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PDF - Comune di Marnate

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Marnate</strong> (Va)<br />

Piano delle Regole – Apparato normativo Luglio 2012<br />

Art. 3 – Aree <strong>di</strong> pertinenza.<br />

1. In tutti i casi in cui si proceda ad interventi e<strong>di</strong>lizi che incidono sui parametri <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità<br />

(nuova costruzione, ampliamento), le aree fon<strong>di</strong>arie <strong>di</strong> pertinenza devono essere assoggettate a<br />

specifico vincolo <strong>di</strong> asservimento agli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> utilizzazione e<strong>di</strong>lizia, applicabili al momento della<br />

concretizzazione dell'efficacia del relativo proce<strong>di</strong>mento.<br />

2. L’area <strong>di</strong> pertinenza va riportata in apposita planimetria da presentare in sede <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong><br />

permesso <strong>di</strong> costruire o atto normativamente equipollente, corredato da una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />

impegno che dovrà essere registrata in un apposito registro dal <strong>Comune</strong>; prima della data <strong>di</strong><br />

efficacia del titolo abilitativo deve essere depositata copia dell’atto pubblico <strong>di</strong> asservimento<br />

dell’area. Il vincolo <strong>di</strong> asservimento permane con il permanere degli e<strong>di</strong>fici, anche se oggetto <strong>di</strong><br />

un frazionamento ovvero <strong>di</strong> una alienazione, anche parziale, dell'area. L'area asservita ai fini del<br />

calcolo della e<strong>di</strong>ficabilità consentita non può essere considerata libera ai fini <strong>di</strong> un successivo atto<br />

abilitativo all'esercizio dell'attività e<strong>di</strong>lizia. Tali superfici infatti, anche in presenza <strong>di</strong><br />

frazionamenti o <strong>di</strong> passaggi <strong>di</strong> proprietà, non possono essere ulteriormente conteggiate ai fini del<br />

computo degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità. Un lotto è saturo quando gli e<strong>di</strong>fici costruiti sulla stessa<br />

hanno utilizzato il volume o la superficie e<strong>di</strong>ficabile computati secondo gli in<strong>di</strong>ci espressi dal<br />

vigente piano <strong>di</strong> governo del territorio e l’area <strong>di</strong> pertinenza degli stessi coincide con la superficie<br />

del lotto. L'atto deve in<strong>di</strong>care gli estremi catastali dell'area base <strong>di</strong> calcolo dell’e<strong>di</strong>ficabilità, la sua<br />

estensione espressa in metri quadrati, la superficie lorda <strong>di</strong> pavimento utilizzata, il relativo in<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> densità <strong>di</strong> P.R.G. riferito all'intera area fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> pertinenza.<br />

3. In assenza <strong>di</strong> specifico atto <strong>di</strong> vincolo, l’area asservita <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio esistente si determina<br />

<strong>di</strong>videndo il volume esistente per l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità vigente all’epoca del rilascio del titolo<br />

abilitativo, salvo quanto precisato qui <strong>di</strong> seguito:<br />

- per le nuove costruzioni e gli ampliamenti operano gli in<strong>di</strong>ci del relativo Tessuto secondo il<br />

presente piano;<br />

- per le costruzioni esistenti prima dell’entrata in vigore della Legge 6 agosto 1967, n. 765,<br />

operano l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità <strong>di</strong> 0,8 mc/mq, per e<strong>di</strong>fici prevalentemente residenziali, e il rapportoin<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> copertura <strong>di</strong> 1/4, per e<strong>di</strong>fici con altre destinazioni;<br />

- per le costruzioni esistenti realizzate dopo l’entrata in vigore della Legge 6 agosto 1967, n. 765,<br />

operano gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> fabbricabilità previsti al momento del rilascio del titolo abilitativo e<strong>di</strong>lizio.<br />

Art. 4 - Categorie degli interventi e<strong>di</strong>lizio – urbanistici<br />

1. Le categorie generali d’intervento e<strong>di</strong>lizio – urbanistico sono:<br />

a) RECUPERO EDILIZIO: Manutenzione or<strong>di</strong>naria, Manutenzione straor<strong>di</strong>naria, Restauro e<br />

risanamento conservativo; Ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, Demolizione senza ricostruzione;<br />

b) NUOVA COSTRUZIONE: Demolizione e ricostruzione, Ampliamento, Innalzamento, Nuova<br />

e<strong>di</strong>ficazione (secondo la nozione espressa dall’or<strong>di</strong>namento regionale).<br />

2. Per le definizioni degli interventi e<strong>di</strong>lizi si rinvia all’art. 3 del T.U. E<strong>di</strong>lizia, qui integralmente<br />

recepito, anche ai fini della qualificazione degli interventi e del correlativo regime anche in<br />

relazione alla relativa onerosità.<br />

3. Le demolizioni-ricostruzioni sottostanno alla <strong>di</strong>stanza da confine ed a ogni altro parametro,<br />

compresa l’altezza massima (H), fissato dal piano solo in caso <strong>di</strong> ricostruzione su altro se<strong>di</strong>me,<br />

limitatamente alla porzione posta su se<strong>di</strong>me <strong>di</strong>verso dalla preesistenza.<br />

Arch Anna Manuela Brusa Pasquè – Varese Prof. Avv. Emanuele Boscolo - Angera<br />

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