Il sistema punitivo e penitenziario in epoca romana – IV - Caietele ...
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ETTORE TOMASSI<br />
<strong>in</strong> factum penali con pena risarcitoria: fondamentale, tra tutte, per la sua<br />
ampiezza, l’actio de dolo) - nuove figure di illecito.<br />
Cosicché, mentre, da un lato; si specifica <strong>in</strong> modo assai più netto<br />
l’ambito del furtum e si creano numerosi nuovi illeciti pretori con sanzione <strong>in</strong><br />
simplum o <strong>in</strong> multiplo. (ad esempio: actio servi corrupti; actio vi bonorum raptorum;<br />
edictum de turba; actio quod metus causa; actio de <strong>in</strong>cendio ru<strong>in</strong>a naufragio rate nave<br />
expugnata; ecc.), che però, diventano, post annum, <strong>in</strong> simplum, e qu<strong>in</strong>di sono tutti<br />
mezzi più miti, sostanzialmente, dell’actio furti; da un altro lato, si creano due<br />
settori generalissimi dell’illecito privato: danno e dolo, nei quali le<br />
caratteristiche penali, certamente esistenti, sono assai meno <strong>in</strong>tense, <strong>in</strong> quanto<br />
assai meno gravemente affiittive, <strong>in</strong> confronto di quanto avviene nel furtum; e<br />
sono, <strong>in</strong>oltre, assai vivamente sollecitate, ad opera dell’<strong>in</strong>terpretazione<br />
giurisprudenziale, verso una totale obliterazione.<br />
Gli ambiti rispettivi del furtum (costantemente ridotto), del dannum<br />
<strong>in</strong>iuria (costantemente allargato), del dolo (che segue, via via, i movimenti delle<br />
due precedenti sfere, non fosse che <strong>in</strong> virtù del pr<strong>in</strong>cipio generale di<br />
sussidiarietà dell’actio de dolo) sono costantemente <strong>in</strong> travaglio per tutta l’età<br />
classica, ad opera della giurisprudenza.<br />
<strong>Il</strong> risultato generale nel diritto giust<strong>in</strong>ianeo sembra essere: la<br />
sostanziale acquisizione di una natura reipersecutoria dell’actio legis Aquiliae,<br />
almeno <strong>in</strong> alcune ipotesi; e la riduzione del furtum a limiti molto rigorosamente<br />
precisati. E, se si pensa che la pena dell’actio legis Aquiliae è spesso praticamente<br />
co<strong>in</strong>cidente con il risarcimento; se si riflette ancora che, tramite altre azioni <strong>in</strong><br />
simlum - o ridotte, post annum, <strong>in</strong> simplum - vasti territori di illecito vengono ad<br />
esser coperti dall’idea di risarcimento; se si riflette, <strong>in</strong>oltre, all’actio <strong>in</strong>iuriarum<br />
aestimatoria che ben consente, ove sia il caso, un semplice risarcimento, si<br />
giustificherà il nostro giudizio di progressiva depenalizzazione sostanziale, <strong>in</strong><br />
diritto classico avanzato, e tanto più <strong>in</strong> diritto giust<strong>in</strong>ianeo, dello illecito<br />
privato.<br />
A di più, a partire dall’età dei Pr<strong>in</strong>cipato e, via via, <strong>in</strong> modo crescente,<br />
come a suo tempo si vide, viene a svilupparsi il germe posto già dalle questiones<br />
repubblicane: vale a dire, cresce i fenomeno dell’attrazione di fattispecie di<br />
illecito privato nel settore più propriamente pubblico e crim<strong>in</strong>ale. Come anche<br />
da questo fenomeno derivi un’<strong>in</strong>cisiva restrizione pratica dell’illecito penale<br />
privato non è chi non veda. Qui, su tal via, rileviamo un solo punto<br />
fondamentale: <strong>in</strong> età post-classica, a quel che sembra, vien tolto via<br />
praticamente dal settore dell’illecito privato quel vasto bastione della più netta<br />
penalità rappresentato dal furtum. Vedemmo, si ricorderà, il «nunc furti plerumque<br />
crim<strong>in</strong>aliter agi» di D. 47. 2, 93; <strong>in</strong>oltre, accennammo alle molte ipotesi di crim<strong>in</strong>a<br />
extraord<strong>in</strong>aria del tipo dei fures balnearii, ecc.<br />
<strong>Caietele</strong> Institutului Catolic X (2011) 289-326