Aprilia RSV4 R APRC - Moto.it
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Numero 22<br />
28 Giugno 2011<br />
63 Pagine<br />
All’Interno<br />
<strong>Moto</strong>GP Assen<br />
Rossi: “Ci abbiamo<br />
messo troppo tempo”<br />
Lorenzo: “Fermerei Sic<br />
per una gara” Pag. 12<br />
| PROVA SUPERSPORT |<br />
<strong>Aprilia</strong><br />
<strong>RSV4</strong> R<br />
<strong>APRC</strong><br />
da Pag. 2 a Pag. 11<br />
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Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Attual<strong>it</strong>à<br />
Nico Cereghini ci<br />
racconta la storia delle<br />
Honda CBR<br />
Pag. 48<br />
Mercato<br />
Suzuki V-Strom 650<br />
2012 le prime foto<br />
<strong>Aprilia</strong> SR Max 125 e<br />
300 | Pag. 40<br />
MOTOGP: Dominio Spies | Le pagelle, i lo sapevate che... e i perchè del GP di Assen | I giornalisti giudicano Rossi e<br />
Ducati | NEWS: M. Clarke: I liquidi di raffreddamento | Harley-Davidson liquid cooled | SBK: Melandri: La mia Superbike<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
Anno<br />
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Numero<br />
22
APRiliA <strong>RSV4</strong> R <strong>APRC</strong> PReGi Estetica e fin<strong>it</strong>ure DiFetti Manca l’ABS<br />
PROVA SuPeRSPORt<br />
PReZZO € 18.000<br />
Elettronica da campioni<br />
di Francesco Paolillo | Anche la versione base della splendida <strong>RSV4</strong> R<br />
è ora equipaggiata con il pacchetto elettronico <strong>APRC</strong> che ne fa un vero<br />
animale da pista, efficace come poche altre moto tra i cordoli<br />
2 3
Finalmente la <strong>RSV4</strong> R<br />
versione base, anche se<br />
parlare di base può risultare<br />
quasi offensivo vista la<br />
dotazione tecnica, è dotata del<br />
suo bravo pacchetto elettronico<br />
<strong>APRC</strong>. Ecco la nostra prova<br />
sulla pista di Adria. Mancava<br />
solo a lei. Che cosa? L’<strong>APRC</strong>, il<br />
pacchetto elettronico messo a<br />
punto dall’<strong>Aprilia</strong> per sfruttare<br />
al massimo le potenzial<strong>it</strong>à delle<br />
proprie sportive top di gamma.<br />
La <strong>RSV4</strong> R è la versione più<br />
economica, o meglio, meno<br />
costosa della gamma <strong>RSV4</strong>,<br />
ma non per questo la si può<br />
definire povera, anzi quanto a<br />
dotazione tecnica, sotto molti<br />
punti di vista ne ha da insegnare<br />
a parecchie concorrenti, ma<br />
fino a oggi le era preclusa la<br />
possibil<strong>it</strong>à di montare il sistema<br />
<strong>APRC</strong> (<strong>Aprilia</strong> Performance<br />
Ride Control), quello che da<br />
tutti viene giudicato il miglior<br />
controllo dinamico/elettronico<br />
attualmente montato su una<br />
moto di serie.<br />
Cosa cambia<br />
A prima vista cambia poco, la<br />
<strong>RSV4</strong> R <strong>APRC</strong> è praticamente<br />
identica alla R, i più attenti e<br />
precisini noteranno una coppia<br />
di cerchi ruota dal design diverso,<br />
che porta anche un minimo<br />
miglioramento del peso complessivo,<br />
mentre il terminale di<br />
scarico riprende il look di quello<br />
montato sulla versione Factory<br />
<strong>APRC</strong>. Le vere nov<strong>it</strong>à però,<br />
sono sottopelle. La più importante<br />
è sicuramente l’<strong>APRC</strong>,<br />
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pacchetto elettronico che abbiamo avuto modo di apprezzare<br />
durante i test della <strong>RSV4</strong> R Factory <strong>APRC</strong> a Jerez, e anche sulla<br />
recentissima Tuono V4 R <strong>APRC</strong> a Valencia. I tecnici sottolineano<br />
che anche la lubrificazione ha ricevuto alcune migliorie, così come<br />
il software di gestione del motore, mentre la rapportatura del cambio<br />
è stata accorciata.<br />
Piccole modifiche che non possono che migliorare le eccellenti<br />
doti dinamiche della <strong>RSV4</strong> R, che in precedenza abbiamo provato<br />
in Portogallo all’Estoril.<br />
in pista<br />
L’Autodromo di Adria, con i suoi tornanti alternati a brevi rettilinei<br />
non può mettere in risalto l’ottima ciclistica della <strong>RSV4</strong> R <strong>APRC</strong>,<br />
né permette di spremere il quattro cilindri a V di 65° come mer<strong>it</strong>erebbe,<br />
ma tutto ciò lo abbiamo già fatto in precedenza, quindi concentriamo<br />
la nostra attenzione sull’<strong>APRC</strong>. Premetto sin da sub<strong>it</strong>o<br />
che come sulle altre versioni, in sella alla <strong>RSV4</strong> R ci si sta proprio<br />
bene, a dispetto degli ingombri da 250, i comandi sono perfetti<br />
per un utilizzo sportivo estremo, mentre la moto, anche se non<br />
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»»<br />
» Prove<br />
curata e k<strong>it</strong>tata come la Factory,<br />
è davvero un gran bell’oggetto,<br />
rifin<strong>it</strong>o in maniera eccellente<br />
e con una linea che sta<br />
facendo scuola. Per l’occasione<br />
la forcella Sachs da 43 mm<br />
è stata regolata ad hoc per il<br />
test, sia nell’idraulica sia nel<br />
precarico molla, e così anche<br />
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Agile e leggera come<br />
nessun’ altra, la <strong>RSV4</strong> R <strong>APRC</strong><br />
è un fulmine<br />
in ingresso curva e<br />
nei cambi di direzione<br />
““<br />
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il mono. Inoltre è stato leggermente alzato anche il posteriore.<br />
I pneumatici montati sono dei Michelin Pilot Power One 2CT,<br />
che proprio per la loro estrazione semi-pistaiola dovrebbero far<br />
apprezzare maggiormente il lavoro svolto dal ATC (<strong>Aprilia</strong> Traction<br />
Control), avendo sicuramente prestazioni inferiori ai pneumatici<br />
in mescola specifici per l’uso in pista che hanno indossato<br />
le <strong>RSV4</strong> provate fino ad oggi. Pochi giri e tutto è come prima,<br />
come quella volta a Estoril. Agile e leggera come nessun’altra, la<br />
<strong>RSV4</strong> R <strong>APRC</strong> è un fulmine in ingresso curva e nei cambi di direzione,<br />
mentre le migliorie apportate alla gestione dell’elettronica<br />
del motore (e quindi anche al ride by wire) hanno annullato<br />
qualsiasi tipo di incertezza nell’erogazione. Il cambio dotato di<br />
AQS (<strong>Aprilia</strong> Quick Shift) è splendido ed estremamente rapido.<br />
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Eccezionale come sempre la gestione elettronica sia delle mappature<br />
(qui ho usato praticamente solo la Track) sia delle tarature<br />
del ATC (<strong>Aprilia</strong> Traction Control) che permettono una regolazione<br />
in tempo reale attraverso i due pulsanti sul blocchetto<br />
sinistro. Le continue frenate che caratterizzano il tracciato sono<br />
un bel banco prova per l’impianto frenante, che ha ben poco tempo<br />
e spazio per raffreddarsi, ma anche dopo svariati giri a r<strong>it</strong>mo<br />
elevato la triade di dischi non ha battuto ciglio, mentre la potenza<br />
frenante e la corsa della leva sono rimaste costanti. A mostrare<br />
qualche incertezza era semmai l’assetto della moto, o meglio della<br />
forcella, troppo morbida per i miei gusti, che portava ad alleggerire<br />
troppo il posteriore nelle staccate più violente. Ma andare un filo<br />
lunghi non è un problema quando si è in sella a questa moto che ha<br />
7
ZOOM<br />
ZOOM<br />
ZOOM<br />
8 9
1 L’impianto frenante dopo svariati<br />
giri a r<strong>it</strong>mo elevato non ha battuto<br />
ciglio.<br />
2 Il terminale di scarico riprende il<br />
look di quello montato sulla versione<br />
Factory <strong>APRC</strong>.<br />
3 La rapportatura del cambio è stata<br />
accorciata.<br />
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1<br />
2<br />
3<br />
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capac<strong>it</strong>à di chiudere le traiettorie, sconosciute alla concorrenza.<br />
Sotto esame l’ATC si è comportato molto bene, le vistose perd<strong>it</strong>e<br />
di aderenza del pneumatico posteriore, messo a dura prova sia<br />
dalle aperture di gas repentine in usc<strong>it</strong>a dalle curve più lente, sia<br />
dalla elevata temperatura dell’asfalto (nell’aria c’erano all’incirca<br />
28°) sono state bloccate sul nascere, ma quel tanto che basta a<br />
non rallentare la moto, che fa strada e scorre fluida. Con l’ATC posizionato<br />
sul 2 (8 è la regolazione massima) il posteriore pattina,<br />
ma rimane controllabile pur lasciando vistosi segni sull’asfalto.<br />
Chiamato a repentini interventi anche l’AWC (<strong>Aprilia</strong> Wheelie Control)<br />
che ha lasciato spazio lim<strong>it</strong>ato a qualsiasi tipo di impennata.<br />
Queste vengono smorzate in modo molto progressivo e tutt’altro che<br />
fastidioso (e il cronometro ringrazia). L’ALC (<strong>Aprilia</strong> Launch Control)<br />
non è stato possibile provarlo, e per questo vi rimando alla<br />
prova di Jerez, dove lo utilizzammo con grande soddisfazione. In<br />
sintesi questo sistema, l’<strong>APRC</strong>, è dati alla mano quanto di meglio<br />
offra il mercato in termini di controlli dinamici della moto, controlli<br />
che se regolati in un certo modo, aiutano i veri manici a raggiungere<br />
i propri lim<strong>it</strong>i in sicurezza, mentre quelli che pensano di avere il<br />
talento di Biaggi, ma che di Biaggi hanno solo le grafiche di qualche<br />
accessorio, possono divertirsi in sicurezza, senza rischiare le<br />
proprie ossa e di piegare in due una moto da 18.000 € f.c.<br />
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K BELLAAA!!!<br />
è talmente bella che<br />
potevano anche non dotarla di un<br />
motore e venderla come<br />
elemento di arredo..dal vivo è<br />
ancora più bella.<br />
rho01 - 24/06/2011<br />
Arte in movimento...<br />
Sono stato stregato da<br />
questa bellissima moto mi sono<br />
innamorato al primo sguardo cosi<br />
bella che penso rimarra un<br />
riferimento estetico x qualche<br />
anno. è un pezzo di arte e<br />
tecnologia che non ci si stanca<br />
mai di guardare.<br />
fabrix06 - 25/06/2011<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Leggi e partecipa ai commenti »<br />
APRILIA<br />
<strong>RSV4</strong> R<br />
Tempi: 4<br />
€ 18.000<br />
Cilindri: 4<br />
Cilindrata: 998.9 cc<br />
Disposizione cilindri: a V<br />
long<strong>it</strong>udinale di 65°<br />
Raffreddamento: a liquido<br />
Avviamento: E<br />
Potenza: 180 cv (132 kW) / 12500 giri<br />
Coppia: 11.73 kgm / 10000 giri<br />
Marce: 6<br />
Freni: DD-D<br />
Misure freni: 320-220 mm<br />
Misure cerchi (ant./post.): 17’’ / 17’’<br />
Normativa antinquinamento: Euro 3<br />
Peso: 179 kg<br />
Lunghezza: 2050 mm<br />
Larghezza: 715 mm<br />
Capac<strong>it</strong>à serbatoio: 17 l<br />
Segmento: Super Sportive<br />
11
SPeCiAle MOtOGP<br />
IL GRAN PREMIO<br />
DI ASSEN<br />
12 13
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Spies vince il GP di Assen<br />
di Giovanni Zamagni | Spies conquista la sua prima v<strong>it</strong>toria in<br />
<strong>Moto</strong>GP davanti a Stoner e Dovizioso. Rossi taglia il traguardo in<br />
quarta posizione<br />
ASSEN – Trionfa Ben<br />
Spies, Casey Stoner<br />
chiude secondo e allunga<br />
in classifica generale, un<br />
altro podio per Andrea Dovizioso.<br />
Quarto Valentino Rossi, sesto,<br />
in rimonta, Jorge Lorenzo,<br />
un altro gravissimo errore per<br />
Marco Simoncelli.<br />
Sotto un cielo carico di pioggia,<br />
ma con l’asfalto asciutto dal<br />
primo all’ultimo giro, il GP d’Olanda,<br />
una volta di più, non ha<br />
regalato emozioni, se non dopo<br />
poche curve, quando Simoncelli<br />
ha perso il controllo della<br />
sua Honda, travolgendo l’incolpevole<br />
Lorenzo.<br />
Entrambi sono poi ripart<strong>it</strong>i, con<br />
Jorge sesto e Simoncelli nono.<br />
14<br />
DOMiNiO SPieS<br />
La v<strong>it</strong>toria di Spies non è mai stata in discussione: come in prova,<br />
l’iridato SBK ha martellato su tempi velocissimi, nonostante il<br />
gran freddo che ha costretto tutti i piloti a partire con entrambe le<br />
gomme morbide.<br />
Si era visto in prova che qui la Yamaha era compet<strong>it</strong>iva e la grande<br />
rimonta di Lorenzo lo conferma: se non fosse caduto al primo<br />
giro, la M1 avrebbe fatto una doppietta, perché Jorge ha girato in<br />
tempi velocissimi. Tagliato il traguardo il campione del mondo ha<br />
tuonato: “Fossi io la direzione gara, a uno come Simoncelli r<strong>it</strong>irerei<br />
la licenza”.<br />
DOVi CONSiSteNte<br />
L’inconsistenza, purtroppo, di Simoncelli fa pari con la grande<br />
consistenza di Dovizioso, che è al terzo podio in quattro gare, secondo<br />
consecutivo.<br />
Il Dovi ha fin<strong>it</strong>o piuttosto staccato dai primi, ma per metà gara ha<br />
tenuto il passo di Stoner, per poi rallentare il r<strong>it</strong>mo a causa di problemi<br />
di gomme. Adesso Andrea è a soli 9 punti dal secondo posto<br />
in campionato.<br />
Di ROSSi lA PRiMA DuCAti<br />
Dopo qualifiche difficilissime, Valentino Rossi in gara è stato, ancora<br />
una volta, più efficace che in prova. Il piazzamento, quarto, è<br />
sicuramente un buon risultato per come era part<strong>it</strong>a la gara, ma il<br />
distacco – 30”684 in 26 giri – è comunque elevatissimo: la strada<br />
è ancora lunga. Non bisogna dimenticare, però, che si è corso nelle<br />
peggiori condizioni possibili per la Ducati e finire con una moto<br />
mai usata prima davanti al compagno di squadra è comunque<br />
soddisfacente. E’ chiaro, però, che Rossi e la Ducati sognano altri<br />
risultati.<br />
i PRiMi COMMeNti<br />
Ben Spies: “E’ davvero fantastico vincere con questi colori, in una<br />
giornata memorabile per la Yamaha. Qui la mia M1 era fantastica e<br />
ho potuto spingere al massimo dall’inizio alla fine, Un grazie anche<br />
al team, che ha lavorato davvero bene”.<br />
Casey Stoner: “E’ stato un fine settimana difficile per noi e questa<br />
mattina nel warm up avremmo voluto fare delle modifiche che<br />
siamo riusc<strong>it</strong>i a fare solo in parte. In gara, comunque, siamo andati<br />
meglio che in prova: quando c’è stato l’incidente nelle prime curve,<br />
non ho cap<strong>it</strong>o bene cosa fosse successo, ma Spies ha preso unpo’<br />
di vantaggio, mentre io sono stato più conservativo. Volevo raggiungerlo,<br />
ma oggi lui andava semplicemente troppo forte: per me<br />
il secondo posto è un ottimo risultato.<br />
Andrea Dovizioso: “Sono contentissimo. Siamo arrivati in griglia<br />
con le gomme da bagnato, ma la pista era quasi completamente<br />
asciutta. Ho dovuto montare la gomma anteriore morbida, ma per<br />
il mio stile di guida è meglio la dura, perché io freno aggressivo fin<br />
dentro la curva. Così, dopo un po’ di giri prendevo troppi rischi e<br />
ho lasciato andare Stoner, ma poi è emerso anche un problema al<br />
posteriore, con tanto saltellamento.<br />
Ho temuto fosse successo qualcosa, ma fortunatamente Valentino<br />
era piuttosto staccato. Un altro podio va benissimo, manca<br />
solo l’ultimo passo.<br />
MOtO2<br />
Dopo una gara spettacolare, Marc Marquez ha vinto in sol<strong>it</strong>ario<br />
davanti a Kenan Sofuoglu e Bradley Sm<strong>it</strong>h, con Alex De Angelis<br />
quinto e Mattia Pasini sesto. Il capoclassifica del mondiale Stefan<br />
Bradl è scivolato a tre giri dal termine, mentre era in 11esima posizione:<br />
adesso il suo vantaggio è sceso a 57 punti su Marquez,<br />
adesso secondo nella generale.<br />
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Anno<br />
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Numero<br />
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<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
125<br />
Seconda v<strong>it</strong>toria per Maverick<br />
Vinales, bravissimo a prendere<br />
il largo quando è iniziato a piovigginare:<br />
mentre i suoi rivali<br />
alzavano il braccio chiedendo<br />
alla direzione corsa di fermare<br />
la gara, lui ha continuato a dare<br />
gas. Poi, appena i piloti hanno<br />
compiuto il 15esimo giro il GP<br />
è stato fermato con la bandiera<br />
rossa. Salom e Gadea hanno<br />
completato il podio.<br />
1 SPIES B.Yamaha Factory<br />
RacingLap 26<br />
2 STONER C.Repsol Honda<br />
Team+7.697<br />
3 DOVIZIOSO A.Repsol<br />
Honda Team+27.506<br />
4 ROSSI V.Ducati<br />
Team+30.684<br />
5 HAYDEN N.Ducati<br />
Team+43.172<br />
6 LORENZO J.Yamaha<br />
Factory Racing+44.536<br />
7 EDWARDS C.Monster<br />
Yamaha Tech 3+1:08.112<br />
8 AOYAMA H.+1:10.753<br />
9 SIMONCELLI M.San Carlo<br />
Honda Gresini+1:24.925<br />
10 ELIAS T.LCR Honda<br />
<strong>Moto</strong>GP+1:26.216<br />
Classifica<br />
GP di Assen<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Rossi: “Ci abbiamo messo troppo tempo<br />
per capire cosa fare”<br />
di Giovanni Zamagni | Il rapporto tra Rossi e Burgess non è più<br />
idilliaco come una volta e i malumori cominciano ad emergere.<br />
Dovizioso invece è concreto e costante, un buon periodo per il<br />
pilota Honda. Manca solo l’oro<br />
Rossi<br />
La Ducati ha sicuramente<br />
un buon potenziale,<br />
ma è difficilissimo da sfruttare.<br />
“La GP11.1 – è la sua analisi – è<br />
una moto nuova e per questo ci<br />
abbiamo messo troppo tempo<br />
per capire cosa bisognava fare.<br />
Come spesso ci è cap<strong>it</strong>ato,<br />
solo per la gara siamo riusc<strong>it</strong>i<br />
a trovare un buon assetto, anche<br />
perché la mia squadra non<br />
16<br />
conosce bene la Ducati. Alla fine in gara mi sono anche divert<strong>it</strong>o<br />
e ho fatto qualche sorpasso: questo è il bicchiere mezzo pieno.<br />
Siamo però troppo lontani dai primi e questo è il bicchiere mezzo<br />
vuoto. La GP11.1 ha risolto dei problemi della GP11 e il posteriore<br />
non si muove più come prima, ma noi speravamo che, quasi magicamente,<br />
si sistemasse anche davanti. Bisogna mettersi testa<br />
bassa e lavorare. Ieri, dopo le prove, avrei firmato per un quarto<br />
posto, e oggi quando vedevo che riuscivo ad andare forte quasi<br />
non ci credevo: certo, se avessimo avuto questo assetto in prova,<br />
sarei stato quinto o sesto e la gara sarebbe andata in tutt’altro<br />
modo. Sicuramente è più difficile lavorare sulla Ducati, bisogna<br />
fare più interventi ed è importante l’esperienza di chi conosce<br />
questa moto. Avere al mio fianco il mio team ha dei pro e dei contro:<br />
sicuramente, lavorando da tanti insieme, mi conoscono bene<br />
e hanno esperienza su di me, ma bisogna ascoltare di più le persone<br />
dentro al box che hanno esperienza con la Desmosedici. Quando<br />
uno è ab<strong>it</strong>uato a vincere sempre – o comunque spesso – quando<br />
soffre ha due soluzioni: o si impegna di più o di meno: spero<br />
sinceramente che la mia squadra scelga la prima opzione, come<br />
peraltro sto facendo io”. Insomma, il rapporto tra Rossi e Burgess<br />
non è più idilliaco come una volta e già a Silverstone erano emersi<br />
malumori dopo il disastro delle prove: un’altra variabile da tenere<br />
in considerazione e da seguire con grande attenzione.<br />
Dovizioso<br />
Forse non è il pilota più entusiasmante del mondo, ma Andrea Dovizioso<br />
è sicuramente concreto e consistente. I numeri sono dalla<br />
sua parte: sempre a punti nelle sette gare disputate fino a oggi,<br />
tre podi, di cui due consecutivi, negli ultimi quattro GP, nei quali<br />
ha totalizzato meno punti solo di Casey Stoner. Così Dovizioso ha<br />
rafforzato il suo terzo posto in classifica ed è a sole 9 lunghezze da<br />
Lorenzo: giusto che Andrea sia soddisfatto. “Un podio in queste<br />
condizioni è favoloso, anche considerando che venerdì mattina<br />
ero caduto facendomi male al piede sinistro e, soprattutto, perdendo<br />
praticamente tutto il turno. Stiamo lavorando bene, adesso<br />
dobbiamo recuperare un po’ di veloc<strong>it</strong>à, ma quando conta ci sono.<br />
Spies nei primi giri è andato velocissimo: per riuscirci devi essere<br />
preparato psicologicamente, fidarti delle gomme e avere un po’<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
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01<br />
Numero<br />
22<br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
di fortuna. Ha fatto una gara<br />
speciale: tanto di cappello. Noi<br />
stiamo lavorando benissimo,<br />
ma non siamo ancora incisivi al<br />
100%: del resto, questo è il mio<br />
approccio e il mio carattere. In<br />
gara le condizioni erano difficilissime<br />
e da metà gara in poi ho<br />
dovuto anche fare i conti con<br />
un’anomala vibrazione al posteriore:<br />
ho rallentato, ma è aumentata<br />
e temevo di non finire<br />
la gara. Fortunatamente, però,<br />
sono arrivato al traguardo e<br />
non ho perso la posizione, perché<br />
Rossi era lontano”. Poi una<br />
considerazione su Marco Simoncelli.<br />
“E’ incredibile il passo<br />
in avanti fatto da Simoncelli e<br />
dalla sua squadra quest’anno.<br />
E’ velocissimo in tutte le condizioni,<br />
ma non basta, perché se<br />
guardi solo alla rapid<strong>it</strong>à, Stoner<br />
avrebbe già conquistato dieci<br />
mondiali: non sempre è giusto<br />
sfruttare al massimo la moto”.<br />
17
ASSEN – Marco Simoncelli<br />
è avvil<strong>it</strong>o, Jorge<br />
Lorenzo è avvelenato.<br />
Dopo essersi scontrati a parole<br />
prima all’Estoril e poi a<br />
Le Mans, questa volta le loro<br />
traiettorie si sono incrociate in<br />
pista, con effetti devastanti: entrambi<br />
a terra alla quinta curva,<br />
la prima a sinistra. E’ stato un<br />
classico incidente di gara, dove<br />
Simoncelli non ha commesso<br />
una scorrettezza, ma soltanto<br />
un errore, ma secondo il campione<br />
del mondo Marco, questa<br />
volta, andrebbe pun<strong>it</strong>o. “Ho<br />
detto a caldo – tuona lo spagnolo<br />
– e lo confermo a freddo,<br />
che se io fossi la Direzione Gara<br />
lo fermerei per una gara, così<br />
capirebbe come avevo cap<strong>it</strong>o<br />
quando mi avevano squalificato<br />
per una gara”. Simoncelli sa<br />
di aver sbagliato, ma non vuole<br />
sentir parlare di penalizzazione.<br />
“Mi sembra una polemica<br />
inutile – sottolinea – le gare<br />
sono fatte così. E’ un incidente<br />
simile a quello tra Rossi e Stoner<br />
a Jerez, ma allora nessuna<br />
aveva avuto da ridire”. In effetti,<br />
non si può proprio parlare di<br />
scorrettezza, ma è chiaro che<br />
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Lorenzo: “Se fossi nella Direzione Gara<br />
fermerei Simoncelli per una gara”<br />
di Giovanni Zamagni | Marco Simoncelli è avvil<strong>it</strong>o, Jorge Lorenzo è<br />
avvelenato. Dopo essersi scontrati a parole prima all’Estoril e poi a<br />
Le Mans, questa volta le loro traiettorie si sono incrociate in pista,<br />
con effetti devastanti<br />
Marco ha sbagliato. Ed è il primo a saperlo. “Dovevo stare più attento<br />
– ammette Sic -, non ci sono scuse. Ho compromesso tutto<br />
con quel sorpasso su Lorenzo, anche se non mi sembrava di aver<br />
rischiato. E’ chiaro che me lo potevo risparmiare con la gomma<br />
fredda, anche perché ero terzo e non ultimo, non avevo bisogno<br />
di forzare per recuperare. Mi spiace davvero aver coinvolto Jorge<br />
nella scivolata, gli chiedo scusa, ma queste sono le gare, non sono<br />
certo caduto apposta”. La replica di Lorenzo è piccata. “E’ evidente<br />
che non volesse cadere e farmi scivolare, ma non può guidare<br />
come se stesse giocando alla Play Station! Io ero già al lim<strong>it</strong>e,<br />
eppure lui è entrato ancora più all’interno e piegato di me: con le<br />
gomme fredde era inev<strong>it</strong>abile che cadesse. La sua non è stata una<br />
scorrettezza, non è una manovra sanzionabile, ma bisognerebbe<br />
fare qualcosa. E’ incredibile che non capisce che deve cambiare il<br />
suo stile, che non apprenda dai suoi errori: dovrebbe aver imparato<br />
che guida troppo aggressivo. Il risultato è che, per colpa sua, ho<br />
perso una grande occasione, perché oggi ero più veloce di Stoner<br />
e si potevano recuperare punti in classifica. Invece ne ho persi altri<br />
dieci e adesso ne ho 28 di distacco”. Ancora una volta, quindi, Simoncelli<br />
si trova ad affrontare una s<strong>it</strong>uazione delicata: meno male<br />
che la prossima gara è al Mugello e non a Valencia…<br />
18 19
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Le pagelle del GP di Assen<br />
di Giovanni Zamagni | Grande gara di Spies, Lorenzo conferma, non<br />
che ce ne fosse bisogno, di essere un grande campione. Un otto tondo<br />
per Stoner e Dovizioso: convincenti anche in un fine settimana difficile.<br />
Sette per Rossi<br />
BeN SPieS VOTO 10<br />
Grande gara, senza sbavature,<br />
nonostante condizioni<br />
davvero cr<strong>it</strong>iche. Spies<br />
è stato velocissimo in prova e<br />
devastante in gara, con una tattica<br />
perfetta: ha attaccato all’inizio<br />
per sfruttare la caduta alle<br />
sue spalle, poi ha amministrato.<br />
E’ il pilota più forte passato<br />
dalla SBK alla <strong>Moto</strong>GP.<br />
CASeY StONeR 8<br />
Se fai secondo dopo un fine<br />
settimana difficile, allora significa<br />
che è proprio il tuo anno.<br />
20<br />
Per una volta, l’australiano non è stato troppo convincente né<br />
sull’asciutto né sul bagnato, ma in gara ha centrato il massimo risultato<br />
possibile: altro che pilota mentalmente fragile!<br />
ANDReA DOViZiOSO 8<br />
In passato, dopo essere caduto venerdì, facendosi male al piede<br />
sinistro e perdendo di fatto un turno di lavoro sull’asciutto, su una<br />
pista a lui piuttosto ostica, sarebbe stato opaco. Invece Dovi si è<br />
difeso alla grande, nonostante qualche problema di gomme: la sua<br />
pol<strong>it</strong>ica dei “piccoli passi” sta pagando alla grande. Nelle ultime<br />
quattro gare, solo Stoner ha fatto più punti di lui.<br />
VAleNtiNO ROSSi 7<br />
A Silverstone, Valentino aveva equamente diviso le colpe tra pilota,<br />
moto e squadra, ma ad Assen il pilota è stato decisamente più<br />
efficace della squadra, che ha impiegato troppo tempo per trovare<br />
una strada corretta. Correre con la GP11.1 è stato un azzardo e<br />
le difficoltà erano prevedibili, ma non è possibile vedere Rossi alle<br />
spalle di Abraham in prova. In gara Valentino ci mette sempre una<br />
pezza, ma nemmeno lui può fare miracoli.<br />
NiCKY HAYDeN 5<br />
Non è facile correre nella sua s<strong>it</strong>uazione, perché tutte le attenzioni<br />
vanno a Rossi.<br />
Con un compagno così è dura non demoralizzarsi, ma dovrebbe<br />
comunque fare un po’ di più.<br />
JORGe lOReNZO 7,5<br />
Ha disputato una gran gara, dimostrando di avere il passo per fare<br />
secondo, se non addir<strong>it</strong>tura per battere Spies: è un gran combattente.<br />
COliN eDWARDS 5<br />
Non è riusc<strong>it</strong>o a ripetere il “miracolo” di Silverstone: con una Yamaha<br />
così compet<strong>it</strong>iva e su una delle sue piste favor<strong>it</strong>e, avrebbe<br />
dovuto fare meglio.<br />
HiROSHi AOYAMA 5<br />
Cambiare team e moto non è facile per nessuno, ma la sua prestazione<br />
è la dimostrazione che non basta avere una moto ufficiale<br />
per stare davanti.<br />
MARCO SiMONCelli 4<br />
Un altro errore, un’altra grande possibil<strong>it</strong>à gettata al vento. I tempi<br />
realizzati praticamente senza la pedana di sinistra e con un semimanubrio<br />
storto, dimostrano che Simoncelli aveva la possibil<strong>it</strong>à di<br />
vincere, ma deve imparare a controllarsi: come ha detto lui stesso,<br />
non c’era nessun bisogno di forzare un sorpasso alla quinta curva<br />
del primo giro.<br />
tONi eliAS 5<br />
L’impegno è encomiabile, i risultati disastrosi: se non altro non è<br />
stato ultimo né in prova né in gara.<br />
AlVARO BAutiStA 5<br />
Ti accorgi che c’è solo leggendo la classifica finale.<br />
HeCtOR BARBeRA 4<br />
Nel suo caso, ti accorgi che c’è solo perché viene doppiato.<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
KOSuKe AKiYOSHi 4<br />
Di mestiere fa il collaudatore,<br />
non il pilota: l’importante è che<br />
non faccia danni e non li ha fatti.<br />
CAl CRutCHlOW 5<br />
Ha fin<strong>it</strong>o ultimo, ma dopo un<br />
cambio gomme: finché l’anteriore<br />
ha tenuto, stava facendo<br />
una gara discreta. Non dimentichiamo<br />
che si è operato a una<br />
spalla pochi giorni fa.<br />
RANDY De PuNiet 4<br />
Un disastro assoluto: questa<br />
volta è caduto al secondo giro.<br />
KARel ABRAHAM 5<br />
Un voto in più perché in prova è<br />
stato ancora una volta il miglior<br />
pilota Ducati.<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
15<br />
16<br />
17<br />
18<br />
»»<br />
»<br />
Classifica <strong>Moto</strong>GP<br />
Stoner C.<br />
Lorenzo J.<br />
Dovizioso A.<br />
Rossi V.<br />
Hayden N.<br />
Pedrosa D.<br />
Spies B.<br />
Aoyama H.<br />
Edwards C.<br />
Simoncelli M.<br />
Barbera H.<br />
Elias T.<br />
Abraham K.<br />
Crutchlow C.<br />
Capirossi L.<br />
De Puniet R.<br />
Hopkins J.<br />
Akiyoshi K.<br />
136<br />
108<br />
99<br />
81<br />
71<br />
61<br />
61<br />
51<br />
46<br />
39<br />
35<br />
34<br />
33<br />
32<br />
22<br />
10<br />
6<br />
3<br />
21
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GP d’Olanda. Lo sapevate che...<br />
di Giovanni Zamagni | Che Alberto Puig, manager di Pedrosa,<br />
si è presentato ad Assen, in incogn<strong>it</strong>o? Che la Dorna ha prolungato<br />
l’accordo con Montmelò (Barcellona) fino al 2016 e che a Motegi si<br />
stanno già preparando per il GP?<br />
PilOti HRC A teRRA –<br />
Sabato mattina, durante<br />
le libere della <strong>Moto</strong>GP,<br />
in due minuti sono fin<strong>it</strong>i a terra<br />
tutti e tre i piloti Honda HRC:<br />
prima è scivolato Casey Stoner,<br />
senza conseguenze, poi, nella<br />
stessa curva e nello stesso<br />
modo Andrea Dovizioso, che<br />
ha riportato l’incrinatura del 5<br />
metatarso del piede sinistro,<br />
quindi Hiroshi Aoyama, protagonista<br />
del volo più spettacolare.<br />
Il giapponese se l’è cavata<br />
22<br />
con una brutta botta lombare. Tutti e tre sono comunque tornati in<br />
pista e hanno regolarmente fin<strong>it</strong>o la sessione.<br />
PuiG iN iNCOGN<strong>it</strong>O – Alberto Puig, manager di Dani Pedrosa, si<br />
è presentato ad Assen, assolutamente in incogn<strong>it</strong>o. Alberto, che è<br />
pagato anche dalla HRC, girava in ab<strong>it</strong>i borghesi e non aveva avvert<strong>it</strong>o<br />
nessuno, nemmeno i dirigenti Honda, del suo arrivo in Olanda.<br />
Naturalmente Puig non ha rilasciato dichiarazioni se non che “Dani<br />
sta meglio e tornerà in pista al Mugello”.<br />
BeNVeNutO Nel CluB! – Colin Edwards è grande amico di<br />
Valentino Rossi, ma è anche uno che scherza e ironizza sempre<br />
volentieri. Mercoledì, durante la tradizione conferenza stampa di<br />
presentazione del GP, alla quale partecipava anche Nicky Hayden,<br />
seduto proprio a fianco di Edwards, è stato chiesto al pilota della<br />
Ducati perché lui non disponesse della GP11.1. “Stanno lavorando,<br />
ci vuole tempo e poi la rotazione dei motori…” ha risposto Nicky<br />
timidamente. Edwards gli ha dato una pacca sulla spalla e gli ha<br />
detto: “Benvenuto nel club dei compagni di squadra di Valentino!”.<br />
4 GP iN SPAGNA FiNO Al 2016 – Come era ampiamente prevedibile,<br />
la Dorna, dopo aver rinnovato il contratto con Jerez, Aragon e<br />
Valencia, ha prolungato l’accordo con Montmelò (Barcellona) fino<br />
al 2016. Quindi, per almeno cinque anni, si continueranno a correre<br />
quattro GP in Spagna: ma fuori dalla porta di Ezpeleta non ci<br />
doveva essere la fila di organizzatori desiderosi di avere una gara<br />
iridata?<br />
CAPiROSSi: “NON MOllO!” – Le difficoltà sono evidenti, i risultati<br />
ben al di sotto delle aspettative, ma Loris Capirossi assicura che<br />
continuerà a spingere al 100% delle sue possibil<strong>it</strong>à fino al termine<br />
della stagione. “L’anno scorso, con la Suzuki, a metà stagione ero<br />
completamente demotivato, ma non è così adesso. Io do sempre<br />
il massimo e sarà così fino alla fine, perché credo in questa scelta<br />
e lo devo a Paolo Campinoti (proprietario del team Pramac, nda)”.<br />
Nemmeno il brutto incidente di venerdì, con lussazione della spalla<br />
destra e sospetta frattura della cartilagine di alcune costole ha<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
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»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
tolto la voglia al tre volte iridato:<br />
Capirossi ha già annunciato<br />
che farà di tutto per correre al<br />
Mugello.<br />
MOteGi RiASFAltAtO – In<br />
attesa della decisione defin<strong>it</strong>iva<br />
della FIM, prevista per il GP<br />
d’Italia, a Motegi stanno lavorando<br />
per l’organizzazione del<br />
GP del Giappone, in calendario<br />
il 3 ottobre. Il tracciato è stato<br />
riasfaltato al 70% e settimana<br />
scorsa i piloti della SBK giapponesi<br />
hanno girato a Motegi,<br />
dichiarando che “il circu<strong>it</strong>o è<br />
in perfette condizioni”. Nessun<br />
dubbio al riguardo, non è certo<br />
la pista il problema…<br />
RASSeGNA StAMPA1 – T<strong>it</strong>oli<br />
dei giornali <strong>it</strong>aliani di venerdì<br />
24 giugno a commento del<br />
23
secondo posto nelle libere di<br />
Valentino Rossi. Gazzetta dello<br />
Sport: “Rossi di nuovo all’attacco:<br />
“Questa Ducati mi piace”.<br />
Repubblica: “Sorpresa, si rivede<br />
il vero Rossi “Ho ricominciato<br />
a divertirmi”. Corriere dello<br />
Sport: “Valentino già vola con la<br />
nuova Ducati. Rossi: Questa è la<br />
moto giusta”. Tuttosport: “Vale<br />
torna a volare”. La Stampa. “La<br />
Ducati del futuro riporta Rossi<br />
al passato. “Torno a divertirmi”.<br />
Corriere della Sera: “Prima<br />
usc<strong>it</strong>a per Rossi e la Ducati bis.<br />
“Mi diverto”.<br />
RASSeGNA StAMPA2 – T<strong>it</strong>oli<br />
dei giornali <strong>it</strong>aliani di sabato 25<br />
giugno a commento dell’11esimo<br />
posto in qualifica di Valentino<br />
Rossi. Gazzetta dello Sport:<br />
“Vale è deluso: “Sono più lento<br />
del previsto”. Repubblica: “L’illusione<br />
Valentino è già svan<strong>it</strong>a”.<br />
Corriere della Sera: “Simoncelli<br />
lotta con i demoni, Rossi con la<br />
24<br />
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Ducati”. Corriere dello Sport: “Rossi, l’illusione di un giorno solo”.<br />
Tuttosport: “La moto non va. Rossi: “Non posso guidarla come<br />
vorrei e fatico in curva”. Il Giornale: “La ducati è nuova i problemi<br />
vecchi: Valentino solo 11esimo”.<br />
CAMBiO D’ORARiO – A volte accadono cose strane nel motomondiale.<br />
Dall’inizio dell’anno, tutti i team, d’accordo con l’ufficio stampa<br />
della Dorna, hanno programmato gli orari delle interviste con<br />
i piloti, in modo che non ci siano sovrapposizioni, consentendo a<br />
tutti di lavorare. Nonostante questo, venerdì la Dorna ha annunciato<br />
una conferenza stampa di Carmelo Ezpeleta e di Herve Poncharal,<br />
presidente dell’Irta, per le 16.30, in contemporanea, quindi, con<br />
quella di Valentino Rossi! Solo dopo le proteste dei giornalisti, la<br />
conferenza stampa di Dorna e Irta è stata posticipata a sabato alle<br />
11: ma la Dorna sa cosa succede nel paddock?<br />
GOMMe, CHe CAOS! – Da un paio d’anni i piloti - e non solo – denunciano<br />
il problema gomme, pericolosissime nei primi giri, perché<br />
non entrano in temperatura. “L’assurdo è che si rischia di più quando<br />
si va piano di quando tiri al 100%” sintetizza perfettamente la<br />
s<strong>it</strong>uazione Marco Simoncelli. Se poi fa freddo, come è successo ad<br />
Assen, il problema si acuisce e giovedì durante la Safety Commission<br />
i piloti hanno chiesto che venga cambiato qualcosa. “Secondo<br />
noi – spiega Andrea Dovizioso – la Bridgestone deve assolutamente<br />
intervenire. Tutti i piloti sono d’accordo nel dire che non ha senso<br />
avere una prestazione così buona, che la gomma duri così tanto:<br />
sarebbe meglio avere un pneumatico che si scalda prima”. Venerdì<br />
mattina, Capirossi ha parlato con Hiroshi Yamada, numero uno di<br />
Bridgestone e al pomeriggio era stato deciso di aggiungere per la<br />
gara una gomma posteriore più morbida, come quella utilizzata a<br />
Silverstone. Un furgone stava già partendo dalla Germania, ma poi<br />
la Honda si è opposta e non essendoci l’unanim<strong>it</strong>à il trasporto è<br />
stato bloccato. E’ chiaro comunque che la s<strong>it</strong>uazione è diventata<br />
insostenibile: due mescole per la <strong>Moto</strong>GP sono troppo poche.<br />
YAMAHA BiANCO/ROSSA: uN SuCCeSSO! – La colorazione<br />
bianco-rossa della Yamaha per celebrare il 50esimo anniversario<br />
di gare della Casa giapponese è così bella ed è piaciuta così tanto<br />
che sulla pagina Tw<strong>it</strong>ter più di 1000 messaggi hanno chiesto alla<br />
Yamaha di mantenerla anche per le prossime gare. In effetti, non<br />
avendo uno sponsor, la cosa sarebbe fattibile, se non fosse che<br />
nel 2007 il presidente della Yamaha ha deciso che tutte le moto<br />
da competizioni della Casa dei tre Diapason devono essere blu e<br />
nere. Peccato, perché quella bianca e rossa ha veramente un altro<br />
fascino.<br />
HONDA 1000 NO Al MuGellO – Lunedì 4 luglio i piloti avranno<br />
a disposizione una giornata di prove supplementare al Mugello:<br />
le Case dovevano scegliere se girare con la 1000 del 2012 o con<br />
la 800 del 2011. Sembrava che la Honda girasse con la 1000, ma<br />
i programmi sono stati cambiati e verrà utilizzata la 800: probabilmente<br />
la 1000, che ha debuttato a Jerez con Stoner, è già così<br />
compet<strong>it</strong>iva che la Casa giapponese preferisce non scoprire le<br />
sue carte. Non la proverà nemmeno la yamaha, che ha deciso di<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
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»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
posticipare il debutto ai test di<br />
Brno del 15 agosto.<br />
iRtA e DORNA PeR 5 ANNi –<br />
La Dorna, la società spagnolo<br />
che organizza il motomondiale,<br />
e l’Irta, l’associazione dei team,<br />
ha rinnovato l’accordo di collaborazione<br />
per altri cinque anni.<br />
DuCAti e ABRHAM ANCHe<br />
Nel 2012 – Il team Carbon ha<br />
rinnovato l’accordo con la Ducati<br />
e anche nel 2012 sarà al via<br />
della <strong>Moto</strong>GP con un pilota, Karel<br />
Abraham.<br />
iO l’AVeVO DettO – Max Temporali<br />
(Mediaset Premium),<br />
dopo le prime libere di giovedì:<br />
“Non ho mai visto quest’anno<br />
Rossi così a suo agio sulla<br />
moto”. Valentino Rossi dopo le<br />
qualifiche di venerdì: “Non sono<br />
a mio agio, non riesco a guidare,<br />
non riesco a entrare in curva<br />
come vorrei”.<br />
25
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I perché del GP di Assen<br />
di Giovanni Zamagni | Perché Simoncelli e il team Gresini non hanno<br />
Voluto le gomme morbide? Perché Ben Spies è andato così bene?<br />
Perché Rossi non è soddisfatto del lavoro di Jeremy Burgess?<br />
Perché Marco Simoncelli<br />
e il team Gresini<br />
non hanno voluto che<br />
la Bridgestone portasse una<br />
gomma più morbida rispetto<br />
a quelle utilizzate in prova?<br />
Risponde Simoncelli. “Sono<br />
d’accordo, in linea di principio,<br />
che la Bridgestone porti<br />
una gomma più morbida, ma<br />
non dopo le qualifiche, quando<br />
ormai l’assetto della moto è<br />
26<br />
stato fatto. Se dovesse accadere una circostanza simile ad Assen<br />
(temperature molto più fredde del previsto, nda) è giusto che la<br />
Bridgestone intervenga, ma dopo le libere, non dopo le qualifiche”.<br />
Perché Andrea Dovizioso non è riusc<strong>it</strong>o a tenere il passo di<br />
Casey Stoner?<br />
Risponde Dovizioso. “Per il mio stile di guida, la gomma morbida<br />
anteriore non va bene, perché freno molto dentro la curva. Purtroppo,<br />
quando siamo arrivati sullo schieramento, faceva veramente<br />
freddo e le condizioni estreme mi hanno consigliato di non<br />
azzardare la dura: se l’avessi fatto, probabilmente sarei riusc<strong>it</strong>o a<br />
giocarmela con Stoner, perché lui non era troppo a posto”.<br />
Perché Ben Spies è andato così bene ad Assen?<br />
In questo tracciato si derapa di più che in altre piste e conta molto<br />
la veloc<strong>it</strong>à di percorrenza in curva, una qual<strong>it</strong>à che contraddistingue<br />
da sempre Spies e la Yamaha, che in queste circostanze consuma<br />
meno le gomme. Non a caso, anche Lorenzo estremamente<br />
rapido, realizzando il suo giro più veloce, il terzo in assoluto, al<br />
26esimo dei 26 giri del GP.<br />
Perché Cal Crutchlow è rientrato ai box a sost<strong>it</strong>uire la gomma<br />
anteriore e perché Colin edwards ha rallentato vistosamente<br />
nel finale?<br />
Edwards, come il compagno di squadra, aveva la gomma completamente<br />
distrutta. Difficile dare una spiegazione, tanto che anche<br />
il team manager Hervè Poncharal non ha saputo rispondere. “Le<br />
gomme erano uguali per tutti e gli ingegneri Yamaha hanno detto<br />
che l’assetto delle quattro M1 era molto simile. Forse, ma è solo<br />
un’ipotesi, Crutchlow frenava troppo aggressivo, ma lo stesso<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
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Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
non si può dire di Edwards, che<br />
è sempre stato molto dolce in<br />
staccata”.<br />
Perché Valentino Rossi non è<br />
completamente soddisfatto<br />
del lavoro di Jeremy Burgess?<br />
Secondo Valentino, il tecnico<br />
australiano è troppo conservativo<br />
e ci mette troppo tempo<br />
a individuare la strada per trovare<br />
la migliore messa a punto<br />
della Ducati. In gara Rossi ci<br />
mette sempre una pezza, ma<br />
in prova fatica troppo, come<br />
peraltro succedeva già ai tempi<br />
della Yamaha.<br />
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GP d’Olanda<br />
In pista con Andrea Dovizioso<br />
Il pilota ufficiale del Repsol Honda Team ci descrive<br />
il circu<strong>it</strong>o di Assen. Il Dovi ci parla anche di quella<br />
volta che sfiorò il t<strong>it</strong>olo 250<br />
Continua la rubrica che prima della gara vede il pilota Honda<br />
protagonista su <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> questa volta si sposta in Olanda sul<br />
circu<strong>it</strong>o di Assen. Un doppio appuntamento da non perdere<br />
dedicato al campionato di motociclismo più famoso al mondo e<br />
al pilota di Forlì, quarto classificato nel mondiale 2010. Nella prima<br />
rubrica Andrea Dovizioso ci accompagna in un giro di pista spiegandoci<br />
ogni segreto del circu<strong>it</strong>o di Assen.<br />
Saliamo sulla sua moto virtuale e scopriamo i punti più interessanti<br />
del tracciato, descr<strong>it</strong>to con grande competenza. Potremo così<br />
guardare le gare in TV, la domenica, con un occhio decisamente<br />
diverso e potremo stupire gli amici con osservazioni da “vero pilota”!<br />
la seconda rubrica è un’ined<strong>it</strong>a intervista di Giovanni Zamagni<br />
a Dovizioso, che verrà suddivisa e presentata durante le 18<br />
puntate, prima di ogni giro di pista.<br />
Si comincia con una presentazione del pilota e di segu<strong>it</strong>o i temi<br />
affrontati:<br />
3 aprile (Jerez, Spain): Valentino Rossi<br />
1 maggio (Estoril, Portugal): Timido come Mamma, testardo come<br />
Papà<br />
15 maggio (Le Mans, France): Quella volta in <strong>Moto</strong>GP...<br />
5 giugno (Circu<strong>it</strong> de Catalunya, Catalunya): Dovi bambino<br />
12 giugno (Silverstone, Great Br<strong>it</strong>ain): I miei 3 anni di <strong>Moto</strong>GP<br />
25 giugno (Assen, Netherlands): Mondiale 250, che peccato!<br />
3 luglio (Mugello, Italy): Io e mia figlia Sara<br />
17 luglio (Sachsenring, Germany): Io e Simoncelli<br />
24 luglio (Mazda Raceway, Un<strong>it</strong>ed States): Sulla mia pelle<br />
14 agosto (Automotodrom Brno, Czech Republic): Io e Kevin<br />
Schwantz<br />
28 agosto (Indianapolis, Indianapolis): Internet...?<br />
4 settembre (Misano, San Marino): Le prima gare<br />
18 settembre (<strong>Moto</strong>rland Aragon, Aragon): Io e i soldi<br />
2 ottobre (Motegi, Japan): La preparazione è importante!<br />
16 ottobre (Phillip Island, Australia): V<strong>it</strong>a da piloti <strong>Moto</strong>GP<br />
23 ottobre (Sepang Circu<strong>it</strong>, Malaysia): Ahi, che male le cadute!<br />
28 29<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
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Anno<br />
01<br />
Numero<br />
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I giornalisti danno un giudizio<br />
su Rossi e Ducati<br />
di Giovanni Zamagni | Meda, Porta, Masetti, Bollini, Scalera, Pernat,<br />
Angeletti e Falsaperla. Abbiamo chiesto loro se si aspettavano una<br />
reazione così rapida da parte di Ducati e se Rossi ora otterrà risultati<br />
ASSEN – Inutile nascondersi<br />
dietro un d<strong>it</strong>o:<br />
sulla Ducati e su Valentino<br />
Rossi ho sbagliato ogni<br />
pronostico. Sinceramente ero<br />
convinto che Valentino avrebbe<br />
ottenuto risultati migliori,<br />
così come non credevo che la<br />
Ducati sarebbe stata capace<br />
30<br />
di una reazione tanto veloce.<br />
Adesso che ad Assen è arrivata<br />
la GP11.1, profondamente<br />
modificata nel telaio e, di conseguenza,<br />
anche nel motore,<br />
non so bene cosa aspettarmi.<br />
Così ho deciso di ev<strong>it</strong>armi l’ennesima<br />
figuraccia e ho chiesto<br />
un’opinione ai giornalisti <strong>it</strong>aliani<br />
che seguono il motomondiale,<br />
ponendo loro due domande:<br />
1) Ti aspettavi una reazione così<br />
rapida e così importante da parte<br />
della Ducati?<br />
2) D’ora in avanti ti aspetti risultati<br />
migliori da Valentino Rossi?<br />
Ecco il risultato della mia miniinchiesta.<br />
FiliPPO FAlSAPeRlA<br />
(Gazzetta dello Sport)<br />
1) Non era assolutamente immaginabile<br />
una cosa del genere.<br />
Rifare una moto praticamente<br />
da zero a metà stagione<br />
per una Casa piccola come la<br />
Ducati è qualcosa di non prevedibile<br />
e forse frutto di una strategia<br />
di attacco, che va oltre il<br />
lim<strong>it</strong>e della logica.<br />
2) Sicuramente l’aspetto psicologico<br />
potrebbe avere un<br />
influsso pos<strong>it</strong>ivo, così come il<br />
dover dimostrare qualcosa di<br />
importante. Credo però che<br />
cambiare il carattere di una<br />
moto con qualche mossa non<br />
sia possibile: questa moto doveva<br />
essere la 2012 e in tempi<br />
non sospetti (durante la presentazione<br />
di Madonna di Campiglio,<br />
nda) era stato detto che<br />
la GP12 non sarebbe stata una<br />
rivoluzione, ma una semplice<br />
evoluzione. Probabilmente ci<br />
saranno dei miglioramenti, ma<br />
la distanza è ampia: recuperare<br />
fino a vincere mi sembra molto<br />
difficile. Sarà forse più facile avvicinarsi<br />
al podio”.<br />
PAOlO SCAleRA<br />
(Corriere dello Sport)<br />
1) Una risposta così rapida<br />
è stata una sorpresa, però<br />
nell’ultimo mese e mezzo tutti<br />
i test fatti con la GP12 facevano<br />
pensare che, quanto meno,<br />
avrebbero cercato di utilizzare<br />
gli sviluppi sulla GP11. Non mi<br />
aspettavo che addir<strong>it</strong>tura facessero<br />
debuttare una moto<br />
completamente nuova, che<br />
può far fare dei grossi passi in<br />
avanti, ma anche con grossi rischi.<br />
2) All’inizio sarà un po’ difficile,<br />
ma se hanno preso questa<br />
decisione così rischiosa e sicuramente<br />
costosa, anche se, su<br />
questo aspetto, Filippo Preziosi<br />
(l’ingegnere direttore tecnico<br />
di Ducati Corse, nda) ha minimizzato,<br />
significa che hanno<br />
avuto dei riscontri pos<strong>it</strong>ivi: per<br />
un miglioramento minimo non<br />
l’avrebbero fatto.<br />
GuiDO MeDA<br />
(Sport Mediaset)<br />
1) Non mi aspettavo da Ducati<br />
una reazione così rapida. Stupidamente,<br />
però: avrei dovuto<br />
pensarci, avrei dovuto ricordarmi<br />
delle parole che Valentino<br />
ci ha detto più volte nel corso<br />
di questa stagione, di come si<br />
trova bene in questo gruppo di<br />
lavoro, di come in Ducati siano<br />
più reattivi. Ce l’aveva detto<br />
che non c’era paragone con i<br />
giapponesi e aveva ragione.<br />
2) No. Nel senso che penso che<br />
sia giusto ad avere un briciolo<br />
di pazienza. Mi aspetto che arrivino<br />
risultati migliori, ma non<br />
sub<strong>it</strong>o. Mi aspetto che lui abbia<br />
un feeling migliore con questa<br />
moto: forse al Mugello potrà<br />
andare bene, dove ha già girato<br />
con una moto simile, con la<br />
1000. Ma qui ad Assen non ci si<br />
può aspettare certo che vinca o<br />
stravinca: sarebbe follia.<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
MASSiMO ANGeletti (Rai)<br />
1) In parte mi aspettavo una<br />
reazione della Ducati: ero rimasto<br />
sorpreso per la mancanza<br />
di risposte. Un’azienda come la<br />
ducati, essendo piccola, ha fatto<br />
della tecnologia la sua arma<br />
migliore e mi stupiva che non la<br />
mettesse in campo: quindi non<br />
sono molto sorpreso di questa<br />
risposta tecnologica.<br />
2) Rossi è un’incogn<strong>it</strong>a: fino a<br />
oggi è mancato proprio questo<br />
feeling. A Valentino certamente<br />
non manca la classe, la tecnica,<br />
il coraggio, ma manca la confidenza,<br />
la fiducia con la moto.<br />
Spero che con queste nov<strong>it</strong>à la<br />
possa trovare: lo vedremo sub<strong>it</strong>o<br />
dai risultati”.<br />
CARlO PeRNAt (Griglia di<br />
Partenza, manager di<br />
Capirossi)<br />
1) Era nell’aria una reazione<br />
violenta della Ducati. Non mi<br />
aspettavo una reazione totale,<br />
perché qui stiamo parlando di<br />
una moto completa. Essendo<br />
una piccola azienda è un’azienda<br />
snella: questo è un bene.<br />
2) Difficile dire se arriveranno<br />
anche i risultati. Valentino è<br />
ancora il pilota più forte di tutti,<br />
ma quando non hai feeling<br />
con un motore è molto duro<br />
riprenderlo. Non è molto difficile<br />
andare meglio delle prime<br />
sei gare, specialmente non per<br />
quanto riguarda la posizione<br />
ma il distacco:la battaglia sarà<br />
vinta se i distacchi dal primo<br />
diminuiranno.<br />
31
AlBeRtO PORtA<br />
(Sport Mediaset)<br />
1) Non mi aspettavo una reazione<br />
così imponente e di così<br />
tanta sostanza. Ci aspettavamo<br />
un netto passo in avanti: è<br />
stato fatto un salto nel futuro,<br />
tornando poi al presente con il<br />
motore 800.<br />
2) Sono convinto che Valentino<br />
riuscirà a ottenere migliori<br />
risultati, perché il feeling che<br />
si crea tra pilota e moto, al di<br />
là delle prestazioni, conta molto:<br />
con la GP12, Valentino si è<br />
sub<strong>it</strong>o trovato bene, adesso si<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
tratta di ricreare l’alchimia tra<br />
moto e pilota: speriamo sia sufficiente<br />
per rivederlo sul podio.<br />
AleN BOlliNi<br />
(Mediaset Premium)<br />
1) Non mi aspettavo assolutamente<br />
una reazione del genere.<br />
Solamente la Ducati, con la<br />
mental<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliana, potesse fare<br />
una cosa del genere: hanno fatto<br />
bene, anche in prospettiva<br />
futura.<br />
2) Difficile che arrivino già dei<br />
risultati in questo GP, perché<br />
serve tanto tempo per<br />
sistemare una moto. Da qui<br />
alla fine della stagione, però,<br />
ci saranno dei miglioramenti<br />
e potremmo vedere Valentino<br />
costantemente davanti.<br />
MARCO MASetti<br />
(Giornalista freelance)<br />
1) Una sorpresa, decisamente<br />
superiore a qualsiasi previsione-<br />
2) Mi aspetto risultati migliori,<br />
perché questa è una moto che<br />
sente sua, la GP11 l’ha defin<strong>it</strong>a<br />
figlia di altri piloti: quindi bocciata,<br />
è stata sua la colpa!<br />
32 33
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Arriva la nuova Honda NSF250R<br />
per la classe <strong>Moto</strong>3<br />
Honda Italia annuncia il lancio della nuova NSF250R, la monocilindrica<br />
a 4 tempi che dalla prossima stagione agonistica andrà a sost<strong>it</strong>uire la<br />
leggendaria RS125GP<br />
Dopo la presentazione<br />
in anteprima mondiale<br />
durante il week-end del<br />
GP di Catalunya, sarà il circu<strong>it</strong>o<br />
di Misano Adriatico, teatro<br />
sabato 25 e domenica 26 giugno<br />
del Campionato Italiano<br />
di Veloc<strong>it</strong>à, il palcoscenico per<br />
mostrare al pubblico di appassionati,<br />
piloti e addetti ai lavori,<br />
la nuova Honda progettata per<br />
la classe <strong>Moto</strong>3, che dal 2012<br />
sost<strong>it</strong>uirà la storica classe 125.<br />
34<br />
L’occasione sarà importante non solo per illustrare i contenuti<br />
tecnici della nuova moto da corsa ma anche perché Honda Italia<br />
presenterà il piano messo a punto in collaborazione con il Team<br />
Honda Gresini per la commercializzazione della NSF250R in Italia.<br />
Su tutto il terr<strong>it</strong>orio nazionale sarà infatti la compagine guidata da<br />
Fausto Gresini, t<strong>it</strong>olare dell’omonimo team impegnato nella classe<br />
<strong>Moto</strong>GP e nella classe <strong>Moto</strong>2 del <strong>Moto</strong>mondiale, l’unico referente<br />
per l’acquisto della nuova moto da competizione progettata e costru<strong>it</strong>a<br />
da HRC. Lo staff Honda Italia illustrerà le modal<strong>it</strong>à di prenotazione<br />
e acquisto della nuova NSF250R, in modo che tutti i team e<br />
i piloti interessati al suo utilizzo durante la prossima stagione agonistica,<br />
possano approf<strong>it</strong>tare dell’evento per programmarne il suo<br />
impiego in ottica 2012.<br />
trofei<br />
Dal 2012 poi l’offerta dei trofei<br />
Honda assumerà una connotazione<br />
ancora più specialistica:<br />
tutto il programma legato alla<br />
NSF100 rientrerà nel calendario<br />
della classe MiniGP della<br />
FMI, così come l’RS125GP e<br />
la nuova NSF250R - insieme<br />
ai trofei riservati alle 600 cc -<br />
seguiranno il calendario della<br />
Coppa Italia. E come sempre i<br />
migliori piloti avranno la possibil<strong>it</strong>à<br />
di entrare a far parte del<br />
San Carlo Junior Team, che può<br />
contare sul supporto e l’organizzazione<br />
di uno dei migliori<br />
team del motomondiale.<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
35
la Fim conferma che il Gp<br />
del Giappone, quart’ultima<br />
prova del <strong>Moto</strong>mondiale,<br />
resta in calendario.<br />
«Tutte le gare in Giappone rimangono<br />
in calendario e al Mugello<br />
il presidente V<strong>it</strong>o Ippol<strong>it</strong>o<br />
comunicherà la delibera finale».<br />
La decisione è stata presa<br />
dal consiglio della Federazione<br />
considerando diversi fattori<br />
che escludono il rischio sicurezza<br />
per i piloti e il personale<br />
del Mondiale. Per le zone di Suzuka<br />
e Motegi (fuori dalle aree<br />
d’evacuazione post terremototsunami),<br />
afferma la Federazione,<br />
né le agenzie indipendenti e<br />
governative né l’Organizzazione<br />
mondiale della san<strong>it</strong>à riportano<br />
rischi.<br />
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La Fim conferma in calendario<br />
il GP del Giappone<br />
V<strong>it</strong>o Ippol<strong>it</strong>o (Pres. Fim) annuncerà al Mugello la decisione finale<br />
per adesso il Giappone resta in calendario<br />
URBAN<br />
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Z750R<br />
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Suzuki V-Strom 650 2012: le prime foto!<br />
La Casa giapponese rinnova la sua endurona, da sempre apprezzata dai<br />
motociclisti che la usano in c<strong>it</strong>tà come nei lunghi viaggi. Tra pochi giorni<br />
troverete su <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> la prova della V-Strom. Ecco le prime foto!<br />
Suzuki V-Strom 650<br />
La Casa giapponese rinnova<br />
la sua endurona.<br />
La V-Strom attuale è spinta da<br />
uno dei motori più apprezzati<br />
della categoria, un bicilindrico a<br />
V raffreddato a liquido che si distingue<br />
per le ottime prestazioni<br />
e la valida erogazione ai medi<br />
regimi. L’agile ciclistica l’ha<br />
resa negli anni assai apprezzata<br />
sia da chi ne fa un utilizzo<br />
quotidiano nel classico trag<strong>it</strong>to<br />
casa-ufficio, sia da chi l’ha scelta per compiere lunghi viaggi con<br />
passeggero e bagagli al segu<strong>it</strong>o.<br />
La nuova versione appare più leggera e con un frontale ridisegnato<br />
e più sportivo. A prima vista la V-Strom ha guadagnato in dinamismo<br />
rispetto al precedente modello. Il motore bicilindrico di<br />
650 cc dovrebbe aver ricevuto le migliorie apportate alla Gladius,<br />
che l’hanno reso ancora più fruibile ai bassi regimi, senza perdere<br />
la grinta agli alti. Non mancherà certo l’ABS, che speriamo sia di<br />
serie sulla V-Strom 2012. Verso la fine di giugno <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> sarà in<br />
Croazia per provare la nuova V-Strom, un modello che genera importanti<br />
aspettative tra i motociclisti europei, com’è giusto che sia<br />
viste e considerate le tante qual<strong>it</strong>à della versione attuale. Restate<br />
sintonizzati!<br />
38 39<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
<strong>Aprilia</strong> SR MAX 125 e 300<br />
SR Max è il nuovo scooter <strong>Aprilia</strong> che porta nel segmento granturismo il<br />
marchio racing del Gruppo Piaggio. Disponibile nelle cilindrate 125 cc e<br />
300 cc a 3790 euro e a 3990 euro, F.C. iva inclusa<br />
SR Max è il nuovo scooter<br />
<strong>Aprilia</strong> che porta nel<br />
segmento granturismo<br />
il marchio racing del Gruppo<br />
Piaggio. Disponibile nelle cilindrate<br />
125 cc e 300 cc, SR<br />
Max mette in strada l’anima<br />
sportiva di <strong>Aprilia</strong>. Le grafiche<br />
che avvolgono la fanaleria e le<br />
prese d’aria creano un effetto<br />
“contrasto” con la colorazione<br />
40<br />
del veicolo e, insieme a quella “tricolore”, che campeggia sulla<br />
parte superiore dello scudo. La sella bicolore e in tessuto sportivo<br />
è altamente ergonomica: dotata di supporto lombare per il guidatore,<br />
garantisce comod<strong>it</strong>à in ogni condizione; i maniglioni che incorniciano<br />
la parte posteriore della sella garantiscono sicurezza e<br />
affidabil<strong>it</strong>à al passeggero. Sia per SR Max 125 che per SR Max 300<br />
le sospensioni sono da grande scooter: una forcella tradizionale a<br />
steli da 35mm è montata all’anteriore, mentre sul retrotreno lavora<br />
una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla su<br />
tre posizioni. Il monocilindrico 125 a 4 tempi e 4 valvole, dotato di<br />
iniezione elettronica, raggiunge una potenza di 15 CV a 9.250 giri.<br />
<strong>Aprilia</strong> SR Max 300 è equipaggiato da un monocilindrico a 4 valvole<br />
raffreddato ad acqua, a iniezione elettronica; caratterizzato<br />
da un alesaggio da 75 mm e da una corsa da 63 mm, raggiunge la<br />
coppia massima di 23 Nm a 6000 giri. <strong>Aprilia</strong> SR Max 125 e 300<br />
sono offerti nelle due classiche colorazioni Nero <strong>Aprilia</strong> e Bianco<br />
Glam<br />
<strong>Aprilia</strong> SR Max 125/300 scheda tecnica<br />
<strong>Moto</strong>re<br />
Monocilcidrico 4 tempi, 4 valvole Monocilindricon 4 tempi 4<br />
valvole<br />
Cilindrata 124 cc 278 cc<br />
Alesaggio / Corsa 57 mm / 48,6 mm 75 mm / 63 mm<br />
Alimentazione Iniezione Elettronica Iniezione elettronica<br />
Potenza max all’albero 15 CV a 9.250 rpm 22 CV a 7.250 rpm<br />
Coppia max 12 Nm a 8.000 rpm 23 Nm a 6.000 rpm<br />
Distribuzione Monoalbero in testa – 4 valvole Monoalbero in testa<br />
- 4 valvole<br />
Avviamento Elettrico Elettrico<br />
Raffreddamento A liquido A liquido<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
» Prove News<br />
Lubrificazione A carter umido<br />
A carter umido<br />
Cambio Variatore automatico<br />
di veloc<strong>it</strong>à CVT con asserv<strong>it</strong>ore<br />
di coppia Variatore automatico<br />
CVT con asserv<strong>it</strong>ore di coppia<br />
Frizione Centrifuga automatica<br />
a secco Centrifuga automatica<br />
a secco. Telaio A doppia culla,<br />
traliccio in tubi di acciaio ad alta<br />
resistenza A doppia culla in tubi<br />
di acciaio ad alta resistenza<br />
Ciclistica<br />
Sospensione anteriore Forcella<br />
telescopica idraulica steli Ø 35<br />
mm Forcella telescopica idraulica,<br />
steli Ø 35 mm<br />
Sospensione posteriore Doppio<br />
ammortizzatore idraulico<br />
regolabile nel precarico molla<br />
su 3 posizioni Doppio ammortizzatore<br />
idraulico regolabile<br />
nel precarico molla su 3 posizioni<br />
Freno anteriore Disco Ø 260<br />
mm Disco Ø 260 mm<br />
Freno posteriore Disco Ø 240<br />
mm Disco Ø 240 mm<br />
Pneumatico anteriore Tubeless<br />
120/70-15” Tubeless 120/70-<br />
15”<br />
Pneumatico posteriore Tubeless<br />
140/60-14” Tubeless<br />
140/60-14”<br />
Lunghezza/Larghezza/Passo<br />
2.110 mm / 780 mm / 1.515<br />
mm 2.110 mm / 780 mm /<br />
1.515 mm<br />
Altezza sella 815 mm 815 mm<br />
Capac<strong>it</strong>à serbatoio 15,5 l<strong>it</strong>ri (di<br />
cui 2,8 di riserva) 15,5 l<strong>it</strong>ri (di<br />
cui 2,8 l<strong>it</strong>ri di riserva)<br />
Emissioni Euro 3 Euro 3<br />
41
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Guida alla Honda Hornet 600<br />
di Andrea Perfetti | E’ una delle regine del mercato, anche tra le moto<br />
d’occasione. Oltre 6.800 gli annunci inser<strong>it</strong>i negli ultimi mesi su <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong>.<br />
I modelli, le quotazioni e il parere dell’esperto<br />
la Hornet CB 600F ha rinverd<strong>it</strong>o<br />
i fasti del marchio<br />
giapponese tra le nude a<br />
4 cilindri, tipologia di moto che<br />
non è certo una nov<strong>it</strong>à in casa<br />
Honda. Chi ha superato gli anta<br />
ricorda il cambiamento epocale<br />
della serie CB Four, negli anni<br />
’70: prestazioni, facil<strong>it</strong>à di guida<br />
e una qual<strong>it</strong>à costruttiva che<br />
non si era mai vista sulle rivali<br />
europee dell’epoca. Il calabrone<br />
ha fatto breccia nel cuore<br />
42<br />
degli <strong>it</strong>aliani, grazie a una linea<br />
semplice, dominata dal panciuto<br />
serbatoio e dal tubone dello<br />
scarico sotto il codone, e alle<br />
prestazioni che accontentano<br />
tutti. Fino a 8.000 giri la Hornet<br />
è una paciosa compagna di merende,<br />
oltre – e fino ai 12.000<br />
– ricorda la sua rabbiosa provenienza<br />
(il motore è figlio della<br />
CBR 600, in tutte le annate).<br />
Nel 2007 si è confermata best<br />
seller assoluta tra le moto,<br />
forte di 8.982 pezzi immatricolati.<br />
E questo nonostante abbia<br />
in parte trad<strong>it</strong>o lo stile delle<br />
prime versioni. Il pubblico ha<br />
mostrato di gradire. Anzi, pare<br />
proprio che il model year 2007<br />
abbia allargato il target a un’utenza<br />
più ampia, non più solo<br />
giovane. Nel 2011 la Hornet ha<br />
parzialmente rinnovato il guardaroba,<br />
ma sotto sotto nulla<br />
o quasi è cambiato dal punto<br />
di vista tecnico. Forniamo ai<br />
lettori una breve storia del modello<br />
e le quotazioni di QMOTO<br />
(ottenute sulla base di elaborazioni<br />
statistiche della banca<br />
dati di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong>).<br />
le VeRSiONi<br />
Honda Hornet 600 (1998 –<br />
2000)<br />
Hornet viene presentata sul<br />
finire del 1997 al Salone di Parigi.<br />
La commercializzazione<br />
inizia nel 1998. Deriva concettualmente<br />
dalla piccola Hornet<br />
250 venduta in Giappone. Al<br />
semplice telaio monotrave in<br />
acciaio ad alta resistenza affianca<br />
il potente motore 4 cilindri<br />
di derivazione CBR. Scelta<br />
particolare per il diametro della<br />
ruota anteriore, da 16 pollici.<br />
L’alimentazione è affida ai<br />
carburatori. L’omologazione è<br />
Euro 0. E’ prodotta in Giappone<br />
e viene offerta in tre colorazioni<br />
(Blazing Red, Silver Metallic e<br />
Tah<strong>it</strong>ian Blu). Nel 1999 arrivano<br />
due nuove colorazioni (Italian<br />
Red e Shining Yellow).<br />
Prezzo Nuovo (1998 – 2000):<br />
7.335 €<br />
Quotazione r<strong>it</strong>iro da concessionario:<br />
710 € (1998); 970 €<br />
(1999)<br />
Quotazione vend<strong>it</strong>a: 910 €<br />
(1998); 1.220 € (1999)<br />
Honda Hornet 600 (2000 -<br />
2002)<br />
Il calabrone riceve 2 importanti<br />
cambiamenti. Arriva la ruota<br />
anteriore da 17”, che rende<br />
la guida su strada più facile e<br />
intu<strong>it</strong>iva, e la produzione passa<br />
agli stabilimenti di Honda Italia<br />
(ma la qual<strong>it</strong>à rimane proverbiale,<br />
Honda non si smentisce).<br />
Altre modifiche di dettaglio riguardano<br />
il condotto del filtro<br />
dell’aria e la mappatura dell’accensione.<br />
Il parafango posteriore<br />
viene accorciato (prima<br />
copriva come un lenzuolo il<br />
panciuto gommone) e lo scarico<br />
riceve un nuovo trattamento<br />
che lo rende più lucido. Arriva<br />
la versione Black. E il successo<br />
commerciale arride anche alla<br />
Hornet made in Italy. Il 2000 è<br />
l’anno della versione carenata,<br />
denominata S, che trasforma<br />
la sportiva nuda di Honda in<br />
una moto più versatile, adatta<br />
anche al turismo. A risentirne<br />
è la personal<strong>it</strong>à estetica e, soprattutto<br />
in Italia, la S non farà<br />
battere il cuore dei motociclisti.<br />
Nel 2002 arrivano – finalmente<br />
– indicatori di direzione più<br />
piccoli.<br />
Prezzo Nuovo (2000- 2002):<br />
7.330 €<br />
Quotazione r<strong>it</strong>iro da concessionario:<br />
da 1.230 € (2000) a<br />
1.760 € (2002)<br />
Quotazione vend<strong>it</strong>a: da 1.540<br />
€ (2000) a 2.200 € (2002)<br />
Honda Hornet 600 (2003 -<br />
2004)<br />
In casa Honda viene presa la<br />
decisione di mettere mano al<br />
calabrone da battaglia. È una<br />
scelta necessaria, la concorrenza<br />
delle 3 sorelle del Sol<br />
Levante si è fatta pressante e<br />
non è consent<strong>it</strong>o dormire sugli<br />
allori. Le vend<strong>it</strong>e, sempre<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
» Prove News<br />
sostenute, lanciano i primi segnali<br />
di stanca. Cambia il serbatoio<br />
(ora con tappo a cerniera),<br />
più affilato e tagliente rispetto<br />
al “tuttotondo” precedente.<br />
Anche il codino riceve la stessa<br />
cura e diviene appunt<strong>it</strong>o come<br />
uno stiletto, idem il terminale<br />
di scarico, che ora contiene<br />
le 300 celle del catalizzatore,<br />
consentendo alla moto di rispettare<br />
la normativa Euro 2.<br />
La potenza supera i 96 cavalli<br />
a 12.000 giri/min. Nuovi sono<br />
anche la sella, più osp<strong>it</strong>ale per<br />
il passeggero, e il faro anteriore,<br />
ora provvisto di 2 lampade<br />
sovrapposte (l’illuminazione<br />
risulta nettamente migliorata).<br />
Hornet 600 riceve la strumentazione<br />
della sorella maggiore<br />
di 900 cc e si dota finalmente<br />
della spia della riserva (al posto<br />
del desueto rubinetto) che si<br />
accende quando restano 3,5 lt<br />
di benzina nel serbatoio. Visto il<br />
successo della moto, è grad<strong>it</strong>o<br />
anche il nuovo antifurto elettronico<br />
HISS che consente l’avvio<br />
del motore solo in presenza<br />
delle chiavi codificate.<br />
Prezzo Nuovo (2003 - 2004):<br />
7.430 €<br />
Quotazione r<strong>it</strong>iro da concessionario:<br />
2.020 € (2003);<br />
2.280 € (2004)<br />
Quotazione vend<strong>it</strong>a: 2.520 €<br />
(2003); 2.850 € (2004)<br />
Honda Hornet 600 (2005 -<br />
2006)<br />
La linea non cambia, le prestazioni<br />
su strada sì. Non tanto…<br />
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43
Fondata dall’eclettico Leopoldo<br />
Tartarini nell’ormai<br />
lontano 1959, e oggi gest<strong>it</strong>a<br />
dal figlio Massimo, l’Italjet<br />
si è sempre distinta per le sue<br />
creazioni decisamente fuori<br />
dal coro, principalmente motociclistiche,<br />
ma anche a tre o<br />
quattro ruote. I più anzianotti<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Italjet: nov<strong>it</strong>à… a pedali<br />
di Maurizio Tanca | Si chiama Diablo, guarda caso è tutta nera, ha la<br />
pedalata assist<strong>it</strong>a e porta un marchio che in mezzo secolo ha creato<br />
parecchi moto e scooter molto decisamente fuori dal coro.<br />
Costa 1.890 euro<br />
ricorderanno con nostalgia i m<strong>it</strong>ici Mustang e Vampiro, cinquantini<br />
degli anni sessanta. Ma anche la Grifon 650, con motore bicilindrico<br />
Triumph Bonneville. Mentre i più giovani non avranno<br />
certo scordato scooter assolutamente cult come il Formula 125<br />
bicilindrico a due tempi, e l’incredibile Dragster con telaio a traliccio<br />
e sospensione anteriore monobraccio! Oggi, la Casa bolognese<br />
affianca all’attuale gamm di moto, scooter e quad anche questa<br />
bella bicicletta a pedalata assist<strong>it</strong>a, realizzata con estrema cura…<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Nico Cereghini ci racconta<br />
la storia delle Honda CBR<br />
di Nico Cereghini | CBR è una sigla di quelle che contano, in Casa<br />
Honda. Tre lettere che hanno fatto, e continuano a fare, la storia del<br />
marchio giapponese<br />
46<br />
CBR è una sigla di quelle che contano, in Casa Honda. Roba degli<br />
anni Ottanta: era appena usc<strong>it</strong>a nell’86 la VFR 750 che era una<br />
meraviglia, ma la concorrenza spingeva, molti motociclisti continuavano<br />
a preferire il quattro cilindri in linea e la grossa CB 1100<br />
non bastava più. Serviva qualcosa di analogo, per impatto e original<strong>it</strong>à,<br />
alle prime CB Four degli anni Settanta. 1987, ecco allora le<br />
due prime CBR, 600 e 1000, Hurricane negli Usa: motori a quattro<br />
cilindri, bialbero 16 valvole, telai perimetrali in acciaio, linee sigillate;<br />
moderne, affascinanti, però più stradali delle GSX-R 750 e 1100<br />
della Suzuki o con la GPZ 1000 Kawasaki. La 600 ebbe più successo:<br />
con oltre 75 cavalli fu sub<strong>it</strong>o vincente sulla Kawa GPZ 600 R; la<br />
1000, con 130 cavalli, era veloce, ab<strong>it</strong>abile, comoda, stabile però<br />
pesante da guidare. Honda, allora, puntava sulle prestazioni a misura<br />
d’uomo. Nel ’91 la piccola fu rivoluzionata: motore più compatto,<br />
ancora più superquadro e potente (corsa più corta e 1000<br />
giri in più), quattro chili in meno e quasi nove cavalli in più. E poi la<br />
ciclistica reattiva, agile, forcella da 41, cerchi in lega, pneumatici<br />
ribassati, adeguata al mercato. Ma nel ’92 arriva la Fireblade, la<br />
CBR 900 RR. Quella sì fu un colpaccio: era leggera, leggerissima,<br />
soltanto 2 chili più della 600, e al primo test ci entusiasmò; aveva<br />
telaio d’alluminio, ruota anteriore da 16, 128 cavalli. Non facilissima<br />
da guidare, corta e alta, ma il simbolo delle CBR. Per undici<br />
anni sarebbe stato il riferimento tra le supersportive: 919 cc dal<br />
’96, con il radiatore curvo; ridisegnata due anni dopo; 929 cc dal<br />
2000, quando raggiunse i 150 cavalli con l’iniezione elettronica, la<br />
forcella rovesciata e soprattutto la ruota anteriore da 17 e i dischi<br />
più grandi. Gran moto, come del resto l’ultima versione del 2002,<br />
954 cc, 154 cavalli e 168 chili a secco. Solo nel 2004, arrivò la CBR<br />
1000 RR progettata dal team della <strong>Moto</strong>GP. Nel frattempo, la 600<br />
RR era sempre cresciuta, affermata nel mondo con 250.000 pezzi<br />
venduti; nel ’99 aveva ricevuto il telaio d’alluminio e il forcellone<br />
imperniato sul carter motore, nel 2001 l’accensione elettronica,<br />
nel 2002 era stata proposta anche in versione Sport per le competizioni<br />
e il francese Foret vinse il mondiale Supersport: primo<br />
t<strong>it</strong>olo dei sei conquistati dalla Honda. Rivoluzionaria l’edizione<br />
2003 sulla scia della <strong>Moto</strong>GP di Rossi: serbatoio sotto la sella,<br />
grande air box, scarico alto, enorme forcellone d’alluminio. E quasi<br />
104 cavalli alla ruota, e 265 orari. Ma torniamo alla CBR 1000<br />
RR del 2004: il motore 998 era più compatto e potente del 954;<br />
carburante sotto la sella, forcella rovesciata, forcellone lunghissimo<br />
per aumentare la trazione, rivoluzionario ammortizzatore<br />
di sterzo elettronico HESD. E’ la moto che Ten Kate ha portato<br />
al mondiale Superbike fino a conquistarlo, nel 2007, con James<br />
Toseland. 999 cc dal 2008, con le valvole al t<strong>it</strong>anio, 178 cavalli a<br />
13.000 giri, frizione antisaltellamento e scarico basso; e dal 2009<br />
ha anche l’ABS combinato, il primo sistema visto sulle supersport.<br />
Possiamo considerare CBR anche le mono 125, 200 e 250 costru<strong>it</strong>e<br />
in Tailandia? Sì, solo commercialmente però; e sono CBR la<br />
250 e la 400 a quattro cilindri a suo tempo proposte sul mercato<br />
giapponese.<br />
E addir<strong>it</strong>tura è CBR anche la 1100 XX Super BlackBird del ’96, che<br />
per tre anni fu la moto più veloce del mondo. Oggi, 2011, top di<br />
gamma la 1000 RR Fireblade e in coda la 250 R monocilindrica;<br />
nel mezzo la 600 RR e la nuova CBR 600 F: base la Hornet 600<br />
e carenatura studiata in galleria del vento; confortevole, elastica,<br />
godibile tutti i giorni, con l’ABS, abbordabile.<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
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Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
» Prove News<br />
“<br />
Rivoluzionaria<br />
l’edizione 2003<br />
sulla scia della<br />
<strong>Moto</strong>GP di Rossi:<br />
serbatoio sotto<br />
la sella,<br />
grande air box,<br />
scarico alto,<br />
enorme<br />
forcellone<br />
d’alluminio<br />
“<br />
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I liquidi di raffreddamento<br />
di Massimo Clarke | Quando si parla dei sistemi di raffreddamento,<br />
il componente al quale forse si pensa meno è il liquido che asporta<br />
calore dalle parti calde per portarlo al radiatore, ove lo cede all’aria<br />
Non si deve pensare che<br />
si tratti solo di acqua<br />
con una certa percentuale<br />
di antigelo. Ci sono numerosi<br />
altri add<strong>it</strong>ivi, presenti nelle<br />
quant<strong>it</strong>à giuste per svolgere il<br />
loro comp<strong>it</strong>o, che è principalmente<br />
quello di proteggere<br />
tutti i punti del circu<strong>it</strong>o dalla<br />
corrosione. E siccome i metalli<br />
con i quali il fluido di lavoro<br />
entra in contatto sono di vario<br />
tipo, sono differenti anche gli<br />
48<br />
inib<strong>it</strong>ori di corrosione che vengono impiegati. Il “pacchetto” deve<br />
essere accuratamente bilanciato e gli add<strong>it</strong>ivi devono essere ben<br />
studiati, perché una sostanza che è vantaggiosa per un metallo<br />
può essere negativa per un altro. Questo spiega anche la ragione<br />
per la quale non tutti i liquidi per sistemi di raffreddamento<br />
sono uguali. L’acqua che viene impiegata è demineralizzata o ha<br />
comunque una durezza molto modesta (spesso non superiore a<br />
10 gradi tedeschi), stabil<strong>it</strong>a da appos<strong>it</strong>e norme. In questo modo<br />
si elimina il rischio di formazione di incrostazioni (ad esempio, di<br />
natura calcarea), la cui presenza ostacolerebbe lo scambio termico<br />
e quindi sarebbe particolarmente nociva. Inoltre, a causa dei<br />
depos<strong>it</strong>i in questione, nelle zone a sezione più ristretta (tipo i tubetti<br />
dei radiatori o certi punti della testa), il passaggio del fluido<br />
potrebbe risultare notevolmente ostacolato. L’acqua possiede<br />
delle caratteristiche che la rendono eccellente come liquido di<br />
raffreddamento. Ha infatti un calore specifico molto elevato, una<br />
bassa viscos<strong>it</strong>à e una temperatura di ebollizione relativamente<br />
alta. Inoltre, “bagna” assai bene le superfici metalliche. Purtroppo,<br />
solidifica a 0 °C (alla pressione ambiente di 1013 millibar), e questo<br />
avviene con un aumento di volume prossimo al 10%. Di conseguenza,<br />
se ghiaccia, c’è il serio pericolo che possa danneggiare il<br />
blocco cilindri, la testa e, soprattutto, il radiatore.<br />
Non solo acqua<br />
L’antigelo oggi impiegato è generalmente glicol monoetilenico;<br />
meno usati sono quello monopropilenico e quello dietilenico. Esso<br />
viene aggiunto all’acqua un<strong>it</strong>amente agli add<strong>it</strong>ivi anticorrosione<br />
(ma alcuni servono a ostacolare la cav<strong>it</strong>azione, a impedire la formazione<br />
di schiuma e a migliorare la compatibil<strong>it</strong>à con gli elastomeri),<br />
in una misura che nella maggior parte dei casi è pari al 50<br />
% del totale. La presenza in seno al liquido di raffreddamento di<br />
questo “pacchetto”, del quale l’antigelo cost<strong>it</strong>uisce oltre il 90%,<br />
ha due altre conseguenze. Da un lato aumenta la temperatura<br />
di ebollizione; a pressione ambiente, la miscela 50/50 (acqua/<br />
antigelo) bolle a 109 °C. Dall’altro però, diminuisce la capac<strong>it</strong>à di<br />
assorbire calore (e di cederlo, una volta nel radiatore). Questo significa<br />
che vari organi del motore lavorano a una temperatura più<br />
alta di quella alla quale lavorerebbero se come liquido refrigerante<br />
si impiegasse soltanto acqua. Con una miscela 50/50, la temperatura<br />
del primo segmento può aumentare di 5 – 10 °C. Naturalmente<br />
i circu<strong>it</strong>i di lubrificazione dei motori moderni vengono realizzati<br />
tenendo conto anche di questo. Il liquido di raffreddamento, che<br />
deve possedere una adeguata “riserva di alcalin<strong>it</strong>à” per neutralizzare<br />
le eventuali sostanze acide, ha un pH che in Europa deve<br />
essere dell’ordine di 7,5 – 8,5 e negli USA può raggiungere valori<br />
sensibilmente più elevati.<br />
Gli add<strong>it</strong>ivi<br />
Per quanto riguarda gli add<strong>it</strong>ivi, quelli tradizionali sono dei fosfati<br />
o borati di metalli alcalini, dei n<strong>it</strong>r<strong>it</strong>i, delle ammine e dei silicati. Le<br />
nuove formulazioni OAT (Organic Acid Technology) prevedono<br />
però l’impiego di sostanze più efficaci e che causano un minore<br />
impatto ambientale. Si tratta di add<strong>it</strong>ivi cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da sali di acidi<br />
organici di potassio e di sodio, caratterizzati anche da una grande<br />
stabil<strong>it</strong>à delle loro prestazioni nel tempo, per tale motivo queste<br />
formulazioni sono considerate Long Life. La scelta di utilizzare<br />
questa tipologia di antigelo da parte dei costruttori è anche legata<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
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Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
» Prove News<br />
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all’efficacia nel proteggere le leghe<br />
leggere, largamente impiegate<br />
nei motori moderni. I liquidi<br />
per circu<strong>it</strong>i di raffreddamento<br />
vengono venduti pronti all’uso<br />
(miscela 50/50) o concentrati.<br />
Questi ultimi vanno impiegati<br />
in misura non inferiore al 20%<br />
e non superiore al 60% (quella<br />
ottimale è pari al 50%).<br />
Nelle gare<br />
I regolamenti tecnico-sportivi<br />
prevedono che le moto da<br />
competizione debbano impiegare<br />
come liquido di raffreddamento<br />
soltanto acqua. Questo<br />
in quanto una eventuale fuoriusc<strong>it</strong>a<br />
di liquido add<strong>it</strong>ivato<br />
sull’asfalto lo renderebbe scivoloso,<br />
con conseguente rischio<br />
di causare delle cadute.<br />
La cosa comporta comunque<br />
dei leggeri vantaggi per quanto<br />
riguarda il raffreddamento,<br />
dato che usando acqua pura il<br />
coefficiente di scambio termico<br />
con le pareti metalliche è più<br />
elevato.<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Harley V2: arriva il<br />
raffreddamento a liquido<br />
di Maurizio Tanca | Come il motore Revolution delle V-Rod, anche<br />
l’iconico V2 a 45° Big Block starebbe per diventare “liquid cooled”,<br />
anche se parzialmente, e solo sulle grosse Touring<br />
in giro circola da un po’ la<br />
voce che in Harley-Davidson<br />
si apprestino ad adottare il<br />
raffreddamento a liquido anche<br />
sui loro leggendari V2 raffreddati<br />
ad aria. Ed ecco che il<br />
s<strong>it</strong>o americano The Kneeslider.<br />
com pubblica i disegni relativi<br />
al brevetto di una nuova versione<br />
dell’iconicoV2 Harley<br />
raffreddato ad aria, ma con<br />
le teste raffreddate a liquido.<br />
Ma sembrano evidentemente riferirsi alle un<strong>it</strong>à che andranno ad<br />
equipaggiare uno o più modelli della gamma Touring, visto che<br />
il sistema refrigerante si affida a due piccoli radiatori (e relative<br />
ventole) alloggiati nella zona di protezione anteriore delle gambe.<br />
La relativa pompa dell’acqua è sistemata in basso, vicino al<br />
radiatore destro, e spinge il liquido attorno alle valvole. Secondo<br />
quanto scr<strong>it</strong>to nel testo del brevetto, in ogni caso, il sistema appare<br />
piuttosto versatile, quindi adattabile a più modelli. E sembra<br />
decisamente pronto per entrare in produzione: Harley-Davidson,<br />
del resto, tradizionalmente presenta la sua nuova gamma all’inizio<br />
dell’estate, quindi non è escluso che a brevissimo potremo verificare<br />
se questa nov<strong>it</strong>à sarà presente su uno o più dei modelli 2012.<br />
Nel 2010 i premi Rc auto sono aumentati “anche del 25%”<br />
per gli autoveicoli e “di oltre il 35%” per i motocicli. E’ la<br />
denuncia del presidente dell’Ant<strong>it</strong>rust, Antonio Catricalà,<br />
che nella relazione annuale evidenzia come nel mercato <strong>it</strong>aliano<br />
“le compagnie riversano sui consumatori le maggiori spese derivanti<br />
dall’inefficienza”. “L’amara sintesi - ha prosegu<strong>it</strong>o Catricalà<br />
- è che il meccanismo dell’indennizzo diretto non ha funzionato e<br />
che occorre intervenire con una riforma di sistema che rilanci la<br />
competizione tra le imprese”.<br />
una s<strong>it</strong>uazione drammatica per numerosi motociclisti<br />
Il rincaro dei premi ha gravissime ripercussioni sulle vend<strong>it</strong>e di<br />
moto e scooter, siano essi nuovi o usati. A questo propos<strong>it</strong>o vi riportiamo<br />
l’esperienza diretta di un rivend<strong>it</strong>ore di Napoli. Ma il disagio<br />
accomuna, purtroppo, diverse regioni d’Italia, in particolare<br />
in meridione. A questo propos<strong>it</strong>o l’esperienza diretta di voi lettori<br />
può fornirci utilissime indicazioni su quella che sta diventando una<br />
vera e propria emergenza.<br />
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28 Giugno<br />
2011<br />
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01<br />
Numero<br />
22<br />
» Prove News<br />
Le RC moto aumentano fino al 35%<br />
Il presidente dell’Ant<strong>it</strong>rust, Antonio Catricalà, denuncia il fallimento<br />
dell’indennizzo diretto. “Occorre intervenire con una riforma di sistema<br />
che rilanci la competizione”. I rincari al sud bloccano le vend<strong>it</strong>e<br />
Cosa dice il concessionario di<br />
Napoli<br />
“Noi concessionari di Napoli<br />
e provincia stiamo vivendo<br />
un grosso disagio dovuto<br />
al rincaro delle polizze Rc<br />
che sono arrivate alle stelle:<br />
1500/1600/2000 euro annui,<br />
perché nessuno ne parla?<br />
Come possiamo fare per poter<br />
avere delle agevolazioni per<br />
quelli che acquistano i veicoli<br />
nuovi?<br />
Bisogna parlare di questo rincaro<br />
indiscriminato delle polizze<br />
in Campania!“.<br />
Elena
MV Agusta e il partner<br />
brasiliano Dafra <strong>Moto</strong>s<br />
annunciano l’accordo<br />
per la produzione dei<br />
modelli F4 e Brutale destinati<br />
al mercato locale. Il Brasile è<br />
in continua cresc<strong>it</strong>a, soprattutto<br />
nel mercato destinato a<br />
prodotti alto di gamma, e può<br />
contare su un’economia in continua<br />
espansione, che attualmente<br />
gli permette già di occupare<br />
un ruolo di primo piano<br />
nello scenario globale, anche<br />
attraverso l’organizzazione di<br />
eventi importanti come la Coppa<br />
del Mondo Fifa nel 2014 e i<br />
Giochi Olimpici del 2016. Ed è<br />
per questo che MV Agusta, insieme<br />
a Dafra, di proprietà del<br />
gruppo Itavema, 2,4 miliardi<br />
di Euro di fatturato in diversi<br />
settori industriali dell’automotive,<br />
ha deciso di produrre i<br />
modelli F4 e Brutale proprio in<br />
questo promettente mercato.<br />
Le moto, infatti, saranno assemblate<br />
nello stabilimento di<br />
Manaus, rispettando i più severi<br />
requis<strong>it</strong>i di qual<strong>it</strong>à dettati da<br />
MV Agusta. Per soddisfare le<br />
esigenze dell’azienda varesina,<br />
gli ingegneri del gruppo brasiliano<br />
sono stati formati presso<br />
la sede di MV Agusta e hanno<br />
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MV Agusta produrrà in Brasile<br />
per il mercato locale<br />
MV Agusta sarà la prima Casa <strong>it</strong>aliana a produrre motociclette in<br />
Brasile per il mercato locale. Previste 1.000 moto nel corso del 2012<br />
collaborato con i colleghi <strong>it</strong>aliani per garantire gli standard richiesti<br />
dalla Casa madre. Inoltre un gruppo di tecnici MV Agusta seguirà<br />
direttamente la produzione sulle linee di montaggio di Manaus;<br />
passi importanti, messi in atto per garantire ai clienti brasiliani un<br />
prodotto di massima qual<strong>it</strong>à. L’Ing. Massimo Bordi, Vice Presidente<br />
Esecutivo di MV Agusta, ha dichiarato: “Il piano strategico di<br />
espansione del gruppo MV Agusta in Brasile conferma e accentua<br />
il nostro impegno nello sviluppo internazionale e permetterà allo<br />
storico marchio <strong>it</strong>aliano di rispondere alla crescente domanda del<br />
mercato locale di prodotti di altissima qual<strong>it</strong>à, design e tecnologia,<br />
caratteristiche proprie del Made in Italy.” “Dopo i recenti accordi<br />
raggiunti per la distribuzione di MV Agusta in Australia ed in Canada,<br />
questa nuova ed importante partnership in Brasile chiude<br />
la prima fase di allargamento del mercato MV.” ha aggiunto l’Ing.<br />
Umberto Uccelli, Direttore Commerciale del Gruppo. “L’accordo<br />
con MV Agusta ci permette di puntare all’obiettivo dell’espansione<br />
nella fascia alta del mercato motociclistico brasiliano. Le moto,<br />
che saranno presentate e commercializzate nel 2011, rappresenteranno<br />
il meglio tra i modelli sportivi nel mercato delle due ruote.”<br />
ha commentato con soddisfazione Franco Creso, Presidente del<br />
Gruppo Dafra. MV Agusta prevede di produrre e vendere in Brasile<br />
nel corso del 2012 circa 1.000 un<strong>it</strong>à, diventando così uno trai principali<br />
player del mercato locale.<br />
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La Ducati Speed Week compie 20 anni<br />
Anche quest’anno la manifestazione si tiene sul circu<strong>it</strong>o di<br />
Pannoniaring, in Ungheria, dal 28 al 31 luglio 2011<br />
la Ducati Speed Week è<br />
una delle più importanti<br />
manifestazioni motociclistiche<br />
amatoriali di tutta<br />
Europa. Si svolge ormai da più<br />
di vent’anni (la prima edizione<br />
è stata nel 1990) e vede scendere<br />
in pista piloti provenienti<br />
da molti Paesi. Il suo dato più<br />
importante è che vi possono<br />
partecipare solo piloti non professionisti<br />
in sella a qualsiasi<br />
tipo di moto infatti, anche se<br />
54<br />
molte classi sono dedicate solo a Ducati, ci sono anche categorie<br />
dove possono partecipare moto di ogni marca. Inoltre, in contemporanea,<br />
si svolge la Classic Speed Week con molte “vecchiette”<br />
che si sfidano fra i cordoli del circu<strong>it</strong>o. Anche quest’anno la manifestazione<br />
si tiene sul circu<strong>it</strong>o di Pannoniaring, in Ungheria, dal 28<br />
al 31 luglio 2011. La particolar<strong>it</strong>à del Pannoniaring è che si trova<br />
relativamente vicino all’Italia (circa 700 Km da Bologna) e che nei<br />
suoi dintorni vi è la famosa c<strong>it</strong>tadina termale di Sarvar con le sue<br />
rinomate piscine una soluzione ideale, quindi, per una vacanza di<br />
tutta la famiglia, un’occasione interessante per coniugare relax e<br />
motori.<br />
Tutte le informazioni per partecipare o vis<strong>it</strong>are l’evento si possono<br />
trovare sul s<strong>it</strong>o www.ducatispeedweek.org.<br />
la voce dell’Asaps<br />
Giordano Biserni (presidente dell’ASAPS) riprende le dichiarazioni<br />
rilasciate da Vasco Rossi a Panorama, relative<br />
in particolare alla “libertà di ubriacarsi” e inv<strong>it</strong>a il cantautore alla<br />
riflessione. Ecco la sua lettera aperta a Vasco Rossi di cui vogliamo<br />
rendere partecipi anche i nostri lettori: “Caro Vasco, leggiamo su<br />
Musica.Virgilio.<strong>it</strong> che la rivista Panorama di questa settimana ha<br />
rilanciato alcune tue recenti, ined<strong>it</strong>e dichiarazioni prima del concerto<br />
a San Siro del 16 giugno scorso. In sostanza avresti tenuto<br />
un mezzo comizio sulla libertà: in particolare la libertà di ubriacarsi.<br />
Secondo il settimanale, in quell’occasione tu, Vasco ti saresti<br />
espresso assai cr<strong>it</strong>icamente nei confronti delle norme che prevedono<br />
sanzioni nei confronti di chi venga trovato ubriaco al volante:<br />
«Sono leggi sulle intenzioni» avresti detto. Di più, una «vergogna»,<br />
una cosa fatta dallo Stato «per fotterci». Abbiamo volutamente<br />
usato il condizionale, Vasco, con la speranza che queste dichiarazioni<br />
siano state riportate in modo sbagliato. Magari potresti<br />
dire anche tu, come i professionisti della pol<strong>it</strong>ica, che sei stato<br />
frainteso, che la colpa è dei sol<strong>it</strong>i giornalisti. Dai, dillo ti prego.<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
Lettera aperta dell’ASAPS a Vasco Rossi:<br />
“Non dica fregnacce”<br />
Giordano Biserni, presidente dell’ASAPS, inv<strong>it</strong>a il cantautore a una<br />
rettifica: “Smentisci le fregnacce che avresti detto, la legge contro gli<br />
ubriachi al volante non è una vergogna”<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
» Prove News<br />
Siamo cresciuti insieme a te<br />
con t<strong>it</strong>oli poco rassicuranti<br />
come Vado al massimo, V<strong>it</strong>a<br />
spericolata; Bollicine, Sballi<br />
ravvicinati del 3° tipo, Sensazioni<br />
forti, Sono ancora in<br />
coma, Valium, ma c’erano anche<br />
Vivere, Splendida giornata,<br />
Alba chiara che ci tranquillizzavano.<br />
E tu ora, alla soglia dei 60<br />
anni, ti metti a sparare queste<br />
stro..te. Ma dai! Dimmi che non<br />
è vero. Capisco che sei stato<br />
protagonista di diversi concerti<br />
organizzati da produttori<br />
di birre e alcolici, ma questo è<br />
sicuramente uno scherzo. Una<br />
roba di troppo. Possibile che ti<br />
sia sl<strong>it</strong>tata la frizione fino a questo<br />
punto? Io come coetaneo<br />
e conterraneo Emiliano Romagnolo<br />
ti chiedo per cortesia di<br />
smentire queste dichiarazioni,<br />
precisando che erano di un altro<br />
signor Rossi. Ti prego fallo,<br />
perché tanti giovani ti ascoltano.<br />
Tu sei un’icona. Ora che le<br />
cose sulla strada vanno un po’<br />
meglio vogliamo veramente<br />
tornare a stendere più spesso<br />
lenzuoli bianchi sull’asfalto per<br />
colpa di sbronzi alla guida? Anche<br />
noi avremmo da farti…<br />
Continua su <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />
55
Abbiamo intervistato il<br />
pilota della Yamaha venerdì<br />
ad Aragon all’inizio<br />
di quello che si è rivelato poi<br />
essere il suo miglior weekend<br />
da quando è in Superbike, visto<br />
che al <strong>Moto</strong>rland Aragon si<br />
è aggiudicato una Superpole,<br />
un primo ed un secondo posto.<br />
Marco ci racconta della sua<br />
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Marco Melandri: la mia Superbike<br />
di Carlo Baldi | L’ex-pilota <strong>Moto</strong>Gp traccia un bilancio dei suoi primi<br />
mesi in Sbk. Nessun rimpianto e l’idea di puntare al t<strong>it</strong>olo, ma gara<br />
per gara<br />
56<br />
prima stagione nel campionato delle derivate dalla serie dove si<br />
diverte senza alcun rimpianto per la <strong>Moto</strong>GP. “Difficile pensare di<br />
battere Checa ed è meglio vivere alla giornata”. Solo pretattica?<br />
Non lo sappiamo, ma secondo noi un pensierino al mondiale Macho<br />
lo sta facendo, specialmente ora che i punti che lo separano<br />
dallo spagnolo della Ducati sono solo 66. E a propos<strong>it</strong>o di Ducati,<br />
Marco si guarda indietro e ci parla della sua annata sfortunata con<br />
la rosso di Borgo Panigale. Abbiamo incontrato un ragazzo sereno,<br />
in pace con se stesso, ma anche un pilota molto motivato e<br />
sicuro dei suoi mezzi.<br />
l’infortunio di Johnny Rea è più grave del previsto e sembra<br />
che il pilota del team Castrol Honda Ten Kate debba rinunciare<br />
non solo alla trasferta di Brno, ma anche a quella di Silverstone.<br />
Johnny è stato operato la scorsa settimana ed oltre alla<br />
frattura della scapola sinistra e del braccio destro, i medici hanno<br />
rilevato anche danni ai legamenti del polso, lo stesso polso che Jonathan<br />
si era fratturato a Phillip Island. Una stagione senza dubbio<br />
travagliata per il pilota della Honda. Al <strong>Moto</strong>rland Aragon Rea non<br />
era stato sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, ma per regolamento a Brno la sua squadra<br />
dovrà schierare due piloti e la scelta è caduta su Alex Lowes. Il ventenne<br />
di Lincoln, che nel 2008 e nel 2009 (con il team <strong>it</strong>aliano MV<br />
Gimotorsport) aveva preso parte alla Superstock 1000 FIM Cup,<br />
quest’anno dopo aver iniziato la stagione nel campionato Inglese<br />
Evo alla guida di una Honda, era stato promosso nel Br<strong>it</strong>ish Superbike<br />
dal team MSS Colchester Kawasaki per sost<strong>it</strong>uire Stuart<br />
Easton, infortunatosi alla North West 200. Alex si era presentato<br />
nel BSB stabilendo la pole pos<strong>it</strong>ion sul circu<strong>it</strong>o di Thruxton. Una<br />
prestazione che non è passata inosservata e che gli è valsa la convocazione<br />
del team Castrol Honda per il prossimo appuntamento<br />
della Superbike di Brno. “Prima di tutto spero che Rea si riprenda<br />
al più presto” - ha dichiarato Alex Lowes – “perché sost<strong>it</strong>uire<br />
un pilota infortunato non è mai una cosa piacevole, anche se<br />
quest’anno mi è già successo. E’ un’opportun<strong>it</strong>à incredibile per me<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
»<br />
Alex Lowes sost<strong>it</strong>uirà Rea a Brno<br />
Carlo Baldi | Il ventenne inglese, gemello di Sam che corre nel<br />
mondiale Supersport, prenderà il posto di Rea, infortunatosi nel<br />
warm up del round Superbike di Misano di due settimane fa<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
Superbike » Prove<br />
visto che potrò guidare per uno<br />
dei migliori team del mondiale<br />
Superbike. So che avrò tante<br />
cose da imparare, ma farò di<br />
tutto per ripagare la squadra<br />
olandese della fiducia che ha<br />
riposto in me”. Il team Ten<br />
Kate aveva in un primo tempo<br />
contattato Shane Byrne, ma<br />
il team Honda HM Plant per il<br />
quale corre l’ex pilota del team<br />
Althea, ha posto il veto a questa<br />
operazione visto che Shakey è<br />
in testa al BSB e la sua squadra<br />
vuole vincere il t<strong>it</strong>olo nazionale<br />
senza far correre rischi inutili<br />
al suo pilota che invece, da<br />
parte sua sarebbe stato ben<br />
felice di far r<strong>it</strong>orno nel mondiale<br />
Superbike, anche se solo<br />
per due manches. Continuiamo<br />
purtroppo a parlare di infortuni<br />
perché Troy Corser è stato<br />
operato lunedì a Manchester<br />
dal dott. Mike Hayton, specialista<br />
della mano, per ridurre la<br />
frattura del polso e del gom<strong>it</strong>o<br />
tram<strong>it</strong>e l’inserimento di due<br />
placche in t<strong>it</strong>anio. L’intervento<br />
è riusc<strong>it</strong>o nel migliore dei modi<br />
e Troy spera di poter rientrare<br />
a fine mese a Silverstone. Sembra<br />
che per Brno l’australiano<br />
Haslam sarà l’unico pilota del<br />
team BMW ufficiale.<br />
57
Campanello d’allarme<br />
per l’ufficiale Suzuki<br />
Clement Desalle, che<br />
domenica è caduto a Tongeren<br />
in occasione della quarta prova<br />
del campionato belga procurandosi<br />
la lussazione della<br />
spalla destra. Nel corso della<br />
seconda manche l’attuale capoclassifica<br />
della classe regina<br />
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Desalle infortunato nel campionato belga<br />
di Massimo Zanzani | Il leader della MX1 è caduto e si è procurato<br />
la lussazione della spalla destra<br />
è entrato in collisione con un avversario in un salto e nella caduta<br />
ha battuto malamente la stessa articolazione infortunata lo scorso<br />
anno nel GP di Valkenswaard. Fortunatamente la lussazione non<br />
è durata molto, e quindi dopo essere stato sottoposto ad una accertamento<br />
sul posto oggi verrà sottoposto ad un esame più approfond<strong>it</strong>o<br />
per verificare le sue condizioni in previsione del GP di<br />
Svezia che si tiene questo fine settimana a Uddevalla. Nella stessa<br />
gara, vinta da Steve Ramon, è andato sul podio anche Davide<br />
Guarneri che si è aggiudicato il terzo posto in sella alla Kawasaki<br />
LoveMyTime del team CLS.<br />
58 59
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Il CIV spettacolare a Misano<br />
Ben 231 piloti hanno preso il via al primo appuntamento doppio<br />
del 2011. Il week-end al “Misano World Circu<strong>it</strong>” ha davvero regalato<br />
emozioni a partire dalla classe Superbike, combattutissima fino alla fine<br />
il week-end romagnolo del<br />
Campionato Italiano Veloc<strong>it</strong>à<br />
si è chiuso sul “Misano<br />
World Circu<strong>it</strong>” con lo spettacolo<br />
delle gare valide per il quarto<br />
round stagionale: ben 231 piloti<br />
hanno preso il via al primo appuntamento<br />
doppio del 2011,<br />
che aveva visto già ieri andare<br />
in scena le sei sfide della terza<br />
tappa.<br />
SuPeRBiKe: QuAttRO<br />
DuCAti DAVANti,<br />
PRiMA PeR CONFORti<br />
Un’altra gara da incorniciare,<br />
60<br />
quella della Superbike. Questa volta sono stati cinque piloti a giocarsi<br />
la v<strong>it</strong>toria fino agli ultimi giri: oltre al poleman Mark A<strong>it</strong>chison,<br />
c’erano anche le quattro Ducati guidate da Federico Sandi e Luca<br />
Conforti (Althea Racing) e Alessandro Pol<strong>it</strong>a e Matteo Baiocco<br />
(Team Barni). Il più forte, grazie ad una rimonta da incorniciare, si<br />
è rivelato il bresciano Conforti che, tornato velocemente sui quattro<br />
di testa dopo una partenza in sordina, si è liberato della compagnia<br />
degli avversari ed è andato a vincere con oltre tre secondi<br />
di vantaggio su Baiocco e Pol<strong>it</strong>a.<br />
SuPeRSPORt: MAGNiFiCi tRe, ROMAGNA Al tOP<br />
E’ stata una gara di livello mondiale. Una Kawasaki verde, una<br />
Honda rossa e una Yamaha azzurra hanno dato v<strong>it</strong>a ad un grande<br />
spettacolo fino all’ultima curva. La R6 del Bike Service era guidata<br />
dal campione in carica, il romagnolo Roberto Tamburini, che grazie<br />
agli ultimi tre giri da cardiopalmo è riusc<strong>it</strong>o ad avere la meglio<br />
sulla Kawasaki del corregionale e wild-card, Massimo Roccoli e<br />
sulla CBR della Scuderia Improve guidata dal leader della classifica,<br />
il laziale Ilario Dionisi. Tamburini ha vinto con un sorpasso da<br />
manuale alla curva “Misano” proprio su Roccoli, conquistando la<br />
prima v<strong>it</strong>toria della stagione.<br />
125 GP: e’ ANCORA DOPPiettA teAM <strong>it</strong>AliA<br />
A fare la differenza in gara e a centrare i primi due gradini del podio<br />
sono stati ancora una volta Romano Fenati e Niccolò Antonelli<br />
(<strong>Aprilia</strong> – Team Italia Gabrielli). I “ragazzini terribili” della 125 Gp<br />
hanno corso un’altra gara perfetta, andando sub<strong>it</strong>o in fuga e prendendo<br />
un buon vantaggio nei confronti degli avversari: a fare da<br />
lepre è stato di nuovo l’ascolano Fenati, che a metà gara ha dovuto<br />
subire il r<strong>it</strong>orno del riccionese Niccolò Antonelli, bravo a recuperare<br />
il gap e a giocarsi la v<strong>it</strong>toria fino all’ultimo giro, chiuso però al<br />
secondo posto. In terza piazza l’imolese Kevin Calia (MGP Racing<br />
– 2B).<br />
MOtO 2: ANDReOZZi FA il PieNO<br />
Dominatore assoluto, questo week-end è stato il marchigiano<br />
Alessandro Andreozzi: in sella alla FTR preparata dal team omonimo,<br />
ha fatto il bis dopo la v<strong>it</strong>toria centrata ieri. Anche oggi ha<br />
girato tutto alla perfezione per il maceratese, capace di andare in<br />
fuga sin dalla prima curva e di chiudere poi la gara a braccia alzate<br />
davanti al teramano Danilo Marrancone (Bimota – Team QDP) e<br />
al faentino Mattia Tarozzi (Faenza Racing). E’ stata un’altra gara<br />
perfetta, quella di Andreozzi, che grazie a questo doppio risultato<br />
centra anche la leadership in sol<strong>it</strong>aria del campionato.<br />
StOCK 600: V<strong>it</strong>tORiA e ReCORD PARlANO RuSSO<br />
Ha corso la sua gara perfetta, Vladimir Leonov. A Misano, l’unico<br />
pilota russo iscr<strong>it</strong>to alla Stock 600 (ventiquattrenne di Donec’k),<br />
è riusc<strong>it</strong>o a sbaragliare la concorrenza degli avversari e portare a<br />
casa la sua prima v<strong>it</strong>toria nel CIV. Part<strong>it</strong>o forte, ha tenuto un r<strong>it</strong>mo<br />
impressionante è riusc<strong>it</strong>o a ricucire lo strappo creato da Dino<br />
Lombardi. I numeri “simbolo” della gara sono 1’40”667, che si<br />
traducono nel nuovo record della pista fatto segnare al nono passaggio<br />
proprio da Leonov, riusc<strong>it</strong>o grazie a questo lim<strong>it</strong>e a sopravanzare<br />
Lombardi alla Quercia e a involarsi indisturbato verso la<br />
v<strong>it</strong>toria su Lombardi e Russo.<br />
StOCK 1000: DellA CeCA tORNA PROtAGONiStA<br />
Il colpo di scena della giornata, ovvero la scivolata di Danilo Petrucci<br />
nelle fasi iniziali di gara, non ha offuscato la grande prova<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
»»<br />
»<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
Sport<br />
del suo compagno di squadra<br />
nel Team Barni, Riccardo Della<br />
Ceca. Il marchigiano, terzo<br />
classificato nel CIV 2009, dopo<br />
le ultime gare sottotono è riusc<strong>it</strong>o<br />
a centrare la vetta della<br />
Stock 1000 con una prestazione<br />
da manuale: scattato forte<br />
al via con la Ducati, ha preso 10<br />
metri di vantaggio, imponendo<br />
poi un r<strong>it</strong>mo insostenibile per<br />
tutti. A dimostrazione della<br />
grande prova di Riccardo anche<br />
il nuovo record della pista<br />
(1’37”847), stabil<strong>it</strong>o al secondo<br />
giro. Dietro di lui, nell’ordine,<br />
Niccolò Canepa (Ducati - Team<br />
Lazio <strong>Moto</strong>rsport) e Michele<br />
Magnoni (BMW – Mascheroni<br />
by Baru).<br />
FAuStO GReSiNi HA tOltO<br />
il VelO AllA HONDA MOtO3<br />
Il Pirelli CIVillage ha fatto da<br />
teatro, oggi, all’attesa presentazione<br />
della nuovissima<br />
<strong>Moto</strong>3 realizzata dalla Honda:<br />
la monocilindrica a quattro<br />
tempi giapponese si chiama<br />
NSF250R e debutterà nel 2012<br />
a livello nazionale, sost<strong>it</strong>uendo<br />
di fatto la 125 Gp. Sul palco, a<br />
togliere il velo alla neonata due<br />
ruote, è stato l’ex campione<br />
Fausto Gresini, che sarà l’unico<br />
referente per la commercializzazione<br />
della NSF in Italia. Il<br />
prossimo appuntamento con<br />
il Campionato Italiano Veloc<strong>it</strong>à<br />
è fissato per il 23 e 24 luglio,<br />
quando sul circu<strong>it</strong>o toscano del<br />
Mugello si correranno la quinta<br />
e la sesta tappa della stagione<br />
2011.<br />
61
Per il 50° anniversario della<br />
prima v<strong>it</strong>toria Honda al<br />
Tourist Trophy dell’Isola<br />
di Man, le moto e i piloti hanno<br />
regalato ai tifosi della Casa<br />
alata il dominio dell’edizione di<br />
quest’anno. Sul circu<strong>it</strong>o stradale<br />
più esigente al mondo le<br />
Honda hanno dimostrato di<br />
essere moto tecnologicamente<br />
all’avanguardia, di grande<br />
qual<strong>it</strong>à e con affidabil<strong>it</strong>à e<br />
prestazioni che non temono<br />
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159 v<strong>it</strong>torie Honda al Tourist Trophy<br />
In occasione del 50° anniversario della prima v<strong>it</strong>toria Honda al TT,<br />
i piloti della Casa alata regalano ai tifosi la 159esima v<strong>it</strong>toria<br />
sull’Isola di Man<br />
rivali, festeggiando 159 v<strong>it</strong>torie al TT. Fin dal 1961 al Tourist Trophy<br />
dell’Isola di Man i piloti Honda sono ab<strong>it</strong>uati ad occupare le<br />
prime posizioni. Dalla prima leggendaria v<strong>it</strong>toria di cinquant’anni<br />
fa, passando per il dominio del 2010, anche quest’anno sui gradini<br />
più alti del podio sono sal<strong>it</strong>i i piloti in sella alle sportive Honda, le<br />
CBR600RR e CBR1000RR. Nella gara della classe Superbike ha<br />
vinto McGuinness guidando un plotone Honda che ha conquistato<br />
le prime quattro posizioni e, sempre McGuinness, ha conquistato<br />
con autor<strong>it</strong>à perfino la classe Senior. Nel segno della Casa dell’Ala<br />
anche le due gare della classe SuperSport, con Bruce Anstey e<br />
Ke<strong>it</strong>h Amor dominatori della SS1, mentre Gary Johnson e l’onnipresente<br />
John McGuinness sono stati i mattatori nella SS2. Sono<br />
159 le v<strong>it</strong>torie Honda all’attivo al tt dell’isola di Man.<br />
62 63<br />
28 Giugno<br />
2011<br />
Anno<br />
01<br />
Numero<br />
22<br />
ed<strong>it</strong>ore:<br />
CRM S.r.l., Via Melzo 9 - 20129 Milano<br />
P. Iva 11921100159<br />
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Capo Redattore<br />
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Redazione<br />
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Cristina Bacchetti<br />
Marco Berti<br />
Francesco Paolillo<br />
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Grafica<br />
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Collaboratori<br />
Nico Cereghini<br />
Massimo Clarke<br />
Giovanni Zamagni<br />
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Lorenzo Boldrini<br />
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