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Capitolo_11-Generatori_di_segnali_sinusoidali

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62 <strong>Capitolo</strong> <strong>11</strong><br />

Fig. <strong>11</strong>.21<br />

(a) Circuito<br />

<strong>di</strong>namico <strong>di</strong> un<br />

oscilla tore tipo<br />

Colpitts a EJT<br />

con quarzo.<br />

(b) Oscillatore<br />

<strong>di</strong> Miller.<br />

(c) Oscillatore<br />

a quarzo con<br />

operazionale.<br />

D<br />

Esistono numerose versioni <strong>di</strong> oscillatori a quarzo. Una delle più comuni si rifà all'oscillatore<br />

Colpitts, dove però la bobina viene sostituita dal cristallo. Un confronto <strong>di</strong>retto<br />

si può fare fra lo schema <strong>di</strong> principio dell'oscillatore a BIT <strong>di</strong> fig. 1l.15b e l'oscillatore<br />

a quarzo <strong>di</strong> fig. <strong>11</strong>.21a. La frequenza <strong>di</strong> oscillazione, imposta dal quarzo, è situata nel<br />

ristretto intervallo compreso tra fr e J;" nel·quale la reattanza del quarzo stesso è induttiva.<br />

In prima approssimazione la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> oscillazione ad ampiezza stabile è data dalla<br />

seguente relazione<br />

~~<br />

c"~/ ~ T ~ +<br />

I<br />

I<br />

C2 ~<br />

c- ,-<br />

I 1 = ---,-- '>R3<br />

>--+-- Il ~'.-J "<br />

I T7T I R2<br />

(a) t ! I (b) m (c)<br />

R,<br />

[<strong>11</strong>.29J<br />

dove gli! è la transconduttanza del BIT e R la resistenza <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta del cristallo. Questo<br />

tipo <strong>di</strong> oscillatore viene ancora chiamato Colpitts, ma più spesso Pierce, specie quando le<br />

due capacità presenti nel circuito sono costituite dalle sole capacità parassite del BIT: C be<br />

eCce' Sono evidentemente possibili circuiti simili a IFET.<br />

Un'altra interessante configurazione, detta <strong>di</strong> Miller, è rappresentata in fig. <strong>11</strong>.21b ed<br />

è, in linea <strong>di</strong> principio, riconducibile all'oscillatore Hartley (ve<strong>di</strong> fig. 1l.12a). Le bobine LI<br />

e L2 sono costituite rispettivamente. dal quarzo e dal circuito risonante parallelo che, per<br />

risultare induttivo alla frequenza <strong>di</strong> oscillazione imposta dal quarzo, deve essere accordato<br />

ad una frequenza leggermente .maggiore; la capacità C è invece quella parassita C gli del<br />

IFET: L'oscillazione avviene ad una frequenza vicina a quella <strong>di</strong> antirisonanza.<br />

Sono infine realizza bili circuiti con amplificatori integrati (ve<strong>di</strong> fig. 1l.21c) tenendo presenti<br />

i limiti <strong>di</strong> funzionamento (larghezza <strong>di</strong> banda, slew rate) <strong>di</strong> questì <strong>di</strong>spositivi. Il cristallo,<br />

con resistenza <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta R, entra in oscillazione alla frequenza J;. se si verifica la relazione<br />

R3/R2 = R/Rl·

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