Capitolo_11-Generatori_di_segnali_sinusoidali
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52 <strong>Capitolo</strong> <strong>11</strong><br />
Fig. <strong>11</strong>.9<br />
Schema <strong>di</strong><br />
principio <strong>di</strong> un<br />
oscillatore a tre<br />
punti.<br />
~-~<br />
Nella progettazione con amplificatori operazionali, per la scelta del <strong>di</strong>spositivo in relazione<br />
alla massima frequenza <strong>di</strong> oscillazione richiesta, si deve prestare particolare attenzione<br />
al valore del GBW e dello slew rate. Per una data frequenza, un valore troppo basso <strong>di</strong><br />
quest'ultimo parametro può impe<strong>di</strong>re <strong>di</strong> ottenere l'ampiezza <strong>di</strong> segnale in<strong>di</strong>storto desiderata.<br />
Nella generazione <strong>di</strong> frequenze molto basse è consigliabile l'utilizzo <strong>di</strong> operazionali BIFET<br />
che, consentendo l'inserimento <strong>di</strong> resistenze molto elevate nella rete <strong>di</strong> reazione, permettono<br />
<strong>di</strong> contenere entro livelli ragionevoli il valore delle capacità. Si può infine <strong>di</strong>mostrare che,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dalla configurazione circuitale prescelta, un alto guadagno ad anello<br />
aperto dell'operazionale incide positivamente sulla stabilità <strong>di</strong> j~.<br />
Nel complesso l'oscillatore <strong>di</strong> Wien risulta la configurazione che ha trovato la maggiore<br />
<strong>di</strong>ffusione per la buona stabilità della frequenza <strong>di</strong> oscillazione unita al basso tasso <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>storsione raggiungibile e alla flessibilità <strong>di</strong> progetto.<br />
<strong>11</strong>.3 Oscillatori per frequenze elevate<br />
In questi <strong>di</strong>spositivi la frequenza <strong>di</strong> oscillazione coincide sostanzialmente con quella <strong>di</strong><br />
risonanza <strong>di</strong> un circuito LC inserito nella rete <strong>di</strong> reazione positiva dell'amplificatore. La<br />
gamma <strong>di</strong> frequenze <strong>di</strong> utilizzo si estende in pratica da qualche decina <strong>di</strong> kHz fino a poche<br />
centinaia <strong>di</strong> MHz. Per valori più bassi <strong>di</strong> frequenza le <strong>di</strong>fficoltà che si incontrano nel<br />
realizzare bobine con alto Q ne sconsigliano l'impiego. L'elevata selettività dei circuiti<br />
risonanti inseriti nella rete <strong>di</strong> reazione consente <strong>di</strong> ottenere una buona stabilità della fre~<br />
quenza <strong>di</strong> oscillazione e un basso tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>storsione armonica della forma d'onda <strong>11</strong>1<br />
uscita, anche in caso <strong>di</strong> funzionamento fortemente non lineare dell'amplificatore.<br />
<strong>11</strong>.3.1 Struttura circuitale a tre punti<br />
Esistono numerose versioni circuitali <strong>di</strong> oscillatori LC, ma quasi tutte sono riconducibili<br />
alla tipica struttura detta a tre punti, illustrata in fig. <strong>11</strong>.9. L'amplificatore, supposto invertente,<br />
include spesso un unico <strong>di</strong>spositivo attivo (FET, BJT, operazionale a banda larga),<br />
mentre le impedenze Z l' Z2, Z3 sono costituite da elementi reattivi<br />
CD, Cl), Cl) sono rispettivamente i terminali <strong>di</strong> ingresso, <strong>di</strong> uscita<br />
l'amplificatore.<br />
dei due tipi. I punti<br />
e <strong>di</strong> riferimento del-<br />
Un'analisi rigorosa del circuito risulta alquanto<br />
complessa anche per le elevate frequenze <strong>di</strong> lavoro.<br />
Si possono tuttavia cogliere le caratteristiche<br />
essenziali della struttura a tre punti svolgendo<br />
un'analisi approssimata. A tal fine si in-<br />
G)<br />
troduconole seguenti ipotesi semplificative:<br />
a) si suppone la resistenza <strong>di</strong> ingresso R; dell'amplificatore<br />
FET);<br />
infinita -(ve<strong>di</strong> ad esempio<br />
· ·2, O 2,<br />
.,jrlz<br />
b) si considerano ideali i componenti reattivi<br />
della rete <strong>di</strong> reazione;<br />
c) si trascurano, alla frequenza <strong>di</strong> oscillazione,<br />
gli effetti reattivi dei <strong>di</strong>spositivi attivi.