Il sistema punitivo e penitenziario in epoca romana – IV - Caietele ...
Il sistema punitivo e penitenziario in epoca romana – IV - Caietele ...
Il sistema punitivo e penitenziario in epoca romana – IV - Caietele ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
294<br />
ETTORE TOMASSI<br />
considerazione del favor libertatis; elemento quest’ultimo che risulta<br />
espressamente da un’altra testimonianza delle Sententiae, <strong>in</strong> cui si giustifica il<br />
pr<strong>in</strong>cipio per cui l’<strong>in</strong>catenamento operato, sul servus communis, da uno dei<br />
comproprietari non compromette l’acquisto successivo della libertà da parte<br />
dello schiavo.<br />
E <strong>in</strong> Pauli sent. 4, 12, 5, la giustificazione fornita riflette una tendenza<br />
etica conforme, secondo le parole dell’epitomatore, alle esigenze della humana<br />
ratio. La <strong>in</strong>terpretatio aggiunge che se poi lo schiavo venga manomesso da<br />
entrambi i proprietari, può diventare cittad<strong>in</strong>o romano. La norma dirime<br />
possibili controversie alla luce di motivazioni giusnaturalistiche.<br />
La volontà manifestata per ultima dal dom<strong>in</strong>us, che era quella rilevante<br />
sotto il profilo giuridico, poteva però esprimersi anche <strong>in</strong> senso sfavorevole<br />
all’acquisto della libertà per lo schiavo. Un’imposizione dei v<strong>in</strong>cula attuata dopo<br />
aver formulato il proposito di affrancazione avrebbe avuto questo effetto.<br />
Scrive Paolo nel quarto libro ad Sab<strong>in</strong>um, L. 1691, <strong>in</strong> D. 40.543:<br />
“fideicommissa libertas non debetur ei, quem postea v<strong>in</strong>xit dom<strong>in</strong>us”.<br />
In un caso opposto, sempre <strong>in</strong> tema di libertà fedecommissaria, Pauli<br />
sent. 4.12.4 esige che la volontà del padrone non venga mutata dall’erede, che<br />
per avventura abbia proceduto ad <strong>in</strong>catenare lo schiavo di cui era stata<br />
ord<strong>in</strong>ata la manomissione.<br />
<strong>Il</strong> conseguimento della piena libertà, per gli schiavi sottoposti a v<strong>in</strong>cula<br />
privata ovvero assoggettati a custodia pubblica, era subord<strong>in</strong>ata alla revoca<br />
della misura o alla cessazione della causa per cui essa era stata imposta. Una<br />
manomissione attuata <strong>in</strong> qualsiasi forma, nonostante la presenza dei v<strong>in</strong>cula,<br />
avrebbe portato alla condizione di dediticii, secondo le previsioni della lex Aelia<br />
Sentia. Ma la regola non era assoluta: così per lo schiavo dato <strong>in</strong> pegno, che<br />
fosse stato <strong>in</strong>catenato dal debitore o dal creditore, Pauli sent. 4.12.6 afferma<br />
che alter s<strong>in</strong>e altero causam pignoris deteriorem facere non potest. Inoltre lo schiavo<br />
<strong>in</strong>catenato per ord<strong>in</strong>e di un padrone <strong>in</strong>capace o impubere, e successivamente<br />
manomesso, non poteva essere annoverato fra i dediticii, perché né il furiosus né<br />
il pupillus sono capaci “di giusto <strong>in</strong>tendimento” (Pauli sent. 4.12.7).<br />
La sottoposizione ai v<strong>in</strong>cula poteva fungere talvolta, a favore<br />
degli stessi schiavi, come causa di esonero da responsabilità per la morte del<br />
dom<strong>in</strong>us. <strong>Il</strong> senatoconsulto Silaniano escludeva dalla punizione i servi che al<br />
momento dell’uccisione del padrone si trovassero <strong>in</strong> v<strong>in</strong>culis, salvo che si<br />
fossero posti volontariamente <strong>in</strong> quello stato per non prestare soccorso.<br />
<strong>Il</strong> regime giuridico di proprietà sullo schiavo non mutava per<br />
l’imposizione dei v<strong>in</strong>cula. Scrive Ulpiano, nel nono libro del De officio proconsulis,<br />
L. 2241, <strong>in</strong> D. 48.19.8.13: “Sed sive <strong>in</strong> perpetua v<strong>in</strong>cula fuerit damnatus servus<br />
sive <strong>in</strong> temporalia, eius remanet, cuius fuit, antequam damnaretur”.<br />
<strong>Caietele</strong> Institutului Catolic X (2011) 289-326