l'implantologia nel paziente con bisogni speciali - Università degli ...
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OSTEOINTEGRAZIONE NEL PAZIENTE GERIATRICO<br />
del campione geriatrico risultavano in linea, se non migliori, rispetto al<br />
campione più giovane.<br />
Bryant e Zarb (2) hanno <strong>con</strong>frontato due campioni rispettivamente di 39<br />
pazienti anziani (età compresa tra 60-74 anni) che avevano ricevuto<br />
190 impianti e di 43 pazienti giovani (età compresa tra 26-49 anni) che<br />
avevano ricevuto 184 impianti. In entrambi i gruppi gli impianti erano<br />
collegati a 23 protesi fisse totali, 12 protesi removibili totali, 8 protesi<br />
fisse parziali e 2 corone singole. Lo studio ha permesso di <strong>con</strong>frontare<br />
gruppi omogenei per sesso, sede implantare e trattamento protesico. Il<br />
follow-up variava da 4 a 16 anni dal carico protesico. Nel <strong>con</strong>trollo più<br />
recente, la percentuale cumulativa di successo risultava del 92% per<br />
gli anziani e del 86,5% per i giovani, senza che la differenza risultasse<br />
statisticamente significativa.<br />
Smith et al. (3) hanno trattato 104 pazienti <strong>con</strong> età compresa tra 55-88<br />
anni, <strong>con</strong> 313 impianti. I trattamenti protesici hanno previsto protesi<br />
fisse, overdenturese corone singole. L’obiettivo era la valutazione del<br />
rischio di fallimento correlato alle <strong>con</strong>dizioni di salute del campione. Il<br />
54% del campione riportava uno o più problemi di salute generale e il<br />
58% dei pazienti presentava un ASA-SCORE da 2 a 3. Il 22% ha manifestato<br />
complicanze (fallimento implantare, deiscenza delle ferite, danno<br />
neurologico, fenestrazione ossea, comunicazione oro-antrale). La<br />
complicanza più frequente (13,5%) è stata la mancata osteointegrazione<br />
di uno o più impianti. Non è stata rilevata una maggiore percentuale<br />
di fallimento implantare o un aumento <strong>nel</strong>la morbilità perioperativa <strong>nel</strong><br />
campione geriatrico rispetto ai dati proposti in letteratura per i pazienti<br />
giovani.<br />
Salonen et al. (4) hanno trattato un gruppo di 68 pazienti <strong>con</strong> età compresa<br />
tra 21-86 anni, <strong>con</strong> 204 impianti. Dopo un follow-up variabile tra 4 e<br />
60 mesi, il 5,8% è stato perso per mancata osteointegrazione. La causa<br />
principale di fallimento nei primi tre mesi è stata trovata <strong>nel</strong> surriscaldamento<br />
della sede implantare durante la preparazione dell’osteotomia;<br />
un’altra causa sostanziale è risultata l’età molto avanzata di 2 pazienti<br />
e la scarsa igiene in un caso. Non sono però state fornite dettagliate<br />
ragioni relative a tali <strong>con</strong>clusioni.<br />
Mericske-Stern e Zarb (5) , hanno trattato un gruppo di 59 pazienti anziani<br />
<strong>con</strong> protesi removibili supportate prevalentemente da 2 impianti,<br />
<strong>con</strong> una percentuale elevata di <strong>con</strong>dizioni compromesse <strong>nel</strong>la salute<br />
del campione trattato. A 5 anni, lo studio longitudinale ha riportato un<br />
successo del 90%.<br />
Jemt (6) ha analizzato un gruppo di 48 pazienti tutti oltre gli 80 anni e<br />
254 impianti inseriti. Prima della <strong>con</strong>nessione <strong>degli</strong> abutments, 2 pa-<br />
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