Passera Alessandro 5.E - Liceo Scientifico Antonelli

41 Carlo Rosselli
Foto di Silvio Trentin
della formazione degli stati nazionali durante il secolo XIX, con particolare riguardo al processo
di unificazione della nazione italiana 42 , storia della dottrina che ne accompagnano la crescita e ne
giustificano la natura di ente sovrano, cioè dotato di un potere sommo che non riconosca al di
sopra di sé nessun altro potere 43 , il giurista veneto descrive il pericolo di vedere nello Stato
monocentrico la miglior organizzazione istituzionale, in grado di garantire l’equilibrio tra le forze
sociali sul territorio. Secondo Trentin il dogma della sovranità dello Stato, fondamento della
“statolatria”, ha portato alla nascita dei totalitarismi, di cui l’autore ne è il primo critico lucido, in
particolare come unico creatore della norma positiva e dei valori giuridico – politici. Il diretto
attacco al fascismo, risultato di quello al feticismo dello stato nazionale unitario e monocentrico,
portò Trentin a comprendere il legame tra lotta antifascista e il progetto di una federazione europea.
L’elaborazione della critica all’anacronismo e all’illusorietà della sovranità nazionale nella
prospettiva dell’unità federale europea viene ispirata dal giurista italiano, vicino a Salvemini, Pietro
Bonfante e da Trotsky. Dalla critica dell’assolutismo, Trentin inizia la ricerca di un nuovo
paradigma costituzionale, coincidente con lo Stato federale, modello multipolare e pluralista, sia sul
piano istituzionale che sociale, unico in grado di mantenere libertà e giustizia. Il socialismo federa-
42 Norberto Bobbio dall’Introduzione a “Federalismo e libertà” di Trentin
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