , aperture finestrate).
Non vanno computati entro la S.l.p.:
- nel caso di piani interrati: gli spazi adibiti a cantine, servizi tecnici del fabbricato, se con altezza
interna inferiore a ml. 2,40;
- le parti dei piani interrati, dei soppalchi, dei sottotetti, delle mansarde e di tutti gli spazi che per la
loro altezza media non rispondono ai requisiti fissati dal regolamento comunale d'igiene per gli
"spazi d'abitazione, spazi accessori o locali integrativi e spazi e/o locali di servizio",
- gli spazi di manovra, di accesso e gli spazi adibiti al ricovero di autovetture, fino alla quantità
minima prescritta dalle presenti norme e dalle altre disposizioni vigenti e con un possibile
arrotondamento in aumento non superiore al 20% della quantità prescritta,
- gli aggetti aperti, quali terrazze e balconi, ed i volumi tecnici
- i porticati anche parzialmente chiusi da due sole pareti.
La presente definizione viene impiegata anche per tutte le verifiche degli indici relativi a costruzioni
non residenziali.
b) Volume V: Si intende per "volume costruibile" il volume complessivo che si può costruire
sull'area edificabile, calcolato in base alla densità edilizia ammessa e rispettante tutti gli altri indici
di edificabilità ed al lordo (salva esplicita indicazione delle norme) dei volumi esistenti.
In assenza di altra prescrizione regolamentare o normativa locale successiva alla presente si
applicherà la definizione di cui al presente articolo.
Ai fini del calcolo della densità edilizia, il volume va calcolato moltiplicando la superficie lorda di
pavimento (S.l.p.) dei singoli piani compresa entro il profilo esterno delle fronti, per un'altezza:
- virtuale di interpiano di m 3.00, quando l'altezza media interna dei locali sia inferiore a mt. 3.99,
- effettiva di interpiano, quando l'altezza media interna dei locali sia superiore a mt. 3.99.
In caso di interventi che prevedono risparmi sui consumi energetici è possibile applicare quanto
previsto a livello normativo.
Per l'applicazione della presente norma, ai fini volumetrici, si considerano quali altezze le misure,
rilevate o di progetto, da quota pavimento finito ad intradosso di copertura della figura oggetto di
calcolo; nel caso di soffitti o coperture non orizzontali l'altezza effettiva di verifica viene
considerata, quando all'intradosso della copertura fossero presenti elementi strutturali quali travi,
capriate, etc., in corrispondenza dell'intradosso della soletta o del sistema di copertura che,
strutturalmente, definiscono la figura oggetto di calcolo, senza tener conto dei relativi abbassamenti
dovuti a necessità strutturali.
c) Qz - Quota zero: è costituita dalla media di tutte le quote naturali del terreno misurato agli
spigoli del fabbricato indicata negli elaborati progettuali e concordata in sito, prima dell’inizio
lavori con apposito verbale sottoscritto con la struttura tecnica comunale.
d) Numero dei piani P: il numero di tutti i piani che contribuiscono a determinare la Slp, compresi i
sottotetti suscettibili di essere resi agibili (anche soltanto in ragione della possibilità di connessione
Arch Anna Manuela Brusa Pasquè – Varese Prof. Avv. Emanuele Boscolo - Angera
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