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PDF - Comune di Marnate

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marnate</strong> (Va)<br />

Piano delle Regole – Apparato normativo Luglio 2012<br />

3. IL TESSUTO DELLA DENSIFICAZIONE (ex zona B0 ad alta densità <strong>di</strong> PRG) è costituito dal segmento<br />

<strong>di</strong> territorio trasformato, sostanzialmente definito nei caratteri morfologici e funzionali e connotato<br />

da una significativa compattezza ed uniformità formale, formatosi a partire dal secondo dopoguerra,<br />

nella fase che ha preceduto il 1962 od in attuazione dei precedenti strumenti urbanistici. Comprende<br />

talune aree interstiziali libere: gli spazi a VERDE URBANO assolvono la funzione <strong>di</strong> giar<strong>di</strong>ni privati e<br />

non hanno caratteristiche idonee alla trasformabilità.<br />

4. IL TESSUTO DELLA DIFFUSIONE (ex zona B2 recente e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> PRG) è costituito dalla parte<br />

più ampia del territorio consolidato ed è solo parzialmente configurato; all’interno <strong>di</strong> questo tessuto<br />

si interpongono delle aree interstiziali, suscettibili <strong>di</strong> trasformazione, secondo un modello che<br />

privilegia la ricucitura, in coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni della VAS ed, in alcuni casi, in coincidenza<br />

con il rafforzamento dell’assetto infrastrutturativo me<strong>di</strong>ante il ricorso alla tecnica della<br />

compensazione.<br />

5. IL TESSUTO MULTIFUNZIONALE (ex zona B1 con presenza <strong>di</strong> altre attività <strong>di</strong> PRG) comprende<br />

ambiti entro i quali coesistono attività produttive e funzione residenziale. Il piano privilegia ed<br />

incentiva il rafforzamento della funzione residenziale.<br />

6. IL TESSUTO DELLA DISPERSIONE (ex zona B3 aree con ampia dotazione a verde <strong>di</strong> PRG) costituisce<br />

il risultato <strong>di</strong> vicende inse<strong>di</strong>ative consumatesi in tempi anche recenti al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> un canone<br />

or<strong>di</strong>natore.<br />

7. IL TESSUTO DELL’ATTIVITÀ PRODUTTIVA comprende gli ambiti occupati dalle innumerevoli aziende<br />

manifatturiere – artigiani ed industriali – presenti sul territorio. In questo tessuto sono previste<br />

talune delocalizzazioni e talune iniziative incrementali sottoposte a piano attuativo, tese<br />

primariamente a garantire anche un allargamento della base occupazionale locale.<br />

8. Fuori dal perimetro dei tessuti urbani consolidati si riscontrano GLI EDIFICI DELLA RESIDENZA<br />

SPARSA, sorti, in carenza <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne e secondo un andamento tipicamente puntiforme, fuori del<br />

perimetro dei tessuti consolidati sino a comprendere episo<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficatori, primariamente costituiti da<br />

e<strong>di</strong>fici agricoli che hanno da tempo e definitivamente <strong>di</strong>smesso tale funzione, <strong>di</strong>sorganici rispetto<br />

alla vicenda <strong>di</strong>ffusiva seguita dall’assetto inse<strong>di</strong>ativo marnatese. Non sono consentiti interventi<br />

accrescitivi massivi <strong>di</strong> tali manufatti, anche in ragione della <strong>di</strong>stanza che li separa rispetto alle reti <strong>di</strong><br />

servizio.<br />

Art. 25 – Il tessuto storico: descrizione e obiettivi regolatori<br />

1. Entro il tessuto storico – <strong>di</strong>stintamente riscontrabile in <strong>Marnate</strong> ed in Nizzolina - si evidenziano<br />

segmenti del sistema inse<strong>di</strong>ativo connotati per la riconoscibile presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici risalenti con i<br />

relativi spazi aperti <strong>di</strong> pertinenza (giar<strong>di</strong>ni privati e cortili). Si tratta <strong>di</strong> manufatti riconducibili a<br />

logiche omogenee <strong>di</strong> impianto, legate alla risalente sud<strong>di</strong>visione delle proprietà, al rapporto tra gli<br />

e<strong>di</strong>fici e gli spazi pubblici ed all’applicazione delle regole preco<strong>di</strong>cistiche sulle <strong>di</strong>stanze.<br />

2. Nel tessuto storico, la <strong>di</strong>sciplina degli interventi e<strong>di</strong>lizi ha come obiettivo:<br />

a) la conservazione degli specifici caratteri storico–morfologici, materiali ed immateriali, <strong>di</strong> cui<br />

l’e<strong>di</strong>ficato costituisce documento;<br />

b) la preservazione della prevalenza della destinazione d’uso residenziale, in equilibrio con una<br />

adeguata compresenza della rete <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> servizio ancora presente (esercizi commercialiricettivi<br />

ed attività micro-artigianali);<br />

Arch Anna Manuela Brusa Pasquè – Varese Prof. Avv. Emanuele Boscolo - Angera<br />

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