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Parte prima Il bambino bussò al cancelletto di legno, ch'era in tutto ...

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it<strong>al</strong>iani. Aveva considerato anche l'esecuzione <strong>di</strong> Mummìa e <strong>di</strong> T<strong>in</strong>cone più che uno degli ultimi<br />

eccessi del vecchio governo piemontese, una anticipazione, un saggio del <strong>di</strong>sorientato ed ibrido<br />

governo dell'It<strong>al</strong>ia unita.<br />

Apparteneva a una antica famiglia patrizia, quella dei conti <strong>di</strong> San Giovanni Nepomuceno, ma <strong>in</strong><br />

contrasto con la tra<strong>di</strong>zione famigliare, aveva sempre avversato i Savoia per le proprie conv<strong>in</strong>zioni<br />

repubblicane, e per il m<strong>al</strong>governo esercitato nell'Isola.<br />

La lunga penna d'oca svettava d<strong>al</strong>la sp<strong>al</strong>la destra dell'avvocato e Angelo cercava <strong>di</strong> s<strong>in</strong>cronizzare il<br />

tremolio del suo bianchissimo pennacchio con lo stridere della punta sulla carta ruvida e gi<strong>al</strong>lastra<br />

che non riusciva a vedere. <strong>Il</strong> ragazzo era abituato ad aspettare anche per ore appollaiato sulla<br />

seggiola a bracciuoli situata <strong>al</strong>le sp<strong>al</strong>le <strong>di</strong> Don Francesco; ma quel giorno il vecchio smise <strong>prima</strong> del<br />

solito. Posò delicatamente la penna dopo averne lisciato il pennacchio con l'<strong>in</strong><strong>di</strong>ce e il pollice della<br />

s<strong>in</strong>istra, si tirò i favoriti con ambedue le mani, si stirò. Proprio <strong>in</strong> quel momento il cancello mandò<br />

un lungo gemito, e Angelo corse a vedere chi era entrato, benché già sapesse <strong>di</strong> chi si trattava.<br />

Aveva riconosciuto il lungo passo del mandriano Gerolamo Sanna, un uomo <strong>al</strong>to quasi due metri,<br />

magro, <strong>al</strong>lampanato, che portava stiv<strong>al</strong>i speronati e un buffo berrett<strong>in</strong>o nero <strong>in</strong> cima <strong>al</strong>la testa. <strong>Il</strong><br />

vaccaro aveva due baffetti, bianchi come il pennacchio della penna d'oca e le sopracciglia pure<br />

can<strong>di</strong>de. Anche i capelli erano bianchi e leggeri, mentre il viso era rosso e lustro come la cotenna <strong>di</strong><br />

un porchetto arrostito. Era lui che si occupava del bestiame <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Fulgheri, un branco <strong>di</strong><br />

circa tre cento vacche brade, che <strong>in</strong> quel tempo stavano pascolando <strong>in</strong> montagna <strong>in</strong> attesa <strong>di</strong><br />

scendere a svernare <strong>in</strong> pianura. Era il capo dei vaccari, e ogni settimana veniva <strong>in</strong> paese per fare la<br />

sua relazione <strong>al</strong> proprietario e portar su le provviste: pane, pasta, acquavite e tabacco.<br />

Gerolamo <strong>al</strong>zò il mento e con quel gesto, senza pronunciar parola, chiese ad Angelo se il padrone<br />

era <strong>in</strong> casa; il ragazzo accennò col pollice <strong>al</strong> <strong>di</strong> sopra della sp<strong>al</strong>la. <strong>Il</strong> vaccaio gli strizzò l'occhio<br />

come a un adulto e facendo t<strong>in</strong>t<strong>in</strong>nare gli speroni si <strong>di</strong>resse verso lo stu<strong>di</strong>o.<br />

« Sono qui » <strong>di</strong>sse « ... se ha bisogno <strong>di</strong> qu<strong>al</strong>che cosa... »<br />

Don Francesco <strong>al</strong>zò gli occhi.<br />

« Se hai tempo, attacca il cav<strong>al</strong>lo <strong>al</strong> s<strong>al</strong>tafossi. »<br />

Aveva l'abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> chiamare così il c<strong>al</strong>esse.<br />

« Sarà servito » <strong>di</strong>sse il vaccaro, e fatto una specie <strong>di</strong> s<strong>al</strong>uto militare da burla, ri<strong>di</strong>scese <strong>al</strong>l'<strong>in</strong><strong>di</strong>etro<br />

gli sc<strong>al</strong><strong>in</strong>i con un sol passo e andò verso la st<strong>al</strong>la. Dai rumori, Fulgheri capì che Gerolamo stava<br />

attaccando il cav<strong>al</strong>lo, e lo sentiva fischiettare il motivo del b<strong>al</strong>lo tondo. <strong>Il</strong> fischiettare del vaccaro<br />

era come il suono del silenzio nel qu<strong>al</strong>e egli si ritirava come un anim<strong>al</strong>e selvatico, dopo avere<br />

scambiato poche parole con gli <strong>al</strong>tri. Angelo lo stava a guardare. Lo vide trasc<strong>in</strong>ar fuori del<br />

porticato il leggero c<strong>al</strong>esse, fare uscir d<strong>al</strong>la st<strong>al</strong>la Zurito dopo avergli messo la capezza, spazzolare<br />

il suo lucido mantello, togliergli d<strong>al</strong>la coda e d<strong>al</strong>la cr<strong>in</strong>iera qu<strong>al</strong>che filo <strong>di</strong> paglia, poi gettargli<br />

addosso i f<strong>in</strong>imenti guerniti <strong>di</strong> feltro gi<strong>al</strong>lo e <strong>di</strong> borchie <strong>di</strong> ottone, costr<strong>in</strong>gerlo a mettersi giusto tra le<br />

stanghe sottili e ricurve del c<strong>al</strong>esse. Solo <strong>al</strong>lora il ragazzo si avvic<strong>in</strong>ò per aiutare l'uomo, che lo<br />

guardò freddamente, con sprezzante ostilità. Con le sue piccole mani <strong>in</strong>esperte affibbiò una tirella,<br />

str<strong>in</strong>se una c<strong>in</strong>ghia, ma, per quanto si <strong>al</strong>zasse sulla punta dei pie<strong>di</strong> non arrivò a far passare le re<strong>di</strong>ni<br />

nelle campanelle del sell<strong>in</strong>o.<br />

« Lascia stare, formich<strong>in</strong>o! Non è roba per te attaccare questo cav<strong>al</strong>lo! » <strong>di</strong>sse Gerolamo, e nella sua<br />

voce c'era la stessa ostilità del suo sguardo. « Non gli hai dato da bere, vero? » <strong>di</strong>sse. Era<br />

un'affermazione, non una domanda. Per quel che riguardava il cav<strong>al</strong>lo Gerolamo Sanna sapeva<br />

sempre <strong>tutto</strong>, senza bisogno <strong>di</strong> far domande.<br />

« Se volete gli porto il secchio » <strong>di</strong>sse il ragazzo.

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