09.06.2013 Views

Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>di</strong> orbace nero con il cappuccio a punta c<strong>al</strong>ato sugli occhi. Tra gli uom<strong>in</strong>i c'era Angelo, anche lui<br />

avvolto nel tabarro che era stato <strong>di</strong> suo padre. Era molto preoccupato perché il paese era tagliato <strong>in</strong><br />

due e d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tra parte c'era V<strong>al</strong>ent<strong>in</strong>a. La gente se ne stava lì a guardare l'acqua torbida, con gli occhi<br />

fissi, ed erano tutti come affasc<strong>in</strong>ati. Avevano lo stesso aspetto triste e desolato delle case sotto la<br />

pioggia <strong>in</strong>cessante. « An<strong>di</strong>amo a pregare San Rocco, » <strong>di</strong>sse una donna « San Rocco ha fatto<br />

piovere... San Rocco... »<br />

« Che San Rocco e San Rocco! » la <strong>in</strong>terruppero gli uom<strong>in</strong>i.<br />

« San Rocco lo mettiamo a mollo nel fiume! »<br />

Le donne si fecero il segno della croce. Un uomo <strong>al</strong>to e robusto con una folta barba rossiccia<br />

parlava e gesticolava come un quaresim<strong>al</strong>ista, <strong>in</strong> pie<strong>di</strong> su <strong>di</strong> un tavolo, proprio davanti <strong>al</strong>la porta a<br />

vetri dell'ufficio post<strong>al</strong>e. Tutta la gente della piazza si era voltata verso <strong>di</strong> lui, ma solo <strong>al</strong>cuni<br />

capivano ciò che <strong>di</strong>ceva. Solo <strong>al</strong>cuni. Se avesse parlato spagnuolo, tutti avrebbero capito, vecchi e<br />

giovani, ma l'uomo barbuto era piemontese e parlava it<strong>al</strong>iano. Tra i pochi <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> capire era<br />

Angelo, e si rendeva conto che ciò che il forestiero stava cercando <strong>di</strong> <strong>di</strong>re era importante per tutti.<br />

Era l'<strong>in</strong>gegnere Antonio Ferraris, e chiedeva se c'era qu<strong>al</strong>cuno <strong>di</strong>sposto a lavorare per r<strong>in</strong>forzare gli<br />

arg<strong>in</strong>i del torrente, <strong>in</strong> modo da evitare l'<strong>al</strong>lagamento del paese. Angelo sp<strong>in</strong>se il cav<strong>al</strong>lo f<strong>in</strong>o <strong>al</strong><br />

tavolo d<strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e l'<strong>in</strong>gegnere stava parlando, si voltò verso la folla, <strong>al</strong>zò una mano per chiedere<br />

silenzio; poi, con la sua voce chiara e forte, parlò <strong>al</strong>zandosi sulle staffe. Fu proprio la sua voce che<br />

colpì la folla e la fece zittire.<br />

« Lasciatelo parlare » strillavano le donne. « È il figlio <strong>di</strong> Sofia Curreli: sta cercando <strong>di</strong> spiegarci<br />

cosa vuole il frate. »<br />

« Quello non è un frate » urlò Feliciano De Murtas d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>to del suo cav<strong>al</strong>lo nero. « È l'<strong>in</strong>gegnere<br />

Antonio Ferraris del Regio Corpo delle M<strong>in</strong>iere. »<br />

Al nome <strong>di</strong> Antonio Ferraris un fremito passò per la folla, che ammutolì immobile e compatta. Poi<br />

si levarono fischi acuti e un brontolìo m<strong>in</strong>accioso. In re<strong>al</strong>tà l'<strong>in</strong>gegnere Ferraris si trovava a Norbio<br />

con l'<strong>in</strong>carico <strong>di</strong> sollecitare la consegna <strong>di</strong> mille cantara <strong>di</strong> legna necessari <strong>al</strong>le Regie Fonderie della<br />

zona; e l'Intendente Gener<strong>al</strong>e aveva mandato lui perché era un uomo energico, capace <strong>di</strong> farsi<br />

obbe<strong>di</strong>re.<br />

Qu<strong>al</strong>che anno <strong>prima</strong> era riuscito a farsi consegnare la legna d<strong>al</strong> Consiglio comunitativo<br />

m<strong>in</strong>acciando <strong>di</strong> requisire buoi, cav<strong>al</strong>li, carri e <strong>di</strong> far tagliare la foresta dai forzati che lavoravano <strong>al</strong>le<br />

sue <strong>di</strong>pendenze nelle m<strong>in</strong>iere dell'Iglesiente. La consegna forzosa <strong>di</strong> <strong>in</strong>genti quantitativi <strong>di</strong> legna<br />

durava da più <strong>di</strong> un secolo. Nel 1740, il Re aveva concesso <strong>al</strong> nobile svedese Carlo Gustavo<br />

Mandell il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> sfruttare tutte le m<strong>in</strong>iere <strong>di</strong> <strong>Parte</strong> d'Ispi <strong>in</strong> cambio <strong>di</strong> una esigua percentu<strong>al</strong>e sul<br />

m<strong>in</strong>er<strong>al</strong>e raff<strong>in</strong>ato; e gli aveva permesso <strong>di</strong> prelevare nelle circostanti foreste il carbone e la legna<br />

per le fonderie, costr<strong>in</strong>gendo i comuni a vere e proprie corvé e <strong>di</strong>struggendo così il patrimonio<br />

forest<strong>al</strong>e della regione.<br />

Lo scempio era cont<strong>in</strong>uato anche quando m<strong>in</strong>iere e fonderie, scaduto il contratto trentenn<strong>al</strong>e <strong>di</strong><br />

Mandell, furono gestite <strong>di</strong>rettamente d<strong>al</strong> regio governo. Anzi da <strong>al</strong>lora la situazione si era aggravata,<br />

perché le richieste <strong>di</strong> combustibile si erano fatte più pressanti e perentorie.<br />

La folla radunata <strong>in</strong> piazza era conv<strong>in</strong>ta che la proposta dell'<strong>in</strong>gegnere nascondesse un tranello, ma<br />

Ferraris voleva solo aiutarli, e cercava <strong>di</strong> spiegarlo ad Angelo che gli faceva da <strong>in</strong>terprete. Gli<br />

sprovveduti montanari erano lontani d<strong>al</strong>l'immag<strong>in</strong>are che proprio il duro e autoritario Ferraris era<br />

uno dei pochi tecnici piemontesi preoccupati della progressiva <strong>di</strong>struzione dei boschi. Ferraris<br />

aveva più volte proposto che, per la fon<strong>di</strong>ta del m<strong>in</strong>er<strong>al</strong>e, venisse adoperato il carbon fossile che si<br />

ricavava nello stesso bac<strong>in</strong>o m<strong>in</strong>erario del Sulcis. Ma il Re, avi<strong>di</strong>ssimo della miserrima percentu<strong>al</strong>e<br />

del 2% che gli spettava per contratto sull'argento e il piombo raff<strong>in</strong>ati, resp<strong>in</strong>geva tutte le proposte<br />

<strong>di</strong> esperimenti <strong>in</strong>novatori che rischiassero <strong>in</strong> qu<strong>al</strong>che modo <strong>di</strong> ritardare il ritmo della produzione.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!