L'IMPOSSIBILE CURA - 1999 - Società Amici del Pensiero
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L'ODIO E LA COLLERA<br />
CHI! GUARISCE: LA <strong>CURA</strong> POSSIBILE<br />
PREFAZIONE<br />
Giacomo B. Contri<br />
3<br />
The Tigers of Wrath are wiser<br />
than the Horses of Instruction.<br />
Le tigri <strong>del</strong>la collera sono più intelligenti<br />
dei cavalli <strong>del</strong>l’istruzione.<br />
William Blake<br />
Il titolo di questo libro L’impossibile cura non è deprimente, non nega la possibilità <strong>del</strong>la cura.<br />
Al contrario: la designa individuandone per differenza la via impossibile. Lo vedremo subito.<br />
Ma prima un breve richiamo in forma scolastica. Il concetto di cura è più ampio di quello di terapia,<br />
il cui concetto è quello che ricaviamo dalla medicina. Una terapia è un’azione diretta,<br />
rappresentabile come un segmento (o eventualmente una successione di segmenti) a freccia che va<br />
dal terapeuta, attivo, al paziente, passivo.<br />
Passivo anche quando poco dopo lo si rende attivo, ma solo nell’eseguire istruzioni, ed ecco i casi<br />
psicoterapeutici di ipnosi-comportamentismo-cognitivismo, e altri ancora. Che sono tuffi casi di<br />
istruzione senza preliminare iniziativa <strong>del</strong> soggetto. Il bambino che Cristo, poi Freud, apprezzava, è<br />
il bambino che prende iniziativa prima <strong>del</strong>l’istruzione, ossia che è già, in proprio, istruito e colto per<br />
sua quotidiana coltivazione <strong>del</strong>l’unica istruzione che abbia ricevuto senza scuola, quella nel<br />
principio di piacere, e come principio.<br />
Non cambia nulla, concettualmente, se il mezzo <strong>del</strong>la terapia è fisico medicina o psichico <br />
psicoterapia (ma cambia realmente: la medicina non è comando, la psicoterapia sì). Esiste una<br />
cura (la psicoanalisi) che, puramente e semplicemente, non è terapia né psicoterapia per il fatto che<br />
la sua azione è azione primaria <strong>del</strong> paziente, cui subentra come collaborazione l’azione <strong>del</strong> curante<br />
che con quello intrattiene un rapporto secondo una legge condivisa, che è la legge <strong>del</strong>la partnership<br />
per un fine di soddisfazione. Passare al regime <strong>del</strong>la soddisfazione: ecco la guarigione. La patologia<br />
è un regime di insoddisfazione. Il soggetto cambia regime: nuova Costituzione.<br />
È possibile trattare in via diretta i «tossici»? Tutti sanno che no, per primi i tossici stessi. Ma prima<br />
di parlare di loro, collochiamoli nella classe <strong>del</strong>le patologia incurabili per via diretta, cioè<br />
espropriamoli <strong>del</strong>l’idea dico di un’idea, non di un bene di essere una classe privilegiata: finché<br />
sono tossici, sono dei qualunque tra dei qualunque.<br />
Infatti non sono curabili direttamente nemmeno i <strong>del</strong>iranti, sopratutto se sono di specie paranoica:<br />
essi sostengono il loro <strong>del</strong>irio a muso duro.