N. 2 - 1° semestre 1996 - Circolo Culturale Armigeri del Piave
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Con le sue quattro turboeliche, per un totale di 60.000 cavalli, il Tu20 risulta il più<br />
veloce aereo a elica <strong>del</strong> mondo<br />
Da non confondere con il più famoso Mirage III, caccia con ala a <strong>del</strong>ta<br />
degli anni 60, il Mirage IV appare come una copia ingrandita <strong>del</strong> predecessore;<br />
con due uomini di equipaggio trasportava una bomba nucleare a caduta libera<br />
alla velocità di oltre 2300 km/h ad una distanza che dipendeva solo dalla possibilità<br />
di effettuare rifornimenti in volo.<br />
Ritornando alle due superpotenze possiamo constatare che, terminata la<br />
guerra di Korea, il teatro di operazione mondiale era ormai definito, mentre gli<br />
sviluppi <strong>del</strong>la missilistica ponevano ben determinati limiti all’impiego dei bombardieri.<br />
Gli statunitensi costruirono dapprima grossi aerei plurimotori, poi puntarono<br />
sull’alta velocità ed infine sulla capacità di penetrazione; I russi, contemporaneamente,<br />
dopo aver valutato la possibilità di bombardieri strategici ultraveloci<br />
puntarono su bombardieri medi, con possibilità di operare con carichi<br />
nucleari anche sulle grandi distanze.<br />
Il B-47 fu il primo dei grossi bombardieri messi in linea dagli americani<br />
ma la sua carriera durò poco in quanto dopo soli cinque anni dall’entrata in servizio<br />
venne sostituito dal più famoso B-52; quest’ultimo, caratterizzato dalla<br />
presenza di ben otto reattori, con le sue varie versioni rimase in prima linea per<br />
oltre 35 anni fino al 1993.<br />
Contemporaneamente in unione sovietica comparivano due pietre miliari<br />
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