ALBERGHINA COVER_ABconf.indd - Mondadori Education
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Fig. 5 Dimensioni di diversi tipi di cellule a confronto.<br />
Globulo<br />
rosso<br />
lipide<br />
8 µm<br />
100 µm<br />
Cellula<br />
adiposa<br />
flagello<br />
cloroplasto<br />
sere sfuggita dall’Acquario di Montecarlo nel 1984 e per essersi<br />
diffusa rapidamente nel Mar Mediterraneo, possiede espansioni<br />
simili a foglie, formate da una sola cellula plurinucleata di<br />
vari metri di lunghezza (fig. 6). Anche nei vertebrati si trovano<br />
cellule di notevole lunghezza. Le cellule nervose, per esempio,<br />
con i loro prolungamenti possono superare il metro di lunghezza.<br />
Le cellule non possono scendere sotto una<br />
certa grandezza per ragioni metaboliche<br />
Ogni cellula per vivere deve concentrare e organizzare molecole<br />
le cui dimensioni dipendono da parametri fisici non modificabili,<br />
come la lunghezza dei raggi atomici e dei legami chi-<br />
villo<br />
Chla<br />
Cellula<br />
epiteliale<br />
intestinale<br />
15 µm<br />
Fig. 6 L’alga<br />
Caulerpa taxifolia.<br />
50 µm<br />
Cellula del<br />
legno di un<br />
albero<br />
rafforzamento<br />
della parete<br />
cellulare<br />
Cellula nervosa<br />
dendriti<br />
corpo cellulare<br />
100 µm 1 m<br />
apitolo 4 La cellula: struttura e funzioni<br />
C<br />
6 µm<br />
assone<br />
60 µm<br />
Cellula urticante di<br />
anemone di mare<br />
filamento<br />
scaricato<br />
60 µm<br />
cnidociglio<br />
nucleo<br />
nucleo<br />
mici. Dunque, la grandezza delle cellule è vincolata a un limite<br />
inferiore: non può mai scendere sotto il valore minimo indispensabile<br />
per contenere quelle sostanze. Nel caso di alcuni batteri,<br />
i micoplasmi, questo valore corrisponde alla concentrazione<br />
tipica dei piccoli metaboliti, pari all’incirca a 6000 molecole.<br />
Le cellule sono rimaste piccole per mantenere<br />
scambi efficaci con l’esterno<br />
Cellule di piccole dimensioni si rivelano più efficienti e veloci<br />
nell’incamerare i nutrienti e nell’espellere le sostanze di<br />
scarto di cellule grandi: per questa ragione sono state selezionate<br />
nel corso dell’evoluzione.<br />
La velocità di assorbimento e di espulsione delle molecole<br />
dentro e fuori la cellula dipendono infatti dall’estensione della<br />
superficie cellulare. La loro distribuzione interna è legata invece<br />
al volume cellulare. Se la cellula può contenere al suo interno<br />
più sostanze di quante non ne riesca a gestire, sia in entrata<br />
sia in uscita, avrà difficoltà a nutrirsi, a liberarsi dagli<br />
scarti e a mantenere costante il proprio ambiente interno. Per<br />
evitare ciò, la superficie della cellula non deve essere troppo<br />
piccola rispetto al suo volume. In altre parole, il rapporto superficie/volume<br />
cellulare, o superficie relativa deve essere<br />
il più alto possibile. Questa condizione si verifica nelle cellule<br />
di piccole dimensioni.<br />
Infatti, quando la cellula, come un cubo o una sfera, si<br />
accresce, il suo volume aumenta più rapidamente della superficie<br />
e il rapporto superficie/volume diminuisce rapida-<br />
villo<br />
cnidociglio<br />
terminali<br />
assonici<br />
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