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L'IMPOSSIBILE CURA - 1999 - Società Amici del Pensiero

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guarigione sarebbe possibile solo a condizione di rendere non avvenuto quanto già<br />

avvenuto, cioè a condizione di sottrarre, invece che ricondurre, il malato alla realtà. Al<br />

contrario, la guarigione è possibile perché nella cura il soggetto, ricostruendo la strada<br />

compiuta, si riconduce ai bivi dove precedentemente aveva imboccato direzioni patologiche,<br />

spesso perché non in grado neppure di concepire la strada alternativa o di configurare la<br />

possibilità di un’alternativa di pensiero.<br />

6- SENSO DI COLPA PATOLOGICO VS. DIFETTO DI GIUDIZIO: LA<br />

PATOLOGIA CLINICA RENDE IL SOGGETTO IMPUTABILE DI UNA<br />

INCONCLUSIONE DEL PENSIERO<br />

Il malato è imputato per difetto di giudizio: ha compiuto scelte (e non ha solo subìto) sulla<br />

base di un’offerta patogena derivante dall’altro (i suoi «maggiori») che non ha saputo<br />

adeguatamente giudicare. La facoltà di giudizio, nel bambino, si arresta nell’atto di<br />

formulare un corretto giudizio sanzionatorio nei confronti <strong>del</strong>l’altro ammalante in quanto,<br />

“per cavarsela” in quel frangente, dovrebbe sapere fare i conti anche con la legittimazione<br />

culturale-educativa di cui gli atti <strong>del</strong>l’altro patogeno si ammantano. Questa osservazione ci<br />

riporta all’insistenza freudiana circa il fattore economico, vale a dire il computo <strong>del</strong>le forze<br />

in campo, tra le quali hanno particolare rilievo quelle rappresentate dalla cultura.<br />

Il malato è dunque imputato per difetto di giudizio, per qualcosa che lui stesso «ci ha<br />

messo», per una teoria che ha raccolto, ma che poi ha attivamente sviluppato nelle<br />

conseguenze patogene. Il malato, pertanto, ancor prima di essere imputabile degli atti e per<br />

gli atti che deriveranno dalle manifestazioni <strong>del</strong>la sua malattia, risulta imputabile <strong>del</strong> fatto di<br />

avere sostituito la corretta imputazione all’altro <strong>del</strong>l’atto patogeno con cui lo ha ammalato,<br />

con la costruzione patologica, la quale non è, semplicisticamente, un insieme di sintomi, sia<br />

pure dotati di senso e di una propria interna intelligibilità, bensì è una sofisticata teoria<br />

autogiustificatoria <strong>del</strong> proprio non riuscire a concludere in ordine a un dato problematico<br />

<strong>del</strong>l’esperienza. La costruzione psicopatologica perciò sta al posto <strong>del</strong>l’imputazione<br />

mancante, è un difetto (per il quale possono beninteso essere individuate <strong>del</strong>le attenuanti)<br />

<strong>del</strong>la capacità soggettiva di corretta imputazione e sanzione <strong>del</strong>l’altro.<br />

La ricostituzione di questa corretta facoltà di imputazione e sanzione all’altro è lo scopo<br />

<strong>del</strong>la cura, in quanto è solo questa capacità che consente al soggetto di non fissarsi<br />

(attraverso le componenti <strong>del</strong>la malattia: inibizione, sintomo, angoscia) all’altro patogeno, in<br />

una interminabile contesa, per rendersi nuovamente disponibile a nuove relazioni secondo il<br />

principio di piacere, cui altri altri potranno corrispondere. L’abito psicopatologico è<br />

intessuto con una stoffa la cui trama è la contesa, in modo tale che veramente ogni malato è<br />

rappresentabile come uno di quei guerrieri Unni – che compaiono in un quadro di Kaulbach,<br />

citato dallo stesso Freud [8] – i quali, morti in battaglia fatti ormai invisibili, ma fissati<br />

alla contesa fino aldilà <strong>del</strong>la loro stessa vita pure continuano a combattere per l’eternità<br />

contro il nemico di un tempo. Il difetto di giudizio è l’imputazione cardine con cui il<br />

soggetto, nella cura, finalmente si confronta: la fuga dalla realtà comportata dalla<br />

psicopatologia è tutta racchiusa in questo sottrarsi <strong>del</strong> malato al lavoro di giudizio.<br />

7- DALL'IMPUTAZIONE PRINCIPALE (DIFETTO DI GIUDIZIO)<br />

DISCENDONO IMPUTAZIONI CONSEGUENTI: IL PASSAGGIO ALL'OFFESA<br />

Ogni altra imputazione (il malato è infatti imputabile anche degli atti e per gli atti che<br />

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