31.05.2013 Views

Prove - Moto.it

Prove - Moto.it

Prove - Moto.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Numero 85<br />

27 Novembre 2012<br />

105 Pagine<br />

All’Interno<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Special<br />

Bylot Six Days 175,<br />

nostalgia tassellata<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

<strong>Moto</strong>GP<br />

Gobmeier nuovo<br />

Direttore Generale<br />

Ducati Corse.<br />

Preziosi all’R&D<br />

Dakar<br />

Franco Picco: “Parto<br />

per la Dakar n. 20”<br />

Botturi e Husqvarna<br />

insieme alla Dakar<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

| prova cruiser |<br />

<strong>Moto</strong> Guzzi<br />

California<br />

1400 Touring<br />

da Pag. 2 a Pag. 19<br />

NEWS: Da Bosch il controllo di stabil<strong>it</strong>à per le moto | ABS ed Euro 4 obbligatori in Europa dal 2016<br />

Massimo Clarke: sospensioni, quarta parte | SPORT: Juha Salminen il Valentino Rossi dell’Enduro Mondiale<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85


MoTo GuZZi CAlIFORNIA 1400 TOURING prEGi Stile e carattere motore DiFETTi Cambio perfettibile in scalata<br />

<strong>Moto</strong> Guzzi California<br />

1400 Touring<br />

Colpo grosso di <strong>Moto</strong> Guzzi, che finalmente ci ha<br />

fatto provare la mirabile reinterpretazione di<br />

un’icona del motociclismo, che nel frattempo si<br />

pavoneggiava anche all’Eicma milanese. La nuova<br />

California Touring è già in vend<strong>it</strong>a, e costa<br />

19.300 euro, tutto compreso<br />

di Maurizio Tanca<br />

prova CruisEr<br />

prEZZo 19.300€<br />

2 3


M oto<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Guzzi California<br />

Touring 1400<br />

Finalmente è arrivata, l’agognata<br />

California 1400, che all’Eicma milanese appena<br />

conclusosi campeggiava da vera regina allo<br />

stand <strong>Moto</strong> Guzzi, naturalmente affollatissimo<br />

per l’occasione. C’erano tutte e due le versioni:<br />

la bellissima Custom, che arriverà tra febbraio<br />

e marzo 2013 (prezzo 17.300 euro), e l’opulenta<br />

Touring (a 19.300 euro), che abbiamo appena<br />

provato in Costa Azzurra, con partenza da<br />

Cannes. Per il nostro test era disponibile solo la<br />

Ambassador, nera con filetti bianchi, mentre il<br />

vernissage milanese mostrava anche la candida<br />

Eldorado: due nomi, come molti sapranno, che<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

appartengono ad altrettante versioni degli anni<br />

settanta. Una svolta epocale, l’imponente California<br />

1400, rispetto alla quale l’illustre progen<strong>it</strong>rice,<br />

sulla breccia da una quarantina di annetti,<br />

fa perfino tenerezza, per motivi dimensionali, intendo.<br />

Roberto Colaninno, gran capo dell’impero<br />

Piaggio, ha ragione ad essere fiero della nuova<br />

arrivata, sulla quale è stato invest<strong>it</strong>o parecchio, e<br />

la cui gestazione è durata quattro anni: il risultato<br />

finale, infatti, è davvero notevole. Hanno fatto<br />

davvero un gran lavoro i progettisti, che hanno<br />

realizzato una moto completamente nuova e fine<br />

a sè stessa, non allest<strong>it</strong>a su una base già esistente,<br />

come la vecchia evoluzione. Una nuova “piattaforma”,<br />

utilizzata per ora per due modelli, poi<br />

4 5<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

»» » <strong>Prove</strong>


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

si vedrà. Anche se qualche piccolo particolare<br />

della nuova arrivata – parere personale – non mi<br />

esalta. Come i fondelli dei silenziatori, per esempio,<br />

che sembrano incompleti, un po’ come un<br />

portalampade senza lampadina. Un po’ banale<br />

anche l’aspetto del tappo del serbatoio, che preferirei<br />

fosse incernierato, quindi più pratico. Ma<br />

anche la stessa stampella laterale ha un aspetto<br />

un po’ dimesso, per una moto di questa caratura.<br />

Ma si tratta di piccole cose, non certo di pecche<br />

irrimediabili.<br />

Bicilindrico da record<br />

Con i suoi 1.380 cc, la California è la bicilindrica<br />

<strong>it</strong>aliana di maggior cilindrata; potenza e coppia<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

si attestano su valori notevoli per il segmento<br />

con 96cv a 6.500 giri ma soprattutto 120Nm a<br />

soli 2.500. Il muscoloso V-twin in alluminio, curatissimo<br />

anche nell’estatica, è alimentato da<br />

un singolo corpo farfallato da 52mm e gest<strong>it</strong>o in<br />

ogni aspetto – prima assoluta su un Custom – da<br />

un sistema elettronico con acceleratore ride-bywire<br />

a tre mappature (Turismo, Veloce, Pioggia)<br />

che regola di conseguenza erogazione del propulsore<br />

e freno motore. Ad aumentare ulteriormente<br />

la raffinatezza del motore arriva il controllo<br />

di trazione MGCT impostabile su tre livelli. la<br />

testata ora osp<strong>it</strong>a una distribuzione monoalbero<br />

a quattro valvole per cilindro, doppia accensione<br />

e due sonde lambda. Altre ottimizzazioni<br />

(radiatore olio maggiorato con elettroventola<br />

termostatizzata, nuova cassa filtro, nuova alettatura<br />

di maggiori dimensioni sui cilindri) fanno<br />

si che i consumi scendano del 15/20% rispetto<br />

al “Quattrovalvole” in versione 1200. la trasmissione<br />

conta su una frizione monodisco a secco<br />

ed un cambio a sei rapporti; la finale, ovviamente<br />

a cardano, è stata completamente riprogettata.<br />

la linea sembra riassumere in un solo modello il<br />

meglio di quanto espresso dalle precedenti generazioni:<br />

si possono riconoscere diversi dettagli<br />

(specie nella vista laterale) della T3, nonché<br />

proporzioni generali – con grande contributo del<br />

serbatoio da 21 l<strong>it</strong>ri – che ricordano molto le V7<br />

e V850. Bassa e lunga (l’interasse passa da 1580<br />

6 7<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

»» » <strong>Prove</strong><br />

a 1685mm), la California 1400 rispolvera i cerchi<br />

in lega leggera già prerogativa del modello T4,<br />

su cui campeggiano orgogliosi i due pneumatici<br />

oversize (130/70-18 e 200/60-16 rispettivamente<br />

all’anteriore e al posteriore). Molto curati<br />

i gruppi ottici. Al retrotreno troviamo un’un<strong>it</strong>à a<br />

lED che integra gli indicatori di direzione, mentre<br />

all’avantreno troneggia un proiettore a superficie<br />

complessa con faro polielissoidale dotato<br />

d’illuminazione diurna con led DRl, altra prima<br />

mondiale per un mezzo del segmento cruiser/<br />

custom. Il raffinatissimo cruscotto è racchiuso<br />

in un singolo strumento circolare di ampio diametro<br />

con contagiri analogico sul bordo esterno<br />

e display multifunzione al centro. Tutti nuovi


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

anche i comandi a manubrio che integrano – per<br />

la prima volta su una <strong>Moto</strong> Guzzi – il comando<br />

del cruise control.<br />

<strong>Moto</strong>re elastico<br />

Fu Giuseppe Guzzi ad inventare il “Telaio Elastico”<br />

a fine anni 20; la California di oggi propone<br />

invece il concetto di “<strong>Moto</strong>re Elastico” per identificarne<br />

il fissaggio al telaio tram<strong>it</strong>e un complesso<br />

sistema di supporti elasto-cinematici composti<br />

da una biella frontale, due biellette laterali e una<br />

serie di tamponi di gomma che lasciano oscillare<br />

il motore filtrando tutte le vibrazioni. Il che<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

consente di avere un telaio molto rigido, con cannotto<br />

di sterzo e forcellone sovradimensionati (la<br />

forcella con steli da 46mm contribuisce…), particolarmente<br />

adatto alla guida dinamica. Il doppia<br />

culla chiusa vanta misure caratteristiche tipicamente<br />

custom: già c<strong>it</strong>ato l’interasse monstre da<br />

1685mm, vale la pena di segnalare un cannotto<br />

aperto di 32° con un’avancorsa da 155mm. la<br />

seduta è bassa 740mm per garantire manovrabil<strong>it</strong>à<br />

e maneggevolezza. Niente compromessi<br />

nell’impianto frenante, affidato a Brembo: il doppio<br />

disco flottante da 320mm all’avantreno è lavorato<br />

da pinze radiali. Al retrotreno si trova un<br />

disco da 282mm. Naturalmente presente l’ABS,<br />

incredibilmente assente la frenata integrale, una<br />

prerogativa delle <strong>Moto</strong> Guzzi che per prime l’adottarono<br />

a metà degli anni Settanta.<br />

Touring o Custom<br />

Come anticipato, la California 1400 viene proposta<br />

in due versioni. la Touring è ovviamente<br />

dedicata ai turisti: parabrezza “Patrol”, fari supplementari,<br />

valige laterali (35 l<strong>it</strong>ri), protezioni<br />

motore e valige, antifurto. le grafiche disponibili<br />

sono Eldorado (bianca con filetti ornamentali<br />

scuri sul serbatoio), ispirata alle versioni della<br />

8 9<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

»» » <strong>Prove</strong><br />

polizia USA, oppure la più classica nera con filetti<br />

bianchi. la Custom è invece più fedele al minimalismo<br />

cruiser: sella biposto con stampa a caldo<br />

dell’aquila Guzzi, manubrio Drag Bar, ammortizzatori<br />

posteriori con serbatoietti piggy-back,<br />

livrea cupa con profusione di grigio mercurio e<br />

nero basalto. Sconfinato, ovviamente, il catalogo<br />

accessori, ricco di selle, manubri, valigeria, ma<br />

anche parti “performance” quali scarichi allegger<strong>it</strong>i<br />

e, ovviamente, l’abbigliamento dedicato.<br />

su strada<br />

Prima di partire per un bel giretto di oltre 200


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

“La moto è una cru<br />

iser<br />

di quelle “toniche”,<br />

nel senso che col pieno<br />

di benzina dovremmo<br />

sfiorare i tre quintali<br />

e mezzo. Ma anche di<br />

quelle col baricentro<br />

molto basso e con una<br />

guidabil<strong>it</strong>à che molti<br />

non si<br />

aspetterebbero mai<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

chilometri, nell’entroterra di Cannes con rientro<br />

lungo la bella strada dell’Esterel, prendiamo confidenza<br />

con i comandi di bordo. Facile. Il grosso<br />

strumento circolare piazzato al centro del<br />

manubrio ha cifre molto ben leggibili, sia che si<br />

tratti del contagiri analogico perimetrale, che del<br />

chiaro ed ordinato display lcd, anch’esso circolare,<br />

interno ad esso. Dal blocchetto sinistro sul<br />

manubrio, tram<strong>it</strong>e il deviatore già presente su<br />

molti modelli del gruppo Piaggio, si selezionano<br />

le varie voci del menu a disposizione, compresi<br />

i tre livelli di intervento del controllo di trazione.<br />

Utilizzando il pulsante di avviamento mentre si<br />

guida, invece, a gas chiuso si seleziona la mappatura<br />

di erogazione del motore tra le tre disponibili<br />

(Pioggia, Turismo, Veloce). le manopole<br />

10 11<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

»» » <strong>Prove</strong><br />

termiche, nel caso, si attivano con l’indice sinistro<br />

premendo un pulsante sottostante quello<br />

del lampeggio; con l’indice destro, invece, si aziona<br />

un devioluci che comanda i faretti supplementari.<br />

Ma scendiamo in sella alla nostra affascinante<br />

California Touring, dove si poggiano le terga a<br />

soli 74 centimetri da terra, su un’imbott<strong>it</strong>ura non<br />

cedevolissima, ma certamente non scomoda. la<br />

postura è da cruiser “customeggiante”, quindi<br />

manubrio ampio, braccia rilassate – ma il manubrio<br />

è comunque regolabile a volontà - piedi non<br />

smodatamente avanzati e ginocchia poggiate sui<br />

condotti di aspirazione, senza andare ad urtare<br />

(perlomeno per quanto mi riguarda, ma non ho<br />

sent<strong>it</strong>o commenti contrari) i poderosi cilindroni<br />

magistralmente incastonati nel serbatoio.


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Si siede comodi, insomma, nessuna costrizione,<br />

comandi a mano e a pedale molto più comodi da<br />

usare, rispetto alla vecchia California. E chi non<br />

si r<strong>it</strong>rova con il pedale del cambio a bilanciere -<br />

comunque molto utile per non rovinare la scarpa<br />

– potrà comunque smontarne la leva posteriore.<br />

Peccato che il bordo superiore del parabrezza,<br />

nel mio caso (altezza 1,76), sia giusto appena<br />

sotto il livello dello sguardo: in questo caso, o<br />

si riesce a guidare sempre perfettamente eretti,<br />

oppure ci si trovo presto a sedere un po’ ingobb<strong>it</strong>i,<br />

guardando attraverso il plexiglass. In<br />

defin<strong>it</strong>iva, avrei pagato per un parabrezza più<br />

12 13<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

»» » <strong>Prove</strong><br />

basso di almeno 5 centimetri. Molto comode le<br />

moto valigie con apertura superiore, avv<strong>it</strong>ate al<br />

telaio e protette da un elegante paracolpi cromato.<br />

la frizione è accettabilmente morbida,<br />

ed è dolce e molto precisa nel suo lavoro. l’acceleratore<br />

elettronico, naturalmente, è un burro.<br />

Ma quel che più colpirà non solo i Guzzisti doc,<br />

ma anche chi su una Guzzi non sia mai sal<strong>it</strong>o in<br />

sella, è la pressoché assoluta mancanza di vibrazioni.<br />

Al minimo rimane ovviamente la classica<br />

oscillazione al manubrio trasmessa dall’albero<br />

motore long<strong>it</strong>udinale, ma non appena si ruota la<br />

manopola, puff!, vibrazioni azzerate, mentre la<br />

famosa – per alcuni famigerata – coppia di rovesciamento<br />

naturalmente è sempre li, a ricordarci<br />

che li sotto pulsa un grosso V2 trasversale. Il più<br />

grosso mai montato su una <strong>Moto</strong> Guzzi di serie.<br />

Che la California 1400 sia nata bene ci si rende<br />

conto già dopo i primi metri percorsi. la moto è<br />

una cruiser di quelle “toniche”, nel senso che col<br />

pieno di benzina dovremmo sfiorare i tre quintali<br />

e mezzo. Ma anche di quelle col baricentro<br />

molto basso e con una guidabil<strong>it</strong>à che molti non<br />

si aspetterebbero mai. Frizione dolce, dicevo, e<br />

cambio marcia morbidissimo quanto silenzioso,<br />

tanto da non avvertirlo nemmeno, ad eccezione<br />

della prima, quasi sempre rumorosetta: questo


14<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

grazie all’accurata calibrazione della sinergia<br />

tra gas elettronico e della farfalla dell’iniezione,<br />

che aiuta molto la cambiata, che avviene sfiorando<br />

il pedale. In scalata invece l’ingaggio tra<br />

gli ingranaggi del soffre del carico dovuto alla<br />

decelerazione, e l’inserimento dei rapporti può<br />

essere meno rapido e preciso, a seconda dei giri<br />

del motore, naturalmente. Usc<strong>it</strong>i dal traffico c<strong>it</strong>tadino<br />

di Cannes, dove peraltro ci siamo mossi<br />

con buona disinvoltura, inizia il divertimento. Il<br />

nuovo motore mostra da sub<strong>it</strong>o il suo gran carattere:<br />

è capace di viaggiare in sesta a 1.500<br />

giri, e riprendere senza fare tante storie. Ma la<br />

spinta ai bassi e ai medi è davvero forte, divertente,<br />

sia viaggiando in modal<strong>it</strong>à “Turismo” che<br />

“Veloce”: la differenza tra queste due è decisamente<br />

più sottile da percepire rispetto alla dolcissima<br />

modal<strong>it</strong>à “Pioggia”, con circa 73 cavalli a<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

disposizione, e tanta dolcezza fina da 1.200 giri:<br />

un vero piacere, per andarsene tranquillamente a<br />

spasso. Non è prevista autostrada, durante il nostro<br />

test, ma è innegabile che questo motore sia<br />

nato bene, anche se al rumore di trascinamento<br />

della trasmissione primaria bisogna ab<strong>it</strong>uarsi un<br />

po’. Sulla l<strong>it</strong>oranea, verso St.Tropez, la Guzzona<br />

sfodera orgogliosamente le sue doti ciclistiche<br />

danzando tra le curve che è un piacere e senza<br />

doversi impegnare, e una volta preso un buon<br />

r<strong>it</strong>mo diventa fin troppo facile iniziare a vessare<br />

gli appos<strong>it</strong>i slider in plastica avv<strong>it</strong>ati sotto alle<br />

pedanone pieghevoli; insistendo nell’appoggio,<br />

tocca al tamponcino metallico supplementare<br />

farci capire di piantarla li e non andare oltre. la<br />

nuova California è lunga e “sostanziosa”, ma piacevolmente<br />

obbediente al suo pilota, che con un<br />

minimo di malizia saprà affrontare agevolmente<br />

Numero<br />

85<br />

»» » <strong>Prove</strong><br />

15


ZooM<br />

ZooM<br />

16 17


1 Muscoloso V-twin in alluminio curatissimo anche<br />

nell’estatica.<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

2 Niente compromessi nell’impianto frenante, affidato a<br />

Brembo: il doppio disco flottante da 320mm all’avantreno<br />

è lavorato da pinze radiali.<br />

3 Il grosso strumento circolare piazzato al centro del<br />

manubrio ha cifre molto ben leggibili, sia che si tratti del<br />

contagiri analogico perimetrale, che del chiaro ed ordinato<br />

display lcd.<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

1<br />

2<br />

3<br />

anche i tornanti stretti, così come le inversioni<br />

ad U in spazi tutto sommato accettabili. Molto<br />

rassicurante la solid<strong>it</strong>à della ciclistica: il nuovo<br />

telaio è robusto e ben calibrato, e infonde fiducia<br />

anche quando ci si lascia prendere un po’ la<br />

mano guidando una grossa Cruiser quasi come<br />

una più permissiva naked di media cilindrata.<br />

Niente da dire, in questo caso, sulle Dunlop D251<br />

in dotazione alla nostra cavalcatura. Altra bella<br />

sorpresa arriva dalle sospensioni, e in particolare<br />

dalla coppia di ammortizzatori posteriori Sachs,<br />

che lavorano a meraviglia digerendo mirabilmente<br />

avallamenti e sconnessioni dell’asfalto.<br />

Va ricordato che qui non abbiamo il cardano<br />

reattivo Ca.R.C. con sospensione progressiva,<br />

ma un’un<strong>it</strong>à tradizionale, scelta per mantenere<br />

quell’aspetto vintage tanto caro ai guzzisti, e<br />

abbinata appunto ai due ammortizzatori e ad un<br />

gommone posteriore da 16 pollici, che a sua volta<br />

aiuta nella fase ammortizzante. È chiaro che,<br />

viaggiando in coppia, gli ammortizzatori andranno<br />

regolati di conseguenza, e qui probabilmente<br />

si sentirà l’esigenza di una manopola esterna per<br />

regolarne il precarico, visto che si trovano dietro<br />

alle borse. Pos<strong>it</strong>ivo anche il giudizio sui freni, che<br />

consentono di decelerare molto soddisfacentemente<br />

senza doversi aggrappare a leva e pedale,<br />

e senza arrivare a stimolare precocemente l’ABS<br />

anteriore, mentre il posteriore, per forza di cose,<br />

si fa sempre sentire abbastanza presto. Tornati<br />

alla base verso sera, mancava solo la verifica del<br />

consumo medio: i tecnici di <strong>Moto</strong> Guzzi dichiarano<br />

consumi migliori rispetto alla concorrenza<br />

diretta (leggi Harley-Davidson), dichiarando una<br />

percorrenza media, nell’utilizzo comune, di circa<br />

15 km per l<strong>it</strong>ro. Il computer della moto da me<br />

utilizzata, al r<strong>it</strong>orno in albergo, segnava 7,3 l<strong>it</strong>ri<br />

per 100 km, equivalenti dunque a 13,7 km/l<strong>it</strong>ro.<br />

Insomma, potremmo tranquillamente affermare<br />

che è (ri)nata una stella. Quanti di voi, Guzzisti e<br />

non, ora correranno con la mente ai m<strong>it</strong>ici anni<br />

settanta, quelli dei Mamas&Papas e i Dik Dik?<br />

Si, proprio quelli di “California dreaming”, o “Sognando<br />

la California”.<br />

18 19<br />

SCHEDA TECNICA<br />

MOTO GUzzI California 1400 Touring € 19.300<br />

Tempi: 4<br />

Cilindri: 2<br />

Cilindrata: 1380 cc<br />

Disposizione cilindri: a V di 90°<br />

Raffreddamento: ad aria/olio<br />

Avviamento: E<br />

Potenza: 96 cv (71 kW) / 6500 giri<br />

Coppia: 12.3 kgm (120 Nm) / 2750 giri<br />

Marce: 6<br />

Freni: DD-D<br />

Misure freni: 320-282 mm<br />

Misure cerchi (ant./post.): 18’’ / 16’’<br />

Normativa antinquinamento: Euro 3<br />

Peso: 322 kg<br />

Lunghezza: 2445 mm<br />

Larghezza: 1030 mm<br />

Altezza: 740 mm<br />

Capac<strong>it</strong>à serbatoio: 20.5 l<br />

Segmento: Turismo<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

»» » <strong>Prove</strong>


20<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

<strong>Moto</strong> Guzzi California 1400<br />

intervista a Galluzzi e Albesiano<br />

Miguel Galluzzi e Romano Albesiano ci parlano della genesi<br />

dell’attesissima nuova Ammiraglia di <strong>Moto</strong> Guzzi, che<br />

sembra già riscuotere unanimi consensi in tutto il mondo,<br />

e che abbiamo recentemente provato in Francia<br />

M<br />

iguel Galluzzi<br />

Miguel Galluzzi, già<br />

responsabile del<br />

centro stile moto del Gruppo<br />

Piaggio, ora dirige l’Advanced<br />

Design Center del Gruppo Piaggio<br />

a Pasadena, in…California<br />

Le due California 1400, Touring<br />

e Custom, rappresentano<br />

meglio la tradizione o il futuro<br />

di <strong>Moto</strong> Guzzi?<br />

«la California 1400 è il punto<br />

di equilibrio fra tradizione<br />

e futuro. Il design doveva e<br />

voleva ricordare quello da sempre<br />

caratteristico di questo<br />

modello, con le forme sinuose<br />

del serbatoio, il manubrio ricurvo,<br />

il maniglione d’appiglio<br />

cromato per il passeggero della<br />

Touring e i parafanghi lunghi.<br />

Allo stesso tempo la nuova<br />

1400 doveva essere più moderna,<br />

confortevole, osp<strong>it</strong>ale, ricca<br />

e sontuosa della precedente.<br />

Così è nato uno stile che, credo<br />

in modo equilibrato, tende una<br />

mano da una parte alla tradizione,<br />

che non vogliamo dimenticare,<br />

e dall’altra allo spir<strong>it</strong>o innovativo<br />

ed evoluto che<br />

una <strong>Moto</strong> Guzzi attuale<br />

deve avere se vuole<br />

puntare al top. Il centro<br />

della moto è un richiamo<br />

forte alla tradizione:<br />

in esso confluiscono le<br />

linee del serbatoio e della<br />

sella, formando quella<br />

“croce” immaginaria<br />

tipica anche dei modelli<br />

precedenti. Non manca<br />

d’altra parte un certo<br />

stile innovativo regalato<br />

dal pneumatico posteriore<br />

largo e dall’esclusivo<br />

gruppo ottico anteriore.<br />

le caratteristiche<br />

dei proiettori sono infatti<br />

modernissime, e l’anteriore<br />

dispone di un’illuminazione<br />

“full lED”,<br />

come nelle moderne<br />

auto di alta e altissima<br />

gamma».<br />

Quale è stato l’obiettivo<br />

primario nel disegnare la<br />

California 1400?<br />

«Valorizzare le forme del suo<br />

motore: un motore unico al<br />

mondo mer<strong>it</strong>ava di essere lasciato<br />

il più possibile in vista.<br />

Il nostro inconfondibile V2 è<br />

diventato un vero aspetto di<br />

design, proprio grazie alle sue<br />

forme ined<strong>it</strong>e che ne rappresentano<br />

bene il carattere e<br />

la forza che esso è capace di<br />

esprimere. Ed ecco spiegata la<br />

scelta di r<strong>it</strong>agliare i fianchetti<br />

del serbatoio, che così non vanno<br />

a coprire le teste. la vista più<br />

bella è da dietro: si vedono i due<br />

Un motore<br />

unico al mondo<br />

mer<strong>it</strong>ava di<br />

essere lasciato<br />

il più possibile<br />

in vista<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

cilindri che emergono, anzi che<br />

esplodono fuori dal serbatoio.<br />

Una chiara rappresentazione<br />

del carattere di questa moto,<br />

una cruiser modernissima,<br />

splendida da guidare a bassa<br />

veloc<strong>it</strong>à, ma sempre pronta<br />

anche alla guida disinvolta, e<br />

quindi al divertimento».<br />

Cosa la distingue dalla<br />

concorrenza?<br />

«Innanz<strong>it</strong>utto il marchio<br />

sul serbatoio: è<br />

una <strong>Moto</strong> Guzzi al cento<br />

per cento, tutta costru<strong>it</strong>a<br />

a mano nello stabilimento<br />

di Mandello del<br />

lario. Dinamicamente<br />

si distingue per le sue<br />

doti di maneggevolezza<br />

e di appagamento nella<br />

guida, uniche nel suo<br />

genere. A livello di design<br />

spicca per la possenza<br />

del motore che<br />

straripa dal serbatoio,<br />

per la raffinatezza dei<br />

dettagli, per lo stile di<br />

alcune soluzioni come<br />

i gruppi ottici e la strumentazione<br />

stessa.<br />

la California 1400 è<br />

una delle poche moto<br />

che riescono a trasmettere<br />

l’impressione di una<br />

qual<strong>it</strong>à costruttiva e una cura<br />

del particolare davvero eccezionali».<br />

Qual è l’aspetto che una <strong>Moto</strong><br />

Guzzi avrà sempre?<br />

«la personal<strong>it</strong>à, lo stile e il carattere<br />

delle moto Made in Italy.<br />

21


la nuova California 1400 è l’unica<br />

custom che si guida come<br />

una moto normale, con elevata<br />

possibil<strong>it</strong>à di divertimento in<br />

curva pur godendo di comfort e<br />

protezione dall’aria ai massimi<br />

livelli. È un esempio di ottimo<br />

connubio tra design e funzional<strong>it</strong>à».<br />

romano albesiano<br />

Romano Albesiano è responsabile<br />

del Centro Tecnico <strong>Moto</strong><br />

del Gruppo Piaggio<br />

ricreare un m<strong>it</strong>o è sempre<br />

un lavoro difficilissimo. Quali<br />

sono le principali caratteristiche<br />

del progetto California<br />

1400?<br />

«Storicamente la California è<br />

sempre stato un modello apprezzato<br />

per il comfort abbinato<br />

ad una guidabil<strong>it</strong>à eccellente.<br />

l’ottimo connubio tra guidabil<strong>it</strong>à<br />

e comfort ne ha decretato il<br />

successo fin dalla prima versione<br />

degli anni ‘70. Abbiamo ricevuto<br />

questa importante ered<strong>it</strong>à,<br />

trasmettendo lo spir<strong>it</strong>o unico<br />

22<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

del modello California sulla<br />

nuova, naturalmente in chiave<br />

moderna, visto che la 1400<br />

tecnicamente non ha nulla in<br />

comune con le precedenti. Abbiamo<br />

sfruttato le esperienze<br />

acquis<strong>it</strong>e e le capac<strong>it</strong>à tecnologiche<br />

dei marchi del Gruppo<br />

Piaggio per realizzare una<br />

moto completamente nuova,<br />

raffinata, tecnologica, al top per<br />

piacere di guida e per comfort.<br />

È la California del nuovo millennio,<br />

una maxi-cruiser all’<strong>it</strong>aliana,<br />

moderna e divertente, una<br />

moto che obiettivamente si<br />

pone sub<strong>it</strong>o come riferimento<br />

nella sua categoria».<br />

È la <strong>Moto</strong> Guzzi più tecnologica<br />

mai costru<strong>it</strong>a?<br />

«Sicuramente sì, ma non solo:<br />

è una delle motociclette più<br />

tecnologiche mai realizzate in<br />

assoluto. la tecnologia applicata<br />

su California 1400 però<br />

non è fine a se stessa, ma ha<br />

una funzione ben precisa: aumentare<br />

il piacere di guida, la<br />

sicurezza e il comfort. Per la<br />

prima volta su una Guzzi compare<br />

l’acceleratore elettronico<br />

Ride by Wire, tecnologia che<br />

esordì sulle moto di produzione<br />

di Aprilia più di cinque anni fa e<br />

che, proprio grazie allo scambio<br />

di competenze tra i marchi<br />

del Gruppo Piaggio, è arrivata<br />

anche a <strong>Moto</strong> Guzzi, nel pieno<br />

della sua matur<strong>it</strong>à, della sua<br />

affidabil<strong>it</strong>à. Il RbW è fondamentale<br />

per gestire e sfruttare al<br />

meglio i motori moderni. Dunque<br />

anche sulla California 1400<br />

arrivano le diverse mappature<br />

del motore, in grado di assecondare<br />

al meglio il pilota nel<br />

turismo, così come nella guida<br />

più brillante e nelle s<strong>it</strong>uazioni<br />

di asfalto scivoloso. Di serie ci<br />

sono anche un evoluto ABS a<br />

due canali, il traction control<br />

prestazionale, settabile su tre<br />

livelli, e debutta il cruise control:<br />

la nostra è l’unica cruiser<br />

al mondo a prevedere tutte<br />

queste tecnologie. Che però<br />

non si fermano ai soli sistemi di<br />

controllo: l’intera moto è figlia<br />

di un progetto assolutamente<br />

moderno, ed anche in questo<br />

caso il know-how trasmesso<br />

dal Reparto R&D moto del<br />

Gruppo ha contribu<strong>it</strong>o a creare<br />

una mezzo funzionale e affidabile.<br />

Tra gli aspetti tecnologici<br />

aggiungo anche i gravosi cicli<br />

di prove al banco di motore e<br />

ciclistica, e le centinaia di migliaia<br />

di chilometri percorsi su<br />

strada e in pista, alla ricerca del<br />

perfetto connubio tra guidabil<strong>it</strong>à,<br />

comfort ed affidabil<strong>it</strong>à».<br />

oltre alla tecnologia, che cosa<br />

la distingue dalla concorrenza?<br />

«l’assoluto piacere di guida.<br />

Nessuna cruiser del segmento<br />

è così divertente da condurre<br />

anche in curva. Per la prima<br />

volta chi ama questa tipologia<br />

di moto non deve più rinunciare<br />

al divertimento su qualsiasi<br />

tipo di percorso, e neppure ad<br />

una buona maneggevolezza. In<br />

una moto, la guidabil<strong>it</strong>à dipende<br />

da molti fattori, che vanno<br />

tutti calcolati e inser<strong>it</strong>i nel progetto<br />

iniziale. Quote del telaio,<br />

distribuzione dei pesi, taratura<br />

delle sospensioni e molto altro:<br />

tutto questo logicamente ha<br />

influenze nella guida. Un altro<br />

aspetto unico è la completezza.<br />

la California 1400 Touring<br />

ha un allestimento di serie molto<br />

ricco: non manca veramente<br />

nulla, anche se il catalogo degli<br />

accessori dedicati – come è<br />

giusto per questo tipo di moto<br />

e di cliente – è molto vasto, e<br />

consente una personalizzazione<br />

unica della propria California».<br />

Come vengono contenute<br />

le vibrazioni di un motore di<br />

questa cilindrata?<br />

«Utilizzando un tipo di fissaggio<br />

elastico del motore al telaio<br />

esclusivo e brevettato da<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

<strong>Moto</strong> Guzzi. Il motore a V di<br />

90° è infatti caratterizzato da<br />

vibrazioni di primo e secondo<br />

ordine, che portano il motore<br />

ad oscillare e ruotare contemporaneamente.<br />

Per questo è<br />

stato studiato un sistema elastocinematico,<br />

calcolato attraverso<br />

sistemi di simulazione<br />

modale, composto da tre bielle<br />

e due silentbloc, che consentono<br />

di annullare il trasferimento<br />

delle vibrazioni fastidiose per<br />

il comfort, senza impatti negativi<br />

sulla dinamica di guida.<br />

Non è stato banale studiarlo<br />

e metterlo a punto, basti pensare<br />

alle possibili implicazioni<br />

che le oscillazioni di un motore<br />

23


24<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Il motore è completamente nuovo, ed ha<br />

richiesto uno sviluppo di più di tre anni<br />

possono provocare all’interno<br />

di un telaio: tra queste il fatto<br />

che il motore non contribuisce<br />

più, come nelle recenti <strong>Moto</strong><br />

Guzzi, alla rigidezza del telaio<br />

stesso (ovvero non funge da<br />

elemento stressato, ndr). Per<br />

sopperire a questo importante<br />

contributo è stato necessario<br />

chiudere il telaio con una doppia<br />

culla, e irrigidire opportunamente<br />

la struttura impiegando<br />

geometrie e materiali calcolati<br />

con sistemi FEM (Fin<strong>it</strong>e Elemente<br />

Method, ndr). Anche se<br />

il principio è il medesimo, il sistema<br />

che abbiamo realizzato<br />

è diverso da quello proposto<br />

dalla concorrenza. È la prima<br />

volta che un sistema del genere<br />

viene utilizzato su una <strong>Moto</strong><br />

Guzzi. E ha sub<strong>it</strong>o funzionato<br />

molto bene».<br />

Qual è l’aspetto che più la<br />

soddisfa, di questa <strong>Moto</strong> Guzzi?<br />

«la sensazione di qual<strong>it</strong>à<br />

elevata che si ha fin dal primo<br />

contatto, di raffinatezza<br />

costruttiva, di pregio dei singoli<br />

componenti. I materiali, gli accoppiamenti,<br />

le tecnologie impiegate<br />

non lasciano dubbi sul<br />

fatto che ci troviamo di fronte<br />

ad un oggetto testimone di eccellenza.<br />

E le sensazioni che si<br />

ricevono, prima accendendo<br />

il motore, e poi cominciando a<br />

guidare la moto e godere delle<br />

emozioni che sa trasmettere,<br />

riescono a coinvolgere ancor di<br />

più il pilota di questa California:<br />

una moto che soddisfa straordinariamente<br />

la cura costruttiva<br />

che tutti gli amanti di <strong>Moto</strong><br />

Guzzi nel mondo si aspettano<br />

da Mandello».<br />

pneumatico da 200, interasse<br />

di 1.685 mm, motore da<br />

1400 cc, forcella con steli da<br />

46 mm, peso di oltre 300 kg.<br />

su questa <strong>Moto</strong> Guzzi regna<br />

l’oversize…<br />

«È la nostra interpretazione<br />

della cruiser moderna: sontuosa,<br />

ricca, esclusiva, ricercata,<br />

ma anche comoda nelle lunghe<br />

trasferte e divertente in curva.<br />

In realtà però è meno pesante<br />

delle maxi cruiser concorrenti,<br />

più facile da gestire anche da<br />

fermo, più appagante su strada.<br />

Insomma, è la cruiser di<br />

<strong>Moto</strong> Guzzi».<br />

se la “vera” California della<br />

tradizione <strong>Moto</strong> Guzzi è la<br />

1400 Touring, la Custom cosa<br />

rappresenta?<br />

«la Custom è l’interpretazione<br />

più sportiva, aggressiva, muscolare<br />

della California. È nata<br />

quasi spontaneamente: dato<br />

che la base tecnica permetteva<br />

un divertimento così elevato,<br />

abbiamo pensato di farne una<br />

versione più leggera e sportiva.<br />

Ne è scatur<strong>it</strong>a una bellissima<br />

muscle bike, per un pilota giovane,<br />

che la usa soprattutto da<br />

solo. Ed è solamente una delle<br />

possibili interpretazioni di questo<br />

modello».<br />

una cilindrata da record, trattandosi<br />

di un v-Twin trasversale.<br />

Cosa c’è di nuovo in questa<br />

un<strong>it</strong>à da 1.380 cc?<br />

«Il motore è completamente<br />

nuovo, ed ha richiesto uno sviluppo<br />

di più di tre anni per la<br />

definizione prima della cilindrata<br />

ideale, e poi per lo sviluppo e<br />

per la delibera affidabilistica. È<br />

il motore più grosso mai realizzato<br />

da <strong>Moto</strong> Guzzi, e impiega<br />

lo stato dell’arte della gestione<br />

elettronica, frutto di tutte delle<br />

esperienze che il Gruppo Piaggio<br />

può vantare».<br />

Quali sono le sue caratteristiche<br />

salienti?<br />

«Il motore, per <strong>Moto</strong> Guzzi, è il<br />

cuore di tutta la moto. È quindi<br />

protagonista in primis del<br />

design, incastonandosi nelle<br />

linee del serbatoio. Entrando<br />

nel dettaglio tecnico, abbiamo<br />

poderosi pistoni da 104 mm,<br />

doppia accensione, distribuzione<br />

a quattro valvole per cilindro<br />

con punterie a rullini, raffreddamento<br />

misto aria/olio, e,<br />

nov<strong>it</strong>à per i motori <strong>Moto</strong> Guzzi,<br />

alimentazione ad iniezione con<br />

monocorpo farfallato (da 52<br />

mm) e full Ride by Wire».<br />

Quali sono gli obiettivi che vi<br />

eravate posti?<br />

« Assolutamente la coppia<br />

abbondante fin dai regimi più<br />

bassi, una risposta del gas<br />

pronta ma dolce e un allungo<br />

poderoso: in sostanza, puro<br />

piacere di guida. Oltre ovviamente<br />

a qual<strong>it</strong>à e affidabil<strong>it</strong>à<br />

eccellenti. In termini numerici,<br />

gli obiettivi erano di avere una<br />

coppia massima maggiore di<br />

12 kgm a meno di 3000 giri,<br />

e contemporaneamente una<br />

potenza massima prossima ai<br />

100 cavalli. Entrambi sono stati<br />

ampiamente raggiunti».<br />

Dopo quello della “piccola”<br />

v7, questo 1400 è il primo di<br />

una nuova serie: cosa c’è nel<br />

futuro di <strong>Moto</strong> Guzzi?<br />

«Anche se nella sua storia <strong>Moto</strong><br />

Guzzi ha sviluppato quasi tutte<br />

le configurazioni di motore esistenti,<br />

e basta vis<strong>it</strong>are il Museo<br />

di Mandello del lario per rendersene<br />

conto, il presente e<br />

l’immediato futuro sono legati<br />

imprescindibilmente al V di<br />

90°, che diventa protagonista<br />

del design, del sound, e delle<br />

caratteristiche di guida uniche<br />

delle migliori <strong>Moto</strong> Guzzi. lo<br />

sviluppo di questo ed altri motori<br />

a V di 90° continua, introducendo<br />

le migliori tecnologie<br />

a disposizione, con l’obiettivo<br />

di incrementare sempre il piacere<br />

di guida».<br />

Come si combina l’esigenza<br />

di consumi ridotti con quella<br />

di avere tanta coppia e 96 cavalli?<br />

«Per avere tanta coppia e una<br />

risposta dell’acceleratore<br />

pronta fin dai regimi più bassi,<br />

è necessario avere un’elevata<br />

efficienza termo e fluidodinamica<br />

in tutti i punti di funzionamento,<br />

oltre che attr<strong>it</strong>i interni<br />

contenuti. Questo si traduce<br />

in consumi specifici estremamente<br />

ridotti. In particolare<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

l’impiego di un corpo farfallato<br />

singolo, con lunghi condotti<br />

di aspirazione, insieme a una<br />

elettronica di gestione motore<br />

avanzata, garantiscono l’ottenimento<br />

di risultati eccellenti<br />

fin ai regimi più bassi, che sono<br />

quelli più usati su strada, senza<br />

compromettere le prestazioni<br />

a quelli più alti, e quindi la potenza<br />

massima».<br />

Quali difficoltà avete superato<br />

nella realizzazione del nuovo<br />

propulsore?<br />

«Una cilindrata così elevata è<br />

stata r<strong>it</strong>enuta necessaria per<br />

entrare a testa alta nel segmento<br />

delle grosse cruiser.<br />

la scelta dei 1400 cc e del rapporto<br />

corsa/alesaggio è stata<br />

ponderata per ottenere il miglior<br />

bilancio tra prestazioni ed<br />

efficienza. l’alesaggio defin<strong>it</strong>o<br />

di 104 mm ha richiesto l’introduzione<br />

della doppia accensione,<br />

che insieme alla gestione<br />

indipendente di iniezione attraverso<br />

la doppia sonda lambda,<br />

garantisce combustioni<br />

ottimali in tutte le condizioni<br />

di funzionamento. Inoltre la cilindrata<br />

un<strong>it</strong>aria elevata, insieme<br />

allo schema a V di 90° per<br />

noi imprescindibile, implica<br />

un livello di vibrazioni elevato,<br />

che ha spinto i progettisti a<br />

sviluppare il appunto gli ined<strong>it</strong>i<br />

supporti elastici, capaci di annullarne<br />

completamente il trasferimento<br />

al veicolo ed ai suoi<br />

occupanti».<br />

25


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

L<br />

’attesa per la nuova <strong>Moto</strong> Guzzi California<br />

1400, dopo le prime foto apparse<br />

mesi fa alla convention dei concessionari<br />

a Miami - oppure “rubate”<br />

in giro per la strada, immortalando più o meno<br />

al volo un collaudatore di passaggio o la classica<br />

moto parcheggiata piuttosto che durante un<br />

rifornimento di carburante - ha indubbiamente<br />

generato parecchia curios<strong>it</strong>à verso l’erede di<br />

questo storico modello. Una California completamente<br />

rifatta e addir<strong>it</strong>tura col motore 1400<br />

– e oltretutto la <strong>Moto</strong> Guzzi più tecnologica mai<br />

costru<strong>it</strong>a - mer<strong>it</strong>a senz’altro fiumi di discussioni<br />

ancor prima di andare in pasto alle folle, come è<br />

accaduto allo scorso Eicma milanese. Dopo la<br />

nostra prima presa di contatto in Francia, poi,<br />

si è letto un po’ di tutto, sulla bella bestiona di<br />

Mandello, nei commenti dei nostri lettori, come<br />

sempre numerosissimi quando si parla del Marchio<br />

motociclistico <strong>it</strong>aliano più amato al mondo.<br />

Tralasciamo i numerosi appunti , e contrappunti,<br />

relativi al fatto che guidando una qualsiasi <strong>Moto</strong><br />

Guzzi ci si ustionino le ginocchia, o si arrivi addir<strong>it</strong>tura<br />

a bruciarsi i pantaloni sui cilindri. Devo<br />

dire che non mi era mai cap<strong>it</strong>ato di leggerne così<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Botta e Risposta<br />

“<strong>Moto</strong> Guzzi California 1400<br />

bella e ammiratissima”<br />

di Maurizio Tanca | la nuova <strong>Moto</strong> Guzzi ha catalizzato<br />

l’attenzione degli appassionati, anche di quelli che guzzisti<br />

non sono mai stati. I commenti al nostro test e all’intervista ai<br />

progettisti sono dunque stati parecchi. A volte con qualche<br />

inesattezza<br />

tanti su questo argomento, che personalmente<br />

mi fa bonariamente sorridere. Piuttosto, in redazione<br />

abbiamo scelto un paio di commenti all’intervista<br />

di Miguel Galluzzi e Romano Albesiano,<br />

relativi alla genesi del nuovo motore Guzzi V2 - il<br />

più grosso mai costru<strong>it</strong>o in serie - e dell’intera<br />

moto.<br />

Commenti evidentemente generati, come spessissimo<br />

accade, da informazioni quantomeno<br />

“approssimative”.<br />

Eccoli:<br />

1) “Ok Ok, il risultato finale è una bella motorona,<br />

pesantuccia, ma... il motore è stato sviluppato<br />

da Millepercento, uno studio di design spostato<br />

in California per motivi... fiscali? Ma come, la vista<br />

del lago deprimeva i progettisti? Per favore<br />

non fate fare la fine di FIAT al m<strong>it</strong>o <strong>it</strong>aliano delle<br />

2 ruote…”.<br />

2) “Il motore 1400 è stato pensato e prodotto<br />

prima dalla Millepercento di Varano, con la BB1<br />

(Big Bore 1), che è un Griso con 140 CV e coppia<br />

da paura. Ma soprattutto il singolo corpo farfallato<br />

l’ hanno introdotto prima in Millepercento che<br />

in Guzzi ...”.<br />

A questi aggiungiamo il seguente, che ci ha dato<br />

ulteriore stimolo a realizzare questo articolo:<br />

“ no, ma...scriviamone un altro di articolo sulla<br />

nuova <strong>Moto</strong> Guzzi California 1400cc che tra<br />

l’altro tutti si potrebbero permettere!” Dunque,<br />

innanz<strong>it</strong>utto prendiamo quel “Varano” come il<br />

classico errore dovuto a batt<strong>it</strong>ura veloce, tipico<br />

di chi commenta, precisando che la concessionaria<br />

Millepercento si trova a Verano Brianza.<br />

Comunque sia, il motore BB1 dei suoi bravissimi<br />

26 27<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

t<strong>it</strong>olari, Ghezzi e Perego – che probabilmente è il<br />

più potente V2 su base Guzzi che si conosca – ha<br />

in comune con il nuovo Guzzi solamente la cilindrata<br />

nominale e l’alimentazione tram<strong>it</strong>e un singolo<br />

corpo farfallato. la sua cubatura effettiva<br />

però è di 1.420 cc, grazie agli enormi pistoni da<br />

106,3 mm con corsa di 80: il nuovo motore della<br />

California, invece, monta pistoni da 104 mm con<br />

corsa di 81,2 mm… Inoltre le testate del BB1 sono<br />

a 2 valvole con distribuzione ad aste e bilancieri,


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

anziché a 4 valvole con distribuzione monoalbero<br />

e doppia accensione; ed il raffreddamento è<br />

liquido, anziché che ad aria+olio. Detto ciò, ecco<br />

di segu<strong>it</strong>o la risposta di <strong>Moto</strong> Guzzi ai commenti<br />

di cui sopra. Risposta relativa anche all’accenno<br />

sul nuovo centro stile di Pasadena, inaugurato lo<br />

scorso marzo, quando la nuova California era già<br />

fatta e fin<strong>it</strong>a da un pezzo…<br />

La risposta di <strong>Moto</strong> Guzzi<br />

“<strong>Moto</strong> Guzzi California è costru<strong>it</strong>a in tutte le sue<br />

parti, motore incluso, a Mandello del lario. lo<br />

storico stabilimento dove le <strong>Moto</strong> Guzzi nascono<br />

dal 1921 è particolarmente “verticalizzato”<br />

rispetto ai normali asset industriali del Gruppo<br />

Piaggio. Non a caso, <strong>Moto</strong> Guzzi è l’unico stabilimento<br />

che costruisca nella propria sede anche<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

i motori; mentre come è noto tutti gli altri propulsori<br />

per motociclette e scooter del Gruppo, di<br />

qualsiasi brand, vengono assemblati nel grande<br />

Stabilimento <strong>Moto</strong>ri di Pontedera. Questa “anomalia”<br />

contribuisce a dare a ogni <strong>Moto</strong> Guzzi,<br />

dalla piccola V7 sino alla nuova California 1400,<br />

tutto il fascino di un prodotto orgogliosamente<br />

<strong>it</strong>aliano, interamente costru<strong>it</strong>o a mano in uno<br />

stabilimento-museo tra i più amati e vis<strong>it</strong>ati di<br />

tutto il mondo. Per quanto riguarda lo sviluppo,<br />

quello della nuova California 1400 nelle versioni<br />

Touring e Custom, è un progetto che, nell’arco<br />

di tre anni, ha coinvolto le migliori competenze<br />

di tutto il Gruppo Piaggio dal punto di vista dello<br />

stile, del motore, della ciclistica, dell’elettronica<br />

di bordo e della sicurezza. Cuore della progettazione<br />

della California 1400 è stata la sede di<br />

Noale, dove opera il Centro Tecnico <strong>Moto</strong> diretto<br />

da Romano Albesiano, con un team che ha già<br />

creato prodotti di qual<strong>it</strong>à e prestazioni assolute,<br />

compresa la stessa Aprilia RSV4 plurivinc<strong>it</strong>rice<br />

del mondiale SBK. Il Gruppo Piaggio, infatti,<br />

come noto ha concentrato a Noale - sede di un<br />

Reparto Corse che ha vinto 51 t<strong>it</strong>oli mondiali ed<br />

è il più vincente in assoluto tra i Costruttori europei<br />

in attiv<strong>it</strong>à nelle corse - tutta la progettazione<br />

delle moto per l’intero Gruppo. Mentre tutti gli<br />

scooter del Gruppo Piaggio nascono nel Centro<br />

Tecnico di Pontedera. Anche il motore è stato<br />

interamente progettato, partendo da un “foglio<br />

bianco”, dai tecnici del Gruppo Piaggio che operano<br />

a Noale per il marchio <strong>Moto</strong> Guzzi. Si tratta<br />

di un motore completamente nuovo, non solo<br />

per il fatto di essere un V-Twin da record. Questo<br />

straordinario propulsore ha richiesto uno<br />

sviluppo di oltre tre anni per la definizione prima<br />

della cilindrata ideale, e poi per lo sviluppo e per<br />

la delibera affidabilistica. È il motore di maggior<br />

cilindrata mai realizzato da <strong>Moto</strong> Guzzi, e anche<br />

il bicilindrico a V più grande d’Europa (oltre che<br />

essere l’unico V2 trasversale al mondo prodotto<br />

in serie) e impiega lo stato dell’arte della gestione<br />

elettronica, frutto di tutte delle esperienze che il<br />

Gruppo Piaggio può vantare. Dal punto di vista<br />

dello stile, infine, le California 1400 nascono,<br />

sempre a Noale, nel Centro Stile <strong>Moto</strong> che sino<br />

a tutto il 2011 è stato diretto da Miguel Galluzzi,<br />

che da metà 2012 è impegnato nell’avviamento<br />

dell’Advanced Design Center di Pasadena,<br />

in California. Oggi il responsabile dello Stile del<br />

Gruppo è Marco lambri. Per ovvie ragioni di tempistica<br />

del progetto, anche la definizione stilistica<br />

delle nuove California è quindi integralmente<br />

<strong>it</strong>aliana. l’Advanced Design Center californiano,<br />

peraltro, sarà una finestra sui cambiamenti che<br />

le formule della mobil<strong>it</strong>à urbana e metropol<strong>it</strong>ana<br />

svilupperanno nei prossimi anni. la struttura<br />

di Pasadena lavorerà non solo nell’amb<strong>it</strong>o delle<br />

tendenze stilistiche più all’avanguardia, ma collaborerà<br />

anche con le Univers<strong>it</strong>à e i centri di ricerca<br />

più avanzati a livello mondiale”.<br />

28 29<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

L<br />

a z “piccola” pareggia i conti con la Yamaha<br />

Fz8 portando la cilindrata a 800:<br />

per la precisione, attraverso l’aumento<br />

dell’alesaggio da 68,4 a 71mm la zetina passa<br />

da 748 a 806cc, migliorando la coppia ai bassi<br />

e medi regimi e guadagnando qualche cavallo<br />

anche in alto.<br />

In attesa di leggere la prova completa che pubblicheremo<br />

nei prossimi giorni lasciamo la parola ai<br />

concessinari.<br />

Lasciamo la parola ai concessionari,<br />

ecco le domande che abbiamo posto<br />

loro:<br />

1. La Z750, considerando anche la r, resta una<br />

best seller di mercato: i clienti vi hanno chiesto<br />

maggiori prestazioni?<br />

2. Chi è il cliente tipo della Z? E’ già possessore<br />

di una Kawasaki o attira di più possessori di<br />

altri marchi?<br />

3. avete già ordini o comunque clienti interessati<br />

alla nuova 800?<br />

4. La cresc<strong>it</strong>a di cilindrata per la 800 avvicina<br />

la piccola Z alla 1000, non temete che le mangi<br />

quote di mercato?<br />

5. Quali sono i modelli Kawasaki recenti che<br />

hanno richiamato più appassionati in concessionario?<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Kawasaki Z800<br />

La parola ai concessionari<br />

Stiamo provando la “piccola” z di casa Kawasaki. Prima di<br />

leggere la nostra prova completa che pubblicheremo nei<br />

prossimi giorni, ecco cosa si aspettano i concessionari,<br />

a loro la parola<br />

Cendi <strong>Moto</strong>r, Prato. Risponde Marco Cendi.<br />

1. No.<br />

2. Tante vend<strong>it</strong>e vengono fatte ai ragazzi giovani<br />

di non più di 30 anni.<br />

3. Sono interessati, ma per ora nessun contratto.<br />

4. Come prestazioni dovrebbe essere simile alla<br />

750, mentre la z1000 si distanzia e rimane per un<br />

altro pubblico.<br />

5. Anche quest’anno è stata la z750 e a seguire<br />

la z1000.<br />

linea moto, Frosinone. Risponde Fabio Archilletti<br />

1. No, il cliente è abbastanza soddisfatto, la z750<br />

come doti prestazionali primeggia nella sua classe.<br />

2. Diciamo che il cliente tipo è diversificato. la<br />

z750 ha attirato anche neof<strong>it</strong>i grazie all’appeal<br />

del prodotto. Questo però non è sempre un bene.<br />

Negli ultimi anni il mercato a causa della crisi si<br />

è ristretto e sono rimasti solo gli appassionati, i<br />

motociclisti con esperienza e quindi le vend<strong>it</strong>e di<br />

una “prima” moto come la z750 ne hanno risent<strong>it</strong>o.<br />

3. Ancora no.<br />

4. Probabilmente un effetto del genere lo avremo.<br />

5. la W800 ci ha dato un discreto riscontro,<br />

soprattutto con i motociclisti di rientro, poi la<br />

Versys 650 che essendo un modello trasversale<br />

è piaciuto a molti.<br />

Fridemoto, Trecate (Novara). Massimo Schiavo<br />

1. Prestazioni no, ma magari migliorie a livello di<br />

elettronica e sospensioni…<br />

2. la maggior parte di quelli che la scelgono hanno<br />

tra i 25 e i 35 anni, e spesso è la prima moto.<br />

Scelgono un marchio blasonato e vanno sul sicuro.<br />

3. Interessati sì, ordini no!<br />

4. No.<br />

5. Il Ninja.<br />

30 31<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno Numero<br />

02 85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

Drag Center, Pradamano (Udine). Risponde Moreno<br />

Tantin<br />

1. No, diciamo che il modello nuovo affianca quello<br />

in essere perché le prestazioni sono già elevate.<br />

2. Sicuramente la nuova generazione dei motociclisti,<br />

molto attenti al design e alle tendenze.<br />

3. Sì, molto interesse, ma ancora nessun ordine.<br />

4. Sono due prodotti diversi con caratteristiche<br />

diverse, non c’è sovrapposizione. Anche l’utilizzatore<br />

finale è diverso: per la 1000 è decisamente<br />

più esperto.<br />

5. Sicuramente la serie Ninja e ovviamente la<br />

z750.


Bylot Six Days 175<br />

nostalgia<br />

tassellata<br />

di Maurizio Tanca | L’appassionato collega Enrico<br />

Farina ha realizzato, ed esposto all’Eicma, questa<br />

bella special ispirata alle m<strong>it</strong>iche moto da regolar<strong>it</strong>à<br />

di quarant’anni fa. verrà costru<strong>it</strong>a su ordinazione<br />

32 33


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

D<br />

al “Breve dizionario del dialetto monzese<br />

e brianzolo” (autore Felice Camescasca,<br />

V<strong>it</strong>tone Ed<strong>it</strong>ore), i meno ferrati<br />

sui dialetti lombardi potranno eventualmente<br />

apprendere che il vocabolo “bilòtt” è un termine<br />

prevalentemente monzese, che sta ad indicare<br />

una persona un po’ stupidotta. Un aggettivo<br />

presumibilmente derivato dal nome del generale<br />

Billot, comandante la piazza di Monza durante<br />

la dominazione francese, famigerato per i suoi<br />

proclami che i c<strong>it</strong>tadini “mùnzés” etichettarono<br />

prontamente come “bilottàte”. Questa piccola<br />

parentesi pseudo-culturale ci serve per introdurre<br />

una bella motina da Regolar<strong>it</strong>à (come allora si<br />

chiamava l’attuale Enduro) stile anni sessanta/<br />

settanta, che i più maturi affamati di gomme tassellate,<br />

fango, polvere e fettucciati non faticheranno<br />

certo ad assimilare alle varie, bellissime<br />

Puch, Müller zundapp, Mazzilli, e via dicendo,<br />

che in quegli anni spiccavano spesso anche nei<br />

parcheggi delle scuole più esclusive, perlomeno<br />

a Milano. la moto in questione è stata battezzata<br />

Bylot, nome di pura invenzione che altro non è<br />

che una forzatura del succ<strong>it</strong>ato “bilòtt”, creata,<br />

non a caso, da un monzese doc: il collega Enrico<br />

Farina, appassionatissimo “regolarista” e collezionista<br />

di numerosi gioiellini da fuoristrada<br />

vintage, che naturalmente usa anche nelle gare<br />

per moto d’epoca. Enrico ha deciso di costruirsi<br />

per sé questa bella special, che gli amici del<br />

m<strong>it</strong>ico <strong>Moto</strong>club Monza – storico sodalizio tra i<br />

più attivi d’Italia, fondato nel 1919, dove è stata<br />

ovviamente presentata in anteprima – gli hanno<br />

caldamente sugger<strong>it</strong>o di produrre anche in<br />

piccola serie. Tant’è che la Bylot Six Days 175<br />

34<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

è stata esposta anche allo scorso Eicma, allo<br />

stand di <strong>Moto</strong> Factory Italia, che ha contribu<strong>it</strong>o<br />

a realizzarla. Ed è stata anche molto apprezzata,<br />

visto che qualche ordinazione c’è già. la Bylot<br />

Six Days 175 è costru<strong>it</strong>a artigianalmente attorno<br />

ad un telaio in tubi di acciaio al CrMo dalla<br />

curiosa conformazione: il motore infatti sembra<br />

appeso ad una doppia culla superiore, ma in effetti<br />

è fissato inferiormente ad un’altra struttura<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

portante, collegata alla superiore tram<strong>it</strong>e due<br />

“bretelle” imbullonate. Quanto a sospensioni, la<br />

forcella è una Marzocchi, mentre dietro vediamo<br />

una coppia di pregiati Öhlins con serbatoi<br />

separati: si tratta chiaramente della scelta più<br />

costosa, ma la moto può essere consegnata anche<br />

con ammortizzatori Ikon (modificati per farli<br />

somigliare ai famosi Bilstein dei tempi d’oro),<br />

piuttosto che con dei Corte&Cosso; oppure con<br />

»»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

35


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

repliche artigianali di quelli che venivano usati<br />

sulle Jawa e Cz. I freni a tamburo conici sono<br />

una chicca alla quale un appassionato come Farina<br />

non ha voluto logicamente rinunciare, come<br />

del resto ai cerchi tubeless in alluminio forn<strong>it</strong>i<br />

dall’Alpina. Il motore della Bylot base è il giapponese<br />

Daytona Anima 190 cc (187,2 effettivi),<br />

monocilindrico monoalbero da 26 cavalli con<br />

carburatore Mikuni, cambio a 4 marce (tutte in<br />

su), scarico realizzato da leovince ed avviamento<br />

a pedale. Ma è destinato ad essere modificato<br />

con l’adozione dei un carburatore Dell’Orto, e a<br />

ricevere anche la quinta marcia, con sequenza<br />

tradizionale.<br />

lo step intermedio prevede poi l’incremento<br />

della cilindrata a 202 cc e testata elaborata. Ma<br />

per chi non bada a spese, è possibile montare un<br />

sofisticato Takegawa da gara, che pesa 8 kg in<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

meno ed è dotabile anche di avviamento elettrico,<br />

ma costa anche almeno il quadruplo. Quanto<br />

alle sovrastrutture, i parafanghi sono in alluminio,<br />

con l’anteriore regolabile in altezza di circa<br />

5 cm tram<strong>it</strong>e braccialetti in lega leggera: l’espediente,<br />

ripreso dalle m<strong>it</strong>iche Gilera e Puch speciali<br />

realizzate dai fratelli Frigerio, logicamente<br />

torna utile nel caso ci si trovi alle prese con tratti<br />

fangosi, dove la ruota potrebbe arrivare a bloccarsi<br />

con il parafango troppo aderente ad essa.<br />

Particolari di stile sono il manubrio, con traversino<br />

imbullonato, tipo Magura, le manopole in<br />

para e il comando del gas chiaramente Domino-<br />

Tommaselli.<br />

lasciamo per ultimo il serbatoio, che si estende<br />

verso il basso ed ha una capac<strong>it</strong>à di quasi 9 l<strong>it</strong>ri, e<br />

che attualmente è in vetroresina, mentre il defin<strong>it</strong>ivo<br />

sarà in alluminio. Vale la pena di soffermarsi<br />

sui particolari che lo completano, ovvero la bella<br />

borsettina in cuoio, sistemata dietro al classico<br />

tappo Monza (guarda un po’….) con pulsante<br />

per l’apertura a molla. Ma il vero tocco di classe<br />

è l’orologio, piazzato a sinistra del tappo: si<br />

tratta infatti di una fedele replica, realizzata dalla<br />

Sm<strong>it</strong>h, del VDO a riserva di carica utilizzato dalla<br />

nazionale <strong>it</strong>aliana sulle Gilera Giubileo 98 alla Sei<br />

Giorni, negli anni sessanta. Un accessorio chiaramente<br />

prezioso nelle gare di regolar<strong>it</strong>à, perché<br />

la carica durava otto giorni, ev<strong>it</strong>ando al pilota di<br />

doversi ricordare di ricaricarlo spesso nel corso<br />

della lunga competizione.<br />

Dulcis in fundo: la Bylot, in configurazione base,<br />

pesa poco più di una moto da trial, ovvero sugli<br />

87 chili, che col Takegawa scenderebbero ad<br />

80. E il prezzo dovrebbe partire da poco meno<br />

di 6.000 euro, per oltrepassare comodamente i<br />

36 37<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

10.000, a seconda delle esigenze di chi vuol far<br />

sua una special tassellata veramente deliziosa.<br />

Ma non è tutto: Enrico Farina sta preparando<br />

anche una stradale, che si chiamerà…. indovinate….<br />

esatto, Monza! (prima o poi lo eleggeranno<br />

sindaco…).<br />

Sarà una piccola sportiva ispirata ai fantastici<br />

cinquantini sportivi degli anni ruggenti, denominati<br />

“spilli” (vedi Guazzoni Matta, Italjet Vampiro,<br />

Itom Astor SS, Mondial Record, Malanca Testarossa,<br />

Demm Corsa, giusto per rispolverare i<br />

bei tempi). Il telaio è in allestimento, e il motore<br />

basilarmente sarà lo stesso Daytona Anima, ma<br />

in versione Spercharged, cioè con compressore<br />

volumetrico (!), attualmente in fase di sperimentazione.<br />

Detto ciò vale sen’altro la pena di dare<br />

un’occhiata a questo bel video, realizzato da<br />

Thomas Maccabelli.


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

EICMA 2012: oltre 500.000<br />

persone hanno vis<strong>it</strong>ato la fiera<br />

Successo di pubblico e di espos<strong>it</strong>ori al salone di Milano. la 70°<br />

Esposizione Internazionale del <strong>Moto</strong>ciclo chiude avendo<br />

superato le aspettative con 510.560 vis<strong>it</strong>atori<br />

38 39<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News


L<br />

a 70° Esposizione<br />

Internazionale del<br />

<strong>Moto</strong>ciclo, che si è<br />

conclusa domenica<br />

18 novembre in Fiera Milano<br />

Rho, chiude avendo superato<br />

le aspettative. 510.560 vis<strong>it</strong>atori<br />

hanno avuto a disposizione<br />

i 6 padiglioni e l’area esterna,<br />

distribu<strong>it</strong>i su una superficie<br />

di 130.000 metri quadrati. I<br />

1053 espos<strong>it</strong>ori, provenienti<br />

da 35 paesi, hanno incontrato<br />

anche gli operatori del settore.<br />

Dal punto di vista geografico,<br />

questa la mappatura dei<br />

39.245 trade vis<strong>it</strong>ors: il 78%<br />

40<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

è arrivato dall’Europa; il 6%<br />

dall’America; il 13% dall’Asia;<br />

il 2% dall’Africa; l’1% dall’Oceania.<br />

A rimarcare che EICMA è<br />

l’evento dedicato alle due ruote<br />

più importante del mondo,<br />

anche la copertura mediatica<br />

garant<strong>it</strong>a da 5.720 tra giornalisti,<br />

fotografi e cameramen,<br />

giunti da tutti e cinque i continenti,<br />

dal 13 al 18 novembre<br />

2012: il 77% dall’Europa; il 10%<br />

dall’America; l’11% dall’Asia;<br />

lo 0,30% dall’Africa; lo 0,70%<br />

dall’Oceania. Nonostante la crisi<br />

finanziaria generale, il settore<br />

ha dimostrato una profonda<br />

volontà, non solo di resistere,<br />

ma di ripartire. Un segnale di<br />

rottura con il passato è stato il<br />

grande successo di quella che<br />

è stata defin<strong>it</strong>a la “fashion bike<br />

week” milanese. Dopo la moda<br />

e il mobile, anche le due ruote<br />

hanno contaminato la c<strong>it</strong>tà e,<br />

sul piccolo esperimento dell’edizione<br />

precedente, quest’anno<br />

ha preso piede una vera e<br />

propria rivoluzione. Tutte le<br />

sere diversi appuntamenti hanno<br />

richiamato l’attenzione di<br />

un pubblico che altrimenti non<br />

si sarebbe avvicinato a moto e<br />

scooter.<br />

i commenti di<br />

EiCMa e aNCMa<br />

«Sono molto orgoglioso di poter<br />

affermare che il settore<br />

che rappresento è una realtà<br />

coraggiosa, premiata da operatori<br />

e pubblico - ha dichiarato<br />

Corrado Capelli, presidente<br />

di Confindustria ANCMA ed<br />

EICMA -. Durante l’Esposizione,<br />

è stato anche firmato un<br />

importante accordo per l’internazionalizzazione.<br />

Stiamo<br />

realizzando il possibile, occorre<br />

il sostegno da parte del Governo.<br />

Sono necessari interventi in<br />

favore della ripresa economica<br />

e atti a favorire strategie industriali<br />

di cresc<strong>it</strong>a e di sviluppo.<br />

EICMA ha dimostrato di essere<br />

un conten<strong>it</strong>ore completo e<br />

l’unico al mondo ad offrire determinate<br />

possibil<strong>it</strong>à. C’è stato<br />

grande interesse da parte degli<br />

operatori stranieri e del pubblico<br />

sia per le attiv<strong>it</strong>à commerciali<br />

sia per l’intrattenimento. Il<br />

nostro sforzo va proprio in questa<br />

direzione: offrire al settore<br />

tutte le opportun<strong>it</strong>à per una<br />

promozione consistente», ha<br />

affermato Pier Francesco Caliari,<br />

direttore di Confindustria<br />

ANCMA ed EICMA.<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

41


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

KTM e <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> insieme ai giovani<br />

divertimento e sicurezza a EICMA 2012<br />

Tanti ragazzi e ragazze hanno provato le Duke 125 e 200 nell’area<br />

esterna di EICMA. Abbiamo raccolto le loro impressioni a caldo.<br />

Risultato? I giovani amano ancora le moto!<br />

K TM<br />

e <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> insieme ai giovani:<br />

divertimento e sicurezza a<br />

EiCMa 2012<br />

KTM e <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> a EICMA 2012 hanno lanciato un<br />

inv<strong>it</strong>o a tutti i giovanissimi e ai loro gen<strong>it</strong>ori. I ragazzi<br />

sono sempre più distanti dalle due ruote<br />

come ha in parte dimostrato la nostra indagine.<br />

Per questo abbiamo accolto l’inv<strong>it</strong>o fatto dal nostro<br />

Nico Cereghini e, insieme agli amici di KTM<br />

Italia, abbiamo aiutato tanti ragazzi e ragazze a<br />

salire in sella alla moto (le bellissime Duke 125 e<br />

42<br />

200) nella massima sicurezza, assist<strong>it</strong>i dai bravi<br />

istruttori della scuola di luca Pedersoli. le prove<br />

si sono svolte nell’area esterna <strong>Moto</strong>live, di fronte<br />

al padiglione 14.<br />

Eleonora ha raccolto i primi commenti a caldo<br />

dei ragazzi (solo alcuni, ma eravate tantissimi!),<br />

felici di aver guidato la KTM. Per tanti di loro era il<br />

debutto in sella a una moto!<br />

Vi ringraziamo per l’entusiasmo contagioso<br />

che avete dimostrato e vi diamo appuntamento<br />

all’anno prossimo.<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

43


Massimo Clarke<br />

introduzione<br />

alle sospensioni.<br />

Quarta parte<br />

Quarta puntata dell’introduzione alle sospensioni a<br />

cura di Massimo Clarke: a cosa servono e come<br />

sono fatti ammortizzatori<br />

44 45


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

La funzione smorzante è fondamentale,<br />

come quella elastica,<br />

ma occorre che agisca in<br />

maniera diversa nei due sensi<br />

e che sia regolabile. le molle<br />

della sospensione provvedono<br />

alla funzione molleggiante,<br />

deformandosi elasticamente;<br />

in questo modo assorbono energia comprimendosi<br />

e la rest<strong>it</strong>uiscono successivamente estendendosi.<br />

la cosa però non finisce qui, perché se<br />

non intervengono forze esterne a frenare questo<br />

movimento, esso continua come una serie di<br />

oscillazioni che si susseguono con ampiezza via<br />

via decrescente. È possibile fare un’analogia con<br />

un asse da trampolino, il quale continua a oscillare<br />

anche dopo che è repentinamente cessata<br />

la forza che ne ha determinato la deformazione<br />

elastica, ovvero dopo che il tuffatore lo ha abbandonato<br />

in maniera improvvisa. Anche una<br />

molla elicoidale, come quelle impiegate nelle<br />

sospensioni, si comporta in questo modo. Sotto<br />

l’azione di una forza perturbante (ad esempio,<br />

causata da una asper<strong>it</strong>à che la ruota incontra<br />

nel suo percorso) si comprime, per estendersi<br />

quindi non appena essa cessa di agire, ovvero<br />

sub<strong>it</strong>o dopo che l’ostacolo è stato superato. la<br />

rest<strong>it</strong>uzione di energia avviene con grande rapid<strong>it</strong>à<br />

e dà origine a oscillazioni, deleterie per la<br />

tenuta di strada, e quindi per la guidabil<strong>it</strong>à della<br />

moto, e per il confort di marcia. Per ev<strong>it</strong>are che<br />

questo possa accadere è necessario impiegare<br />

un dispos<strong>it</strong>ivo in grado di frenare tale movimento,<br />

ovvero di eserc<strong>it</strong>are una vigorosa azione<br />

smorzante. In altre parole, occorre abbinare alla<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

46 47<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

molla un ammortizzatore, il cui intervento deve<br />

avvenire con modal<strong>it</strong>à appropriate. Come noto la<br />

funzione delle sospensioni è quella di mantenere<br />

le ruote sempre a contatto col suolo, in modo<br />

da poter trasmettere le forze long<strong>it</strong>udinali e trasversali,<br />

di stabilizzare i movimenti della parte<br />

sospesa del veicolo (cioè quella che poggia su<br />

di esse) e di assicurare una adeguata confortevolezza.<br />

Gli elementi elastici, ossia le molle,<br />

determinano l’ent<strong>it</strong>à dell’affondamento dovuto<br />

alle forze che agiscono verticalmente, tanto<br />

durante la marcia quanto a moto ferma. Sono<br />

loro dunque che, anche in condizioni statiche,<br />

sostengono il carico. Gli ammortizzatori invece<br />

lavorano solo in condizioni dinamiche, ossia in<br />

presenza di movimento, e hanno la funzione di<br />

generare una forza che si oppone al moto della<br />

sospensione, rallentandolo come opportuno.<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Al loro interno l’energia meccanica viene convert<strong>it</strong>a<br />

in calore. la loro azione impedisce alle molle<br />

di comprimersi e di estendersi troppo velocemente;<br />

la funzione smorzante viene infatti eserc<strong>it</strong>ata<br />

nei due sensi (come vedremo, è opportuno<br />

che questo avvenga con intens<strong>it</strong>à notevolmente<br />

diverse). Da molti anni a questa parte gli ammortizzatori<br />

impiegati in campo motociclistico sono<br />

idraulici; il loro funzionamento, cioè, si basa sul<br />

fatto che un liquido costretto a passare attraverso<br />

un foro di modesto diametro oppone una resistenza,<br />

che aumenta se si cerca di farlo passare<br />

più velocemente. Come ovvio, anche al diminuire<br />

del diametro dei fori cresce la resistenza opposta<br />

dall’olio, cioè aumenta la frenatura idraulica.<br />

Schematicamente la struttura di un ammortizzatore<br />

prevede un corpo cilindrico contenente<br />

olio, all’interno del quale è alloggiato un<br />

pistone mun<strong>it</strong>o di uno o più fori calibrati, fissato<br />

alla estrem<strong>it</strong>à di uno stelo, ovvero un’asta<br />

di acciaio. Uno di questi due elementi (il corpo<br />

dell’ammortizzatore o il gruppo stelo-pistone) è<br />

vincolato al telaio della moto mentre l’altro è vincolato<br />

al forcellone o è collegato ad esso tram<strong>it</strong>e<br />

un leveraggio. Dunque, ci sono una parte fissa e<br />

una parte mobile; durante l’escursione molleggiante<br />

il pistone si sposta, ma nel far questo è<br />

frenato dalla azione del liquido, che viene forzato<br />

attraverso i passaggi calibrati. le lim<strong>it</strong>azioni di<br />

un dispos<strong>it</strong>ivo così realizzato, ossia di un ammortizzatore<br />

“elementare”, sono fondamentalmente<br />

due. Tanto per cominciare, mano a mano che la<br />

sospensione viene compressa lo stelo entra in<br />

misura maggiore nel corpo cilindrico, facendone<br />

diminuire il volume utile interno; di conseguenza<br />

dentro l’ammortizzatore non può esserci solo<br />

48 49<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

olio (i fluidi sono praticamente incomprimibili)<br />

ma deve esserci anche aria, o comunque gas,<br />

che può essere agevolmente compresso e quindi<br />

diminuire di volume. C’è allora il problema di<br />

come ev<strong>it</strong>are che il gas possa mescolarsi con<br />

l’olio e formare delle bolle (se questo si verifica,<br />

il funzionamento dell’ammortizzatore peggiora<br />

enormemente, diventando erratico e imprevedibile).<br />

le condizioni di lavoro sono assai gravose,<br />

con un continuo e rapido susseguirsi di movimenti<br />

del pistone e pertanto è pressoché impossibile<br />

ev<strong>it</strong>are la formazione di bolle e di schiuma,<br />

se nel vano di lavoro il gas è a contatto col liquido.<br />

Negli ammortizzatori moderni, come vedremo,<br />

questo problema è largamente superato. Se<br />

lo stelo fosse passante, come accade di norma<br />

negli ammortizzatori di sterzo, lo spostamento<br />

del pistone non darebbe luogo a variazioni del


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

volume interno. Nel caso delle sospensioni però<br />

sorgerebbero dei problemi di ingombro. Inoltre<br />

raddoppierebbe il numero degli elementi di tenuta,<br />

in quanto sarebbe necessario un paraolio<br />

a ogni estrem<strong>it</strong>à del corpo cilindrico. Ammortizzatori<br />

di questo tipo sono stati provati sporadicamente,<br />

anche di recente, ma non si sono<br />

diffusi. Un’altra lim<strong>it</strong>azione dell’ammortizzatore<br />

elementare è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dal fatto che dotando il<br />

pistone di uno o più fori si hanno degli orifizi fissi<br />

che, se sono in grado di fornire una frenatura<br />

adeguata alle basse veloc<strong>it</strong>à di movimento, non<br />

lo sono alle alte, in corrispondenza delle quali lo<br />

smorzamento diviene eccessivo; nei casi lim<strong>it</strong>e<br />

si potrebbe addir<strong>it</strong>tura arrivare al bloccaggio<br />

della sospensione. A questo si è posto rimedio<br />

realizzando orifizi a sezione variabile, controllati<br />

da valvole che si aprono in maggiore o minore<br />

misura in funzione della veloc<strong>it</strong>à di spostamento<br />

del pistone. Come ovvio, se si adottano valvole<br />

unidirezionali e passaggi di differenti dimensioni<br />

è possibile ottenere frenature idrauliche diverse<br />

in estensione e in compressione. la resistenza<br />

che il pistone oppone al moto è determinata,<br />

oltre che dalle dimensioni dei fori di passaggio,<br />

dalla viscos<strong>it</strong>à dell’olio e dalla veloc<strong>it</strong>à del movimento.<br />

Gli ammortizzatori idraulici sono dunque<br />

dei dispos<strong>it</strong>ivi “speed sens<strong>it</strong>ive”. Nello sviluppo e<br />

nella messa a punto degli ammortizzatori l’obiettivo<br />

è quello di ottenere una elevata sensibil<strong>it</strong>à in<br />

presenza di piccoli spostamenti e/o di modeste<br />

veloc<strong>it</strong>à di movimento del pistone, abbinata a un<br />

vigoroso smorzamento alle alte veloc<strong>it</strong>à. la frenatura<br />

in compressione controlla la rapid<strong>it</strong>à con<br />

la quale ha luogo l’affondamento della sospensione<br />

(ovvero la prontezza con la quale essa reagisce<br />

a una forza perturbante che tende a farla<br />

comprimere) mentre quello in estensione regola<br />

la veloc<strong>it</strong>à con la quale la sospensione stessa torna<br />

alla posizione originale. In linea di massima,<br />

se la frenatura è eccessiva, in compressione le<br />

irregolar<strong>it</strong>à del fondo stradale si sentono di più<br />

mentre in estensione si ha un r<strong>it</strong>orno troppo<br />

lento. Se invece la frenatura è insufficiente, in<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

compressione si ha un affondamento troppo<br />

rapido e in estensione si può addir<strong>it</strong>tura avere<br />

una sorta di rimbalzo, con perd<strong>it</strong>a di contatto tra<br />

pneumatico e suolo.<br />

50 51<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Bosch MSC: il controllo<br />

di stabil<strong>it</strong>à arriva sulle moto<br />

Bosch ha sviluppato un sistema di controllo della<br />

stabil<strong>it</strong>à per le due ruote che verrà prodotto in serie<br />

nel 2013. Insieme all’ABS fornisce un valido a<br />

usilio alla guida<br />

52<br />

BBosch MsC:<br />

il controllo di stabil<strong>it</strong>à<br />

arriva sulle moto<br />

Bosch ha sviluppato un sistema<br />

di controllo della stabil<strong>it</strong>à<br />

per le due ruote che verrà prodotto<br />

in serie nel 2013. Il sistema<br />

MSC (<strong>Moto</strong>rcycle Stabil<strong>it</strong>y<br />

Control) cost<strong>it</strong>uisce un grande<br />

passo avanti per la sicurezza<br />

delle due ruote e funziona fornendo<br />

supporto al guidatore in<br />

frenata e in accelerazione, su<br />

rettilineo e in curva.<br />

Il sistema migliora la sicurezza<br />

del guidatore, senza compromettere<br />

in alcun modo il piacere<br />

di guida. “Il 24% di tutti<br />

gli incidenti in moto avviene in<br />

curva”, ha affermato Gerhard<br />

Steiger, Presidente della divisione<br />

Chassis Systems Control<br />

di Bosch.<br />

Studi dimostrano che il sistema<br />

ABS è in grado da solo di prevenire<br />

circa un quarto di tutti<br />

gli incidenti motociclistici che<br />

causano lesioni o fer<strong>it</strong>e anche<br />

fatali. Il controllo di stabil<strong>it</strong>à,<br />

sviluppato da Bosch, consentirà<br />

di ridurre ulteriormente il<br />

numero di sinistri.<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

sicurezza migliorata in curva<br />

Il sistema MSC è frutto delle innovazioni apportate dagli ingegneri<br />

Bosch del Centro di Competenza per la sicurezza sulle due ruote,<br />

con sede in Giappone, che hanno integrato nel sistema ABS<br />

numerosi sensori e un software sofisticato. Questo sistema consente<br />

di offrire alle case di motocicli e ai loro clienti un’ampia serie<br />

d’importanti funzioni per la sicurezza:<br />

• il controllo del sistema ABS basato sull’angolo d’inclinazione e di<br />

rollio migliora la stabil<strong>it</strong>à di guida in tutte le s<strong>it</strong>uazioni e l’efficacia<br />

della frenata;<br />

• il controllo della trazione regola la coppia massima del motore,<br />

in modo che anche in caso di superfici stradali variabili o scivolose<br />

la forza propulsiva si trasferisca efficacemente dalla ruota motrice<br />

alla strada, senza perd<strong>it</strong>a di aderenza;<br />

• in caso di frenata brusca in curva, il controllo di stabil<strong>it</strong>à (MSC)<br />

riduce la tendenza della moto a raddrizzarsi. Questo raddrizzamento<br />

involontario del veicolo fa aumentare il raggio di curvatura,<br />

provocando spesso l’usc<strong>it</strong>a di traiettoria della moto. In queste<br />

s<strong>it</strong>uazioni, il sistema eCBS (Electronic Combined Brake System)<br />

crea la migliore distribuzione possibile della forza di frenata tra le<br />

ruote, stabilizzando la moto nelle curve;<br />

• il controllo di stabil<strong>it</strong>à (MSC) riduce, inoltre, il rischio di “lowsider”,<br />

quando la moto rischia il ribaltamento durante una curva,<br />

o quando le ruote scivolano verso l’esterno della curva. Tali incidenti<br />

si verificano quando si applica troppa forza frenante durante<br />

la curva e le ruote non riescono a trasferire alla strada sufficiente<br />

spinta laterale. Il sistema MSC agisce rilevando il rischio di lowsider<br />

e lim<strong>it</strong>ando la forza massima di frenata. la funzione eCBS<br />

distribuisce tra le ruote la forza massima di frenata disponibile,<br />

assicurando le migliori prestazioni di frenata in curva;<br />

• la funzione eCBS assicura in ogni momento la distribuzione ottimale<br />

della forza frenante – persino quando il guidatore utilizza per<br />

53


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

errore solo uno dei due freni, o frena con troppa<br />

energia;<br />

• il sistema di riduzione del rischio di impennata<br />

controlla la coppia del motore, impedendo alla<br />

ruota anteriore di sollevarsi in maniera incontrollata<br />

e assicurando allo stesso tempo la massima<br />

accelerazione possibile;<br />

• la funzione di riduzione del sollevamento della<br />

ruota posteriore mantiene la ruota posteriore incollata<br />

alla strada riducendo la forza massima di<br />

frenata sulla ruota anteriore nella guida su superfici<br />

con elevati coefficienti di attr<strong>it</strong>o. Viene così<br />

garant<strong>it</strong>a la stabil<strong>it</strong>à di guida, valutando l’angolo<br />

di inclinazione e l’accelerazione long<strong>it</strong>udinale.<br />

Il sistema MSC utilizza numerosi sensori per registrare<br />

le dinamiche di guida del mezzo. I sensori<br />

posti sulle ruote misurano la veloc<strong>it</strong>à di rotazione<br />

delle ruote anteriori e posteriori, mentre un modulo<br />

con sensore di inerzia calcola l’angolo d’inclinazione<br />

e di rollio più di 100 volte al secondo.<br />

Analizzando i dati forn<strong>it</strong>i dai sensori, la differenza<br />

di veloc<strong>it</strong>à tra la ruota anteriore e posteriore, e<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

altri parametri specifici della motocicletta come<br />

dimensioni dei pneumatici, forma dei pneumatici,<br />

e posizione del sensore, la centralina di controllo<br />

del sistema ABS calcola la forza frenante<br />

in funzione dell’angolo di inclinazione. Se il controllo<br />

di stabil<strong>it</strong>à riconosce che una ruota si sta<br />

per bloccare, la centralina del sistema ABS attiva<br />

il modulatore di pressione nel circu<strong>it</strong>o idraulico<br />

del freno. Quest’ultimo riduce la pressione frenante<br />

e la rimodula in modo che venga applicata<br />

la quant<strong>it</strong>à di pressione frenante esattamente<br />

necessaria per impedire alle ruote di bloccarsi.<br />

Il sistema MSC di Bosch tuttavia, come il sistema<br />

ABS, non può andare oltre le leggi della fisica<br />

e, in particolare, non consente di rimediare a<br />

gravi errori di valutazione della s<strong>it</strong>uazione e ad<br />

altri errori altrettanto grossolani del guidatore,<br />

pertanto non elimina completamente il rischio di<br />

incidente. Il sistema consente però di supportare<br />

il guidatore in s<strong>it</strong>uazioni di pericolo, aiutandolo<br />

a sfruttare al meglio le potenzial<strong>it</strong>à della moto e<br />

incrementando quindi la sicurezza.<br />

54 55<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

C<br />

ome vi avevamo anticipato l’anno<br />

scorso, la normativa in discussione a<br />

Strasburgo è stata trasformata in regolamento<br />

europeo - con 643 sì, solo 16 no e 18<br />

astensioni è stato approvato l’accordo nella sua<br />

versione stilata lo scorso settembre.<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

2016: ABS ed Euro 4<br />

obbligatori in tutta Europa<br />

la plenaria del Parlamento europeo ha stabil<strong>it</strong>o le date per<br />

le nuove normative relative alla sicurezza e alle emissioni<br />

inquinanti per i motocicli di nuova immatricolazione<br />

Euro-4<br />

Dal 2016 tutti i motocicli di nuova immatricolazione<br />

dovranno rispettare la normativa Euro 4,<br />

già in vigore sulle auto da diversi anni; i ciclomotori<br />

avranno un ulteriore anno di bonus, dovendo<br />

rientrare nei lim<strong>it</strong>i previsti dalla Euro-4 solo a partire<br />

dal 2017.<br />

aBs o CBs<br />

Entro lo stesso termine tutti i veicoli sopra i 125cc<br />

(di nuova immatricolazione) dovranno altresì essere<br />

dotati di ABS, eventualmente disinseribile<br />

per mezzi con utilizzi specialistici quali le entrofuoristrada<br />

o le supersportive.<br />

Per quanto riguarda le cilindrate inferiori i costruttori<br />

che non vorranno implementare il sistema<br />

antibloccaggio potranno “lim<strong>it</strong>arsi” alla frenata<br />

combinata.<br />

Entro il 2019, comunque, la commissione europea<br />

presenterà uno studio volto a stabilire l’opportun<strong>it</strong>à<br />

di universalizzare l’adozione dell’ABS<br />

su tutto il parco.<br />

Euro 5 all’orizzonte<br />

Dopo qualche anno di tregua - l’adozione dell’Euro-3<br />

sulle moto risale al 2006 - si prevede un<br />

periodo più difficile per i tecnici delle case motociclistiche:<br />

dopo il traguardo del 2016 ci saranno<br />

solo quattro anni per adeguare alla normativa<br />

Euro-5 tutti i veicoli a due o tre ruote, per cui il<br />

rispetto è previsto nel 2020.<br />

56 57<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

P<br />

ure stavolta il tradizionale appuntamento<br />

milanese di novembre, importante<br />

punto di incontro per gli appassionati,<br />

con larga partecipazione straniera, ha avuto un<br />

ottimo successo di pubblico. le tendenze che<br />

hanno cominciato a manifestarsi già da qualche<br />

anno continuano la loro evoluzione. I pezzi di<br />

grande pregio, come i purosangue da competizione<br />

e le classiche moto inglesi, sono sempre<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Le moto storiche a Novegro<br />

di Massimo Clarke | l’ultima edizione della popolare mostra-scambio<br />

riservata alle moto storiche e ai ricambi è stata vivace come sempre.<br />

Ecco alcune osservazioni sull’evento e qualche “chicca” sapor<strong>it</strong>a<br />

più rari, anche se alcuni specialisti sono in grado<br />

di procurarli e qualcosa di interessante si riesce<br />

talvolta a trovare pure sul web. Questo d’altronde<br />

è logico: i collezionisti si sono accaparrati da<br />

tempo i pezzi migliori, e quelli rimanenti sono<br />

quindi sempre meno; le quotazioni però pare<br />

che abbiano smesso di salire. Anzi, negli ultimi<br />

tempi sembrano essersi abbassate in misura<br />

sensibile. Con la crisi economica in atto, questo<br />

appare peraltro logico. Una larga fetta degli appassionati<br />

va ai mercatini non tanto per cercare<br />

di acquistare delle moto, delle quali vi è ampia<br />

scelta, specialmente se non si esce dal campo<br />

delle stradali e delle enduro degli anni Sessanta<br />

e Settanta, quanto per trovare dei ricambi o<br />

le parti occorrenti per l’effettuazione di un restauro.<br />

E qui c’è davvero di che sbizzarrirsi, dai<br />

carburatori di ogni tipo e misura ai pistoni e agli<br />

organi di carrozzeria. E in aggiunta agli specialisti<br />

dei settori specifici, ci sono anche quelli delle diverse<br />

case. Questo è tradizionalmente un grande<br />

punto di forza di Novegro, un<strong>it</strong>amente alla<br />

grande disponibil<strong>it</strong>à di attrezzi di ottimo livello,<br />

di strumenti di misura e via dicendo (sotto questo<br />

aspetto nessun altro mercatino <strong>it</strong>aliano offre<br />

tanto). E poi ci sono i libretti di uso e manuten-<br />

58 59<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

zione, i manuali di officina, i libri e le riviste. Insomma<br />

l’offerta e le possibil<strong>it</strong>à di scelta sono tali<br />

che anche chi va semplicemente a curiosare ben<br />

difficilmente torna a casa a mani vuote. Si tratta<br />

sempre di un appuntamento da non perdere!<br />

Tornando alle moto, molto interessante la piccola<br />

mostra a tema allest<strong>it</strong>a nel padiglione centrale.<br />

Quest’anno è toccato alle moto costru<strong>it</strong>e in<br />

lombardia, con particolare attenzione a quelle<br />

delle case meno note. E così, ecco una serie di<br />

pezzi che non si incontrano di frequente, neanche<br />

in occasione dei raduni con maggior numero<br />

di partecipanti. la Aldbert era una casa milanese<br />

di modeste dimensioni, ma che produceva moto<br />

di ottima fattura e dalla estetica molto lineare e<br />

moderna in relazione ai tempi. In genere avevano<br />

una tipica colorazione verde chiaro. Il modello


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

più famoso di questa azienda, che è stata attiva<br />

all’incirca dal 1951 al 1958, è stato il 175 ad aste<br />

e bilancieri, ma il 160 SS a due tempi esposto a<br />

Novegro è forse ancora più raro. Il motore, dotato<br />

di cilindro in ghisa, aveva un alesaggio di 56<br />

mm e una corsa di 62 mm; la trasmissione primaria<br />

era a catena e il cambio a quattro marce.<br />

le moto Devil erano fabbricate dalla OCMA (Officine<br />

Costruzioni Martinelli) di Fiorano al Serio,<br />

alle porte di Bergamo. Il grosso della produzione,<br />

che è andata avanti dal 1953 al 1958, era cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

da modelli a due tempi di 125 e di 160 cm3. Si<br />

trattava di monocilindrici ben realizzati, ai quali<br />

la casa tentò anche di aggiungere una 175 a quattro<br />

tempi, caratterizzata da una curiosa distribuzione<br />

ad aste incrociate, progettata da William<br />

Soncini e rimasta allo stadio di prototipo. Alla<br />

manifestazione milanese era presente un esemplare<br />

impeccabile della 160 del 1953, dotata di<br />

una ciclistica molto evoluta per i tempi. Il motore<br />

aveva un alesaggio di 58 mm e una corsa di 60<br />

mm ed erogava circa 8 cavalli a 5400 giri/min. Di<br />

questo modello esisteva anche una versione preparata<br />

per impiego agonistico che disponeva di<br />

12 CV a 7000 giri/min. la Mondial era una casa<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

molto particolare in quanto aveva a Milano gli uffici<br />

e il magazzino, più un capannone di stoccaggio<br />

e assemblaggio (solo in certi casi), mentre<br />

il reparto corse si trovava a Bologna, c<strong>it</strong>tà nella<br />

quale le officine Rocca e Michelini provvedevano<br />

anche a costruire i motori di serie, a anche a montare<br />

moto complete, per quanto riguarda alcuni<br />

modelli. Per completare il quadro, i ciclomotori<br />

venivano in genere assemblati a Guardamiglio,<br />

vicino a Piacenza. A Novegro c’era una 175 TV<br />

monoalbero. Questa moto era stata progettata<br />

a Milano da Piero Prampolini ma veniva costru<strong>it</strong>a<br />

a Bologna. Insomma, era in mezzo alle moto<br />

di lombardia, ma avrebbe anche potuto essere<br />

piazzata in mezzo alle bolognesi… l’esemplare<br />

esposto era a “cartella stretta”, ossia apparteneva<br />

alla prima versione. la 175 monoalbero a<br />

cilindro inclinato (da non confondere con quella<br />

destinata alle gare stradali, specialmente sulle<br />

lunghe distanze, e ai piloti di seconda categoria,<br />

che era a cilindro verticale, con comando della<br />

distribuzione dal lato opposto) è stata presentata<br />

alla fine del 1954. Il motore aveva un alesaggio<br />

di 65 mm e una corsa di 52,5 mm ed erogava<br />

10 CV a 6500 giri/min. Passando all’esterno dei<br />

padiglioni coperti, impossibile non segnalare<br />

almeno una bella e rara Perugina 175 ad aste e<br />

bilancieri. l’azienda che produceva le moto con<br />

questo marchio era la FOM (Fonderie Officine<br />

Menicucci) di Castiglion del lago, vicino a Perugia.<br />

la produzione non è mai stata cospicua, ma<br />

i modelli erano di sicuro pregio e oggi sono molto<br />

amb<strong>it</strong>i dai collezionisti. la 175 è stata pure impiegata<br />

nelle gare per piloti juniores e nelle sal<strong>it</strong>e,<br />

ottenendo anche buoni risultati. l’esemplare in<br />

vend<strong>it</strong>a a Novegro era della seconda metà degli<br />

anni Cinquanta. Il motore monocilindrico, con distribuzione<br />

ad aste e bilancieri, aveva un alesaggio<br />

di 59 mm e una corsa di 63 mm. la potenza<br />

andava dai nove cavalli della prima versione turistica<br />

del 1954 ai 12 (a 7000 giri/min) della TV<br />

60 61<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

e della Super Sport del 1956-58. Tra i numerosi<br />

modelli degli anni Settanta, era particolarmente<br />

significativa la presenza di quelle da regolar<strong>it</strong>à.<br />

Pure il cross e il trial erano assai ben rappresentati.<br />

l’era delle grosse monocilindriche da enduro<br />

stradali è iniziata con la Yamaha XT 500, una<br />

moto che ha davvero fatto la storia. Oggi è assai<br />

ricercata e trovarne una non è facile. Forse la<br />

versione più bella è quella apparsa nel 1981, con<br />

serbatoio di colore metallico e non più verniciato<br />

in bianco più nero e rosso (la forcella con perno<br />

ruota avanzato era già comparsa l’anno precedente).<br />

Il motore aveva un alesaggio di 87 mm e<br />

una corsa di 84 mm ed erogava 32 cavalli a 6500<br />

giri/min. A Novegro ce ne era un ottimo esemplare<br />

in vend<strong>it</strong>a, a un prezzo interessante.


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

L<br />

e vent<strong>it</strong>re e dieci.<br />

Gianluigi sonnecchia di fronte la televisione<br />

con le gambe di Francesco sulle proprie<br />

e la testa di Maria sulla spalla destra. Narcolettici<br />

davanti alla televisione, lui e i suoi gemelli<br />

di otto anni; accade sempre più spesso. Gianluigi<br />

crolla ogni sera, come i suoi buoni propos<strong>it</strong>i di<br />

mettere a letto i bambini prima delle ventidue. In<br />

ver<strong>it</strong>à, i bimbi sono contenti di addormentarsi a<br />

fianco del padre che lavora tutto il giorno e dopo<br />

la scuola a tempo pieno lo aspettano frementi<br />

con lo zio che bada loro. Gianluigi è un padre<br />

solo. Apre gli occhi, realizza che è tardi, domani<br />

c’è scuola; però stava facendo un sogno, un bel<br />

sogno.<br />

- bimbi, a letto!<br />

- ...papà...<br />

- i denti e a letto, piccoli farabutti in pigiama! E’<br />

tardissimo, giù dal divano e spegnete la tivvù!<br />

- E tu? - chiese il maschietto con la voce impastata<br />

dal sonno.<br />

- vi rimbocco le coperte e vado a dormire pure io.<br />

- Ce la racconti una favola? - chiede la piccola<br />

Maria con l’aria di chi spera nell’ultimo regalo<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

I Racconti di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />

“A trecento all’ora si gelano gli occhi”<br />

di Antonio Priv<strong>it</strong>era | le vent<strong>it</strong>re e dieci. Gianluigi sonnecchia<br />

di fronte la televisione con le gambe di Francesco sulle proprie<br />

e la testa di Maria sulla spalla destra. Narcolettici davanti alla<br />

televisione...<br />

prima di dormire.<br />

- ma... a otto anni avete ancora bisogno delle mie<br />

favole per dormire? Mi avete preso per un libro di<br />

racconti? Ogni sera una favola nuova... va bene,<br />

però tutti sotto le coperte.<br />

Gianluigi spegne le luci della cameretta dove i<br />

suoi figli erano già coricati a faccia in su nel letto<br />

a castello, solo una piccola lama di luce entra<br />

dalla finestra. É stanco e spera di non addormentarsi<br />

pure lui, rischiando di dire frasi scoordinate<br />

e senza senso mentre racconta la favola della<br />

buonanotte.<br />

- Allora... c’era una volta, in un paese lontano<br />

lontano... - Gianluigi fa una pausa inusuale, una<br />

parentesi, lasciando tutto in una sospensione<br />

troppo lunga per essere solo un momento di riflessione<br />

e decide per la prima volta di abbandonare<br />

elfi, animali parlanti, prodigi e foreste incantate.<br />

Si cambia.<br />

- allora papà... ?<br />

- ...c’era una volta un cavaliere coraggioso. Questo<br />

cavaliere si chiamava... Camillo.<br />

- Che nome buffo, papà. - fece Francesco.<br />

- Camillo non aveva un cavallo ma una<br />

velocissima motocicletta da corsa. Dovete sapere<br />

che Camillo partecipava nientemeno che al<br />

campionato del mondo di motociclismo e la sua<br />

moto arrivava anche a trecento all’ora...<br />

- ...ma quant’è trecento all’ora, papà?<br />

- Trecento all’ora... è quando, se non fai attenzione<br />

e lasci la visiera del casco aperta, gli occhi si<br />

gelano per il gran vento e restano aperti tutta la<br />

v<strong>it</strong>a senza poterli chiudere per dormire.<br />

- ...è per questo che i piloti mettono il casco,<br />

papà? - chiese Maria.<br />

- Esatto, per dormire.<br />

- ...ma è un casco come quello? - si incuriosì<br />

Francesco indicando col naso una mensola sulla<br />

parete opposta al letto.<br />

- ...proprio così. Bravo, ma adesso niente più domande<br />

che dovete addormentarvi.<br />

- Ok, racconta. -<br />

62 63<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

- Camillo aveva pure una sorella bellissima di<br />

nome Cornelia che amava molto andare alle gare<br />

del fratello. Un giorno Cornelia decise di gareggiare<br />

anche lei, perché le moto le piacevano tantissimo<br />

e ogni volta che vedeva le gare del fratello<br />

aveva sempre voglia di salire su una motocicletta<br />

e correre pure lei, sfidare gli altri cavalieri e fare<br />

vedere che anche le femminucce come lei potevano<br />

andare veloci come i maschietti, ma non era<br />

semplice! Cornelia comprò una moto da corsa e<br />

assunse un meccanico che si chiamava Baldassarre<br />

per trasportare la motocicletta e aggiustarla<br />

tutte le volte che ce n’era bisogno, e le volte<br />

erano tante! lei era un bravo pilota, ma spesso<br />

la moto si rompeva e allora il meccanico lavorava<br />

tutta la notte per ripararla. Giorno dopo giorno,<br />

Baldassarre imparò a conoscere Cornelia e la<br />

dolcezza che sapeva mettere anche in un’attiv<strong>it</strong>à


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

così pericolosa e difficile come guidare una motocicletta<br />

da corsa. Finalmente, una mattina di<br />

luglio venne il momento della prima gara importante<br />

e sia Cornelia che il meccanico erano emozionatissimi.<br />

Alla partenza tutti i piloti la prendevano<br />

in giro in silenzio, non degnandola manco di<br />

uno sguardo, certi che non avrebbe mai potuto<br />

competere con loro, eppure Cornelia sorprese<br />

tutti: al via partì velocissima e in pochi giri della<br />

pista aveva già un vantaggio fenomenale e alla<br />

fine vinse la sua prima gara! Sul podio festeggiò<br />

assieme a Baldassarre e nell’euforia della v<strong>it</strong>toria<br />

si diedero un bacio. Fu il primo di una lunga serie,<br />

i due si innamorarono l’uno dell’altra e diventarono<br />

famosi come la coppia di innamorati che vinceva<br />

le gare di motociclette.<br />

- ...e poi?<br />

- Maria, chiudi gli occhi... riesci a immaginare una<br />

donna bellissima con i capelli dello stesso colore<br />

ambra dei tuoi, con le stesse mani affusolate<br />

di Francesco e che ride sempre di felic<strong>it</strong>à? Ecco,<br />

Cornelia era così; Baldassarre, una sera di r<strong>it</strong>orno<br />

da una gara, mentre fuori il loro furgone si<br />

scatenava un temporale estivo, le chiese di sposarlo.<br />

Cornelia non rispose, ma gli baciò la mano<br />

ancora sporca di grasso e disegnò sul vetro del<br />

parabrezza appannato dal loro calore due figure,<br />

una di donna e una di uomo che si tenevano<br />

per mano dentro una casa con una motocicletta<br />

come tetto. Approf<strong>it</strong>tarono della pausa invernale<br />

per comprare una moto più veloce e sposarsi, e<br />

dopo pochi mesi Cornelia aveva già il pancione:<br />

non molto tempo dopo avrebbe partor<strong>it</strong>o. Vi ricordate<br />

del fratello di Cornelia, Camillo? Ecco,<br />

purtroppo era diventato molto invidioso perché<br />

tutti i giornali non facevano che parlare di Cornelia<br />

e non più di lui e delle sue v<strong>it</strong>torie: insomma,<br />

Camillo non era affatto contento di avere una sorella<br />

così brava e famosa e il giorno che Cornelia<br />

partorì non si fece nemmeno vedere.<br />

- Ma era un signore cattivo, papà? - chiese Francesco.<br />

- No, era solo un po’ invidioso e sol<strong>it</strong>ario. Dopo<br />

il parto Cornelia era assolutamente decisa a<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

ricominciare a correre con le moto, la nuova stagione<br />

di gare stava per iniziare e lei era tra le favor<strong>it</strong>e<br />

per la v<strong>it</strong>toria del campionato! Baldassarre<br />

desiderava che la moglie per un po’ si riposasse,<br />

Camillo invece sperava che la sorella chiudesse<br />

per sempre con le corse: solo così avrebbe<br />

riconquistato la fama e l’attenzione delle televisioni.<br />

Non fu così: Cornelia decise di ricominciare<br />

sub<strong>it</strong>o a gareggiare anche per battere il fratello<br />

antipatico e dargli una sonora lezione. la nuova<br />

motocicletta era pronta e Cornelia e Baldassare<br />

partirono per andare a disputare la prima gara un<br />

giorno di marzo, ma arrivati in circu<strong>it</strong>o pioveva a<br />

dirotto.<br />

- Come quando il meccanico le chiese di sposarlo?<br />

- No, Maria, molto più forte. Pioveva talmente<br />

tanto che la pista era un lago; alcuni piloti si<br />

spaventarono e decisero di non prendere il via.<br />

Ma Cornelia e Camillo accettarono di correre,<br />

sfidandosi ad andare sempre più forte. Alla partenza<br />

della corsa, Cornelia prese sub<strong>it</strong>o un grande<br />

vantaggio e Camillo seguiva a distanza con la<br />

moto che scivolava da tutte le parti. Al quinto giro<br />

Cornelia aveva dieci secondi di vantaggio, al decimo<br />

quindici secondi e aveva doppiato quasi tutti<br />

i concorrenti in gara, al ventesimo giro aveva accumulato<br />

trenta secondi di vantaggio sul fratello<br />

che la inseguiva senza arrendersi a soli quattro<br />

giri alla fine della gara. Tutti temevano che succedesse<br />

qualcosa di brutto sotto quella pioggia,<br />

il cielo era scuro e un vento rabbioso sferzava il<br />

circu<strong>it</strong>o alzando nuvole di acqua che rendevano<br />

difficilissimo vedere persino i numeri di gara sulle<br />

moto; Baldassarre ad ogni passaggio di Cornelia<br />

davanti ai box esponeva un cartello con l’ordine di<br />

rallentare ma lei sembrava non vedere il cartello<br />

continuando ad andare velocissima, rischiando<br />

ad ogni curva di cadere a causa del vento. Il mar<strong>it</strong>o<br />

incominciò a spaventarsi e chiese al direttore<br />

di gara di sospendere la corsa ma la risposta fu<br />

che oramai mancavano solo due giri e tanto valeva<br />

arrivare fino in fondo. Il vento però era sempre<br />

più forte e piegava i cartelloni pubblic<strong>it</strong>ari alzando<br />

delle enormi nuvole d’acqua che oscuravano la<br />

pista. All’inizio dell’ultimo giro, nel lungo rettilineo<br />

dei box, Cornelia passò con un vantaggio di quasi<br />

cinquanta secondi su Camillo ma proprio lì... - la<br />

narrazione si ferma, solo un attimo- Baldassarre<br />

vide la moto di Cornelia che, mentre sorpassava<br />

un doppiato, veniva scaraventata a terra da una<br />

fortissima raffica di vento e il pilota ruzzolare a<br />

terra, immobile. A quel punto Baldassarre, atterr<strong>it</strong>o,<br />

scavalcò il muro dei box e corse nella pista<br />

per raggiungere il luogo dell’incidente prima di<br />

tutti, prima dei medici, prima dei commissari di<br />

pista, prima di qualsiasi soccorso, in preda ad un<br />

terrore inconcepibile. Erano passati cinque secondi<br />

dall’incidente, la pioggia si mischiava alle<br />

lacrime nel vedere la moglie immobile in mezzo<br />

al rettilineo dei box, e mentre correva gridava<br />

la sua disperata paura: “alzati Cornelia, alzati!!<br />

alzati! Ti prego!!”. Quel corpo steso sull’asfalto<br />

bagnato non si alzava ma Baldassarre ormai era<br />

abbastanza vicino da riconoscere il numero di<br />

gara sulla moto accanto al corpo: il 21, mentre<br />

quello di Cornelia era il 27. Erano trascorsi quindici<br />

secondi, quel corpo non era di Cornelia ma del<br />

pilota che lei stava doppiando e fortunatamente<br />

era solo stord<strong>it</strong>o e iniziava a muoversi. Cornelia<br />

era ancora in pista, tra poco meno di un minuto<br />

avrebbe tagliato il traguardo da vinc<strong>it</strong>rice: Baldassarre<br />

passò dalla disperazione alla gioia; quaranta<br />

secondi dall’incidente, i soccorsi tardavano<br />

ad arrivare ma nonostante il nubifragio e il tifone<br />

tropicale, per Baldassarre la v<strong>it</strong>a è stupenda e il<br />

mondo bellissimo. Cinquantuno secondi dopo<br />

l’incidente una motocicletta arriva velocissima e<br />

a causa della pioggia e del vento non vede in tempo<br />

né il pilota a terra nè Baldassarre, entrambi in<br />

mezzo alla pista nel suo punto più veloce: il pilota<br />

tenta una frenata disperata, ma la moto scivola e<br />

carambolando investe in pieno Baldassarre.<br />

Gianluigi aspetta che la curios<strong>it</strong>à dei bambini<br />

scodelli la prossima domanda. Invece niente,<br />

solo silenzio. Francesco e Maria dormono contenti<br />

dell’ennesima favola della quale non conosceranno<br />

il finale.<br />

64 65<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

» <strong>Prove</strong> News<br />

- bimbi... dorm<strong>it</strong>e?<br />

Niente da fare, i due pargoli si risveglieranno l’indomani<br />

col sorriso di sempre.<br />

- Beh... la moto che investì Baldassarre era quella<br />

di Camillo, Cornelia vinse la gara e a seguire tutte<br />

le altre, sarà la prima donna a conquistare un<br />

campionato del mondo di motociclismo contro<br />

avversari uomini. Baldassarre, invece, perse l’uso<br />

delle gambe e rimase molto male del fatto che<br />

Cornelia nonostante l’incidente avesse continuato<br />

a correre quell’anno dando la precedenza alla<br />

sua ambizione e lasciandolo a combattere con la<br />

sua menomazione, sost<strong>it</strong>uendolo con altri meccanici<br />

e chiedendo comprensione, lei. Baldassarre<br />

comprese, ma fino ad un certo punto. Ottenne<br />

la separazione e l’affido della prole di appena un<br />

anno, mentre Camillo, forse perché pervaso dai<br />

sensi di colpa, forse perché intimamente responsabile<br />

o forse perché era una buona occasione<br />

per non rimanere solo per tutta la v<strong>it</strong>a, si offrì di<br />

aiutarlo con le sue ingenti risorse di campione di<br />

motociclismo.<br />

Gianluigi pensò che era un bel sogno quello che<br />

stava facendo prima sul divano, proprio un bel sogno:<br />

correre a piedi nella pista bagnata e sferzata<br />

dal vento, raggiungere il pilota a terra e di trovare<br />

sia la tuta che il casco sull’asfalto vuoti, senza<br />

nessuno dentro, mentre il sole bucava le nuvole e<br />

la sua amata Cornelia vinceva la gara, portandolo<br />

con sé sul podio a spumeggiare champagne.<br />

- e tutti vissero felici e contenti... e adesso, dormiamo.<br />

Gianluigi va a prendere il casco sulla mensola e<br />

cerca per l’ennesima volta l’odore di sua moglie<br />

tra l’imbott<strong>it</strong>ura e la visiera opaca. Gli viene da<br />

ridere nel pensare che da sette anni non riesce a<br />

dire la ver<strong>it</strong>à a Francesco e Maria sui motivi della<br />

separazione dei loro gen<strong>it</strong>ori; gli scappa da ridere<br />

perché loro due forse sanno già tutto ed è lui a<br />

farsi mille timori.<br />

Mise le mani sulle ruote e senza cigolii molesti si<br />

portò fuori dalla stanza a colori.<br />

- sarà per un’altra volta. - sussurrò chiudendo la<br />

porta.


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Bernhard Gobmeier nuovo<br />

Direttore Generale Ducati Corse<br />

Filippo Preziosi all’R&D<br />

Ducati nomina Gobmeier nuovo Direttore Generale<br />

Ducati Corse. Preziosi, già Direttore Generale Ducati Corse,<br />

è nominato Direttore Ricerca & Sviluppo Ducati <strong>Moto</strong>r<br />

Holding. Ciabatti diventa Direttore del Progetto <strong>Moto</strong>GP<br />

D66<br />

ucati rivoluziona i vertici<br />

Ducati annuncia la nomina di Bernhard Gobmeier quale nuovo<br />

Direttore Generale Ducati Corse. Gobmeier vanta una significativa<br />

conoscenza nel mondo del motorsport, confermata anche<br />

dalla recente esperienza di Responsabile del progetto Superbike<br />

in BMW. le capac<strong>it</strong>à tecniche e organizzative di questo cinquantatreenne<br />

manager tedesco pongono le basi per una nuova fase di<br />

sviluppo, in vista dei traguardi a cui Ducati punta dopo la recente<br />

acquisizione da parte del Gruppo Audi. Bernhard Gobmeier riporterà<br />

direttamente a Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato<br />

Ducati <strong>Moto</strong>r Holding e, al proprio arrivo, potrà contare sull’esperienza<br />

e professional<strong>it</strong>à di Filippo Preziosi.<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

»»<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

<strong>Moto</strong>GP » <strong>Prove</strong><br />

67


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Filippo preziosi lascia le Corse<br />

e passa alla ricerca e sviluppo<br />

l’Ingegner Filippo Preziosi, già Direttore Generale Ducati Corse,<br />

è stato nominato Direttore Ricerca & Sviluppo Ducati <strong>Moto</strong>r<br />

Holding, con riporto al Direttore Generale Ducati <strong>Moto</strong>r Holding,<br />

Claudio Domenicali. Un ruolo prestigioso e strategico per il quarantaquattrenne<br />

<strong>it</strong>aliano, che gli permetterà di mettere a frutto la<br />

grande esperienza maturata in diciotto anni in Ducati, di cui dodici<br />

in Ducati Corse, destinando il suo talento allo sviluppo delle moto<br />

di serie. Paolo Ciabatti è stato nominato Direttore del Progetto<br />

<strong>Moto</strong>GP. Forte di una lunga e pos<strong>it</strong>iva esperienza nel mondo delle<br />

competizioni motociclistiche, il cinquantacinquenne manager<br />

<strong>it</strong>aliano rientra a Borgo Panigale, dopo un’esperienza di coordinamento<br />

del Campionato Mondiale Superbike dove ha rivest<strong>it</strong>o la carica<br />

di Direttore Generale. Direttore del Progetto Superbike Ducati<br />

è stato confermato Ernesto Marinelli (trentanove anni, Ingegnere),<br />

che ricopre questo ruolo in azienda già da due stagioni. Sia Ciabatti<br />

che Marinelli saranno coordinati da Bernhard Gobmeier. le<br />

nuove nomine saranno operative a partire da gennaio 2013.<br />

«Con queste nomine, che seguono la definizione dei piloti 2013<br />

sia in <strong>Moto</strong>GP che in SBK,” – ha commentato Gabriele Del Torchio,<br />

Amministratore Delegato Ducati <strong>Moto</strong>r Holding – “possiamo<br />

affrontare con ottimismo la nuova stagione sportiva. Siamo fiduciosi<br />

che la rinnovata organizzazione ed un’ancora più focalizzata<br />

strategia, contribuiranno a raggiungere gli obiettivi che ci siamo<br />

prefissi, continuando a r<strong>it</strong>enere fondamentale il trasferimento di<br />

know-how dalle competizioni al prodotto, da sempre caratteristica<br />

distintiva e peculiare per ogni moto Ducati».<br />

68<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

Numero<br />

85<br />

<strong>Moto</strong>GP » <strong>Prove</strong><br />

69


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

<strong>Moto</strong>GP: salta l’Argentina<br />

cambia il calendario<br />

Il governo spagnolo non scioglie le riserve in tempo per consentire la<br />

disputa del GP di Argentina, il cui esordio sl<strong>it</strong>ta al 2014. R<strong>it</strong>arda il GP<br />

del Qatar<br />

E<br />

cco il calendario defin<strong>it</strong>ivo per la stagione<br />

2013 della <strong>Moto</strong>GP, con una variazione<br />

che non possiamo dire certo inattesa.<br />

Come vi avevamo infatti anticipato qualche<br />

tempo fa in occasione della conferma del GP del<br />

Texas, il forte contrasto fra Spagna ed Argentina<br />

in mer<strong>it</strong>o all’esproprio da parte del governo di<br />

Buenos Aires di Repsol YPF (filiale argentina del<br />

colosso petrolifero spagnolo) aveva dato v<strong>it</strong>a ad<br />

un vero caso diplomatico. Il governo iberico aveva<br />

ufficialmente sconsigliato a tutto il personale<br />

dei team sponsorizzati Repsol di recarsi in Argentina,<br />

azzoppando di fatto un campionato del<br />

mondo in cui la presenza della compagnia iberica<br />

è a dir poco pervasiva in tutte le categorie. A<br />

malincuore Dorna ha dovuto così escludere dal<br />

calendario 2013 la tappa di Termas de Rio Hondo<br />

solo per ricevere il 20 novembre una comunicazi0ne<br />

dal governo di Madrid che, a segu<strong>it</strong>o di<br />

mutate condizioni diplomatiche, revocava il precedente<br />

provvedimento. Troppo tardi perché l’organizzazione<br />

potesse dare il via ai preparativi per<br />

una gara da corrersi il 14 aprile 2013. Dorna ha<br />

già comunicato come il Gran Premio d’Argentina<br />

si correrà regolarmente nel 2014, confermando<br />

dunque l’appoggio alla nuova struttura sudamericana.<br />

A segu<strong>it</strong>o della cancellazione dell’edizione<br />

2013, presumibilmente per lim<strong>it</strong>are la durata<br />

della trasferta extraeuropea, il Gran Premio del<br />

Qatar sl<strong>it</strong>ta quindi dal 31 marzo al 7 aprile (con<br />

buona pace di chi pregustava di chiudere in bellezza<br />

la serata di Pasqua davanti alla TV) per poi<br />

lasciare al circus tre settimane per spostarsi, il<br />

successivo 21/4, sul tracciato di Austin.<br />

70 71<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

<strong>Moto</strong>GP » <strong>Prove</strong><br />

CALENDARIO MOTOGP<br />

5-7 febbraio - Sepang - <strong>Moto</strong>GP<br />

12-14 febbraio - Valencia - <strong>Moto</strong>2 e <strong>Moto</strong>3<br />

18-19 febbraio - Jerez - <strong>Moto</strong>2 e <strong>Moto</strong>3<br />

26-28 febbraio - Sepang - <strong>Moto</strong>GP<br />

11-13 marzo - Jerez - <strong>Moto</strong>2 e <strong>Moto</strong>3<br />

15-17 marzo - Jerez - <strong>Moto</strong>GP<br />

7 aprile - GP Qatar - losail (notturna)<br />

21 aprile - GP Texas - Austin<br />

5 maggio - GP Spagna - Jerez<br />

19 maggio - GP Francia - le Mans<br />

2 giugno - GP Italia - Mugello<br />

16 giugno - GP Catalunya - Barcellona<br />

29 giugno - GP Olanda - Assen (sabato)<br />

14 luglio - GP Germania - Sachsenring<br />

21 luglio - GP USA - laguna Seca (solo <strong>Moto</strong>GP)<br />

18 agosto - GP Indianapolis - Indianapolis<br />

25 agosto - GP Rep. Ceca - Brno<br />

1 settembre - GP Gran Bretagna - Silverstone<br />

15 settembre - GP S.Marino - Misano<br />

29 settembre - GP Aragon - Aragon<br />

13 ottobre - GP Malesia - Sepang<br />

20 ottobre - GP Australia - Phillip Island<br />

27 ottobre - GP Giappone - Motegi<br />

10 novembre - GP Valencia - Valencia


el corso dell’edizione 2012 di<br />

EICMA abbiamo avuto l’opportun<strong>it</strong>à,<br />

come osp<strong>it</strong>i dello stand<br />

Nolan, di porgere alcune domande<br />

al sempre gentile e disponibile<br />

Marco Melandri, che<br />

ci ha anticipato alcune nov<strong>it</strong>à<br />

sulla stagione SBK 2013 e che<br />

ci ha inoltre parlato anche di<br />

<strong>Moto</strong>GP svelandoci differenze<br />

e peculiar<strong>it</strong>à di entrambe le discipline.<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Marco Melandri a EICMA<br />

“Sykes è il favor<strong>it</strong>o SBK 2013”<br />

di Alessandro Colombo | Abbiamo avuto l’opportun<strong>it</strong>à<br />

di intervistare allo stand Nolan nel corso di EICMA 2012<br />

Marco Melandri, pilota ufficiale BMW in SBK, che ci ha<br />

svelato le sue aspettative sia sulla moto 2013 che sul<br />

campionato del prossimo anno<br />

N<br />

L’anno prossimo in sBK ci saranno<br />

molte nov<strong>it</strong>à: alstare<br />

con Ducati, althea forse con<br />

aprilia e una griglia di partenza<br />

senza Max Biaggi. Che<br />

campionato prevedi?<br />

«Di sicuro molto combattuto.<br />

Credo che il regolamento attuale<br />

sia molto equilibrato, si<br />

pensi solo al fatto che i “primi”<br />

cinque piloti del campionato<br />

avranno cinque moto diverse,<br />

il che è sicuramente sinonimo<br />

di spettacolo. Io, al momento,<br />

vedo la Kawasaki con Sykes<br />

come favor<strong>it</strong>a, nel senso che<br />

è quella già più a posto con le<br />

gomme nuove da 17”, anche se<br />

immagino che la Honda, con<br />

l’aiuto dell’HRC, sia destinata<br />

a fare un bel salto in avanti,<br />

così come anche la Ducati con<br />

la Panigale, che senza i famosi<br />

sei kg (quelli imposti come<br />

72 73<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

Superbike »» » <strong>Prove</strong> News


zavorra alle bicilindriche nel<br />

corso di quest’anno, Ndr.) sarà<br />

sicuramente compet<strong>it</strong>iva».<br />

Hai provato a Jerez la BMW<br />

2013, anche se per poco<br />

dato che pioveva. Quali sono<br />

state le tue prime impressioni?<br />

Cosa ti aspetti da quella<br />

moto?<br />

«Al momento, onestamente,<br />

non ho molte risposte perché<br />

abbiamo fatto pochi giri<br />

e sul bagnato. Passando dalle<br />

gomme da 16” a quelle da<br />

74<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

17” cambiano completamente<br />

le caratteristiche della moto.<br />

Dobbiamo quindi ripartire con<br />

una moto del 2012 e prima<br />

adattare le moto alle coperture<br />

e poi cercare di capire dove la<br />

moto nuova va meglio e dove<br />

invece peggio. Speriamo di trovare<br />

il bel tempo a Jerez a fine<br />

novembre per i prossimi test».<br />

Ci sono state nov<strong>it</strong>à importanti<br />

sulla moto 2013?<br />

«No. Anche perché non vogliamo<br />

stravolgere il progetto,<br />

abbiamo solo bisogno di migliorare<br />

in quelle aree in cui<br />

siamo un pochino in difficoltà».<br />

Dal punto di vista elettronico<br />

invece ci sono state nov<strong>it</strong>à?<br />

«Per quanto riguarda l’elettronica<br />

lavoriamo gara dopo gara.<br />

Non abbiamo mai smesso di<br />

svilupparla nel corso di tutto<br />

l’anno. Stiamo lavorando su un<br />

componente importante per<br />

effettuare uno step abbastanza<br />

intenso e, se tutto va bene,<br />

speriamo di averlo per gennaio,<br />

ma non sono così ottimista di<br />

riuscire ad avere aggiornamenti<br />

importanti per la prima gara,<br />

anche se stiamo lavorando a<br />

360° sulla moto».<br />

Non ci puoi anticipare di che<br />

step evolutivo si tratta?<br />

«E’ qualcosa di molto tecnico<br />

e a dire la ver<strong>it</strong>à non so bene<br />

nemmeno io di cosa si tratti,<br />

anche se stiamo lavorando<br />

molto per migliorare il controllo<br />

di trazione che al momento<br />

è un po’ invasivo e ci lim<strong>it</strong>a un<br />

pochettino. Non riusciamo ad<br />

usarlo come vorremmo».<br />

prime impressioni sul tuo<br />

nuovo compagno di squadra<br />

Chaz Davies?<br />

«Molto buone. E’ un ragazzo<br />

molo equilibrato e anche molto<br />

tecnico e metodico. Per noi<br />

rappresenta un valore aggiunto,<br />

anche perché ci permette<br />

di poter comparare il motore<br />

dell’Aprilia con quello BMW,<br />

che secondo me era la quattro<br />

cilindri migliore a livello di<br />

propulsore. lui ha rafforzato e<br />

confermato i miei commenti,<br />

quindi questo è importante, anche<br />

perché ci permette di avere<br />

una strada comune da seguire<br />

per lo sviluppo».<br />

infront cede il passo a Dorna.<br />

Tu conosci entrambi. secondo<br />

te cosa cambierà e cosa<br />

speri che cambi?<br />

«Onestamente non lo so. Non<br />

lo so perché non so in che termini<br />

venga affrontato questo<br />

cambio, se in modo drastico o<br />

“sfumato”. Di sicuro io spero<br />

che il livello tecnico della SBK<br />

non si abbassi da quello attuale,<br />

perché vorrebbe dire tagliare<br />

fuori dalla v<strong>it</strong>toria tante moto<br />

che non partono da una base<br />

stradale compet<strong>it</strong>iva.<br />

Adesso tante moto diverse<br />

vincono le gare e molti piloti<br />

con moto diverse se la giocano,<br />

quindi secondo me la formula<br />

attuale è quella giusta.<br />

In <strong>Moto</strong>Gp invece è un momento<br />

difficile e la proposta di<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

»<br />

Numero<br />

85<br />

Superbike »» » <strong>Prove</strong> News<br />

regolamento formulata per il<br />

2014 mi sembra che comporti<br />

solo un aumento di costi, in<br />

quanto la centralina unica con<br />

software libero comporta l’avere<br />

comunque una centralina<br />

libera, e in questo caso si deve<br />

riuscire a consumare un l<strong>it</strong>ro in<br />

meno di benzina rispetto ai 21<br />

attuali, il che significa investire<br />

soldi per far andare le moto<br />

ugualmente forte ma consumando<br />

meno. Si andrebbe così<br />

dalla parte opposta rispetto a<br />

dove si dovrebbe andare».<br />

per te, che hai corso in entrambi<br />

i campionati, cosa<br />

dovrebbe fare la <strong>Moto</strong>Gp per<br />

tornare al livello di spettacolar<strong>it</strong>à<br />

che c’era fino al 2006?<br />

«Secondo me bisognerebbe<br />

sicuramente realizzare delle<br />

gomme più facili, magari meno<br />

performanti ma più intu<strong>it</strong>ive,<br />

in modo da permettere di “coprire”<br />

un po’ dei problemi della<br />

moto.<br />

In aggiunta a ciò si dovrebbe un<br />

pochettino abbassare il livello<br />

dei primi, perché il livello tecnico<br />

è talmente elevato da imporre<br />

agli insegu<strong>it</strong>ori di spendere<br />

troppi soldi per cercare di stare<br />

lì davanti, senza permettere<br />

però la certezza di riuscire ad<br />

arrivarci, cosa che in SBK non<br />

esiste.<br />

Il livello in Superbike è comunque<br />

alto, ma non c’è “quell’ultimo<br />

gradino di esasperazione”<br />

che c’è invece in <strong>Moto</strong>Gp, permettendo<br />

quindi di equilibrare i<br />

valori in campo».<br />

75


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

S<br />

i può dire che per il Max tedesco questo<br />

sia un po’ come un r<strong>it</strong>orno a casa, visto<br />

che dopo aver iniziato nell’Europeo 250<br />

ed aver corso in Supersport nel 2004, i suoi migliori<br />

anni Neukirchner li ha trascorsi nel mondiale<br />

Superbike dove ha debuttato con la Honda del<br />

team Klaffi per poi terminare nel 2010 con un’altra<br />

Honda, quella del team Ten Kate. Il suo anno<br />

migliore è stato il 2008 qua ndo con la Suzuki<br />

del team Alstare ha conquistato il primo posto<br />

a Monza e Misano, il peggiore quello successivo,<br />

con il grave incidente nella prima variante a Monza<br />

che lo ha costretto lontano dalle piste fino alla<br />

gara di Imola dove si è nuovamente infortunato.<br />

Con la Honda Ten Kate Max non riesce a trovare<br />

lo stesso feeling che aveva con la Suzuki e allora<br />

emigra in <strong>Moto</strong>2 dove però non riesce mai ad<br />

emergere dall’anonimato. Da qui la decisione di<br />

tornare in Superbike grazie al suo ex manager<br />

ed ex pilota Mario Rubatto. l’<strong>it</strong>alo tedesco ha<br />

allest<strong>it</strong>o per lui un nuovo team e scelto la nuova<br />

Ducati Panigale per rilanciare Neukirchner<br />

nel campionato dove ha già disputato 125 gare<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Max Neukirchner<br />

“Il mondiale Superbike è<br />

il mio campionato”<br />

di Carlo Baldi | Per un Max che se ne va ce n’è un<br />

altro che r<strong>it</strong>orna. Dopo due anni trascorsi in <strong>Moto</strong>2,<br />

Max Neukirchner torna ai campionati derivati dalla<br />

serie e sceglie la nuova Ducati 1199 Panigale per<br />

tornare ai vertici della categoria<br />

ed è sal<strong>it</strong>o 10 volte sul podio. Dopo aver provato<br />

la sua Panigale al Mugello, ad Aragon e quindi a<br />

Jerez Max ci è sembrato entusiasta ed ansioso di<br />

cimentarsi nuovamente in Superbike.<br />

Max com’è nato il tuo nuovo team?<br />

«Ha fatto tutto Mario Rubatto che dopo aver<br />

preparato attentamente questo nuovo progetto<br />

mi ha telefonato per dirmi se volevo correre nel<br />

mondiale Superbike con la nuova 1199. Gli ho<br />

detto immediatamente di sì e ora sono il pilota<br />

del MR Racing Team».<br />

sei contento di tornare a correre nel mondiale<br />

superbike?<br />

«Sì molto. Ho corso per molti anni in Superbike<br />

ho conquistato 10 podi e due v<strong>it</strong>torie e ora il mio<br />

obiettivo è quello di tornare a far bene e di bissare<br />

i miei successi cercando magari di fare ancora<br />

meglio.<br />

Il mondiale Superbike è il mio campionato quello<br />

dove mi sento maggiormente a mio agio e questo<br />

mi aiuterà a far bene».<br />

76 77<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Superbike » <strong>Prove</strong>


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Cosa ci puoi dire della <strong>Moto</strong>2 ?<br />

«E’ un campionato molto difficile. le moto sono<br />

molto simili tra loro e quindi la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à è<br />

altissima. Se non hai tutto perfettamente in ordine<br />

non puoi emergere, anche se ti impegni al<br />

massimo».<br />

Hai già provato la panigale. Che impressione<br />

ti ha fatto?<br />

«Mi è piaciuta molto sin dal primo giro. Naturalmente<br />

dobbiamo ancora lavorare molto per<br />

metterla a punto, ma lo faremo con l’aiuto della<br />

Ducati e questo mi rende ottimista per il futuro. Il<br />

team poi mi ha fatto sub<strong>it</strong>o sentire il suo appoggio<br />

e ho lavorato sub<strong>it</strong>o molto bene assieme ai<br />

miei nuovi tecnici.<br />

Certo la Superbike è difficile, ma noi siamo pronti<br />

e determinati».<br />

i tuoi obiettivi per la prossima stagione?<br />

«Non mi pongo particolari obiettivi se non quello<br />

di dare il massimo e cercare di mettermi in luce.<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Superbike » <strong>Prove</strong><br />

Non ho ancora visto in azione i miei avversari, ma<br />

so che sono molti e tutti molto bravi. Con l’aiuto<br />

della Ducati e della mia squadra sono certo che<br />

sarà una buona stagione».<br />

Dorna gestirà anche la superbike. Cosa ne<br />

pensi?<br />

«Non ho mai avuto problemi con Dorna in questi<br />

due anni nei quali ho corso in <strong>Moto</strong>2. Sono certo<br />

che faranno bene anche in Superbike e che lavoreranno<br />

con professional<strong>it</strong>à per mantenerla a un<br />

altissimo livello».<br />

Hai molti tifosi in <strong>it</strong>alia. Hai un messaggio per<br />

loro?<br />

«Sia per noi che per la Ducati la prossima stagione<br />

rappresenterà una nuova e affascinante sfida.<br />

Spero che i miei tifosi <strong>it</strong>aliani possano aumentare<br />

visto che corro con una moto <strong>it</strong>aliana. Cercherò<br />

di dare il massimo per dare delle soddisfazioni ai<br />

miei supporters e di conseguenza anche a quelli<br />

della casa di Borgo Panigale».<br />

78 79<br />

»»<br />

»


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

La storia di Erica Lago<br />

una giovanissima nel Mondiale Cross<br />

di Andrea Perfetti | Chiara Fontanesi ha vinto il Mondiale<br />

MX 2012, ma non è stata la sola protagonista <strong>it</strong>aliana.<br />

Vi raccontiamo l’immensa passione per il Cross di Erica,<br />

arrivata alle moto quasi per caso e oggi promessa dello sport<br />

La storia di<br />

Erica Lago.<br />

una giovanissima<br />

<strong>it</strong>aliana al<br />

Mondiale<br />

<strong>Moto</strong>cross<br />

Femminile<br />

Chiara Fontanesi ha vinto il<br />

Mondiale MX 2012, ma non è<br />

stata la sola protagonista. Vi<br />

raccontiamo l’immensa passione<br />

per il Cross di Erica, arrivata<br />

alle moto quasi per caso e oggi<br />

promessa dello sport. In sella<br />

alla sua Suzuki RMz 250 è uno<br />

dei talenti più promettenti del<br />

panorama <strong>it</strong>aliano <strong>Moto</strong>cross.<br />

Come hai iniziato? Chi ti ha<br />

trasmesso la passione per il<br />

<strong>Moto</strong>cross?<br />

«Stranamente ho iniziato tardi<br />

anche se la passione mio papà<br />

me l’ha trasmessa fin da piccola.<br />

Ho iniziato a correre a 18<br />

anni. A 8 anni avevo una lem<br />

monomarcia che ho tenuto<br />

fino a 10 anni. Ma non fa testo<br />

direi, perché la mia prima gara<br />

l’ho fatta nel 2008, una gara di<br />

Campionato Italiano femminile<br />

che all’epoca si chiamava Coppa<br />

Italia. Solo dopo 3 mesi che<br />

ero in sella ad una moto, fu una<br />

tragedia! Caddi tantissime volte,<br />

non vidi nemmeno il cartello<br />

dei due giri alla fine. Ma ricordo<br />

benissimo l’orgoglio della<br />

mia famiglia che mi ha sempre<br />

sostenuta quando nel 2010 mi<br />

contattarono per partecipare<br />

al Mondiale Femminile e ricordo<br />

quando mio padre mi disse:<br />

“Erica hai iniziato per sbaglio<br />

si può dire, eppure hai già fatto<br />

tanta strada e molti ti conoscono<br />

già”. E’ vero ho iniziato per<br />

sbaglio ma mio papà ha sempre<br />

avuto un Team, nel dicembre<br />

2007 si r<strong>it</strong>rovò con una moto a<br />

casa, lì, ferma e senza andare in<br />

pista alla domenica, resistette<br />

3 o 4 domeniche di fila, poi mi<br />

disse: “Erica vuoi provare tu?”.<br />

Io non aspettavo altro. la domenica<br />

dopo eravamo in pista<br />

a provare nella sabbia, pensai:<br />

“E’ difficilissimo!”, ma il sabato<br />

dopo era già tutto pronto per<br />

riprovarci e da lì non ho più<br />

smesso».<br />

Quanto ti alleni?<br />

«Ogni domenica sono in pista<br />

ad allenarmi, se riesco ci vado<br />

80 81<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

<strong>Moto</strong>cross »» » <strong>Prove</strong>


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

pure durante la settimana una<br />

o due volte, o comunque nel periodo<br />

invernale mi alleno in bici<br />

e in palestra».<br />

Che sacrifici comporta essere<br />

una pilota di <strong>Moto</strong>cross?<br />

«Questa passione ti obbliga a<br />

fare sacrifici enormi, perché<br />

per me uscire alla sera è improponibile,<br />

non riuscirei mai ad<br />

allenarmi il giorno dopo! Ma se<br />

è una cosa che ti senti davvero<br />

dentro, non ti pesa per nulla<br />

passare giorni interi al freddo<br />

o sotto alla pioggia per allenarti<br />

82<br />

anche perché sai che comunque<br />

dopo le soddisfazioni arrivano<br />

e i miglioramenti li notano<br />

tutti».<br />

Quali sono i tuoi sportivi di riferimento?<br />

«Reputo Tony Cairoli un alieno.<br />

E’ semplicemente unico,<br />

un campione in pista e fuori. E’<br />

bravissimo in ogni terreno ed è<br />

umile con tutti anche se il mio<br />

pilota di riferimento è sempre<br />

stato mio papà, lui ha gareggiato<br />

per vent’anni in campionati<br />

regionali e nazionali e io<br />

ho assorb<strong>it</strong>o questa passione<br />

seguendolo nelle gare da piccolissima».<br />

Quali sono i tuoi obiettivi?<br />

«I prossimi obiettivi sono il podio<br />

nel Campionato Italiano<br />

Femminile 2013 ed entrare nelle<br />

top 15 del Campionato Mondiale<br />

Femminile 2013.<br />

Purtroppo quest’anno sono<br />

stata sfortunata, perché mi<br />

sono infortunata, ma penso di<br />

avere le carte le regola per poter<br />

ottenere questi risultati».<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

Numero<br />

85<br />

<strong>Moto</strong>cross »» » <strong>Prove</strong><br />

83


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

G<br />

razie Pino, grazie Bruno. Grazie per<br />

averci fatto passare un fantastico pomeriggio<br />

assieme a moltissimi dei<br />

m<strong>it</strong>ici personaggi che hanno fatto la storia del<br />

motocross, grazie per aver permesso a tanti<br />

appassionati e spettatori occasionali di partecipare<br />

gratu<strong>it</strong>amente alla manifestazione<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Bartolini e gli Yankee<br />

danno spettacolo alla Transborgaro<br />

di Massimo Zanzani | Il campione del mondo 500 1999 si è<br />

aggiudicato la classe ’90 e la contesa Superfinale; applausi<br />

anche per Santi, Gaspardone e per gli statun<strong>it</strong>ensi lechien,<br />

lackey, laporte e Sm<strong>it</strong>h<br />

(quanto costa un abbigliamento di motocross,<br />

hanno chiesto un paio di ragazzi ad un pilota),<br />

grazie per avere dato un esempio di passione<br />

pura che è ancora il collante che fa del motocross<br />

uno sport vero perché ancora genuino come una<br />

volta. Calarsi in un’atmosfera che ripercorre<br />

quelli che probabilmente sono stati i trent’anni<br />

più belli del motocross <strong>it</strong>aliano e mondiale è stata<br />

un’esperienza esaltante. E istruttiva, considerato<br />

che l’impegno messo dai bei nomi presenti<br />

ha sottolineato come quando uno ce l’ha nel<br />

DNA, la stoffa del campione e l’indom<strong>it</strong>a voglia di<br />

primeggiare anche a distanza di anni non svaniscono.<br />

E che cambiano i tempi sul giro ma non la<br />

classe e lo stile. Nella cena del sabato sera tutti<br />

amici, i ricordi di una volta tra un bicchiere e l’altro,<br />

le reciproche rassicurazioni “io è tanto che<br />

non mi alleno….”, ma il giorno dopo col coltello<br />

tra i denti di nuovo antagonisti come quando le<br />

cronache li vedevano protagonisti. l’edizione<br />

di quest’anno della Transborgaro, che a parte<br />

un breve periodo di pausa si corre dal 1976, ha<br />

segnato l’esordio di Andrea Bartolini che dopo<br />

essere stato protagonista una settimana prima a<br />

RideForlife ha dato lustro una volta di più al suo<br />

pedigree imponendo la sua classe in ogni gara a<br />

84 85<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

<strong>Moto</strong>cross »» » <strong>Prove</strong><br />

cui ha preso parte. Ha iniziato vincendo la manche<br />

riservata ai padri della Coppa Famiglia, poi si<br />

è aggiudicato le due batterie della categoria Anni<br />

’90 per poi chiudere in bellezza facendo sua anche<br />

la Superfinale con al via i migliori di tutte e tre<br />

le classi in programma. Nella stessa categoria la<br />

seconda piazza è andata a Mauro Moretto che ha<br />

preceduto Cristian Ravaglia, Giuseppe Gallino,<br />

Massimo Beltrami e il coriaceo Giovanni Bussei;<br />

sfortunato invece Michele Fanton, che dopo il 5°<br />

posto della prima manche in quella successiva si<br />

è r<strong>it</strong>irato dopo una caduta causata da un sasso.<br />

anni ‘70<br />

Il toscano ex pilota Ancillotti Mauro Santi si è<br />

invece aggiudicato entrambe le batterie della<br />

classe Anni ’70, spuntandola su Eraldo Callegari<br />

e il romano ex portacolori delle Fiamme Oro Pietro<br />

Miccheli che ha segnato il giro più veloce in


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

entrambe le manche. Una lussazione al ginocchio<br />

sinistro nelle ultime battute della prima<br />

manche non ha imped<strong>it</strong>o a Franco Perfini di tagliare<br />

il traguardo terzo, ma lo ha tagliato fuori<br />

dalla prova successiva: peccato, perché ancora<br />

oggi fa sfoggio della sua guida pul<strong>it</strong>a che sarebbe<br />

bello rivedere sulla sua Gilera ufficiale bicilindrica.<br />

In evidenza anche il bergamasco mattatore<br />

nel cross e nell’enduro Alessandro Gr<strong>it</strong>ti, il Patron<br />

N<strong>it</strong>al Italia ex ufficiale TGM nonché dakariano<br />

Aldo Winkler che nonostante abbia compromesso<br />

il risultato per essere rimasto sotto<br />

al cancello di partenza della seconda manche<br />

si è piazzato 9° alle spalle di Enrico Bertone.<br />

Una caduta all’ultimo giro della prima frazione<br />

ha invece costretto Marty Sm<strong>it</strong>h a prendere<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

defin<strong>it</strong>ivamente la via dei box, ma non prima di<br />

averci fatto gustare la sua bella e fluida guida.<br />

anni ‘80<br />

Doppietta anche nella contesa Anni ’80, con Giuseppe<br />

Gaspardone che ha fatto vedere come il<br />

tempo sia passato senza scalfire la sua determinazione<br />

imponendosi sul sempreverde Paolo Caramellino<br />

e su Palmiro Falcioni autore del miglior<br />

tempo sul giro in Gara 2. Nella prima manche ha<br />

avuto un grintoso scambio di posizioni nientemeno<br />

che con Ron lechien, il quale si è dovuto<br />

accontentare del posto d’onore per poi chiudere<br />

quella successiva 9° in recupero dall’ultima posizione<br />

dopo essere caduto alla partenza. Hanno<br />

movimentato la gara anche Stefano Cardellini,<br />

Fabio “Barabba” Turci, il vice campione 125 1986<br />

Massimo Contini, Alberto Dotti, Alois Niedermayr<br />

e Danny laporte che però a causa di una<br />

caduta ha portato a termine solo la prima manche.<br />

18° Michele Magarotto, caduto nella prima<br />

manche e rimasto attardato nello scontro finale<br />

per lo spegnimento della moto, mentre non si è<br />

schierato al via l’altoatesino Arno Drechsel, ufficiale<br />

Honda Germania ai primi anni ’80 assieme<br />

al tedesco Rolf Dieffenbach, infortunatosi mentre<br />

si allenava per la Transborgaro.<br />

Coppa Famiglia<br />

la Coppa Famiglia, gara a coppie con i due partecipanti<br />

legati da uno stretto vincolo di parentela,<br />

ha registrato il successo di Franck Philippaerts e<br />

86 87<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

<strong>Moto</strong>cross »» » <strong>Prove</strong><br />

del figlio più piccolo Deny, che l’ha spuntata grazie<br />

al miglior piazzamento riportato nella seconda<br />

frazione dopo aver chiuso a pari punti con Andrea<br />

e Fabrizio Bartolini; terzo gradino del podio<br />

per la famiglia Costa. la giornata, intramezzata<br />

da un paddock ricco di chicche d’epoca e dal giro<br />

d’onore dei campioni del mondo Brad lackey,<br />

Danny laPorte, Andrea Bartolini e David Philippaerts<br />

sal<strong>it</strong>o per l’ultima volta in sella alla Yamaha,<br />

si è conclusa con una agguerr<strong>it</strong>a Superfinale<br />

che ha visto il tentativo di fuga di Ravaglia acciuffato<br />

poco dopo metà gara da Andrea Bartolini<br />

rimasto poi al comando sino al traguardo dove<br />

ha preceduto Deny Philippaerts e il bolognese.<br />

Guarda le classifiche: Anni ‘70, Anni ‘80, Anni ‘90,<br />

Superfinale, Coppa Famiglia


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Franco Picco<br />

“Parto per la Dakar n. 20”<br />

di Nico Cereghini | Franco Picco, intervistato all’EICMA<br />

da Nico Cereghini, racconta come stanno procedendo i<br />

preparativi per la prossima Dakar che lo vedrà impegnato<br />

a condurre un piccolo gruppo di <strong>it</strong>aliani. <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> lo seguirà<br />

passo dopo passo nella sua avventura<br />

F<br />

ranco Picco, intervistato all’EICMA da<br />

Nico Cereghini, racconta come stanno<br />

procedendo i preparativi per la prossima<br />

Dakar che lo vedrà impegnato a condurre un piccolo<br />

gruppo di <strong>it</strong>aliani. <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> lo seguirà passo<br />

dopo passo nella sua avventura in Sudamerica.<br />

<strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> alla Dakar con Franco picco<br />

Il nostro “viaggio” insieme a Franco Picco inizierà<br />

ben prima di partire per la Dakar. Cominceremo<br />

infatti con il raccontare la storia dei quattro<br />

<strong>it</strong>aliani che partiranno al segu<strong>it</strong>o di Franco.<br />

Quattro persone normalissime con una passione<br />

indescrivibile per i rally e un sogno nel cassetto:<br />

prendere parte alla m<strong>it</strong>ica Dakar. Quest’anno è il<br />

loro anno, sono iscr<strong>it</strong>ti alla Dakar (magari rinunciando<br />

a qualche vacanza) e quel sogno ora ce<br />

l’hanno stretto in pugno.<br />

Proseguiremo con il raccontarvi la fase di<br />

88<br />

allestimento delle Yamaha WR450F.<br />

Ogni particolare deve essere perfetto e a prova<br />

di deserto, ma soprattutto sarà interessante<br />

vedere come, con meno accorgimenti di quanti<br />

ci si possa aspettare, si trasforma una moto<br />

“normale” in un’inarrestabile macchina capace<br />

di macinare chilometri in ogni condizione: dagli<br />

acqu<strong>it</strong>rini dell’Argentina ai deserti del Cile. Come<br />

ogni anno seguiremo quotidianamente la diretta<br />

della Dakar e in più riporteremo live le emozioni<br />

e le avventure di Franco Picco e degli <strong>it</strong>aliani del<br />

suo gruppo.<br />

Getteremo uno sguardo oltre le classifiche e i risultati,<br />

dr<strong>it</strong>to allo spir<strong>it</strong>o più vero dei grandi rally.<br />

Concluderemo poi con il racconto delle esperienze<br />

di ciascun membro del gruppo e con lo smontaggio<br />

del motore di Franco: vedremo come la<br />

meccanica Yamaha ha retto alle sollec<strong>it</strong>azioni di<br />

una gara impegnativa come la Dakar.<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

Numero<br />

85<br />

Sport<br />

89


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Intervista a Juha Salminen<br />

il Valentino Rossi dell’Enduro Mondiale<br />

di Andrea Perfetti | Per presentarvelo basti dire che è il più t<strong>it</strong>olato<br />

pilota del Mondiale Enduro. le sue v<strong>it</strong>torie: otto t<strong>it</strong>oli mondiali, sette<br />

Sei Giorni, due campionati USA. E il leggendario finlandese a 36 anni<br />

ha ancora fame. Proprio come Valentino<br />

Intervista a<br />

Juha salminen, il<br />

valentino rossi<br />

dell’Enduro<br />

Mondiale<br />

Pochi piloti nel Mondiale di<br />

Enduro vantano il palmares di<br />

Juha Salminen. Il trentaseienne<br />

pilota finlandese ha concluso<br />

la stagione 2012 al terzo posto<br />

nella Classe E2 in sella alla<br />

Husqvarna TE 310. Nel 2011<br />

si era laureato campione del<br />

mondo nella E1 con la TE 250. E<br />

nel 2013 sarà di nuovo al via del<br />

Mondiale, sempre con la Casa<br />

<strong>it</strong>aliana Husqvarna.<br />

l’elenco delle sue v<strong>it</strong>torie ha<br />

dell’incredibile: Juha ha vinto<br />

8 t<strong>it</strong>oli mondiali, 5 t<strong>it</strong>oli assoluti<br />

(quando ancora c’era la relativa<br />

categoria), 7 Sei Giorni, 2<br />

GNCC USA (il campionato di<br />

cross country americano).<br />

Abbiamo incontrato Salminen<br />

a EICMA 2012. Il pilota<br />

Husqvarna ci ha accolti con la<br />

consueta gentilezza e disponibil<strong>it</strong>à<br />

che hanno fatto di lui uno<br />

dei professionisti più apprezzati<br />

del Mondiale Enduro.<br />

È vero, è un campione stra-t<strong>it</strong>olato,<br />

ma mantiene sempre un<br />

approccio timido e gentile. Dovrebbe<br />

dare lezioni di condotta<br />

a tanti piloti in erba: ne abbiamo<br />

visti parecchi montarsi la<br />

testa per la v<strong>it</strong>toria di un semplice<br />

campionato provinciale.<br />

lui no, dopo 15 anni sulla cima<br />

del mondo è ancora un maestro<br />

di umiltà.<br />

Juha, com’è andata la stagione<br />

con Husqvarna?<br />

«E’ andata benino. Diciamo che<br />

abbiamo avuto un bel po’ di<br />

sfortuna.<br />

la moto è andata sempre bene,<br />

non ha avuto problemi. Sono<br />

stato sfortunato, come in Argentina<br />

(quando si r<strong>it</strong>irò nella<br />

prima giornata a causa della<br />

corona danneggiata contro un<br />

sasso. Il secondo giorno vinse.<br />

Ndr).<br />

Sarebbe bastato poco per ottenere<br />

risultati migliori».<br />

Guidi una moto <strong>it</strong>aliana, assist<strong>it</strong>o<br />

da un team <strong>it</strong>aliano.<br />

Come ti trovi a varese?<br />

«Ho lavorato diversi anni con<br />

gli <strong>it</strong>aliani, ora con Azzalin in<br />

Husqvarna, in passato con Farioli<br />

in KTM. la mental<strong>it</strong>à vostra<br />

è diversa da quella dei finlandesi,<br />

ma ciò non mi crea alcun<br />

problema. Sapete lavorare<br />

bene e la cosa importante, per<br />

tutti, è impegnarsi al massimo.<br />

Non ci sono problemi, anzi mi<br />

trovo benissimo!».<br />

Hai vinto 8 t<strong>it</strong>oli mondiali, hai<br />

36 anni. sei soddisfatto o hai<br />

ancora fame di v<strong>it</strong>torie?<br />

«Ho vinto fino a oggi tutto quello<br />

che potevo. Non c’è altro<br />

che possa vincere. All’inizio<br />

c’era più passione, oggi questa<br />

è cambiata, si esprime in una<br />

forma diversa. Prima volevo<br />

diventare campione del mondo.<br />

Oggi ho coronato questo<br />

sogno e il mio è diventato un<br />

vero lavoro, è cambiata la prospettiva».<br />

90 91<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Sport


Hai ancora le motivazioni<br />

giuste?<br />

«Certo. Sono consapevole di<br />

fare un lavoro fantastico e cerco<br />

di farlo al meglio per dare le<br />

giuste soddisfazioni anche ai<br />

miei datori di lavoro. Credono<br />

in me e devo ripagarli con le<br />

v<strong>it</strong>torie. Oggi le moto sono per<br />

me un lavoro e cerco semplicemente<br />

di dare il massimo».<br />

Dopo due anni di v<strong>it</strong>torie in<br />

usa, sei tornato in Finlandia.<br />

Eppure là vincevi e pagavano<br />

molto bene.<br />

«I due anni in America sono<br />

stati una parentesi, era stabil<strong>it</strong>o<br />

92<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

così da prima che partissi. Io<br />

amo vivere in Europa, in Finlandia<br />

che è la mia terra. Il mio piano<br />

era proprio di andare là per<br />

due anni e tornare poi in Europa,<br />

possibilmente v<strong>it</strong>torioso. Ed<br />

è andata proprio così».<br />

il tuo team è in <strong>it</strong>alia. Hai una<br />

base anche qui come diversi<br />

altri piloti?<br />

«No, vengo in Italia solo per i<br />

meeting col mio team. Poi passo<br />

molto tempo in viaggio ai<br />

GP.<br />

Quando posso, torno sempre a<br />

casa, in Finlandia, da mia moglie<br />

e dai miei due bambini».<br />

Che programmi hai<br />

per il futuro?<br />

«Non lo so davvero, ho ancora<br />

un anno di contratto con<br />

Husqvarna, poi davvero non so<br />

che farò. È difficile dire basta<br />

con le corse in moto finché sei<br />

compet<strong>it</strong>ivo».<br />

sei un po’ il valentino rossi<br />

dell’enduro, vuoi sfidare<br />

i giovani e non ti tiri indietro<br />

di fronte alla sfide. i tuoi due<br />

anni in BMW ricordano un po’<br />

l’esperienza di rossi alla Ducati.<br />

«Sì, è vero. Mi piace ancora<br />

correre in moto e oggi ho<br />

anche l’esperienza che mi mancava<br />

anni fa. Come Valentino,<br />

ogni anni ho bisogno di nuove<br />

sfide da affrontare per mettermi<br />

alla prova. Ho passato due<br />

anni con BMW (due anni senza<br />

t<strong>it</strong>olo mondiale, ma vissuti con<br />

grande rispetto nei confronti<br />

del team tedesco. Differente<br />

fu il comportamento di David<br />

Knight che si lasciò molto male<br />

con BMW. Ndr). Tanti hanno<br />

cr<strong>it</strong>icato la mia scelta. Invece<br />

non cambierei nulla in passato,<br />

perché ho imparato molto<br />

dal lavoro con gli ingegneri tedeschi,<br />

è stata un’esperienza<br />

costruttiva. Non sapevo che si<br />

potessero modificare così tante<br />

parti nella moto».<br />

Quali sono i tuoi hobby?<br />

«Più che veri e propri hobby,<br />

pratico una serie di sport che<br />

mi permettono di allenarmi<br />

per la moto. Vado in bici soprattutto<br />

e amo guidare la mia<br />

macchina da rally (vi mostriamo<br />

sotto il video di Juha in gara<br />

con la sua BMW M3 E36: va da<br />

paura anche in auto! Nda). Ma<br />

la maggior parte del mio tempo<br />

è trascorsa con i miei bambini<br />

a casa».<br />

Guidi la moto in Finlandia?<br />

«Ho una Nuda 900, ma poco<br />

tempo per usarla. Preferisco<br />

dedicarlo ai miei bambini».<br />

Cosa ne pensi dei giovani piloti<br />

<strong>it</strong>aliani? Non ci sono campioni<br />

all’orizzionte.<br />

«Non è un problema di giovani<br />

in Italia. È una semplice<br />

questione di generazioni: in<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Sport<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

passato avete avuto Farioli,<br />

Sala, Rinaldi, Nicoli. Poi è stato<br />

il periodo dei finlandesi, oggi<br />

dei francesi.<br />

l’Italia ha pochi piloti forti in<br />

questo momento, va a periodi,<br />

è una storia ciclica. Sono convinto<br />

che presto arriveranno<br />

sulla scena nuovi campioncini<br />

<strong>it</strong>aliani».<br />

Chi vedi capace oggi di vincere<br />

otto t<strong>it</strong>oli?<br />

«Non lo so. Piloti forti ce ne<br />

sono, come Antoine Meo, e<br />

hanno vinto diversi mondiali.<br />

Ma è difficile indicarne uno che<br />

possa vincerne addir<strong>it</strong>tura otto,<br />

ci vogliono tanti anni ai massimi<br />

livelli. In futuro magari arriverà<br />

un pilota in grado di vincere<br />

otto o dieci t<strong>it</strong>oli, ma oggi<br />

non lo vedo ancora».<br />

93


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Honda pronta a vincere la Dakar<br />

di Maurizio Tanca | All’EICMA abbiamo scambiato due<br />

chiacchiere con Helder Rodrigues, 32enne portoghese,<br />

e Sam Sunderland, 23enne br<strong>it</strong>annico che vive a Dubai.<br />

I due hanno tenuto a battesimo la nuova CRF450 Rally HRC<br />

94<br />

All’EICMA abbiamo<br />

scambiato due chiacchiere<br />

con Helder Rodrigues,<br />

32enne portoghese, e<br />

Sam Sunderland, 23enne br<strong>it</strong>annico<br />

che vive a Dubai. Ovvero<br />

i due dei cinque piloti (gli altri<br />

sono: zanol, Campbell e Pizzol<strong>it</strong>o)<br />

che hanno avuto l’onore – e<br />

l’onere – di far debuttare in gara<br />

la nuova CRF450 Rally HRC,<br />

che segna il rientro ufficiale della<br />

Honda nel mondo dei Rally<br />

dopo una ventina d’anni di assenza.<br />

Il debutto è avvenuto lo<br />

scorso ottobre al Rally del Marocco,<br />

con risultati secondo noi<br />

molto pos<strong>it</strong>ivi, sia per l’esperto<br />

caposquadra che per il giovane<br />

inglese, che hanno svezzato le<br />

loro nuove moto in vista della<br />

Dakar 2013. Che la Honda ha<br />

dichiarato senza mezzi termini,<br />

e con notevole anticipo di voler<br />

vincere (leggi l’articolo).<br />

Helder rodrigues<br />

Helder, tu ha partecipato alla<br />

Dakar 2012 con una Yamaha,<br />

vincendo due tappe e conquistando<br />

la terza posizione<br />

assoluta in classifica finale.<br />

Lo scorso ottobre hai partecipato<br />

al rally del Marocco con<br />

la nuova CrF450 HrC, che<br />

segna il r<strong>it</strong>orno ufficiale della<br />

Honda ai rally dopo vent’anni.<br />

Come ti sei trovato con la tua<br />

nuova moto?<br />

«Con la Honda mi sono trovato<br />

molto bene, tant’è che ho fatto<br />

una bella gara vincendo due<br />

volte, e l’unico problema che<br />

ho accusato è stato causato<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Sport<br />

dalla benzina, che mi ha compromesso<br />

la quarta tappa, altrimenti<br />

sarei rimasto tranquillamente<br />

davanti. Mi sono trovato<br />

bene con la moto, ma anche col<br />

team, e sono molto contento».<br />

Che problemi hai avuto con la<br />

benzina?<br />

«In quei giorni anche altri, vedi<br />

Husqvarna, hanno avuto gli<br />

stessi problemi, perché la benzina<br />

era annacquata, sporca, e<br />

ha compromesso il funzionamento<br />

dell’iniezione. Solo che<br />

gli altri i problemi li hanno avuti<br />

prima della gara, io invece li ho<br />

avuti durante».<br />

Quindi r<strong>it</strong>ieni che senza il r<strong>it</strong>iro<br />

nella quarta tappa avresti<br />

potuto lottare per la v<strong>it</strong>toria?<br />

«Si, ero primo con 11 minuti<br />

di vantaggio sul secondo e mi<br />

sentivo a posto: credo proprio<br />

che avrei potuto vincere la tappa,<br />

e magari anche la gara».<br />

Cosa ti è piaciuto di più della<br />

nuova Honda?<br />

«Mi è piaciuta la moto in generale,<br />

ha un telaio molto valido,<br />

idem per freni e<br />

sospensioni…».<br />

Quindi, considerando che<br />

stiamo parlando di una moto<br />

al debutto, la giudichi pos<strong>it</strong>ivamente…<br />

«Si, molto pos<strong>it</strong>ivamente, i risultati<br />

sono stati molto buoni,<br />

visto che ho vinto due tappe su<br />

sei, e sono arrivato due volte<br />

secondo ed una volta terzo…».<br />

95


Manca pochissimo alla partenza<br />

della Dakar 2013 (dal 4<br />

al 20 gennaio, ndr).<br />

immagino che stiate lavorando<br />

parecchio per migliorare<br />

ulteriormente la vostra Honda..<br />

«Sì, stiamo effettuando degli<br />

affinamenti generali, su motore,<br />

ciclistica, freni…».<br />

Quali r<strong>it</strong>ieni che siano i tuoi<br />

avversari più temibili?<br />

«Beh, naturalmente saranno<br />

Cyril (Despres), Marc (Coma),<br />

ma sono molto forti anche Paulo<br />

Gocalves e Joan Barreda, con<br />

l’Husqvarna che è molto compet<strong>it</strong>iva,<br />

e poi lopez, Verhoeven…».<br />

96<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

E cosa ne pensi di sam, il tuo<br />

compagno di team, che mi<br />

sembra un tipo forte?<br />

«Si, lui è molto forte, è giovane,<br />

ha 23 anni, è esuberante, corre<br />

in un team ufficiale, e ha tutto<br />

ciò che serve per far bene. Ora<br />

deve solo cercare di fare tutto<br />

con calma, per fare una bella<br />

gara».<br />

sam sunderland<br />

sam, che differenze hai trovato<br />

tra la Honda che ti ha<br />

lasciato a piedi (statore fuori<br />

uso, ndr) alla seconda tappa<br />

della Dakar 2012, dove hai debuttato<br />

con un ottimo settimo<br />

posto, e la nuova HrC?<br />

«la nostra moto è fantastica, è<br />

una grossa soddisfazione guidare<br />

una moto factory, ed ogni<br />

volta che l’ho provata è sempre<br />

migliorata.Ora stiamo effettuando<br />

qualche aggiustamento<br />

in vista della prossima Dakar,<br />

ma la moto è già molto, molto<br />

buona».<br />

sei stato un debuttante molto<br />

veloce, alla Dakar: ti ha favor<strong>it</strong>o<br />

vivere a Dubai, dove il<br />

deserto non manca certo, e ti<br />

sarai allenato parecchio?<br />

«Si, in effetti sulla sabbia mi<br />

sento molto a mio agio, e le<br />

tappe sabbiose sono le parti<br />

più facili per me, perché mi<br />

sono fatto tanta esperienza in<br />

mer<strong>it</strong>o. la cosa più difficile, per<br />

me come del resto per tutti - è<br />

ovviamente la navigazione: del<br />

resto il Rally del Marocco è stato<br />

solo il quinto per me, ma sto<br />

migliorando costantemente anche<br />

sotto questo aspetto, vado<br />

sempre meglio, grazie anche ai<br />

suggerimenti dei miei tecnici,<br />

che sono molto esperti».<br />

Cosa ti è piaciuto di più della<br />

tua nuova moto?<br />

«Ovviamente stiamo parlando<br />

di una moto pesante, come<br />

tutte le moto da Rally, perché<br />

devi portanti in giro tanta benzina<br />

(24 l<strong>it</strong>ri, ndr). Ma i pesi<br />

e la posizione di guida sono<br />

eccellentemente bilanciati, la<br />

maneggevolezza è davvero<br />

notevolissima, quindi la moto è<br />

facile da manovrare».<br />

Ti senti competivo per puntare<br />

alla v<strong>it</strong>toria alla Dakar<br />

2013?<br />

«Io sono agli inizi qui, e mi sono<br />

già reso conto dell’enorme lavoro<br />

necessario per arrivare a vincere,<br />

specie alla Dakar, e quanti<br />

siano i fattori in gioco per farlo.<br />

E’ il mio sogno vincerla, ma credo<br />

che ci vorrà qualche anno di<br />

ulteriore esperienza e di duro<br />

lavoro per arrivarci. Io lavoro<br />

davvero molto sulla preparazione<br />

fisica, e sono fiducioso di me<br />

stesso, ma mi rendo conto che<br />

mi trovo assieme ai migliori piloti<br />

del mondo…».<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

Numero<br />

85<br />

Sport<br />

97


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Alessandro Botturi<br />

e Husqvarna insieme alla Dakar<br />

l’ Husqvarna Rally Team By Speedbrain ha defin<strong>it</strong>o in<br />

queste ore un accordo con Alessandro Botturi per la sua<br />

partecipazione alla prossima Dakar ’13 in sella<br />

all’Husqvarna TE449 RR<br />

I<br />

n attesa che il nostro inviato raccolga le<br />

prime dichiarazioni di Botturi - ora in Tunisia<br />

- con la nuova casacca addosso, riportiamo<br />

la notizia comunicata da Husqvarna che<br />

con il Rally Team By Speedbrain ha defin<strong>it</strong>o in<br />

queste ore un accordo con Alessandro per la<br />

sua partecipazione alla prossima Dakar 2013 in<br />

sella all’Husqvarna TE449 RR . Il 37enne pilota<br />

di lumezzane (BS), è alla sua seconda partecipazione<br />

alla Dakar, dopo il sorprendente ottavo<br />

posto della passata stagione che gli ha valso il<br />

t<strong>it</strong>olo di miglior pilota emergente nelle competizioni<br />

rally del 2012. Botturi ha una grande esperienza<br />

in gare di enduro dove ha ottenuto importanti<br />

v<strong>it</strong>torie nel campionato del mondo e nella<br />

International Six Days, oltre ad avere vinto nove<br />

t<strong>it</strong>oli <strong>it</strong>aliani della special<strong>it</strong>à. Da un anno Botturi si<br />

è concentrato sui Rally internazionali ottenendo<br />

ottimi risultati nelle gare della FIM Cross Country<br />

Rally, culminate con il secondo posto finale nel<br />

rally di Sardegna.<br />

alessandro Botturi<br />

«Sono veramente onorato di far parte di una<br />

squadra così forte e quotata alla Dakar 2013<br />

come l’Husqvarna Rallye Team By Speedbrain<br />

– ha commentato Alessandro Botturi. - la<br />

TE449RR è una moto molto compet<strong>it</strong>iva che ha<br />

dimostrato grande potenziale soprattutto nelle<br />

ultime gare, vincendo il rally dei Faraoni e disputando<br />

un Rally del Marocco da protagonista. Io<br />

come sempre darò il massimo , per contribuire<br />

al successo di squadra in questo importante appuntamento».<br />

Wolfgang Fischer<br />

«l’inserimento di Alessandro Botturi completa<br />

la formazione dell’Husqvarna Rallye Team By<br />

Speedbrain alla prossima Dakar. – ha commentato<br />

Wolfgang Fischer – Con Barreda, Goncalves,<br />

Fish e Botturi abbiamo una team molto compet<strong>it</strong>ivo<br />

e ben amalgamato con cui possiamo puntare<br />

a disputare una gara da protagonisti. Colgo<br />

l’occasione per augurare i migliori auguri per una<br />

pronta guarigione a Cody Quinn che infortunatosi<br />

al femore sinistro alla Baja 1000 della scorsa<br />

settimana , non potrà far parte della squadra ,<br />

ma che sarà schierato in sella alla Husqvarna<br />

TE449RR by Speedbrain non appena si sarà<br />

completamente riabil<strong>it</strong>ato dall’infortunio».<br />

98 99<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Sport


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Alessandro Botturi e Husqvarna<br />

La vera storia<br />

di Piero Batini | Ecco i passi che hanno portato Botturi in Husqvarna,<br />

i fatti per come si sono svolti realmente raccontati proprio dal pilota di<br />

lumezzane. le molte traversie che lo hanno portato da Bordone-Ferrari<br />

a Husqvarna<br />

A<br />

lessandro Botturi è l’ultima notizia,<br />

davvero clamorosa e strep<strong>it</strong>osa, praticamente<br />

coincidente con la presentazione<br />

ufficiale della Dakar 2013, tenutasi a Parigi<br />

il 21 novembre scorso. Certe volte, per rispetto<br />

delle persone e delle cose cha fanno, e per un<br />

semplice cr<strong>it</strong>erio di discrezione, non si può indulgere<br />

alla tentazione dello scoop, e questo ve<br />

lo abbiamo già detto. Due giorni fa una testata<br />

100<br />

spagnola è usc<strong>it</strong>a con la notizia della firma di<br />

Botturi con Husqvarna SpeedBrain per correre<br />

la Dakar. lasciate che ve lo dica: era una news<br />

falsa, perchè dava una forma certa a fatti ancora<br />

non concretizzati. la storia vera di Alessandro<br />

Botturi e dell’ultimo colpo di scena, in ordine di<br />

tempo, nella sua marcia di avvicinamento alla<br />

Dakar 2013, è questa. Perchè siamo così sicuri?<br />

Semplice, perché Alessandro è qui con noi, in<br />

Tunisia per partecipare a Desert logic, l’evento<br />

di Fasola, e per allenarsi. E la storia che abbiamo<br />

vissuto insieme, ora per ora nella sua evoluzione,<br />

è questa. Alessandro era nel programma<br />

Dakar del Bordone-Ferrari Racing Team, di cui<br />

ha segu<strong>it</strong>o le scelte, a cui ha ader<strong>it</strong>o fino in fondo<br />

e per le quali resta un esempio di professional<strong>it</strong>à<br />

ed uman<strong>it</strong>à, fino al momento in cui queste<br />

avrebbero potuto inibire la sua partecipazione<br />

alla Maratona sudamericana. Come in un conto<br />

alla rovescia nella sua fase più rovente e drammatica,<br />

quella degli ultimi numeri prima della<br />

deadline, Botturi si è trovato ad una settimana<br />

dall’imbarco dei mezzi a le Havre in una s<strong>it</strong>uazione<br />

grottesca. l’iscrizione con un Team che stava<br />

scegliendo coraggiosamente, e tristemente, di<br />

rinunciare, e con i preparativi dell’organizzazione<br />

logistica, anche quella di base come la moto,<br />

a un punto vicinissimo allo zero. È importante, a<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Sport<br />

questo punto e prima di tutto, capire cosa significa<br />

quella parola, Dakar, per un Pilota, professionista<br />

o no, che punta verso quell’evento. Che<br />

sia un privato o un ufficiale la Dakar rappresenta<br />

il lavoro di una stagione, l’obiettivo dell’anno e il<br />

centro di un sistema solare senza satell<strong>it</strong>i, se non<br />

minori come il Campionato del Mondo o i Rally<br />

fuori dal contesto del Torneo iridato. Per quell’unica<br />

gara privati e professionisti si mettono in<br />

gioco per tutto l’anno, investendo in allenamenti,<br />

gare, ricerca sponsor e quant’altro serva per<br />

essere lì, il primo o il 5 gennaio, nel 1979 come<br />

nel 2013, alla partenza dell’avventura per definizione<br />

da oltre trent’anni. Alessandro Botturi, ad<br />

una settimana dalla deadline, aveva un’iscrizione<br />

e quasi nulla più. No, anzi, aveva il supporto di<br />

un’intera c<strong>it</strong>tà, lumezzane, e del suo <strong>Moto</strong> Club<br />

int<strong>it</strong>olato a quella C<strong>it</strong>tà, che gli stava lanciando<br />

un salvagente. Poi, al salone di Milano, Botturi<br />

101


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

ha incontrato per caso Franco Mayr, che gli ha<br />

prospettato la possibil<strong>it</strong>à di prendere il posto,<br />

nel suo Team, di un pilota che aveva dovuto rinunciare.<br />

Si delinea un possibile rapporto con il<br />

Team Honda HM Jolly Racing. <strong>Moto</strong>, assistenza,<br />

logistica. Alessandro deve accollarsi buona parte<br />

delle spese, iscrizione, meccanico, biglietti aerei,<br />

alberghi, ma è una possibil<strong>it</strong>à concreta. Poi<br />

domenica, tre giorni prima del ventuno, lo chiama<br />

Wolfgang Fischer, Team Manager Husqvarna<br />

Speedbrain, per proporre ad Alessandro il<br />

102<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

posto di Cody Quinn, infortunatosi seriamente<br />

alla Baja 1000 in Messico. l’incertezza dura un<br />

giorno, due per la definizione, facile, dei parametri<br />

del rapporto, poi finalmente la partecipazione<br />

di Botturi alla prossima Dakar prende la sua forma<br />

defin<strong>it</strong>iva.<br />

Alessandro continua ad andare in moto nel deserto<br />

tunisino, star ammiratissima di Desert<br />

logic, e ad ogni sosta o rifornimento perfeziona<br />

mentalmente i dettagli della partecipazione alla<br />

sua Dakar.<br />

L’intervista a alessandro Botturi<br />

Eccolo, intervistato a Bir soltane, in un virgolettato<br />

finalmente reale e leg<strong>it</strong>timo.<br />

«Ma sì, questa storia dell’intervista spagnola è<br />

stata una balla. Sono in Tunisia, partiamo la mattina<br />

presto, torniamo la sera e siamo tutto il giorno<br />

nel deserto. Pochissime persone sapevano<br />

quello cha stava succedendo, e non c’era stata<br />

nessuna intervista. A qualcuno sarà scappata la<br />

voce, ma da fastidio quando vedi le virgolette e<br />

non hai detto nulla. Il comunicato di Husqvarna,<br />

naturalmente, è autentico, e questa è la prima<br />

intervista».<br />

una settimana davvero conc<strong>it</strong>ata. È successo<br />

di tutto e di più. Jolly racing, poi il materializzarsi<br />

della possibil<strong>it</strong>à Husqvarna speedBrain.<br />

si poteva scegliere?<br />

«Penso di no. In questo momento difficile non<br />

c’erano dubbi sull’importanza dell’opportun<strong>it</strong>à<br />

che mi è stata offerta. Ho guardato al Team, attrezzatissimo,<br />

alla moto, che ha dimostrato nelle<br />

ultime gare di essere la più veloce per vincere,<br />

e la risposta era già lì. Penso che l’obiettivo del<br />

Team sia quello di portare la sua punta di diamante,<br />

Joan Barreda, ad un grosso risultato, e<br />

da parte mia parto per contribuire al successo<br />

del Team e certamente per migliorare la posizione<br />

ottenuta l’anno scorso nella mia prima Dakar,<br />

l’ottavo posto. Penso di avere tutte le condizioni<br />

per dimostrare il mio valore».<br />

Franco Mayr è stato gentile.<br />

«Sì, e colgo l’occasione per ringraziarlo. Si è movimentato<br />

tantissimo per trovare una soluzione<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Sport<br />

per farmi fare la Dakar. Ringrazio veramente<br />

tanto lui, il Jolly Racing, Alessandro Tramelli, Boano<br />

per il supporto. Certo, le spese erano tutte<br />

a carico mio, ma organizzare tutto in tre giorni<br />

non era facile e loro non potevano fare di più. Poi<br />

è arrivata questa grande occasione, che è una<br />

svolta nella mia carriera».<br />

Con Bordone-Ferrari si chiude qui?<br />

«Il Team Bordone-Ferrari purtroppo sta passando<br />

un brutto momento, e non è facile. Spero che<br />

risolva tutti i suoi problemi, che sistemi tutte le<br />

cose che ha in sospeso e che possa ripartire più<br />

agguerr<strong>it</strong>o di prima. Ringrazio di cuore Renato<br />

Ferrari e Nicoletta Altieri Bordone, perché se in<br />

questo momento ho avuto un’occasione come<br />

questa devo ringraziare loro che mi hanno portato<br />

nel Mondo dei Rally. E’ un mondo molto<br />

difficile, non è facile arrivarci perché ha dei costi<br />

veramente importanti. loro mi hanno dato la<br />

possibil<strong>it</strong>à di fare quasi tutte le gare più importanti<br />

e, soprattutto, la scorsa Dakar».<br />

Bello appartenere ad un <strong>Moto</strong> Club come il tuo.<br />

«In questo mese ho vissuto un’avventura travagliata<br />

e travolgente.<br />

Ho riscoperto le persone che mi avevano dato<br />

fiducia all’inizio della mia carriera e che nel momento<br />

del bisogno si sono rimesse… in moto per<br />

aiutarmi a fare questa Dakar. Devo ringraziare<br />

tutto il <strong>Moto</strong> Club lumezzane, il presidente<br />

Damiano Bugatti, ed il vicepresidente Domenico<br />

Dall’Era, il mio tifoso numero 1. Domenico<br />

ha comprato la mia prima moto da Junior, e<br />

quest’anno mi ha dato una bella mano!».<br />

103


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

L<br />

’ idea era nata per non favorire quel numero<br />

lim<strong>it</strong>ato di team e piloti che potevano<br />

disporre di gomme ufficiali, capaci<br />

con la mescola speciale studiata per la sessione<br />

di prove cronometrate di fare una notevole differenza<br />

rispetto a quelle di serie. E che si potevano<br />

permettere di utilizzare la bellezza di trenta<br />

ma anche quaranta gomme a gara. Alla luce<br />

dell’esperienza fatta sul campo, l’applicazione<br />

del monogomma non ha però dato i risultati sperati,<br />

sia per il livello tecnico dei pneumatici non<br />

adatto a tutte le moto del paddock sia perché le<br />

squadre principali si sono r<strong>it</strong>rovate private delle<br />

sponsorizzazioni di cui godevano dalle Case di<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

La Supermoto abolisce il monogomma<br />

di Massimo Zanzani | Dopo sei anni di pneumatici Goldentyre il<br />

Mondiale supermotard cambia il regolamento e r<strong>it</strong>orna alle origini<br />

pneumatici. Inoltre, in tanti Paesi ad iniziare dalla<br />

Francia i campionati nazionali si sono continuati<br />

a correre con gomme libere, così da lim<strong>it</strong>are<br />

il numero di iscr<strong>it</strong>ti al Mondiale che dovendo<br />

schierarsi ai GP con gomme totalmente diverse<br />

da quelle ab<strong>it</strong>ualmente utilizzate hanno prefer<strong>it</strong>o<br />

dedicarsi esclusivamente all’attiv<strong>it</strong>à nazionale.<br />

Per risolvere il problema la Commissione<br />

GP della Supermoto ha deciso che per la stagione<br />

iridata 2013 l’utilizzo delle gomme sarà di<br />

nuovo libera, senza alcun vincolo anche per<br />

quanto riguarda il quant<strong>it</strong>ativo di treni utilizzabili<br />

in ogni gara. «E’ una decisione pos<strong>it</strong>iva<br />

– ha confermato il team manager Bevilacqua –<br />

quest’anno abbiamo avuto parecchie riunioni<br />

anche con team che partecipano al Mondiale<br />

saltuariamente e tutti siamo stati favorevoli ad<br />

abolire il monogomma. Con questa decisione<br />

ci auguriamo che ci sia una maggior affluenza<br />

di iscr<strong>it</strong>ti, perché è interesse di tutti che non si<br />

corrano gare con una quindicina di piloti. l’unica<br />

cosa è che avevamo chiesto che per ogni<br />

gara ci fosse un quant<strong>it</strong>ativo contingentato per<br />

non avvantaggiare le squadre più ricche e contenere<br />

i costi in generale, mentre invece nella<br />

stesura finale del regolamento di questo non<br />

se ne è tenuto conto». «la scelta di togliere il<br />

monogomma è stata fatta dalla FIM in sintonia<br />

con Youthstream – è il commento di Danilo<br />

Boccadolce, promoter del Mondiale Supermoto<br />

- dopo aver preso in considerazione le richieste<br />

della maggior parte dei team schierati<br />

al Mondiale e da alcune squadre che avendo<br />

contratti con altre Case di pneumatici non potevano<br />

partecipare. Per noi si è trattato di un<br />

grosso sforzo, in quanto abbiamo dovuto rinunciare<br />

all’importante contributo di Goldentyre in<br />

qual<strong>it</strong>à di mono forn<strong>it</strong>ore, ma siamo convinti di<br />

avere fatto bene per la disciplina e i consensi pos<strong>it</strong>ivi<br />

che ci arrivano sono di buon auspicio. Per<br />

quanto riguarda la mancata lim<strong>it</strong>azione dei pneumatici<br />

da usare in gara, la FIM ha deciso di eliminare<br />

l’uso degli stickers da applicare al numero di<br />

gomme prestabil<strong>it</strong>o in quanto sono stati spesso<br />

causa di disguidi tecnici oltre ad una elaborata e<br />

costosa gestione degli stessi. Diminuendo a due<br />

le manche per ogni GP diminuiranno ovviamente<br />

anche il numero dei pneumatici da usare, e questo<br />

sarà già un ulteriore risparmio per team e piloti<br />

in un momento particolare dove la voce “contenere<br />

i costi” è di fondamentale importanza».<br />

la prossima stagione agonistica i gran premi si<br />

correranno quindi su due batterie e non più su<br />

tre, con lo schieramento basato sul piazzamento<br />

ottenuto nella sessione di tempi cronometrati,<br />

ed è stata abol<strong>it</strong>a la SuperPole della domenica<br />

mattina che determinava l’ordine di schieramento<br />

dei migliori quattro tempi cronometrati.<br />

104 105<br />

27 Novembre<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

85<br />

Sport<br />

Ed<strong>it</strong>ore:<br />

CRM S.r.l., Via Melzo 9 - 20129 Milano<br />

P. Iva 11921100159<br />

responsabile ed<strong>it</strong>oriale<br />

Ippol<strong>it</strong>o Fassati<br />

Capo redattore<br />

Andrea Perfetti<br />

redazione<br />

Maurizio Tanca<br />

Cristina Bacchetti<br />

Marco Berti<br />

Francesco Paolillo<br />

Aimone dal Pozzo<br />

Edoardo licciardello<br />

Grafica<br />

Thomas Bressani<br />

Collaboratori<br />

Nico Cereghini<br />

Giovanni zamagni<br />

Carlo Baldi<br />

Massimo zanzani<br />

lorenzo Boldrini<br />

Enrico De V<strong>it</strong>a<br />

Ottorino Piccinato<br />

Antonio Priv<strong>it</strong>era<br />

Antonio Gola<br />

Alfonso Rago<br />

CopYriGHT<br />

Tutto il materiale contenuto in <strong>Moto</strong>.<br />

<strong>it</strong> Magazine è oggetto di dir<strong>it</strong>ti esclusivi<br />

di CRM S.r.l. con sede in Milano,<br />

Via Melzo 9. Ne è vietata quindi ogni<br />

riproduzione, anche parziale, senza<br />

l’autorizzazione scr<strong>it</strong>ta di CRM S.r.l.<br />

<strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />

Via Melzo 9- 20129 Milano<br />

Reg. trib. Mi Num. 680 del 26/11/2003<br />

Cap<strong>it</strong>ale Sociale Euro 10.000 i.v.<br />

Email: staffmoto@moto.<strong>it</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!