N. 2 - 1° semestre 1996 - Circolo Culturale Armigeri del Piave
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La prima ordinanza<br />
italiana automatica:<br />
Glisenti mod. 1910<br />
La Glisenti mod. 1910 è stata chiamata anche<br />
la “Luger dei Poveri” e con piena ragione<br />
NELLO CIAMPITTI<br />
L<br />
a Glisenti, spesso chiamata la “Luger dei poveri”, ha purtroppo in comune<br />
con questa solo l’elevata qualità di esecuzione e di finitura oltre a<br />
parte <strong>del</strong>la complessità <strong>del</strong> progetto. Quest’arma, che se proprio deve<br />
essere sottoposta a paragone assomiglia per forma (ponticello <strong>del</strong> grilletto e sicura)<br />
alla Nambu 1904, venne ideata e disegnata dall’ing. Revelli, ufficiale di<br />
artiglieria e progettista, dieci anni dopo, <strong>del</strong>la mitragliatrice Fiat mod. 1914.<br />
L'inventore fu Revelli, ma il brevetto fu depositato nel 1905 dalla Siderurgica<br />
Glisenti, già produttrice <strong>del</strong>le ordinanze “74 e 89”. La Siderurgica Glisenti,<br />
fondata a Carcina (BS) circa cinquanta anni prima si era occupata inizialmente<br />
di armi sportive per poi entrare nel “giro grosso” con revolvers a doppia<br />
azione in calibro 10,35, sfruttando prima il brevetto Chamelot-Delvigne per la<br />
“74” e poi, riveduto e corretto, quello di Bodeo per la “89”.<br />
Il primo mo<strong>del</strong>lo costruito ed adottato ufficialmente come “mo<strong>del</strong>lo 19-<br />
06”, era camerato in 7,65 parabellum, calibro nato da pochi anni ma già sufficientemente<br />
popolare.<br />
Questo mo<strong>del</strong>lo differiva da quello successivo, oggetto di queste note,<br />
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