09.06.2013 Views

Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fernanda si era messa sui capelli la sua mantiglia <strong>di</strong> pizzo color tortora e portava la pesante collana<br />

d'oro col ventaglio <strong>di</strong> seta; Don Giovannantonio aveva gli stiv<strong>al</strong>i impolverati e la giacca <strong>al</strong>la<br />

francese con i risvolti <strong>di</strong> seta mangiati d<strong>al</strong>le tarme. Sofia e Angelo si sedettero uno accanto <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tra<br />

vic<strong>in</strong>o <strong>al</strong>la porta, dopo aver fatto un cenno <strong>di</strong> s<strong>al</strong>uto a cui i Fulgheri risposero sbattendo le p<strong>al</strong>pebre.<br />

C'erano anche Barbara Muscas, una donna sulla c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a che da molti anni era <strong>al</strong> servizio <strong>di</strong><br />

Donna Fernanda, il mandriano Gerolamo Sanna e comare Ver<strong>di</strong>ana, chiamati d<strong>al</strong> notaio come<br />

testimoni. <strong>Il</strong> notaio stava seduto <strong>di</strong>etro la scrivania del defunto. Si <strong>al</strong>zò <strong>in</strong> pie<strong>di</strong>, guardò i presenti a<br />

uno a uno, aprì il plico sigillato, guardò il foglio <strong>in</strong>arcando le sopracciglia con aria meravigliata,<br />

quasi volesse far credere che quel che leggeva riusciva nuovo anche a lui; si schiarì la voce, che un<br />

istante più tar<strong>di</strong>, quando com<strong>in</strong>ciò la lettura, si rivelò ugu<strong>al</strong>mente rauca e nas<strong>al</strong>e come <strong>di</strong> consueto, e<br />

Don Francesco Fulgheri, d<strong>al</strong>l'oltretomba, attraverso una voce così <strong>di</strong>versa da quella profonda e<br />

vibrante che aveva avuto lui da vivo, comunicò agli astanti le proprie ultime volontà col l<strong>in</strong>guaggio<br />

del notaio P<strong>in</strong>tus. Eppure quel l<strong>in</strong>guaggio strano, quelle formule togate riuscivano chiare a tutti,<br />

compresi i bamb<strong>in</strong>i presenti e gli illetterati, e su tutte le facce si <strong>di</strong>p<strong>in</strong>se lo stupore. <strong>Il</strong> defunto<br />

gentiluomo nom<strong>in</strong>ava suo erede univers<strong>al</strong>e il piccolo Angelo Uras, che <strong>di</strong>ventava così padrone <strong>di</strong><br />

uno dei più grossi patrimoni <strong>di</strong> <strong>Parte</strong> d'Ispi. I beni erano elencati m<strong>in</strong>uziosamente, <strong>in</strong> modo che non<br />

potessero sorgere equivoci: la casa <strong>di</strong> abitazione con <strong>tutto</strong> quel che c'era dentro, compresa la parte<br />

rustica, con i magazz<strong>in</strong>i, la st<strong>al</strong>la col cav<strong>al</strong>lo, gli attrezzi agricoli; l'oliveto <strong>di</strong> B<strong>al</strong>anotti, con la casa<br />

rustica e <strong>tutto</strong> ciò che la casa conteneva; l'agrumeto e i frutteti <strong>di</strong> Lughèria, con le rispettive case,<br />

mul<strong>in</strong>i ad acqua e attrezzi agricoli; le terre da sem<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saboddus e Acquacotta. Dei parenti, zii,<br />

fratello, nipoti, nel testamento non veniva fatto il nome, come se non fossero mai esistiti, nemmeno<br />

per spiegare le ragioni della severa decisione presa nei loro confronti. Signorilmente, i Fulgheri non<br />

batterono ciglio e non guardarono né il piccolo Angelo, né Sofia Curreli. Ma, quando il notaio ebbe<br />

term<strong>in</strong>ato la lettura, il vecchio Don Giovannantonio si <strong>al</strong>zò e <strong>di</strong>sse che avrebbe impugnato il<br />

testamento e, a costo <strong>di</strong> rimetterci <strong>tutto</strong> ciò che aveva, avrebbe tutelato gli <strong>in</strong>teressi dei pronipoti<br />

Margherita, Francesch<strong>in</strong>o e Carmela, perché non era giusto che il patrimonio che veniva loro dagli<br />

antenati andasse a f<strong>in</strong>ire nelle mani <strong>di</strong> un oscuro conta<strong>di</strong>nello neppure <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> amm<strong>in</strong>istrarlo. A<br />

questo punto Angelo <strong>al</strong>zò gli occhi <strong>al</strong> viso <strong>di</strong> Sofia e la vide che si guardava la punta delle scarpe e<br />

faceva gravemente <strong>di</strong> sì con la testa. Rispose per lei il notaio, il qu<strong>al</strong>e <strong>di</strong>sse che il testamento era<br />

fatto secondo la legge e <strong>in</strong> modo che nessuno avrebbe potuto impugnarlo e chi avesse tentato <strong>di</strong><br />

farlo ci avrebbe rimesso tempo e danaro. Poi tolse la seduta e, chiamata da parte Sofia, le <strong>di</strong>sse che,<br />

dopo <strong>al</strong>cune form<strong>al</strong>ità, sarebbe entrata <strong>in</strong> possesso dei beni a nome del figlio. Nel testamento era<br />

detto che proprio lei doveva amm<strong>in</strong>istrare i beni del <strong>bamb<strong>in</strong>o</strong> f<strong>in</strong>o <strong>al</strong>la sua maggiore età. Sofia gli<br />

fece un piccolo <strong>in</strong>ch<strong>in</strong>o e se ne andò svelta trasc<strong>in</strong>andosi <strong>di</strong>etro Angelo che avrebbe voluto s<strong>al</strong>ire <strong>al</strong><br />

piano <strong>di</strong> sopra per prendersi le pistole e l'orologio da tasca che erano <strong>di</strong> sua proprietà come la casa e<br />

<strong>tutto</strong> il resto. Non poté impe<strong>di</strong>rgli <strong>di</strong> portare Zurito <strong>al</strong>l'abbeveratoio e il ragazzo, tranquillo sotto gli<br />

occhi <strong>di</strong> tutti, fece uscire il cav<strong>al</strong>lo d<strong>al</strong>la st<strong>al</strong>la, lo spazzolò, gli montò <strong>in</strong> groppa. Gerolamo Sanna lo<br />

guardava con aria <strong>di</strong> sufficienza, e gli strizzò l'occhio, ma il viso <strong>di</strong> Angelo rimase impassibile. «<br />

S<strong>al</strong>ute! » <strong>di</strong>sse il mandriano, e come gli passò davanti <strong>di</strong>ede un colpetto sulla sp<strong>al</strong>la del cav<strong>al</strong>lo, che<br />

accelerò l'andatura. Ma Angelo lo rimise <strong>al</strong> passo e uscito d<strong>al</strong> cancello che Sofia gli aveva aperto, si<br />

ch<strong>in</strong>ò su <strong>di</strong> lei.<br />

« <strong>Il</strong> cav<strong>al</strong>lo lo porti a casa nostra » mormorò la donna.<br />

« Perché? Non è casa nostra anche questa? »<br />

« Non avere fretta » <strong>di</strong>sse lei c<strong>al</strong>ma. « Per adesso stiamo nel vicolo; e sarà più comodo tenerlo lì,<br />

per dargli da mangiare e da bere. »<br />

<strong>Il</strong> ragazzo pensò che sua madre aveva ragione, come sempre, e per mostrarsi saggio e avere la sua<br />

approvazione mantenne il cav<strong>al</strong>lo <strong>al</strong> passo. Dopo qu<strong>al</strong>che m<strong>in</strong>uto si voltò e vide i Fulgheri che

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!