Passera Alessandro 5.E - Liceo Scientifico Antonelli

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Viti de Marco. La libertà dei commerci doveva essere la premessa per una prima e nuova società politica che superi il pericolo dello Stato nazionale diventando motore propulsore degli Stati Uniti d’Europa 38 . Nel romanzo dialogico, intitolato “Gli Stati Uniti d’Europa e del mondo”, Giorgio Quartara, partendo dall’analisi della federazione americana, in particolare nell’opera di Washington, attraverso le parole della protagonista Ada, propose lo sdoppiamento del sistema legislativo in Camera dei Rappresentanti e in Senato federale, organo quest’ultimo a base della federazione e del decentramento. Quartara sostenne l’importanza di una Costituzione, che garantisse una netta individuazione dell’Europa, come federazione. 1.4.8 Carlo Rosselli Durante il ventennio fascista, una figura di spicco del federalismo e uno dei massimi teorici fu Carlo Rosselli. Partendo dall'analisi della realtà storica, comprese che lo Stato dittatoriale, forma che si stava affermando in Europa, era il risultato dello statalismo di fine Ottocento e inizio Novecento, il quale in determinate condizioni aveva portato ad un'evoluzione antidemocratica. 38 Viti De Marco Foto di Carlo Rosselli 24
La critica alla teoria metafisica dello Stato 39 , legata alle posizioni di Hobhuse e Gurvitch, è propedeutica alla riflessione su un'altra forma di governo, differente dallo Stato nazionale, in grado di garantire la pace a livello mondiale, secondo l'internazionalismo socialista, di cui Rosselli era forte sostenitore. L'autore giunse così ad elaborare una teoria federalista molto complessa, unica soluzione, capace di garantire la pace, scritta assieme a Camillo Berneri nell'articolo di “Giustizia e libertà”, del 27 dicembre 1935, intitolato “Discussione sul federalismo e l'autonomia”. Rosselli propose un federalismo plurimo, istituzionale e sociale, infranazionale e sovranazionale, italiano ed europea, che va bel oltre i limiti di un ristretto “federalismo territoriale” o regionale dai contorni micro nazionalisti 40 . L'autore socialista inserì così il progetto di concessione delle autonomie locali in una proposta di unità europea, indispensabile per la crisi dello Stato nazionale, culminata con la presa del potere dei fascisti. Secondo Rosselli, solo in un'Europa unita, in cui si sviluppi una società socialista federalista liberale, i cittadini possono esercitare la propria libertà in senso pluralistico. La concessione di autonomie locali, operata con flessibilità ed elasticità senza una concezione rigida, poiché le entità regionali spesso labili e varianti da settore a settore. Rosselli propone così una democrazia multilivello, assai stratificata, tenuta insieme da una serie di rapporti specifici, in cui il cittadino deve avere la migliore possibilità di controllo. La posizione di Rosselli, che influenzò le nuove proposte federaliste del dopoguerra, dal partito d’Azione alla sinistra socialista, mostra tutta la sua lungimiranza, specie ora, fornendo un progetto per collegare federalismo interno ed esterno, due facce del medesimo problema, la cui attuazione rimane strettamente collegata. L’autore socialista, evidenziando i possibili rischi di un federalismo, spinto di un patriottismo europeo 41 , con cui combattere regionalismi e localismi. 1.4.9 Silvio Trentin La riflessione federalista di Silvio Trentin sviluppa ed integra quella di Carlo Rosselli, indagando le cause della nascita dello Stato nazionale, da cui si avvia un’analisi storica della situazione attuale, per giungere a sostenere che solo attraverso una costituzione federale europea si possono coniugare libertà e giustizia sociale. Nell’opera, intitolata “Stato–Nazione–Federalismo”, storia dello stato moderno, raccontata attraverso le vicende della monarchia francese, della rivoluzione francese, 39 Carlo Rosselli 40 Corrado Malandrino, da “L'Idea del federalismo in Italia ed in Europa nella Resistenza antifascista” 25
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