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Terza serie (2001) VI, fascicolo 1-2 - Brixia Sacra

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p. 995. Per quanto riguarda le carte legate alla<br />

gestione patrimoniale ordinaria, esso è stato<br />

interpretato come conseguenza dell’uso di<br />

stendere per iscritto anche i contratti che non<br />

portavano al passaggio di proprietà del bene:<br />

CAU, Introduzione, in Le carte del monastero<br />

di San Pietro in Monte, pp. XL<strong>VI</strong>I-XL<strong>VI</strong>II.<br />

28 Nel XII secolo, infatti, la documentazione<br />

bresciana presenta in più occasioni dei<br />

rogatari non notai, che portano il titolo di causidici<br />

o giurisperiti (su queste figure, cfr. E.<br />

BARBIERI, Il notariato in età comunale, in Storia<br />

di Pavia, III/2, Dal libero comune alla fine<br />

del principato indipendente, Pavia 1990, pp.<br />

545-546; e ID., Notariato e documentazione, p.<br />

260, dove si confronta la situazione di Brescia<br />

con quella di Vercelli, dove invece tali qualifiche<br />

non compaiono mai da sole nelle completiones),<br />

che usano circonlocuzioni per indicare<br />

il proprio status (si veda l’esempio di Lanfranco<br />

“cui licet publica conficere instrumenta”<br />

nel Repertorio dei notai bresciani (ed. digitale),<br />

«Scrineum. Saggi e materiali on-line di<br />

scienze del documento e del libro medievali»,<br />

1 (1999), URL: http://dobc.unipv.it/scrineum/;<br />

limitatamente alla documentazione<br />

del monastero dei Ss. Cosma e Damiano, cfr.<br />

ASMi, Pergamene 64, fasc. 33a, 1184 agosto<br />

23, e Pergamene 96, fasc. 51a, 1178 settembre<br />

13), o che non aggiungono alcuna specificazione<br />

al proprio nome (Alberto de<br />

Capriano, che roga per il monastero nel 1185<br />

febbraio 15, ASMi, Pergamene 96, fasc. 51a;<br />

cfr. inoltre il Repertorio dei notai). Per quanto<br />

riguarda le intitolazioni che menzionano<br />

l’autorità imperiale (sulle cui interpretazioni,<br />

cfr. G. COSTAMAGNA, I notai del sacro palazzo<br />

a Genova, in ID., Studi di Paleografia e<br />

Diplomatica, Roma 1972, pp. 217-224; ID.,<br />

Dalla «charta» all’«instrumentum», in Notariato<br />

medievale bolognese. Atti di un Convegno<br />

(febbraio 1976), II, Roma 1977, pp. 19-20;<br />

ID., Il notariato nell’Italia settentrionale; C.<br />

PIACITELLI, Notariato a Milano nel XII seco-<br />

S T U D I<br />

31<br />

lo: qualifiche e nomina, in Atti dell’11° Congresso<br />

internazionale di studi sull’Alto<br />

Medioevo. Milano, 26-30 ottobre 1987, II,<br />

Spoleto 1989, pp. 972-973), sembra verificarsi<br />

anche a Brescia un loro diradamento<br />

negli anni del conflitto con il Barbarossa, per<br />

poi assistere ad un infittirsi delle menzioni<br />

negli ultimi anni del secolo, grazie alla rinnovata<br />

concordia con Federico I sul fenomeno,<br />

COSTAMAGNA, Il notariato nell’Italia settentrionale,<br />

pp. 995-1008; BARBIERI, Notariato<br />

e documentazione, pp. 260-261, ove si rilevano<br />

casi simili a Milano, Tortona e Vercelli; le<br />

conferme dei notai da parte dell’imperatore<br />

nel periodo successivo alla pace di Costanza<br />

sono state esaminate relativamente ad altre<br />

aree geografiche in ID., Il notariato veronese<br />

del secolo XII, in Le carte del Capitolo della<br />

Cattedrale di Verona, I, (1101-1151), a cura<br />

di E. Lanza, Roma 1998, nota 11 e testo corrispondente,<br />

e ID., Notariato e documento<br />

notarile, pp. 22-27.<br />

29 È da notare che l’espressa menzione del<br />

nome dell’imperatore è limitata ai primi anni<br />

del secolo, mentre successivamente si preferisce<br />

un riferimento generico.<br />

30 ASMi, Pergamene 65, fasc. 33b, 1234<br />

febbraio 9.<br />

31 ASMi, Pergamene 65, fasc. 33c, 1264<br />

gennaio 27.<br />

32 ASMi, Pergamene 64, fasc. 33a, 1207<br />

febbraio 20.<br />

33 Venturino de Pasirano risulta attivo fra il<br />

1264 e il 1267 sia a Brescia, sia nella località<br />

di Sanctum Martinum (ASMi, Pergamene 65,<br />

fasc. 33c, 1264 gennaio 14, 1266 marzo 7,<br />

1267 marzo 25); Michele de Pasirano, figlio<br />

di Pietro Aleus, roga un’investitura ad livellum<br />

nel 1293 (ibidem, 1293 gennaio 28).<br />

34 Maifredino Gislenzoni è attestato nel<br />

1282 come autenticatore di una copia (ASMi,<br />

Pergamene 65, fasc. 33c, 1209), mentre Giacomino<br />

de Gislenzonibus svolge le stesse funzioni<br />

nel 1313 (ibidem, 1272 aprile 10).

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