l'implantologia nel paziente con bisogni speciali - Università degli ...

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L’IMPLANTOLOGIA NEL PAZIENTE CON BISOGNI SPECIALI
MANAGEMENT DEL TRATTAMENTO
CHIRURGICO IMPLANTARE NEL PAZIENTE
IN TERAPIA FARMACOLOGICA CON
BIFOSFONATI ORALI: PROTOCOLLO
CLINICO
REVISIONE DELLA LETTERATURA
Bifosfonati: meccanismo d’azione e farmacocinetica
I bifosfonati sono analoghi strutturali del pirofosfato inorganico, una
sostanza presente nei liquidi biologici capace di inibire l’aggregazione e
la dissoluzione dei cristalli di fosfato di calcio in vitro e la calcificazione
ectopica in vivo; inoltre svolge un ruolo di regolazione nei processi di
mineralizzazione ossea (1) .
I bifosfonati sono dunque derivati del pirofosfato a cui il ponte P-O-P
è stato sostituito con un ponte P-C-P (doppio legame carbonio-fosforo)
non idrolizzabile. La presenza di due soli gruppi fosfati rende ragione
del nome dato a questo gruppo. (2)
A questo ponte sono collegate due catene laterali:
• la catena laterale lunga R² è responsabile delle proprietà biologiche
dei bifosfonati (tra cui l’attività antiriassorbitiva) e differisce
notevolmente da composto a composto; determina inoltre la
modalità d’azione e la potenza del farmaco. Le catene contenenti
azoto rendono più potente il farmaco e a oggi è noto che gli unici
bifosfonati in grado di indurre osteonecrosi dei mascellari sono
quelli contenenti azoto.
• la catena laterale corta R¹ (OH) è responsabile delle proprietà
chimiche e della farmacocinetica del composto; essa partecipa
infatti al legame con la matrice ossea mineralizzata.