Aprilia RSV4 R APRC - Moto.it
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Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Nico Cereghini ci racconta<br />
la storia delle Honda CBR<br />
di Nico Cereghini | CBR è una sigla di quelle che contano, in Casa<br />
Honda. Tre lettere che hanno fatto, e continuano a fare, la storia del<br />
marchio giapponese<br />
46<br />
CBR è una sigla di quelle che contano, in Casa Honda. Roba degli<br />
anni Ottanta: era appena usc<strong>it</strong>a nell’86 la VFR 750 che era una<br />
meraviglia, ma la concorrenza spingeva, molti motociclisti continuavano<br />
a preferire il quattro cilindri in linea e la grossa CB 1100<br />
non bastava più. Serviva qualcosa di analogo, per impatto e original<strong>it</strong>à,<br />
alle prime CB Four degli anni Settanta. 1987, ecco allora le<br />
due prime CBR, 600 e 1000, Hurricane negli Usa: motori a quattro<br />
cilindri, bialbero 16 valvole, telai perimetrali in acciaio, linee sigillate;<br />
moderne, affascinanti, però più stradali delle GSX-R 750 e 1100<br />
della Suzuki o con la GPZ 1000 Kawasaki. La 600 ebbe più successo:<br />
con oltre 75 cavalli fu sub<strong>it</strong>o vincente sulla Kawa GPZ 600 R; la<br />
1000, con 130 cavalli, era veloce, ab<strong>it</strong>abile, comoda, stabile però<br />
pesante da guidare. Honda, allora, puntava sulle prestazioni a misura<br />
d’uomo. Nel ’91 la piccola fu rivoluzionata: motore più compatto,<br />
ancora più superquadro e potente (corsa più corta e 1000<br />
giri in più), quattro chili in meno e quasi nove cavalli in più. E poi la<br />
ciclistica reattiva, agile, forcella da 41, cerchi in lega, pneumatici<br />
ribassati, adeguata al mercato. Ma nel ’92 arriva la Fireblade, la<br />
CBR 900 RR. Quella sì fu un colpaccio: era leggera, leggerissima,<br />
soltanto 2 chili più della 600, e al primo test ci entusiasmò; aveva<br />
telaio d’alluminio, ruota anteriore da 16, 128 cavalli. Non facilissima<br />
da guidare, corta e alta, ma il simbolo delle CBR. Per undici<br />
anni sarebbe stato il riferimento tra le supersportive: 919 cc dal<br />
’96, con il radiatore curvo; ridisegnata due anni dopo; 929 cc dal<br />
2000, quando raggiunse i 150 cavalli con l’iniezione elettronica, la<br />
forcella rovesciata e soprattutto la ruota anteriore da 17 e i dischi<br />
più grandi. Gran moto, come del resto l’ultima versione del 2002,<br />
954 cc, 154 cavalli e 168 chili a secco. Solo nel 2004, arrivò la CBR<br />
1000 RR progettata dal team della <strong>Moto</strong>GP. Nel frattempo, la 600<br />
RR era sempre cresciuta, affermata nel mondo con 250.000 pezzi<br />
venduti; nel ’99 aveva ricevuto il telaio d’alluminio e il forcellone<br />
imperniato sul carter motore, nel 2001 l’accensione elettronica,<br />
nel 2002 era stata proposta anche in versione Sport per le competizioni<br />
e il francese Foret vinse il mondiale Supersport: primo<br />
t<strong>it</strong>olo dei sei conquistati dalla Honda. Rivoluzionaria l’edizione<br />
2003 sulla scia della <strong>Moto</strong>GP di Rossi: serbatoio sotto la sella,<br />
grande air box, scarico alto, enorme forcellone d’alluminio. E quasi<br />
104 cavalli alla ruota, e 265 orari. Ma torniamo alla CBR 1000<br />
RR del 2004: il motore 998 era più compatto e potente del 954;<br />
carburante sotto la sella, forcella rovesciata, forcellone lunghissimo<br />
per aumentare la trazione, rivoluzionario ammortizzatore<br />
di sterzo elettronico HESD. E’ la moto che Ten Kate ha portato<br />
al mondiale Superbike fino a conquistarlo, nel 2007, con James<br />
Toseland. 999 cc dal 2008, con le valvole al t<strong>it</strong>anio, 178 cavalli a<br />
13.000 giri, frizione antisaltellamento e scarico basso; e dal 2009<br />
ha anche l’ABS combinato, il primo sistema visto sulle supersport.<br />
Possiamo considerare CBR anche le mono 125, 200 e 250 costru<strong>it</strong>e<br />
in Tailandia? Sì, solo commercialmente però; e sono CBR la<br />
250 e la 400 a quattro cilindri a suo tempo proposte sul mercato<br />
giapponese.<br />
E addir<strong>it</strong>tura è CBR anche la 1100 XX Super BlackBird del ’96, che<br />
per tre anni fu la moto più veloce del mondo. Oggi, 2011, top di<br />
gamma la 1000 RR Fireblade e in coda la 250 R monocilindrica;<br />
nel mezzo la 600 RR e la nuova CBR 600 F: base la Hornet 600<br />
e carenatura studiata in galleria del vento; confortevole, elastica,<br />
godibile tutti i giorni, con l’ABS, abbordabile.<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
» Prove News<br />
“<br />
Rivoluzionaria<br />
l’edizione 2003<br />
sulla scia della<br />
<strong>Moto</strong>GP di Rossi:<br />
serbatoio sotto<br />
la sella,<br />
grande air box,<br />
scarico alto,<br />
enorme<br />
forcellone<br />
d’alluminio<br />
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