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Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

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« Ma perché proprio p<strong>in</strong>i; perché p<strong>in</strong>i e non querce?...I p<strong>in</strong>i non danno frutti, non rendono. »<br />

« Ma sono belli. Puliscono l'aria, fermano l'acqua e... non sono buoni da bruciare nelle fonderie. »<br />

« Pura follia! » sospirò il vecchio Loru ormai più che novantenne.<br />

« Si tratta, per ora, <strong>di</strong> un progetto. Spero <strong>di</strong> riuscirci. »<br />

« Ma chi te lo fa fare? »<br />

« Mi piace. Fra cento anni questo paese... »<br />

« Fra un secolo il cuore <strong>di</strong> questa gente sarà duro come è sempre stato. »<br />

« <strong>Il</strong> cuore... l'anima... non m'importa <strong>di</strong> queste cose » <strong>di</strong>sse Angelo tracannando d'un colpo un<br />

bicchier<strong>in</strong>o d'acquavite. « Per questo non ho voluto farmi prete. »<br />

E fu così che, durante il suo mandato, oltre vent'anni, Angelo cambiò la faccia <strong>di</strong> Norbio. La gente<br />

era sempre con lui e lo appoggiava, solo i membri del Consiglio, che pure lo avevano eletto e<br />

rieletto, avversavano strenuamente i suoi progetti, <strong>prima</strong> <strong>di</strong> arrendersi.<br />

A nessuno sarebbe venuto <strong>in</strong> mente <strong>di</strong> mettere quei lampioni per le strade, uno ogni duecento passi,<br />

come aveva scritto Maria Crist<strong>in</strong>a a Francesco; ma una volta messi, tutti approvavano. Così era<br />

stato per il lavatoio, così fu per il mattatoio, e così, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, fu per la p<strong>in</strong>eta, <strong>al</strong> punto che i bamb<strong>in</strong>i<br />

della scuola si assunsero l'impegno, dopo che i primi p<strong>in</strong>i furono piantati attorno <strong>al</strong>la chiesetta del<br />

Carmelo, <strong>di</strong> <strong>in</strong>naffiarli ogni giorno. All'uscita <strong>di</strong> scuola si vedevano <strong>in</strong> fila <strong>in</strong><strong>di</strong>ana, con una<br />

brocchetta <strong>di</strong> terra, s<strong>al</strong>ire verso la chiesa, per <strong>in</strong>naffiare ciascuno il proprio p<strong>in</strong>o. Ogni <strong>bamb<strong>in</strong>o</strong> se<br />

ne era scelto uno, ognuno aveva il suo e lo aiutava a crescere con quel po' d'acqua. Nemmeno<br />

Angelo aveva sperato tanto. Lui, Angelo, non aveva mai tenuto un comizio, ma aveva sempre<br />

saputo scegliere le parole giuste, il tono giusto, e poi gli era venuta l'idea delle brocchette<br />

giocattolo, che il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong>dattico aveva def<strong>in</strong>ito geni<strong>al</strong>e. « Un'idea » <strong>di</strong>sse « che sarebbe potuta<br />

venire <strong>in</strong> mente solo a un pedagogo <strong>di</strong> professione. » Non accadde nemmeno, come i consiglieri<br />

avevano pronosticato, che le piant<strong>in</strong>e fossero mangiate d<strong>al</strong>le capre. I caprai passavano lontano e se<br />

qu<strong>al</strong>che bestia veniva attratta da quel verde, che da piazza Frontera sembrava muschio su le rocce,<br />

subito la faceva rientrare nel branco. Così le pianticelle crescevano <strong>in</strong>denni: ne furono piantate <strong>al</strong>tre<br />

e <strong>al</strong>tre ancora e ogni <strong>bamb<strong>in</strong>o</strong> ebbe due piant<strong>in</strong>e, poi tre, poi quattro, e crescevano tutti assieme<br />

d'<strong>al</strong>tezza e <strong>di</strong> numero.<br />

Dopo pochi anni i p<strong>in</strong>i erano qu<strong>in</strong><strong>di</strong>cimila: una vera p<strong>in</strong>eta giovane e vigorosa. Oggi, quasi un<br />

secolo dopo, a <strong>di</strong>spetto della cattiva amm<strong>in</strong>istrazione e della lottizzazione più volte m<strong>in</strong>acciata e<br />

sempre <strong>in</strong>combente, i p<strong>in</strong>i sono centoc<strong>in</strong>quantamila e quando il vento soffia, rumoreggiano come il<br />

mare. S<strong>al</strong>endo verso la chiesetta, se ne vedono <strong>al</strong>cuni enormi, con i rami grigiastri come sconvolti<br />

da un vento cosmico che li abbia <strong>in</strong>vestiti, ma come il vento eterni, <strong>in</strong><strong>di</strong>struttibili.

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