l'implantologia nel paziente con bisogni speciali - Università degli ...

78
L’IMPLANTOLOGIA NEL PAZIENTE CON BISOGNI SPECIALI
CASO CLINICO
C.L., paziente di sesso femminile di anni 66, si è presentata in prima
visita presso il centro odontoiatrico di Cologno M., sede satellite della
Clinica Odontoiatrica dell’UNIMIB.
La paziente in visita riferisce continui ascessi a carico del primo
quadrante senza saper identificare l’elemento.
In anamnesi la paziente segnala l’assunzione di bifosfonati orali per
osteoporosi, in particolare Alendronato alla dose settimanale di 70 mg.
All’esame clinico obiettivo si evidenzia che l’elemento 16 risulta essere
protesizzato con ponte in estensione mesiale del 15 con appoggio sul 14;
si nota inoltre la presenza di una fistola vestibolare di grosse dimensioni
con fuoriuscita di materiale purulento, l’ortopantografia della paziente
mostra una cura endodontica del 16 incongrua.
Figura 8: Ortopantografia iniziale Figura 9: Situazione clinica del 16
Il piano terapeutico è stato illustrato precedentemente ed accettato
mediante consenso informato, dove sono stati riportati in maniera chiara
ed esplicita i rischi connessi ad ogni fase chirurgica ed in particolare
il rischio di ONJ; esso ha previsto la rimozione del ponte 15-16,
l’avulsione chirurgica contestuale ad incremento orizzontale di cresta
e rialzo di seno mascellare destro con innesto di osso eterologo e
l’inserimento dopo 8 mesi di 2 impianti osteointegrati.
Per la paziente, in terapia con Alendronato da 4 anni alla dose di 70mg/
settimana, è stata prospettata, in accordo con il medico prescrivente,
una sospensione della terapia con BF 3 mesi prima della chirurgia estrattiva
che è stata ripresa 3 mesi dopo l’intervento implantologico; le
è stato prescitto l’esame di laboratorio del CTX sierico; 14 giorni e 7
dopo ogni fase chirurgica la paziente ha dovuto eseguire la profilassi
antibiotica come da protocollo dell’Unimib.
La fase terapeutica è iniziata con la rimozione del ponte 14-16.