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Numero <strong>78</strong><br />
09 Ottobre 2012<br />
83 Pagine<br />
All’Interno<br />
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SBK Magny Cours<br />
Max Biaggi e Aprilia<br />
Campioni del Mondo<br />
da pag. 50 a 71<br />
Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />
PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
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nov<strong>it</strong>à del Salone di<br />
Colonia 2012<br />
SBK nico Magny Cereghini Cours<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
Max Piloti Biaggi e Paesi. e Aprilia<br />
Campioni Gli spagnoli: del vizi Mondo e virtù<br />
da che pag. li rendono 138 a 159 unici<br />
| prova cross-over |<br />
Ducati<br />
Multistrada<br />
1200<br />
da Pag. 2 a Pag. 13<br />
IntervISta<br />
Max ci svela<br />
il suo sesto<br />
t<strong>it</strong>olo<br />
Mondiale<br />
NEWS: Harley-Davidson e Papa Benedetto XVI | Storie di Concessionari. Il “conce” è antipatico? | MOTOGP: Puig<br />
“Pedrosa può ancora battere Lorenzo” | MX: Intervista a Guarneri | SPORT: Italia prima al Supermoto delle Nazioni<br />
Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong>
ducati MULTISTRAdA 1200 PreGi Immagine e Prestazioni diFetti Prezzo elevato<br />
Prova tourer<br />
ancora più<br />
tecnologica!<br />
di Francesco Paolillo | Per affrontare al meglio il 2013<br />
e riconfermare l’altissimo gradimento ricevuto<br />
nella sua categoria, la nuova ducati<br />
Multistrada 1200 beneficia di significativi<br />
aggiornamenti tecnici e di due<br />
nuovi modelli: la Granturismo e la esclusiva<br />
Pikes Peak. Prezzi da 16.290 euro<br />
PreZZo 16.290 €<br />
2 3
L a<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
nuova ducati Multistrada 1200<br />
Per affrontare al meglio il 2013 e riconfermare l’altissimo<br />
gradimento ricevuto nella sua categoria, la gamma ducati<br />
Multistrada 1200 beneficia di significativi aggiornamenti tecnici, e<br />
di due nuovi modelli, la Granturismo e la esclusiva Pikes Peak.<br />
cresce la famiglia<br />
La gamma delle ducati Multistrada si allarga, sotto la spinta e grazie<br />
anche ai consigli dei ducatisti più appassionati, ma soprattutto<br />
a causa e per colpa, in senso pos<strong>it</strong>ivo, del continuo evolversi della<br />
tecnologia e della sua incessante e sempre più rapida evoluzione. A<br />
Borgo Panigale sono attentissimi a questo ultimo aspetto e gli aggiornamenti<br />
tecnici e le nov<strong>it</strong>à tecniche che troviamo sulla nuova<br />
4<br />
Multistrada 1200 ne sono la conferma. Come abbiamo già scr<strong>it</strong>to,<br />
si sono aggiunti due nuovi modelli alle versioni attuali, che vedono<br />
alla base della gamma la 1200 standard dotata di Riding Mode (le<br />
4 mappe motore selezionabili), dTC, il ducati Traction Control e<br />
l’ABS. Un gradino sopra troviamo la Multistrada 1200 S Touring,<br />
che porta all’esordio le sospensioni semi attive denominate dSS,<br />
che sta per ducati Skyhook Suspension, oltre a una dotazione di<br />
accessori più ricca che prevede le manopole riscaldate, le borse<br />
laterali, il cavalletto centrale. La versione denominata Granturismo<br />
è invece una nov<strong>it</strong>à, e si differenzia dalla S Touring, per una<br />
più spiccata propensione al turismo a lungo raggio, caratteristica<br />
sottolineata dalla dotazione di serie che prevede un manubrio più<br />
in alto di 20 mm, borse laterali di maggiori dimensioni (la capac<strong>it</strong>à<br />
passa da 58 a 73 l<strong>it</strong>ri) prive di<br />
parti verniciate, il che le rende<br />
più pratiche e meno soggette a<br />
danneggiarsi, e di un top case<br />
da 48 l<strong>it</strong>ri con cuscino. Anche i<br />
faretti supplementari anteriori<br />
a LEd e le barre di protezione<br />
laterali fanno parte della dotazione<br />
di serie, così come il parabrezza<br />
maggiorato. Inoltre la<br />
Granturismo è gommata con le<br />
nuove Pirelli Angel GT, dalla vocazione<br />
ancora più turistica e<br />
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dalla durata superiore, rispetto<br />
alle Scorpion Trail montate sul<br />
resto della gamma. Al top della<br />
gamma si pone la Multistrada<br />
1200 Pikes Peak, modello che<br />
celebra il successo di questa<br />
moto nella gara in sal<strong>it</strong>a più famosa<br />
del mondo che si svolge<br />
tutti gli anni in Colorado. Questa<br />
oltre a sfoggiare una colorazione<br />
bianco rossa (base e<br />
S sono disponibili in rosso o<br />
grigio chiaro la Granturismo è<br />
solo grigio antrac<strong>it</strong>e) è dotata<br />
di cerchi Marchesini forgiati in<br />
alluminio con bordino rosso, e<br />
componenti in carbonio (prese<br />
d’aria e estrattori anteriori,<br />
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parafanghi e cartelle motore). Anche la sella esalta l’aspetto racing<br />
con le cuc<strong>it</strong>ure rosse, mentre sono compresi nel prezzo un<br />
cupolino in fibra di carbonio e lo scarico Termignoni anch’esso in<br />
fibra di carbonio e omologazione EU. Queste modifiche naturalmente<br />
portano a dei vantaggi in termini di peso, infatti dai 245 kg<br />
in ordine di marcia (con il 90% della benzina) della Granturismo,<br />
si scende a 222 kg della Pikes Peak passando dai 234 kg della Touring<br />
e 224 kg della base. I prezzi partono dai 16.290 € della versione<br />
base, 19.590 € per la S Touring, 20.590 per la Granturismo,<br />
mentre la Pikes Peak costa 22.290 €.<br />
estetica<br />
Che le maggiori nov<strong>it</strong>à siano di natura tecnica è facile intuirlo<br />
osservando la nuova Multistrada 1200 2013, è cambiato poco o<br />
nulla, si nota il parabrezza diverso e il nuovo proiettore anteriore<br />
con luce anabbagliante a LEd, così come per le luci di posizione.<br />
Per il resto rimane tutto tale e quale, e visti i risultati nelle vend<strong>it</strong>e<br />
e la freschezza del design, eventuali lifting posso tranquillamente<br />
attendere.<br />
<strong>Moto</strong>re<br />
Il nuovo Testastretta 11° dS seconda generazione porta con se<br />
una serie di modifiche studiate non tanto per accrescerne le già<br />
esuberanti prestazioni (che comunque vedono la coppia massima<br />
raggiungere i 12,7 Kgm, 0.6 in più rispetto al precedente mentre<br />
i CV sono sempre 150), quanto per migliorarne le caratteristiche<br />
di fluid<strong>it</strong>à e di regolar<strong>it</strong>à di erogazione della potenza. Gli iniettori<br />
sono stati riposizionati per migliorarne la nebulizzazione del carburante<br />
nelle fasi di iniezione, mentre le candele di accensione ora<br />
sono due per ogni cilindro. Per ottenere miglioramenti in termini di<br />
emissioni inquinanti, è previsto un sistema di immissione forzata<br />
di aria posto a valle delle valvole di scarico, sui collettori, dove si<br />
trova una valvola a farfalla che permette di immettere aria fresca<br />
(proveniente direttamente dall’airbox) nel condotto di scarico.<br />
sospensioni e freni<br />
L’altra nov<strong>it</strong>à della Multistrada 1200 è il dSS, il ducati Skyhook<br />
Suspension, che permette il controllo semi-attivo delle sospensioni.<br />
Queste si possono quindi definire adattive, e consentono<br />
la regolazione del freno idraulico in compressione-estensione e<br />
del precarico molla in continuo (i tempi di intervento sono nell’ordine<br />
dei millisecondi) . Questa tecnologia, sviluppata insieme a<br />
Sachs, proviene direttamente dal mondo automotive, e prevede<br />
una serie di sensori posizionati sia sulle parti sospese della moto<br />
7
(due accelerometri verticali<br />
si trovano sulla base di sterzo<br />
e sul telaietto posteriore),<br />
altri sulle masse non sospese<br />
(piedino della forcella e forcellone).<br />
Inoltre anche i sensori<br />
del dTC (ducati Traction Control)<br />
e dell’ABS contribuiscono<br />
all’invio di informazioni che<br />
permettono durante le fasi di<br />
accelerazione e frenata di lim<strong>it</strong>are<br />
i trasferimenti di carico<br />
long<strong>it</strong>udinali, quindi di lim<strong>it</strong>are<br />
gli affondamenti dell’avantreno<br />
in frenata e della compressione<br />
del posteriore in piena accelerazione.<br />
Questi dati vengono integrati<br />
anche dal tipo di utilizzo<br />
8<br />
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che si sta facendo del motore e dell’apertura del gas, quindi tengono<br />
conto dello stile di guida che si sta tenendo, istante per istante.<br />
In base al Riding Mode selezionato (Urban – Touring – Sport<br />
– Enduro) le sospensioni hanno delle regolazioni base predefin<strong>it</strong>e,<br />
ma attraverso il menù specifico della strumentazione, è possibile<br />
personalizzare l’assetto delle sospensioni, e anche il controllo<br />
dell’ABS (su 3 livelli). Questa ultima funzione è una delle nov<strong>it</strong>à<br />
dell’impianto frenante Brembo dotato di ABS Bosch 9ME, alle regolazioni<br />
standard, tarate a seconda del tipo di Riding Mode utilizzato,<br />
si aggiunge la possibil<strong>it</strong>à di un set up personale. La logica di<br />
funzionamento dell’antibloccaggio è diversa a seconda della mappatura<br />
selezionata, quindi in “Touring” e “Urban” avremo una funzione<br />
antisollevamento della ruota posteriore, mentre in “Sport”<br />
saranno possibili coreografici monoruota (a chi interessano...). In<br />
modal<strong>it</strong>à “Enduro” l’azione dell’ABS sulla ruota posteriore è r<strong>it</strong>ardata<br />
di alcuni istanti per permettere di far derapare leggermente il<br />
posteriore nelle fasi di ingresso curva, mentre la modal<strong>it</strong>à “fammi<br />
il caffè e mettimi anche lo zucchero”è in fase di definizione.<br />
“ È<br />
mancato solo un p<br />
ezzo<br />
di strada da affrontare in<br />
stile “vena chiusa” e<br />
dove far scalciare tutti<br />
e 150 i cavalli<br />
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la prova<br />
dopo questa overdose di tecnologia, che per i più tradizionalisti<br />
potrà sembrare assurda, ma come sappiamo il progresso non si<br />
ferma e fare l’ab<strong>it</strong>udine a ogni nuovo “gingillo” è questione di tempo<br />
e operazione tutt’altro che spiacevole, è arrivato il momento di<br />
guidarla questa Multistrada 1200 S in versione Touring. Piccolo<br />
trasferimento c<strong>it</strong>tadino tra le vie di Bilbao e poi via su per la costa<br />
senza farci mancare anche un bel tratto di strade tra le verdi<br />
montagne dell’entroterra. È mancato solo un pezzo di strada da<br />
affrontare in stile “vena chiusa” e dove far scalciare tutti e 150 i<br />
cavalli della Multi, ma per questo ci sono posti più adatti (anche<br />
senza dover andare fino in Colorado per il Pikes Peak magari …).<br />
La posizione di guida è confortevole ed ergonomicamente corretta,<br />
il manubrio è bello largo e permette di manovrare senza sforzo<br />
la massa, per altro lim<strong>it</strong>ata considerando la tipologia di moto,<br />
della Multistrada, mentre il passeggero ha a disposizione una<br />
sella ampia e ben imbott<strong>it</strong>a (che cela un vano portaoggetti dove<br />
si può comodamente riporre una tuta antipioggia), inoltre questo<br />
può aggrapparsi alle maniglie laterali che sono parte integrante<br />
della piastra bauletto (aggrapparsi è il termine corretto quando si<br />
viaggia con 150 CV sotto al sedere!). La chiave elettronica che<br />
permette l’accensione del Testastretta è riposta nel nuovo portaoggetti<br />
che ha trovato collocazione a destra della strumentazione,<br />
mentre il pulsante scorrevole per accendere e spegnere il quadro<br />
9
ZooM<br />
ZooM<br />
10 11
1 Nuovo proiettore anteriore con<br />
luce anabbagliante a LEd.<br />
2 Parabrezza ridisegnato.<br />
3 Impianto frenante Brembo dotato<br />
di ABS Bosch 9ME.<br />
12<br />
1<br />
2<br />
3<br />
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è ora di maggiori dimensioni e più facile da utilizzare quando si indossano<br />
i guanti. Sin da sub<strong>it</strong>o iniziamo a pastrugnare il comando<br />
di selezione dei Riding Mode, prima “Urban”, perfetto in c<strong>it</strong>tà, dove<br />
emerge una migliorata erogazione ai bassissimi regimi (dai 2.000<br />
giri in su) e un settaggio delle sospensioni a prova di dissuasore.<br />
Ma non appena si esce dalla c<strong>it</strong>tà, il bicilindrico si sente “le scarpe<br />
strette”, e quindi è consigliabile passare alla mappa “Touring”, 150<br />
Cv erogati in maniera meno brusca rispetto alla precedente versione,<br />
almeno ai bassi e medi regimi, con meno indecisioni anche<br />
nei chiudi – apri del gas. Le veloc<strong>it</strong>à di viaggio rendono giustizia al<br />
nuovo cupolino, che protegge più che onorevolmente a dispetto<br />
di dimensioni non esagerate. La regolazione in altezza, attraverso<br />
una comoda maniglia che richiede l’uso di una sola mano (finalmente<br />
qualcuno ci è arrivato!) e senza particolare sforzo.<br />
il funzionamento delle nuove sospensioni<br />
Le sospensioni elettroniche in questo contesto sono difficili da<br />
“sentire”, nel senso che i vantaggi che portano sono di difficile definizione<br />
(però la possibil<strong>it</strong>à di regolazione in funzione del carico<br />
e della presenza del passeggero in tempo reale e attraverso un<br />
semplice pulsante è innegabile e percepibile). Più facile coglierne<br />
il funzionamento, e di conseguenza i vantaggi, quando si frena e in<br />
usc<strong>it</strong>a di curva quando si apre il gas. Nel primo caso si percepisce<br />
che la forcella viene frenata sin dalle prime fasi di affondamento,<br />
ma che le capac<strong>it</strong>à di assorbire e quindi smorzare eventuali<br />
ostacoli, come un dosso rallentatore, rimangono intatte. Mentre<br />
nel secondo caso, quando magari si dà libero sfogo all’incredibile<br />
esuberanza del 11°Testastretta, il posteriore accenna solamente<br />
a comprimersi per poi immediatamente stabilizzarsi, mentre nei<br />
primi due rapporti l’avantreno prende il volo, in terza basta chiedere<br />
“l’aiuto da casa” usando la frizione. Nelle restanti condizioni di<br />
guida, nel misto per esempio, rimangono le ottime sensazioni della<br />
Multistrada precedente, con una migliorata erogazione del bicilindrico,<br />
e allora ci si chiede se vale la pena muoversi in questa direzione,<br />
quella del controllo elettronico dell’assetto e in parte della<br />
frenata. La risposta non può che essere affermativa. Quello delle<br />
sospensioni adattive è un mondo che si è appena aperto, e offre<br />
innumerevoli, se non infin<strong>it</strong>e possibil<strong>it</strong>à di sviluppo soprattutto se<br />
quest’ultimo viene portato avanti parallelamente agli impianti frenanti<br />
(gli esempi in campo automobilistico si sprecano e hanno nei<br />
sistemi che frenano automaticamente e autonomamente in caso<br />
di pericolo la loro espressione). Guai a chi rimane indietro!<br />
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Ottima moto<br />
Lo considero un ottimo<br />
mezzo. Una moto con<br />
sicuramente un gran motore e<br />
molto poliedrica,son convinto che<br />
con lei ci si possa divertire<br />
parecchio.<br />
R1ossano9634 - 26/09/2012<br />
SCHEDA TECNICA<br />
Leggi e partecipa ai commenti »<br />
dUCATI<br />
Multistrada 1200<br />
Tempi: 4<br />
€ 16.290<br />
Cilindri: 2<br />
Cilindrata: 1198.4 cc<br />
Disposizione cilindri: a L<br />
Raffreddamento: a liquido<br />
Avviamento: E<br />
Potenza: 150 cv / 9250 giri<br />
Coppia: 12.1 kgm (118.7 Nm) / 7500<br />
giri<br />
Marce: 6<br />
Freni: dd-d<br />
Misure freni: 320-245 mm<br />
Misure cerchi (ant./post.): 17’’ / 17’’<br />
Normativa antinquinamento: Euro 3<br />
Peso: 196 kg<br />
Altezza: 850 mm<br />
Capac<strong>it</strong>à serbatoio: 20 l<br />
Segmento: Enduro Stradale<br />
13
“ Impressioni di settembre”<br />
davvero pessime,<br />
per il nostro mercato,<br />
che del resto non può che subire<br />
la s<strong>it</strong>uazione di un Paese che<br />
accusa una pressione fiscale<br />
per moltissimi insostenibile e<br />
un indice di disoccupazione<br />
superiore al 10%. Tant’è che<br />
lo scorso mese sono stati immatricolati<br />
12.492 veicoli a<br />
due ruote motorizzati (3.347<br />
moto, 9.145 scooter e 3.398<br />
mezzi da 50 cc) contro i 19.515<br />
di dodici mesi fa, con un calo<br />
medio equivalente al 36,3%<br />
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Mercato a settembre. <strong>Moto</strong> -40.4%<br />
Pressione fiscale eccessiva e disoccupazione ai vertici europei non<br />
possono certo invogliare gli acquisti, sicché le vend<strong>it</strong>e nel mese<br />
scorso sono calate mediamente ben del 36,3% rispetto al 2011<br />
14<br />
(-40,4% le moto, -34,7% gli<br />
scooter, e addir<strong>it</strong>tura -46,3% i<br />
cinquantini). Riportando questi<br />
dati non diciamo ovviamente<br />
nulla di nuovo, anzi, confermiamo<br />
una s<strong>it</strong>uazione sempre<br />
più allarmante, come del resto<br />
ribadisce l’ingegner Corrado<br />
Capelli, Presidente di Confindustria<br />
Ancma (Associazione<br />
Nazionale Ciclo, <strong>Moto</strong>ciclo e<br />
Accessori): “Non ci sono più<br />
margini di manovra, ed è necessario<br />
invertire la rotta in<br />
tempi brevi, come sottolineato<br />
anche dallo stesso Presidente<br />
di Confindustria Giorgio Squinzi,<br />
che ha invocato la riduzione<br />
della pressione fiscale. Tutto<br />
sembra evidenziare la spirale<br />
recessiva. Nel comparto automotive<br />
le misure fiscali accentuano<br />
le difficoltà, aumentando<br />
i costi di gestione dell’intero<br />
settore. L’occupazione giovanile<br />
e la spinta verso misure<br />
di cred<strong>it</strong>o agevolato sono due<br />
elementi che darebbero respiro.<br />
Abbiamo già denunciato la<br />
s<strong>it</strong>uazione di forte difficoltà per<br />
tutti gli operatori del settore e<br />
delle strutture distributive, e<br />
purtroppo non sono poche<br />
quelle che hanno deciso di<br />
chiudere l’attiv<strong>it</strong>à. L’unico fattore<br />
di moderato ottimismo<br />
proviene dalla prossima edizione<br />
di EICMA, che si prospetta<br />
ricca di nov<strong>it</strong>à, per intercettare<br />
le esigenze di tutti gli utenti. I<br />
nuovi modelli saranno sempre<br />
più dedicati alla mobil<strong>it</strong>à sostenibile,<br />
ma non mancheranno le<br />
proposte più prestigiose che<br />
susc<strong>it</strong>ano la vera passione.”<br />
scooter<br />
Il totale progressivo dal gennaio<br />
al settembre di quest’anno<br />
rivela un mercato di 183.096<br />
pezzi (-19,5%), 130.586 dei<br />
quali sono scooter (-14,2%) e<br />
52.510 moto (-30,2%). I “cinquantini”<br />
si fermano a 41.754<br />
un<strong>it</strong>à (-32,2%). L’analisi per<br />
cilindrata, per quanto riguarda<br />
la classe 125 cc, è ancora<br />
sostanziosamente influenzata<br />
dalle immatricolazioni dei Piaggio<br />
Liberty forn<strong>it</strong>i alle Poste<br />
Italiane: ben 15.590 un<strong>it</strong>à, che<br />
contribuiscono significativamente<br />
a mantenere in attivo<br />
un segmento che conta 51.771<br />
veicoli (+4,3%). I 25.262 pezzi<br />
del segmento 150-200cc<br />
indicano invece un calo del<br />
19,6%, mentre sono ben più<br />
sensibili i decrementi dei 250cc<br />
- 6.849 un<strong>it</strong>à (-46,2%) - dei<br />
300-500cc, che scendono a<br />
34.171 pezzi venduti (-39,4%).<br />
Eclatante, per contro, il risultato<br />
dei nuovi maxiscooter oltre<br />
500cc: 12.533 immatricolazioni<br />
rispetto alle sole 1.900<br />
dell’anno scorso: un apparente<br />
miracolo, dovuto però in buona<br />
parte a quei famosi 30 cc in più<br />
del nuovo Yamaha TMax 530<br />
rispetto al 500, e alla nuova<br />
Honda Integra 700, che figura<br />
al 13° posto nella classifica<br />
dei top 100 scooter con 2.371<br />
esemplari immatricolati.<br />
<strong>Moto</strong><br />
Per le moto la ribalta è ancora<br />
più negativa, perché tutte le<br />
cilindrate subiscono una flessione<br />
più o meno pesante. Le<br />
oltre 1000cc hanno raggiunto i<br />
15.382 pezzi, pari ad un sensibile<br />
-32%. Seguono le cilindrate<br />
comprese tra 800 e 1000 cc,<br />
con 13.097 un<strong>it</strong>à e un altrettanto<br />
allarmante -33,5% rispetto<br />
al 2011. Le medie cilindrate,<br />
comprese tra i 650 e i 750cc,<br />
ammontano invece a 11.742<br />
esemplari (-19,3%): e qui il mer<strong>it</strong>o<br />
va nuovamente alla Honda<br />
e alle le sue nuove bicilindriche<br />
da 700 cc, in particolare la sorprendente<br />
NC700X, che dopo<br />
un lunghissimo dominio della<br />
sol<strong>it</strong>a BMWR1200GS, a maggio,<br />
a luglio e a settembre è stata<br />
la moto più venduta, e oggi<br />
figura al secondo posto assoluto<br />
con 1.896 esemplari immatricolati,<br />
a tallonare da vicino<br />
l’inossidabile corazzata teutonica.<br />
Nettissimo il calo delle<br />
600cc, con solo 2.940 vend<strong>it</strong>e<br />
(-51,7%), 1.046 delle quali grazie<br />
alla sempreverde Honda<br />
Hornet, terza assoluta davanti<br />
alla GS Adventure e alle concorrenti<br />
dirette BMW F800GS e<br />
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» Prove News<br />
Triumph Tiger, entrambe da<br />
800 cc. A seguire le 300-500cc<br />
con 3.480 pezzi (-19,4%), le<br />
250cc con 1.447 (-28%) e le<br />
125cc, che con 4.058 moto<br />
registrano un -28,5%. Analizzando<br />
i vari segmenti in ordine<br />
d’importanza, si registra la<br />
discesa delle enduro stradali,<br />
che con 15.779 pezzi segnano<br />
un -22,5%); le 15.669 naked<br />
vendute equivalgono invece ad<br />
un sostanzioso 36,5%, e ancor<br />
peggio vanno le custom: 5.484<br />
pezzi venduti, e un pesante<br />
-37,6%. Quanto alle moto da<br />
turismo, sono state 5.096 le immatricolazioni,<br />
corrispondenti<br />
ad un -22,6%, mentre le 4993<br />
sportive immatricolate rec<strong>it</strong>ano<br />
un triste -31,3%. Idem per le<br />
supermotard: 4.248 moto e un<br />
-30,8%. Complessivamente,<br />
insomma, il mercato globale da<br />
gennaio a tutto settembre delle<br />
2 ruote a motore da 50 cc in su<br />
ammonta a 224.850 vend<strong>it</strong>e,<br />
pari al 22,2% in meno rispetto<br />
allo stesso periodo dell’anno<br />
scorso. E non si può nemmeno<br />
ipotizzare che il calo delle vend<strong>it</strong>e<br />
possa dipendere dall’attesa<br />
dei nuovo modelli presentati<br />
e Colonia e che vedremo a<br />
novembre a Milano, visto che i<br />
due più importanti expo motociclistici<br />
internazionali c’erano<br />
anche lo scorso anno.<br />
Le moto più vendute nel mese<br />
di settembre<br />
Le moto più vendute nel 2012<br />
(gen-sett 2012)<br />
Gli scooter più venduti<br />
nel 2012<br />
15
D omenica! Libero! Un<br />
caffè al passo non me<br />
lo leva nessuno… casco,<br />
giacca, via l’allarme, su la<br />
serranda. Quale prendo oggi?<br />
La bianca, la rossa… no, alla<br />
fine la mia prefer<strong>it</strong>a è sempre<br />
la nera, quella con la voce rauca<br />
e bassa, che urla quando<br />
spalanchi il gas ma sa anche<br />
borbottare cupa e tranquilla.<br />
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Storie di Concessionari<br />
Perché il “conce” è antipatico?<br />
di Kenshiro Kasumi | Crisi, mercato, case, modelli. Ognuno di noi,<br />
motociclisti d’esperienza, crede di avere la risposta. Ma è proprio così?<br />
Il punto di vista di un addetto ai lavori<br />
16<br />
Tre ore di libertà, con il meteo complice e la possibil<strong>it</strong>à di scegliere<br />
la moto che mi piace di più. Prima, seconda, vento in faccia – esce<br />
il sorriso. La moto è un toccasana anche per chi ci lavora. Pregusto<br />
gli sguardi ammirati degli altri, su al passo, quando arriverò. Sono<br />
un pavone, mi piace sentirmi gli occhi addosso. Arrivo, parcheggio<br />
facile – c’è poca gente, penso – saluto la barista che mi fa il caffè<br />
e mi siedo al sole. L’aria è frizzante, ma qui al mattino si sta di un<br />
bene… E l’orecchio cade sui discorsi dei miei compagni di passione.<br />
dei motociclisti come me. Solo che io sono un po’ diverso,<br />
perché le moto le uso e le vendo. E non c’è ricerca di mercato migliore<br />
di quella sul campo. Sempre al lavoro, come diceva la mia ex<br />
moglie, che a un certo punto mi ha mandato a quel paese. E allora<br />
tanto vale ascoltare le sol<strong>it</strong>e parole. Elogi alla propria moto, che va<br />
sempre meglio di tutte le altre, e lamentele su chi le vende – che è<br />
avido, antipatico e non molla mai niente. A sentire questi – come a<br />
leggere i forum – siamo tutti incompetenti. Possibile?<br />
vivo per la moto. o meglio, grazie alla moto<br />
E va bene, diciamolo: sono proprio un “conce”, uno di quelli dall’altra<br />
parte della barricata, che vive per la moto o meglio, grazie alla<br />
moto. Concedetemi di provare a spiegare i perché della gestione<br />
di una concessionaria, cosa sta dietro a tante scelte apparentemente<br />
assurde o impopolari, spesso impossibili da capire da chi in<br />
moto ci va e suda sette camicie per sbarcare il lunario. Mettiamolo<br />
in chiaro sub<strong>it</strong>o: la clientela è il bene più importante di qualunque<br />
impresa. Senza clienti si chiude, non c’è scampo, per cui bisogna<br />
fare di tutto per accattivarseli. Ma allora perché sempre più spesso<br />
la principale fonte di lamentele dei motociclisti sono i concessionari?<br />
Le case hanno scelto il peggio disponibile sul mercato?<br />
Ma poi, chi sono questi matti che scontentano i clienti in un momento<br />
di crisi economica? Gente che guadagna tanto da potersi<br />
permettere di scremare i clienti? No, purtroppo. Non vivo – non<br />
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viviamo, io e i miei colleghi – in<br />
ville da sogno, e si lavora dieci<br />
ore al giorno. La spiegazione<br />
non è semplice, non esiste una<br />
sola risposta. Proverò a darla,<br />
sia pure fermandomi ad un certo<br />
livello di generalizzazione e<br />
superficial<strong>it</strong>à.<br />
la concorrenza sana è<br />
morta. e il cliente ha le<br />
sue colpe<br />
Iniziamo dal tipo di concorrenza:<br />
oggi la competizione sana,<br />
fatta sul rapporto qual<strong>it</strong>à/<br />
prezzo è morta, si lotta solo<br />
sul prezzo. E’ più facile e comodo<br />
vendere levando un euro<br />
rispetto al vicino di casa, ma il<br />
continuo limare del prezzo prosciuga<br />
le aziende, che non sono<br />
in grado di crescere sul lungo<br />
periodo. Si vivacchia e il cliente,<br />
felice perché ha risparmiato<br />
qualche centinaio di euro poi si<br />
trova senza servizi: basta vedere<br />
quanti negozi hanno chiuso.<br />
E la crisi è appena iniziata. Il<br />
cliente fa la sua parte: i testride<br />
sono visti come giri in giostra.<br />
I pochi che si presentano<br />
realmente interessati alla prova<br />
non la considerano però un<br />
plus offerto al cliente, ma il minimo<br />
sindacale. Su circa duecento<br />
prove fatte quest’anno<br />
arrivo a vantare quindici contratti.<br />
Troppo spesso il cliente<br />
sceglie la moto provandola, poi<br />
l’acquista da chi “gli fa meno”.<br />
Allora perché devo farle provare,<br />
se alla fine spendo soldi<br />
per fare un favore ad un concorrente?<br />
Forse è meglio non<br />
17
investire in un mezzo, assicurarlo<br />
e fargli il pieno; meglio<br />
tenere quei soldi in margine da<br />
scontare al cliente. Ho deciso:<br />
basta test ride, l’anno prossimo<br />
abbasso i prezzi, e la moto<br />
demo la uso io, per quel che serve.<br />
Anche le case fanno la loro:<br />
per inseguire quote di mercato<br />
a tutti i costi aprendo punti vend<strong>it</strong>a<br />
uno a fianco all’altro hanno<br />
creato una s<strong>it</strong>uazione insostenibile.<br />
Una buona fetta ha chiuso,<br />
qualcuno ha ridimensionato<br />
e ridotto gli impegni. Strutture<br />
che fino a 4/5 anni fa vendevano<br />
300 moto oggi non arrivano<br />
a 50, al di sotto della soglia di<br />
sopravvivenza. Se si parla con<br />
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il management delle case si sentono solo discorsi tr<strong>it</strong>i e r<strong>it</strong>r<strong>it</strong>i, poche<br />
idee e tanto immobilismo. In questi giorni si legge di chiusure<br />
– fallimenti, diciamocelo – di grandi gruppi di concessionarie del<br />
centro Italia. di valore dell’usato in picchiata per tutti. di chilometri<br />
zero che le case negano esistere ma che invece proliferano ed<br />
erodono ulteriormente il valore dell’usato, con il risultato che alla<br />
fine cambiare moto costa una follia. E le case chiudono. Chi può<br />
– Malaguti – fa la scelta dolorosa ma necessaria, chi non poteva –<br />
Morini? – è caduta e prova a rialzarsi. Auguri.<br />
il mercato è piccolo e fragile. e c’è il problema della<br />
stagional<strong>it</strong>à<br />
Forse a tutti sfugge uno dei motivi fondamentali, la spiegazione<br />
più intima e razionale di tutto questo. Quello della moto in Italia<br />
è un mondo piccolo e fragile, con equilibri instabili ed esigenze<br />
assolutamente peculiari rispetto al resto del tessuto economico<br />
nazionale. Il mercato <strong>it</strong>aliano quest’anno non supererà i 250.000<br />
pezzi tutto incluso: scooter, moto, cinquantini. Togliendo bimbi ed<br />
ultra sessantacinquenni, non si arriva all’1% della popolazione, e<br />
anche nei momenti migliori non si è mai arrivati al 2%, vale a dire<br />
600.000 pezzi. Aggiungiamo al problema di massa cr<strong>it</strong>ica l’assoluta<br />
stagional<strong>it</strong>à di una grossa fetta del mercato che non trova riscontro<br />
nella struttura del sistema stipendi <strong>it</strong>aliano. Servirebbero<br />
5 meccanici in estate ed uno è anche troppo in inverno. E allora?<br />
dove troviamo i margini per mantenere buone strutture, garantire<br />
servizi in linea con le aspettative di una clientela sempre più attenta<br />
ed informata, rispondere alle volontà delle Case, e dare stipendi<br />
decorosi a chi ci lavora? La torta non è grande, se si mangia in tanti<br />
si fa la fame. Sarà brutale da dire ma è necessario un ripensamento<br />
della rete di vend<strong>it</strong>a a partire dalla quant<strong>it</strong>à di punti. Il nostro<br />
mercato si può davvero permettere un rappresentante per marca<br />
nelle province piccole? L’obiettivo primario delle Case dovrebbe<br />
puntare alla qual<strong>it</strong>à del prodotto, dell’assistenza, dell’esperienza<br />
di acquisto, dell’esperienza di possesso. Gratificazione in fase di<br />
acquisto, quando si r<strong>it</strong>ira il “sogno”, gratificazione d’uso, manutenzione,<br />
tenuta di valore. Le insegne grandi, i colori “corporate”,<br />
tutta la gamma prodotto esposta, continui aggiornamenti: al<br />
cliente interessano davvero? Il continuo rinnovamento marginale<br />
del prodotto porta svilimento ed invecchiamento precoce del prodotto.<br />
Perché dopo sei mesi la stessa moto nera invece che grigio<br />
antrac<strong>it</strong>e diventa vecchia, come se parlassimo di abbigliamento,<br />
con tutto il rispetto per chi lo vende?<br />
solo 40 modelli vendono almeno 3 moto per provincia<br />
La quant<strong>it</strong>à pazzesca di varianti che sembra possibil<strong>it</strong>à infin<strong>it</strong>a di<br />
scelta per il cliente è in realtà una frammentazione insostenibile<br />
del mercato. Solo i primi 40 modelli in classifica vendono almeno<br />
3 (si, TRE!) moto per provincia; tutte le altre nei primi 8 mesi hanno<br />
venduto meno di 330 esemplari. Che detto così possono sembrare<br />
tante, ma sono proprio pochine. E quindi antieconomiche<br />
da commercializzare, destinate molto probabilmente a diventare<br />
difficili da rivendere e foriere di problemi – non sono moto fatte<br />
male o di bassa qual<strong>it</strong>à, ma moto su cui la casa fatica a rientrare<br />
dei costi di sviluppo e di supporto della rete di vend<strong>it</strong>a. E poi l’ultimo<br />
argomento, quello delle piccole cilindrate, il tanto auspicato<br />
r<strong>it</strong>orno delle piccole cilindrate, facili, leggere, con costi contenuti,<br />
eccetera. Tutto vero. Ma davvero pensate che produrre un pistone<br />
da 250cc sia molto più economico del produrlo da 500cc? E soprattutto:<br />
che successo hanno avuto tutte quelle moto economiche<br />
lanciate sul mercato da dieci anni a questa parte? Siamo <strong>it</strong>aliani,<br />
siamo sboroni: moto all’ultimo grido ed iPhone 5, non certo una<br />
economica moto anonima o un cellulare da cinquanta euro! Io? Io<br />
speriamo che mi sbagli. Su tutto. Ma la vedo complicata.<br />
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D ecine di migliaia di appassionati<br />
di Harleydavidson<br />
provenienti<br />
da tutto il mondo sono attesi<br />
nel giugno prossimo nella cap<strong>it</strong>ale<br />
d’Italia per festeggiare il<br />
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Harley-Davidson e Papa Benedetto XvI<br />
insieme per festeggiare a roma<br />
i 110 anni H-D<br />
Il Papa e i membri della famiglia davidson si incontrano per la<br />
benedizione dei serbatoi Harley-davidson nella C<strong>it</strong>tà del Vaticano e<br />
per annunciare il countdown degli eventi per il 110° Anniversario di H-d<br />
a Roma, dal 13 al 16 Giugno 2013<br />
20<br />
110° anniversario di Harley-davidson e la passione condivisa per la<br />
libertà che unisce tutti i motociclisti ovunque. Willie G. davidson,<br />
nipote di uno dei fondatori di Harley-davidson, e suo figlio Bill davidson,<br />
Vice Presidente dell’Harley-davidson Museum, hanno lanciato<br />
il countdown degli eventi per il 110° Anniversario di Harleydavidson<br />
a Roma, dal 13 al 16 Giugno 2013, e due serbatoi da moto<br />
commemorativi sono stati presentati a Papa Benedetto XVI per<br />
riceverne la benedizione. I serbatoi saranno firmati da Papa Benedetto<br />
XVI, Willie G. e Bill davidson e poi montati su due moto – una<br />
sarà esposta all’Harley-davidson Museum di Milwaukee, c<strong>it</strong>tà di<br />
origine dell’azienda, mentre l’altra verrà utilizzata per sostenere<br />
la Fondazione del Buon Samar<strong>it</strong>ano. «Le celebrazioni per il 110°<br />
Anniversario saranno una grande festa e molto altro -ha dichiarato<br />
Ken Ostermann, General Manager delle attiv<strong>it</strong>à di Marketing<br />
Internazionale di Harleydavidson-. Insieme agli altri eventi per<br />
il 110° Anniversario che si terranno in tutto il mondo, l’evento di<br />
Roma è davvero il modo più epico di mostrare riconoscenza a tutti<br />
gli appassionati di Harley-davidson per i 110 anni di ride e divertimento<br />
che ci hanno donato». Tra gli eventi per la Celebrazione<br />
del 110° Anniversario di Harley-davidson a Roma l’anno prossimo<br />
sono previsti una festa al Porto di Ostia, una parata nel cuore di<br />
Roma, due grandi concerti allo Stadio Olimpico e la benedizione<br />
delle moto da parte del Papa in Piazza San Pietro. «Ci aspettiamo<br />
che i festeggiamenti del prossimo anno a Roma siano uno dei più<br />
grandi eventi da noi realizzati fuori dagli Stati Un<strong>it</strong>i -ha dichiarato<br />
Ostermann-. È una forte testimonianza della nostra continua trasformazione<br />
globale come risposta ai nostri fan che continuano a<br />
crescere in tutto il mondo».<br />
unire gli appassionati di tutto il mondo<br />
Il 110° Anniversario di Harley-davidson è una celebrazione globale,<br />
che durerà per tutto l’anno, degli ideali durevoli che uniscono gli<br />
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» Prove News<br />
appassionati ovunque: senso<br />
di libertà, indipendenza e autentic<strong>it</strong>à.<br />
I festeggiamenti per<br />
l’Anniversario saranno caratterizzati<br />
da 12 “esperienze” che<br />
l’azienda includerà negli eventi<br />
motociclistici già esistenti nei<br />
mercati globali fino a settembre<br />
2013. Gli eventi coinvolgeranno<br />
11 Paesi in 6 continenti. A completare<br />
le esperienze globali ci<br />
saranno due eventi principali<br />
che si svolgeranno uno a Roma<br />
e uno a Milwaukee. L’evento di<br />
Milwaukee, dal 31 agosto al 2<br />
settembre 2013 sarà una celebrazione<br />
più estesa che includerà<br />
ride in c<strong>it</strong>tà organizzati dagli<br />
appassionati, un party sulle<br />
spiagge del Lago Michigan, una<br />
enorme parata, diverse attiv<strong>it</strong>à<br />
all’Harley-davidson Museum e<br />
tre grandi concerti.<br />
Partecipare alla<br />
celebrazione online<br />
Gli appassionati di Harley-davidson<br />
sono inv<strong>it</strong>ati ad unirsi<br />
alla celebrazione anche online<br />
condividendo le loro storie personali<br />
e le esperienze in moto<br />
su Facebook, su Tw<strong>it</strong>ter con<br />
l’hashtag #Hd110, e su www.hd.com/110.<br />
Sul s<strong>it</strong>o web sarà<br />
possibile trovare tutte le informazioni<br />
sugli eventi del 110 Anniversario<br />
e i contenuti postati<br />
dai fan di tutto il mondo.<br />
21
L a notizia è di quelle che<br />
non passano inosservate<br />
sulla stampa quotidiana<br />
e che danno lustro e pos<strong>it</strong>iva<br />
visibil<strong>it</strong>à al motociclismo.<br />
Una news che già fa discutere:<br />
“Harley-davidson ha scelto lo<br />
spettacoloso scenario dell’Urbe<br />
per celebrare il suo 110°<br />
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Harley-Davidson ha scelto roma<br />
per celebrare il suo 110° anniversario<br />
di Mauro Di Giovanni | Oltre centomila Harleysti festeggeranno a<br />
Roma i 110 anni della Casa americana. Il conto alla rovescia è iniziato<br />
con i dirigenti H-d in vis<strong>it</strong>a alla Cap<strong>it</strong>ale<br />
22<br />
Anniversario”, oppure Roma Cap<strong>it</strong>ale ha inv<strong>it</strong>ato la celebre Casa<br />
americana per supportare il genetliaco dell’Aquila di Milwaukee ?<br />
La genesi dell’evento non è stata del tutto chiar<strong>it</strong>a, anche perchè il<br />
sindaco di Roma, Gianni Allemanno, dopo un introduzione di r<strong>it</strong>o,<br />
ha salutato e si è involato per raggiungere altri pressanti impegni;<br />
del resto né il senatore Cutrufo, noto appassionato del genere e<br />
probabile trade union, né un alto prelato presente alla conferenza,<br />
hanno dissipato i dubbi e i prur<strong>it</strong>i di alcuni dei presenti. Il fatto è<br />
che comunque, dal 13 al 16 giugno 2013, a Roma, converranno una<br />
molt<strong>it</strong>udine di Harleysti e di appassionati, estimatori o semplici curiosi,<br />
che nelle previsioni sono calcolati in oltre centomila. Sicuramente<br />
un bel colpo per tutti, una manifestazione che in qualche<br />
modo riuscirà a coniugare il volo delle due Aquile. Per il resto, alla<br />
presenza di alcuni degli addetti ai lavori più vicini alla filosofia davidsoniana<br />
e con la presenza significativa dei rappresentanti degli<br />
HOG (Harley Owners Group) fra i più potenti d’Italia, si è prosegu<strong>it</strong>o<br />
sulle terrazze del Campidoglio, dinnanzi ad uno spettacolo<br />
indimenticabile. Willie G. davidson, che ora ha in parte lasciato le<br />
responsabil<strong>it</strong>à dell’azienda al figlio Bill e ad altri, si è offerto, come<br />
gli è usuale, con generosa cordial<strong>it</strong>à, alla curios<strong>it</strong>à degli astanti. Lo<br />
staff degli osp<strong>it</strong>i americani, al completo, compreso il General Manager,<br />
International Marketing Operations, Ken Ostermann, erano<br />
visibilmente suggestionati dal panorama e dalle sale che traboccavano<br />
storia e cultura, fin quasi ad intimidire gli osp<strong>it</strong>i. Willie G. si<br />
confidava dicendosi ammirato dallo spettacolo cap<strong>it</strong>olino, mentre<br />
Ostermann, incalzato dalle nostre precise insinuazioni, si sbilanciava<br />
su trend e futuri modelli. Più di così non si potrebbe immaginare.<br />
Roma torna al centro del mondo per qualcosa che va ben<br />
oltre il limes del motociclismo.<br />
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nico Cereghini<br />
Piloti e Paesi: la Spagna<br />
Nella prima puntata della nuova rubrica<br />
scopriamo il dNA dei piloti spagnoli.<br />
Le caratteristiche comuni che li uniscono<br />
ma anche i vizi e le virtù che li rendono unici<br />
rispetto ai rivali<br />
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G li spagnoli dominano il mondiale piloti in ogni classe, Lorenzo,<br />
Pedrosa, Marquez, Espargaro, Vignales e la lista<br />
è lunga. E noi a chiederci perché. In Spagna non hanno<br />
tutta la nostra tradizione, né sono più ricchi di noi, eppure occupano<br />
quasi sempre le prime file e i podi. Il libro di storia ci dice che la<br />
Spagna ha sofferto la guerra civile, poi la seconda guerra mondiale,<br />
la d<strong>it</strong>tatura di Franco fino al ‘75, uno sviluppo r<strong>it</strong>ardato. E’ ripart<strong>it</strong>a<br />
forte negli anni Ottanta, e ha espresso il massimo nel decennio<br />
’98-2008 con una cresc<strong>it</strong>a record; forse ha vissuto al di sopra delle<br />
sue possibil<strong>it</strong>à, certo si è indeb<strong>it</strong>ata troppo, ma sul motociclismo<br />
e sullo sport in generale ha invest<strong>it</strong>o tanto. Il calcio, il tennis, e, per<br />
il nostro sport: piste, scuole di moto, formule per i più giovani, la<br />
dorna che organizza il mondiale, un vivaio di ragazzini. Santiago<br />
Herrero quand’ero al liceo colpì la mia immaginazione. Santiago<br />
sulla monocilindrica 250 Ossa che riusciva a impegnare e qualche<br />
24<br />
volta a battere le V4 Yamaha di Read ed Ivy. Ma al TT volò via, due<br />
giorni dopo morì. Era il giugno del ’70 e aveva 28 anni. Mi piaceva<br />
la foglia a sei petali che portava sul casco a scodella, allora la adottai:<br />
bianca su fondo rosso. Angel Nieto era già famoso, quel giorno<br />
aveva 23 anni, il numero 1 sulla sua derbi 50 e il secondo t<strong>it</strong>olo in<br />
arrivo. Avrebbe vinto addir<strong>it</strong>tura 13 t<strong>it</strong>oli mondiali, solo due meno<br />
di Ago; avrebbe dominato le piccole cilindrate per sedici anni. Il<br />
Coraggio. Herrero e Nieto hanno tracciato il dna dei piloti spagnoli<br />
di ieri e di oggi, come hanno fatto Agostini e Provini per noi. Per<br />
lasciare un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo bisogna<br />
guidare una moto nazionale e poi vincere gare epiche. Però Ago e<br />
Provini puntavano sullo stile di guida e sulla tecnica, erano raccolti<br />
e composti in carena e attenti ai dettagli; mentre Nieto ed Herrero<br />
hanno cantato un inno al coraggio. di più: alla temerarietà, alla tragedia.<br />
Gli spagnoli hanno il senso del tragico dentro, nel profondo,<br />
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» Prove News<br />
“Gli spagnoli hann<br />
o il senso del<br />
tragico dentro, nel profondo,<br />
la corrida è sangre e muerte,<br />
alle cinque della sera. Pathos e<br />
motocicletta<br />
25
la corrida è sangre e muerte,<br />
alle cinque della sera. Pathos<br />
e motocicletta. Ci vuole coraggio<br />
a guidare una zanzara da<br />
12 cavalli e 170 all’ora. Nieto ha<br />
conquistato sei t<strong>it</strong>oli mondiali<br />
della 50 con derbi, Kreidler e<br />
Bultaco; poi sette t<strong>it</strong>oli della<br />
125 guidando anche Minarelli<br />
e Garelli. Novanta v<strong>it</strong>torie in 23<br />
anni di carriera. I piloti spagnoli<br />
che l’hanno segu<strong>it</strong>o si sono dovuti<br />
confrontare con il suo coraggio<br />
e non tutti hanno retto<br />
il confronto. Crivillè era veloce<br />
ma ha vinto poco: un t<strong>it</strong>olo della<br />
125 nell’89 e la 500 dieci anni<br />
dopo con la Honda ufficiale. Ha<br />
pesato di più Jorge Aspar Martinez,<br />
il ciabattino, pilota tosto<br />
e oggi uomo d’affari; suo è il<br />
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mega team che partecipa a tutte e tre le classi del mondiale. Jorge<br />
ha collezionato quattro t<strong>it</strong>oli da pilota (tre nella 125 e uno nella 80)<br />
tra l’84 e il’94. Il catalano S<strong>it</strong>o Pons pareva altrettanto ambizioso:<br />
vinta la 250 due volte (88 e 89) ha tentato anche la 500, poi ha<br />
creato una sua squadra e gest<strong>it</strong>o Crivillè, Checa, Barros, Capirossi,<br />
Biaggi, Bayliss, con ottimi risultati. Adesso è rientrato con Pol<br />
Espargaro in <strong>Moto</strong>2. Correva per lui anche Alberto Puig, quando<br />
a Le Mans cadde rovinosamente rischiando la v<strong>it</strong>a, nel ’95. Aveva<br />
appena vinto il suo primo GP in 500, Puig, e prometteva bene, ma<br />
le conseguenze lo indussero al r<strong>it</strong>iro. Ora è il potente manager di<br />
dani Pedrosa e della Honda dopo aver scoperto il talento di Stoner.<br />
Quasi tutti i piloti spagnoli, appesa la tuta al chiodo, provano<br />
a diventare manager di qualcun altro perché quella è la strada<br />
tracciata da Nieto. Tra gli spagnoli campioni del mondo vanno<br />
ricordati anche Ricardo Tormo, Manuel Herreros, poi Alzamora,<br />
Bautista, Simon, Elias, naturalmente Carlos Checa campione 2011<br />
della SBK. Sete Gibernau non ce l’ha fatta, eppure il catalano aveva<br />
i mezzi, era nipote del fondatore della Bultaco; ha impiegato un<br />
mucchio di tempo per farsi valere: dal primo t<strong>it</strong>olo nazionale della<br />
125 alla prima v<strong>it</strong>toria internazionale sono passati dieci anni. Poi<br />
con la Honda del team Gresini è stato il rivale più consistente di<br />
Valentino dal 2003 al 2005. due volte vice-campione, non aveva<br />
però la personal<strong>it</strong>à di Nieto o di Santiago Herrero. Ha perso il confronto<br />
anche con Rossi ed è naufragato con la ducati. Il nonno di<br />
Sete era appunto Francisco Paco Bultò. Montesa e Bultaco, marchi<br />
catalani, tutti li conoscono. Ma pochi sanno che prima nacque<br />
la Montesa, nel ’44: soci Permanier e Bultò, che era un progettista<br />
più che valido; moto piccole, motorini come faceva del resto anche<br />
la derbi che vinse ben 9 t<strong>it</strong>oli costruttori e 11 piloti con le sue GP50,<br />
80 e 125 di Nieto e Martinez. Bene, alla fine degli anni Cinquanta<br />
Francisco Bultò se ne andò dalla Montesa con trenta dipendenti<br />
e fondò la sua Bultaco. Montesa salì alla ribalta internazionale<br />
quando uscì con la prima Cota 247 nel 1967, Bultaco invece già<br />
aveva nella Metralla una stradale 250 che si faceva apprezzare anche<br />
negli USA, ma quando arrivò la Sherpa da trial fu un trionfo.<br />
La Sherpa dominò il mondiale dal ’75 al ’79 cancellando le quattro<br />
tempi inglesi. del resto già la Ossa, quella là di Herrero, aveva<br />
vinto il massimo torneo, allora europeo, nel biennio 71 e 72 con<br />
Mick Andrews. Poi la crisi cancellò le fabbriche iberiche: Montesa<br />
è fin<strong>it</strong>a alla Honda, Bultaco è risorta come Scorpa, Ossa ha ripreso<br />
fiato da poco e produce sette modelli tra enduro e trial. Il trial.<br />
dagli anni Ottanta i campioni del trial nascono in Spagna. Una specie<br />
di magia. I piloti sono Toni Bou che ha iniziato a vincere con la<br />
Montesa-Honda nel 2007, prima di lui Adam Raga due volte iridato<br />
con la Gas Gas (nata sulle ceneri della nostra SWM), e prima ancora<br />
Jordi Tarres, il maestro, il più grande di tutti con sette t<strong>it</strong>oli<br />
dall’87 al ’95, con Beta e Gas Gas. Gli iberici dominano anche il trial<br />
delle Nazioni e Laia Sans è la regina del femminile. Ma c’è anche<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
» Prove News<br />
tanta Spagna nei rally, fin da<br />
quando Jordi Arcarons vinceva<br />
27 speciali alla dakar con Cagiva<br />
e KTM. Sulla sua scia arrivò<br />
Nani Roma, il primo spagnolo<br />
a vincere la corsa più dura, nel<br />
2004; adesso corre in auto,<br />
ma ha vinto anche il Tunisia, il<br />
Faraoni, le Baja e la Sardegna.<br />
E il fenomeno moderno è Marc<br />
Coma, stella della KTM, cinque<br />
volte mondiale rally e tre dakar:<br />
2006, 2009 e 2010. Nell’enduro<br />
c’è Ivan Cervantes quattro<br />
volte iridato, c’è Viladoms che<br />
ha appena vinto il Sardegna; e<br />
nel cross promette bene, tra gli<br />
altri, Carlos Campano.<br />
La Spagna sarà anche in profonda<br />
crisi, oggi, ma ha seminato<br />
tanto negli ultimi venti anni e<br />
adesso ha in pista piloti fortissimi:<br />
dani Pedrosa che sembra<br />
avere ered<strong>it</strong>ato la tragedia più<br />
del trionfo, sorride poco, ha<br />
vinto tanto con le piccole (tre<br />
t<strong>it</strong>oli tra 125 e 250) ma nella top<br />
class ancora quasi niente; si<br />
frattura le ossa, recupera, torna<br />
veloce e poi sul più bello si<br />
elimina da solo. Tragico come<br />
i toreri tristi. Jorge Lorenzo no:<br />
lui ha più o meno lo stesso talento,<br />
però ha già vinto un t<strong>it</strong>olo<br />
della <strong>Moto</strong>GP dopo i due nella<br />
250; lui, che è uno dei pochi<br />
non catalani, ha preso da Nieto<br />
tutta la cattiveria e la convinzione<br />
del campeon. Adesso sta<br />
arrivando anche il temerario<br />
Marc Marquez e nuovi fenomeni<br />
crescono: Bautista, Barbera,<br />
i due Espargaro, fino a Vignales<br />
e Rins.<br />
27
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“Dal fresco di oggi al gelo di ieri”<br />
di Nico Cereghini | Ottobre, il sole tiepido d’autunno inv<strong>it</strong>a ancora a<br />
qualche piega. E spuntano due foto che parlano delle prime gare per le<br />
derivate di serie. Gioie e dolori<br />
C iao a tutti! Questo primo<br />
fresco autunnale<br />
mi riporta indietro nel<br />
tempo, ad una trasferta di tanti<br />
anni fa per la mia prima vera<br />
gara in pista: 500 Chilometri di<br />
Vallelunga, coppia Belli-Cereghini.<br />
Eravamo entrambi ventiduenni<br />
milanesi e collaboravano<br />
con <strong>Moto</strong>ciclismo, e allora<br />
Ezio Bacchetti, il minore dei fratelli<br />
ed<strong>it</strong>ori, ci prestò la sua<br />
Suzuki T<strong>it</strong>an 500: manubrio<br />
basso, via il faro, due espansioni<br />
e la moto era bell’e fatta.<br />
Il furgone 238 rosso, con la<br />
grande scr<strong>it</strong>ta <strong>Moto</strong>ciclismo bianca, dopo molte insistenze ci venne<br />
noleggiato dal Bacchetti maggiore che era, allora, piuttosto<br />
tirato. Non avevamo mai visto la pista e la concorrenza era numerosa:<br />
26 equipaggi della nostra classe (su Kawa, Suzuki, Honda<br />
ma anche ducati e Aermacchi mono) e cinquanta nella classe 750.<br />
Si girava insieme a gente come V<strong>it</strong>torio Brambilla sulla V7 Sport<br />
ufficiale, Pescucci con la SFC e GF Bonera con una T<strong>it</strong>an 500 meravigliosamente<br />
preparata: scarichi stretti sotto il motore, teste<br />
daytona e freni Fontana; ed erano tanti gli esordienti come noi o<br />
come il collega Carlo Florenzano, con una Norton 750. Erano i primi<br />
anni delle maximoto. Noi cogliemmo il sesto tempo della 500,<br />
ag<strong>it</strong>ati dall’incidente mortale di Alex Spiaggia e sorpresi dal terzo<br />
tempo, con una ducati 450, del romano Tommaso Piccirilli (che si<br />
sarebbe rivelato un gran talento e purtroppo sarebbe morto anche<br />
lui, a Imola pochi anni dopo). Brambilla con Cavalli si prese la pole<br />
nella 750 (Florenzano 46°). Era il 24 ottobre del ’71, c’era il sole,<br />
faceva un bel freschetto che tonificava, la pista mi piaceva, i freni<br />
di serie scaldavano un po’ troppo ma le gomme K 81 tenevano<br />
parecchio ed era ecc<strong>it</strong>ante limare gli scarichi in tutte le curve. Ero<br />
un ragazzo, tutti quei guard-rail non mi facevano così impressione<br />
e ci davo dentro cercando di superare le 750 meno rapide. Il<br />
concessionario milanese Zabaglio, che era lì per Bonera (con tanti<br />
guai alla carburazione), faceva un po’ di assistenza anche a noi e<br />
ci diceva “avanti così che siete in testa”. Fin<strong>it</strong>a la gara, caricai il<br />
povero Zabaglio sul furgone di <strong>Moto</strong>ciclismo e lo portai di corsa<br />
all’ospedale, a Roma, per una colica renale. Sarei tornato a notte<br />
fonda, non ero lì al circu<strong>it</strong>o quando uscì la prima classifica generale,<br />
poi una seconda, forse anche una terza. I cronometristi erano<br />
andati in tilt, finì tutto in rissa, volarono anche i pugni e la FMI<br />
annullò la gara. Ricordo che il mio compagno di avventura Gianni<br />
Belli mi disse che ci avevano tolto il primo posto di classe: saremmo<br />
usc<strong>it</strong>i dai box, dopo un rifornimento, con il semaforo rosso. A<br />
me non risultava. Comunque, secondi ufficiosi. Erano tempi così.<br />
Si correva con pochi soldi e le moto erano proprio belle, e questo<br />
era unico, era eccezionale. Ma le piste erano micidiali, le tute e i<br />
caschi ti proteggevano per modo di dire, le organizzazioni erano<br />
dilettantesche, la federazione faceva pena e troppi aspiranti piloti<br />
spezzarono lì la loro v<strong>it</strong>a. Quelli della mia classe? La ver<strong>it</strong>à è che<br />
siamo dei sopravvissuti, e tentiamo di ricordare soltanto le cose<br />
belle ma ne abbiamo viste di bruttissime.<br />
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2012<br />
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Anno Numero<br />
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» Prove News<br />
“Si correva con p<br />
ochi soldi e le moto erano<br />
proprio belle, e questo era unico, era eccezionale
N ascosto nel box aspiro<br />
rapidamente il calore<br />
della ennesima sigaretta<br />
truccata e fuorilegge. Se<br />
mi beccano sono guai ma, tanto,<br />
cosa vuoi che cambi. Il mio<br />
impegno non è sufficiente, devo<br />
guardare in faccia la realtà. Nelle<br />
gare di motociclette, non basta<br />
dare il 101%: ci vuole pure<br />
culo, fortune. Ci vuole qualcosa<br />
che ti sputi fuori dal gruppone<br />
e ti faccia emergere, non lo<br />
so cosa, non basta manco un<br />
mezzo compet<strong>it</strong>ivo: io la moto<br />
all’altezza ce l’ho, il mio compagno<br />
di squadra gira un secondo<br />
più forte con la mia stessa<br />
moto e spero non mi consideri<br />
la zavorra che si frappone tra<br />
lui e la v<strong>it</strong>toria in questa otto<br />
ore di endurance a coppie. Altri<br />
cinque minuti e darò il cambio<br />
a Francois, risal<strong>it</strong>o fino alla settima<br />
posizione. Forse ho pure<br />
paura, sicuramente il buio non<br />
aiuta. Avrei dovuto riposare<br />
ma non ci riesco, sono troppo<br />
ansioso, dispiaciuto, incazzato<br />
con me stesso per la mia incapac<strong>it</strong>à,<br />
per l’occasione sprecata.<br />
Non mi cap<strong>it</strong>erà mai più<br />
di essere chiamato in un team<br />
ufficiale. Merde! Avremmo<br />
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I racconti di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />
“Lacrime a 130 ottani”<br />
di Antonio Priv<strong>it</strong>era | Nascosto nel box aspiro rapidamente il calore<br />
della ennesima sigaretta truccata e fuorilegge. Se mi beccano sono<br />
guai ma, tanto, cosa vuoi che cambi...<br />
30<br />
potuto essere il primo team europeo<br />
a vincere in questa gara<br />
da sempre dominio dei giapponesi,<br />
e invece è colpa mia se<br />
navighiamo a centro classifica.<br />
Buona sta roba: grazie Valerie.<br />
Un turno di guida alla fine, poi<br />
tornerò a fare il carrozziere.<br />
Fine della storia. Stop alle trasferte,<br />
stop alla vaga sensazione<br />
di essere paragonato ad un<br />
guerriero e basta occhiate sulla<br />
linea di partenza alle chiappe<br />
delle paddock girls; magari è<br />
per questo che in partenza dal<br />
gruppo di testa mi becco sempre<br />
un paio di secondi buoni al<br />
giro. Ho gli occhi gonfi, non so<br />
se per i mirtilli, per la cornea<br />
invasa dal fumo, per la stanchezza<br />
o per altro. E’ altro. E’<br />
la rabbia di avere dedicato la<br />
mia v<strong>it</strong>a da orfano alle corse di<br />
motociclette, di avere avuto la<br />
possibil<strong>it</strong>à di stare dove i grandi<br />
si sfidano e proprio adesso<br />
temere di non farcela, di non<br />
essere altro che il fuoriclasse<br />
del ristretto amb<strong>it</strong>o della mia<br />
provincia, dove battevo tutti,<br />
dove vincevo a mani basse,<br />
dove il mezzo non contava<br />
ma ero l’orbo da un occhio in<br />
mezzo ai ciechi. da quando<br />
Valerie mi sta accanto anche<br />
nella gestione della mia carriera,<br />
le mie quotazioni sono andate<br />
sempre più ascendendo fino<br />
a essere chiamato, inaspettatamente,<br />
lo ammetto senza pudore,<br />
a correre questa gara che<br />
da sola vale un mondiale. Lo<br />
dicevo che avevo solo bisogno<br />
di un manager che avesse veramente<br />
a cuore i miei interessi!<br />
Valerie è la mia ragazza, conosciuta<br />
due anni fa nello studio<br />
medico di suo padre dov’ero<br />
andato a causa di un disturbo<br />
che tengo sotto controllo. E’<br />
stato un colpo di fulmine; adesso<br />
coab<strong>it</strong>iamo insieme nell’ala<br />
ovest della gigantesca villa in<br />
campagna della sua famiglia,<br />
dove riposa l’inestimabile collezione<br />
di motociclette d’epoca<br />
di Claude, il padre di Valerie,<br />
ex pilota di livello e inser<strong>it</strong>o nel<br />
jet-set motociclistico internazionale.<br />
Mi dispiacerebbe dare<br />
una delusione a Valerie e a tutti<br />
gli sponsor, ma la ver<strong>it</strong>à è che<br />
la pista non fa sconti: o vali o<br />
non vinci. Però, anche così potrei<br />
essere contento: gareggio<br />
spalla a spalla con gente che<br />
fino a ieri guardavo solo in televisione<br />
trovandola molto meno<br />
speciale di quanto sembrasse<br />
da fuori l’ambiente delle gare e<br />
mi hanno affidato una moto con<br />
la carena colorata come quelle<br />
che verniciavo per le moto dei<br />
miei clienti. Nel paddock sembrano<br />
conoscermi tutti, piloti,<br />
manager, meccanici persino, la<br />
gente che incontro mi sorride: il<br />
mio terzo tempo in prova all’esordio<br />
deve avere fatto scalpore!<br />
Chi l’avrebbe mai detto, partendo<br />
dalla polvere del cortile<br />
dell’orfanotrofio ho raggiunto<br />
il mio sogno: la otto ore da pilota<br />
ufficiale. Ora devo mettere<br />
da parte la mia emotiv<strong>it</strong>à e<br />
concentrarmi sul mio ultimo<br />
stint. Qualsiasi risultato fuori<br />
dal podio, nonostante il mio<br />
rango di perfetto sconosciuto,<br />
sarebbe un fallimento. Mi<br />
chiamano, Francois ha iniziato<br />
il suo ultimo giro, ho poco più<br />
di due minuti per ricompormi;<br />
dopo, dovrò salire in sella. Via<br />
la sigaretta, peccato: era roba<br />
forte. Casco. Guanti. No, prima<br />
mi soffio il naso e mi asciugo le<br />
lacrime. Parbleu! Guanti, patetico.<br />
Valerie mi accarezza il<br />
casco con un bacio e mentre i<br />
meccanici si affollano a turno<br />
sulla moto io aspetto a fianco<br />
del commissario di poter salire;<br />
Claude mi abbraccia e mi dice<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
» Prove News<br />
“non rischiare, fai la tua gara”,<br />
ha anche lui gli occhi fuori dalle<br />
orb<strong>it</strong>e; no Claude, io voglio<br />
dare a tutti la soddisfazione di<br />
vedermi vincere o almeno di<br />
festeggiare sul podio; potrebbe<br />
essere un punto di inizio, anche<br />
se ho già trent’anni e i piloti della<br />
mia età li chiamano “agees,<br />
antique”. Cavolate, gas aperto<br />
e via. Salgo in sella. Gas aperto.<br />
Via. Se solo potessi tergermi<br />
le lacrime. Mi fa male la pancia<br />
e ho le lacrime. Esco dalla<br />
p<strong>it</strong> lane, vom<strong>it</strong>ato in pista dalla<br />
mia rabbia e dalla mia voglia<br />
di emergere aggravate dalla<br />
determinata necess<strong>it</strong>à di fare<br />
31
isultato per Valerie, ricchissima<br />
figlia di un medico che ha<br />
fatto fortuna con le cliniche private<br />
e che non mer<strong>it</strong>a di stare<br />
con un carrozziere squattrinato<br />
in attesa di trapianto di fegato.<br />
Voglio essere il suo successo,<br />
il suo orgoglio di fronte a tutti.<br />
Gas aperto e via. Strano guidare<br />
di notte con le lacrime che ti<br />
fanno sembrare tutto liquido,<br />
come in piscina. Vedo solo ombre<br />
e sfocati contorni luminosi.<br />
Non è il momento di piangere,<br />
è il momento di guidare più forte<br />
di tutti. Se potessi sfonderei<br />
la manopola del gas, brucerei<br />
anche le mie ultime chanches<br />
di sopravvivere a questa gara<br />
tirando a mano piena la leva<br />
ad ogni staccata per sorpassare<br />
in solo colpo tre, quattro<br />
avversari mandando in estasi<br />
Valerie. Vedo scorrere le luci<br />
rosse delle moto dei miei avversari<br />
come in un videogioco,<br />
ne avrò già passati una decina.<br />
Ma è tutto liquido, non mi<br />
32<br />
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rendo conto. Vado a memoria<br />
sulle curve, a tentoni sulle<br />
staccate, è tutto sfocato, immaginario,<br />
onirico, speriamo<br />
bene. Forse ho esagerato con<br />
le sigarette rinforzate, ho il cervello<br />
in fase di scoppio. I piloti<br />
non piangono mai, ma fanno<br />
male. Mi pare che tutti vadano<br />
più piano di me; vado forte,<br />
come se in pista fossi l’unico<br />
ad aprire tutto il gas fuori dalle<br />
curve. Le mie lacrime di rabbia<br />
sono come un add<strong>it</strong>ivo che porta<br />
a 130 ottani questa benzina,<br />
sublimano direttamente nella<br />
camera di scoppio con la forza<br />
del n<strong>it</strong>rometano. Ho appena<br />
scoperto che le lacrime fanno<br />
andare più veloce, non annebbiano<br />
la vista ma rimuovono<br />
solo i fallaci riferimenti posti<br />
dalla nostra pavida coscienza<br />
tra noi e il successo. Tutti possiamo<br />
andare più forte e non lo<br />
sappiamo. Bastava piangere, lo<br />
avessi saputo prima. Forse c’è<br />
anche bisogno del buio, non lo<br />
so. Il buio e il pianto mi immergono<br />
totalmente nell’elemento<br />
principe della corsa e della pista<br />
che è la veloc<strong>it</strong>à, non vedere<br />
chiaramente libera le mie sensazioni<br />
e il mio istinto, molto<br />
più potenti del mio raziocinio.<br />
Ho la testa conficcata nel cupolino,<br />
quella luce rossa avanti<br />
a me è il leader della corsa: sto<br />
per superare anche lui, senza<br />
forzare: est facile... Lo affianco<br />
in rettilineo e lo passo all’interno<br />
all’ingresso del curvone<br />
a destra, quello da quarta in<br />
fondo a questo dro<strong>it</strong>e. Guarda<br />
Valerie, guardami, ammirami<br />
e continua ad amarmi. Adesso!<br />
Scalo due marce. Merde, era<br />
a sinistra! Il curvone era a sinistra,<br />
rien ne va plus.<br />
-Valerie!<br />
-Papà! È lui, vero? E’ Laurent<br />
quello che è caduto, vero?<br />
-Sì è lui! E’ ancora a terra! E’ andato<br />
a destra ma la curva era a<br />
sinistra!<br />
-Si muove?<br />
-…No, mon dieu.<br />
Il padre le porse l’auricolare e<br />
le disse:<br />
-La regista sei tu; dai tu l’annuncio.<br />
Io sono qui.<br />
Valerie afferrò l’auricolare e il<br />
microfono con calma da anestesista,<br />
prese fiato e usando<br />
freddezza da chirurgo disse:<br />
-E’ fin<strong>it</strong>a, vero? …Signori, è fin<strong>it</strong>a.<br />
Grazie a tutti.<br />
Le sue parole fecero l’eco<br />
nell’intero circu<strong>it</strong>o attraverso<br />
il sistema di diffusione per la<br />
cronaca delle gara. Emise un<br />
singulto, ma riuscì a chiudere<br />
la comunicazione prima di immetterlo<br />
nell’impianto. Tutti i<br />
presenti ammutolirono e guardarono<br />
le proprie scarpe. Le<br />
luci dell’autodromo si spensero<br />
e le moto in pista rallentando si<br />
fermarono, una per una, come<br />
se si fosse loro tolta la corrente<br />
o fosse fin<strong>it</strong>a la benzina a<br />
tutti contemporaneamente. I<br />
piloti aprirono le visiere e tolsero<br />
i guanti, alcuni andarono<br />
a vedere il luogo dell’incidente<br />
a piedi, lasciando la moto appoggiata<br />
ai muretti ma senza<br />
levarsi il casco. Sapevano tutti<br />
come sarebbe fin<strong>it</strong>a ma in molti<br />
si lasciarono andare ad un<br />
pianto liberatorio e di tributo a<br />
quel pilota da quattro soldi che<br />
non voleva morire in un letto<br />
d’ospedale, che non sapeva<br />
tutta la ver<strong>it</strong>à sul proprio male<br />
e sul tempo che gli era ancora<br />
concesso, dal pianto facile,<br />
dalle lisergiche dipendenze e<br />
dalla incrollabile fede e caparbio<br />
amore per Valerie. Tre o<br />
quattro top rider presi in prest<strong>it</strong>o<br />
dal mondiale prototipi e<br />
assoldati per la gara, dichiararono<br />
poi alla stampa di invidiare<br />
un ambiente ancora pieno di<br />
valori come quello dell’endurance<br />
dove una partecipazione<br />
così un<strong>it</strong>a e compatta alla<br />
drammatica storia di Laurent<br />
erano ancora possibili. Ne uscì<br />
fuori comunque un polverone<br />
e un tr<strong>it</strong>acarne mediatico per i<br />
coraggiosi che avevano preso<br />
parte all’iniziativa defin<strong>it</strong>a ora<br />
criminale, ora misericordiosa.<br />
La gente presente sugli spalti<br />
ricevette un sms con il quale<br />
veniva avvisata che il pagamento<br />
della partecipazione sarebbe<br />
avvenuto all’usc<strong>it</strong>a del circu<strong>it</strong>o:<br />
il messaggio si chiudeva con un<br />
“grazie di cuore” per la serietà<br />
dimostrata. Claude sosteneva<br />
Valerie abbracciandola, la<br />
ragazza era sfin<strong>it</strong>a, appariva<br />
come una maschera di cera<br />
in quella mise con i colori del<br />
team e degli sponsor adesso<br />
totalmente fuori luogo. In tutto<br />
il circu<strong>it</strong>o era profondo il silenzio<br />
notturno e il referto medico<br />
venne atteso da Claude e Valerie<br />
nel box, senza neppure la<br />
forza di muoversi di lì, forse si<br />
spandeva nell’aria l’odore del<br />
rimorso di avere organizzato<br />
tutto all’insaputa di Laurent.<br />
-Non voglio vederlo, papà. Voglio<br />
ricordarlo vivo.<br />
-Va bene. Penserò a tutto io, tu<br />
chiama la mamma. Ti servirà<br />
per sfogarti.<br />
-Avrà sofferto?<br />
-No, tesoro, l’impatto è stato<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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02<br />
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
» Prove News<br />
impressionante ma sicuramente<br />
avrebbe sofferto molto<br />
di più spegnendosi in un letto<br />
d’ospedale. Ognuno degli attori<br />
di questo real<strong>it</strong>y per un solo<br />
inconsapevole partecipante<br />
pensa che tu abbia avuto il più<br />
grande gesto d’amore immaginabile<br />
verso un malato senza<br />
speranza. Laurent non ha mai<br />
sospettato nulla, ha sempre<br />
pensato che fosse un vero ingaggio,<br />
una vera gara e sicuramente<br />
per un giro, per due<br />
minuti e venti secondi, ha veramente<br />
pensato di essere nel<br />
gruppo di testa nella più prestigiosa<br />
corsa d’endurance del<br />
mondo. La sua v<strong>it</strong>a si è chiusa lì,<br />
ha conquistato il suo t<strong>it</strong>olo di pilota.<br />
Gli abbiamo fatto del bene.<br />
-Mesi di preparativi per inscenare<br />
una finta gara di otto ore…<br />
abbiamo impiegato un sacco di<br />
soldi… hai venduto la collezione<br />
di motociclette d’epoca per pagare<br />
tutte le comparse, il circu<strong>it</strong>o,<br />
per convincere i piloti... mi<br />
dispiace papà, ma non riesco a<br />
sentirmi meglio.<br />
-Ti sentirai meglio la prossima<br />
volta, cara.<br />
-Non ci sarà una prossima volta,<br />
papà.<br />
-Ho deciso di fare il salto di qual<strong>it</strong>à,<br />
Valerie.<br />
-Cosa intendi?<br />
-Conosco un pilota del mondiale<br />
prototipi in grave crisi, vuole<br />
r<strong>it</strong>irarsi…<br />
-…è depresso?<br />
-Non ancora. Tocca a noi.<br />
-Mi sento già meglio.<br />
-Vedrai, gli faremo del bene.<br />
33
sPeciale suPerBiKe<br />
IL Gran PreMIO<br />
DI franCIa<br />
34 35
C he sarebbe stato un<br />
Mondiale molto combattuto<br />
lo si era cap<strong>it</strong>o<br />
sub<strong>it</strong>o ma la realtà ha superato<br />
ogni fantasia ed alla fine Biaggi<br />
si aggiudica il suo secondo<br />
mondiale Superbike con mezzo<br />
punto di vantaggio su Sykes<br />
(Leggi la classifica generale).<br />
L’inglese è stato perfetto in<br />
gara due, ma non è bastato.<br />
Salgono sul podio assieme al<br />
pilota della Kawasaki anche<br />
Rea e Guintoli. E’ stato un t<strong>it</strong>lo<br />
mondiale sofferto e combattuto<br />
e questo rende ancora più<br />
bella la v<strong>it</strong>toria di Max e dell’Aprilia<br />
che è stata decisiva quando<br />
ha deciso in Russia di fermre<br />
Laverty per favorire Max e regalargli<br />
tre punti rivelatisi poi<br />
decisivi. Ma al di là della matematica,<br />
il Corsaro ha mer<strong>it</strong>ato<br />
il t<strong>it</strong>olo perché è stato in testa<br />
per quasi tutto il campionato, si<br />
è rivelato come sempre freddo<br />
e determinato ed è stato perfetto<br />
proprio nei momenti più<br />
importanti.<br />
Gara2<br />
Per la seconda gara la pista si<br />
presentava completamente<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Max Biaggi e aprilia campioni del mondo<br />
Superbike 2012!<br />
di Carlo Baldi | Sykes vince l’ultima manche del mondiale Superbike<br />
ma con il quinto posto Biaggi vince il suo sesto t<strong>it</strong>olo mondiale (secondo<br />
in SBK) per mezzo punto sull’inglese della Kawasaki<br />
asciutta e tutti i piloti utilizzavano di conseguenza gomme slick.<br />
Al via Sykes (ascolta la sua intervista) era un fulmine e si portava<br />
in testa, ma Laverty lo tallonava da vicino, mentre Guintoli alle loro<br />
spalle si godeva lo spettacolo senza intervenire. Melandri nei primi<br />
giri era sesto e Biaggi (ascolta la sua intervista) solo decimo. Ma la<br />
gara del pilota della BMW durava poco in quanto durante il sesto<br />
giro Melandri era v<strong>it</strong>tima di un high side risoltosi per fortuna senza<br />
conseguenze fisiche, ma che toglieva defin<strong>it</strong>ivamente Marco dalla<br />
lotta per il t<strong>it</strong>olo. Anche Baz cadeva nello stesso punto quasi contemporaneamente<br />
a Melandri e distruggendo la sua Kawasaki che<br />
rimbalzava nella via di fuga. Biaggi prosegue nella sua rimonta, ma<br />
all’ottavo giro arriva lungo e rientra in pista in settima posizione.<br />
A questo punto Sykes è in testa alla gara ed alla classifica mondiale.<br />
Alla fine del nono giro da registrare la caduta di Fabrizio che<br />
resta a terra dolorante ma per fortuna si riprende presto. Sykes<br />
mantiene la testa della gara, ma deve resistere all’assalto di Guintoli<br />
mentre Max nel corso del tredicesimo giro supera Giugliano<br />
e sub<strong>it</strong>o dopo anche Checa conquistando un quinto posto che lo<br />
porta in testa alla classifica per mezzo punto. dal box Aprilia segnalano<br />
a Laverty che Biaggi è dietro di lui. L’inglese rallenta ma è<br />
troppo lontano da Max e mantiene il suo quarto posto. Nel finale<br />
Haslam, autore in precedenza di un dr<strong>it</strong>to, termina la sua gara con<br />
una scivolata. Siamo ai giri finali, con Guintoli che cala il suo r<strong>it</strong>mo<br />
tanto da essere superato Rea. Sykes taglia v<strong>it</strong>torioso il traguardo<br />
ma è una v<strong>it</strong>toria a metà perché la prima posizione non gli basta<br />
per aggiudicarsi il t<strong>it</strong>olo mondiale che per mezzo punto va a Biaggi<br />
ed all’Aprilia. Podio completato da Rea e Guintoli, mentre Laverty<br />
conclude quarto, pochi secondi prima del suo compagno di squadra.<br />
Sesto e settimo posto per i due piloti de team Althea Giugliano<br />
e Checa. Badovini è nono mentre Corti conclude pos<strong>it</strong>ivamente il<br />
suo primo weekend in Superbike concludendo al dodicesimo posto<br />
davanti a Zanetti. A punti Brignola che chiude la classifica al<br />
quindicesimo posto.<br />
36 37<br />
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2012<br />
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Anno<br />
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove
L a Superbike non si<br />
smentisce e ci regala<br />
un’altra gara mozzafiato,<br />
densa di colpi di scena. La<br />
tanto temuta pioggia è arrivata<br />
ieri sera e non ha smesso di<br />
cadere, rendendo ancora più<br />
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Guintoli vince Gara1. Biaggi out<br />
di Carlo Baldi | Rocambolesca gara sotto la pioggia. Biaggi cade ma<br />
resta in testa alla classifica con 14,5 punti su Sykes e 18,5 su Melandri<br />
rispettivamente terzo e secondo in gara dietro al vinc<strong>it</strong>ore Guintoli<br />
38<br />
temibili e complicate le due gare che decideranno il mondiale<br />
2012. Inizio con il botto, con Biaggi che scivolava nel corso del terzo<br />
giro ed era costretto al r<strong>it</strong>iro. La presenza in griglia dell’amico<br />
Jorge Lorenzo evidentemente non gli ha portato fortuna. Intanto<br />
la gara era condotta da Sykes e quindi il mondiale era completamente<br />
riaperto. Nel frattempo Baz era autore di un dr<strong>it</strong>to che lo<br />
relegava in ultima posizione e davis im<strong>it</strong>ava Biaggi scivolando e<br />
terminando la sua gara nella sabbia della via di fuga. Ma la gioia di<br />
Sykes durava poco, perché nel corso del quinto giro Rea lo superava<br />
mentre alle sue spalle Checa aveva un discreto vantaggio su<br />
Melandri e Guintoli che sgom<strong>it</strong>avano per il quarto posto. Al sesto<br />
giro un’altra scivolata, questa volta era Zanetti a cadere e a r<strong>it</strong>irarsi.<br />
Ennesimo colpo di scena nel corso dell’ottavo giro, quando la<br />
scivolata di Checa rendeva ancora più acceso il duello tra Guintoli<br />
e Melandri che a quel punto valeva il podio. Il decimo giro faceva<br />
registrare la scivolata di Camier che era v<strong>it</strong>tima di un high-side.<br />
L’inglese della Suzuki si rialzava dolorante, tenendosi il gom<strong>it</strong>o destro.<br />
In forse la sua partecipazione a gara due. Il tredici non porta<br />
fortuna a Rea che proprio nel corso del tredicesimo passaggio scivolava<br />
gettando alle ortiche una v<strong>it</strong>toria che appariva certa visto<br />
il vantaggio che aveva accumulato sui suoi insegu<strong>it</strong>ori. Sykes di<br />
nuovo in testa quindi e per l’inglese i punti da recuperare a Biaggi<br />
si riducevano a 5,5. Ma Tom non aveva fatto i conti con Guintoli<br />
e Melandri che nell’arco di pochi giri lo raggiungevano dando v<strong>it</strong>a<br />
ad una spettacolare lotta a tre fatta di staccate, sbandate e colpi<br />
di carena. Alle loro spalle si metteva in luce Berger che portava al<br />
quarto posto la ducati del team Red devils Roma.<br />
Bastavano due giri a Guintoli per disfarsi dei suoi avversari con<br />
Melandri che allungava su Sykes la cui moto in staccata saltellava<br />
all’avantreno in modo preoccupante. Gli ultimi giri erano una<br />
passerella per Guintoli che mandava in visibilio gli appassionati<br />
francesi accorsi a Magny Cours nonostante la pioggia. Secondo<br />
posto di Melandri e terzo per Sykes. Quarto posto e miglior risultato<br />
stagionale sia per Berger che per il team Red devils Roma. Il<br />
giovane francese precedeva Haslam e Badovini che aveva la meglio<br />
su Laverty. Giugliano ha concluso ottavo nonostante un dr<strong>it</strong>to<br />
che lo aveva relegato nelle ultime posizioni. Ottimo il nono posto<br />
del debuttante Corti con la Kawasaki di Pedercini. La gara di Baz,<br />
decimo, è stata compromessa da un dr<strong>it</strong>to al primo giro, mentre<br />
sono giunti al traguardo ma doppiati sia Brignola che Fabrizio<br />
quest’ultimo dopo una sosta al box per sistemare un problema<br />
alla sua BMW.<br />
Non ha visto il traguardo Aoyama, r<strong>it</strong>iratosi ad inizio gara, mentre<br />
Hopkins non ha preso il via a causa di un problema fisico. Biaggi<br />
sbaglia, ma i suoi avversari ne approf<strong>it</strong>tano solo in parte. Certo il<br />
vantaggio del Corsaro è diminu<strong>it</strong>o, ma manca ormai solo una manche<br />
all’assegnazione del t<strong>it</strong>olo e le speranze di Sykes e Melandri<br />
sono ancora legate alla matematica. Ma questo è il mondiale Superbike<br />
e quindi non è mai detta l’ultima parola. Fiato sospeso sino<br />
all’ultimo per uno dei campionati più spettacolari che si siano mai<br />
disputati nel mondiale delle derivate dalla serie.<br />
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Superbike » Prove<br />
39
L a<br />
gara della v<strong>it</strong>toria<br />
“In gara due non sono<br />
part<strong>it</strong>o bene come in<br />
gara uno ma ero comunque in<br />
decima posizione – debutta<br />
Max davanti a decine di microfoni<br />
– sono quindi risal<strong>it</strong>o sino<br />
alla settima posizione, ma dal<br />
box mi segnalavano che per<br />
vincere il mondiale avrei dovuto<br />
arrivare quinto e quindi mi sono<br />
messo all’inseguimento dei<br />
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Max ci svela il suo sesto t<strong>it</strong>olo mondiale<br />
di Carlo Baldi | E’ ovviamente un Max rilassato e felice.<br />
Vi riproponiamo passo per passo la sua lunga intervista rilasciata<br />
a pochi minuti dalla conquista del suo sesto t<strong>it</strong>olo mondiale<br />
40<br />
piloti che mi precedevano. Ho prefer<strong>it</strong>o non farmi prendere dalla<br />
foga perché so per esperienza che la fretta ti porta a commettere<br />
degli errori che ti fanno perdere terreno anziché guadagnarlo. Ho<br />
trovato un buon r<strong>it</strong>mo anche grazie alle gomme che avevamo scelte<br />
che si sono rivelate quelle giuste. Una volta raggiunto Checa ho<br />
visto che non aveva nessuna intenzione di farsi superare e ci sono<br />
voluti alcuni giri per superare sia lui che Giugliano. Ho continuato<br />
senza forzare ma cercando di avvantaggiarmi sui miei insegu<strong>it</strong>ori.<br />
Sub<strong>it</strong>o non ci sono riusc<strong>it</strong>o ma poi a pochi giri dalla fine ho visto<br />
che il mio vantaggio aumentava e mi sono un poco tranquillizzato.<br />
Però non ho dato nulla per scontata ed ho esultato solo quando ho<br />
visto la bandiera a scacchi”.<br />
il momento più difficile<br />
“Il momento più difficile – prosegue Biaggi – è stato quello immediatamente<br />
successivo alla caduta di gara uno. Non stava assolutamente<br />
forzando, ciò nonostante mi sono r<strong>it</strong>rovato in terra all’improvviso.<br />
Prima ancora della curva ho perso l’avantreno e sono<br />
caduto. Una cosa del genere non mi era mai successa in questo<br />
weekend. Ora ne parlo tranquillamente, ma ero davvero molto preoccupato”.<br />
un Biaggi fatalista<br />
Sempre parlando di questo t<strong>it</strong>olo mondiale Max ci mostra inaspettatamente<br />
un lato fatalista del suo carattere che non conoscevamo.<br />
“C’è una persona a me molto cara e vicina, che mi dice sempre che<br />
se le cose devono accadere accadono che non sempre noi siamo<br />
in grado di modificare o indirizzare gli eventi. Ancora una vota questa<br />
persona ha avuto ragione. Io per natura sono un calcolatore.<br />
Faccio il pilota e per me sono importanti i secondi e i decimi, sono<br />
portato per natura a ragionare e faccio fatica a credere al destino,<br />
alla fortuna o a cose astratte. Ora però mi devo ricredere e devo<br />
dire che questa persona ha ragione. dobbiamo arrenderci al fatto<br />
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove<br />
“Qualcuno voleva fa<br />
re magliette celebrative o<br />
organizzare qualche festeggiamento, ma io mi sono<br />
opposto. Non volevo rischiare di tirarmi addosso la<br />
sfiga da solo<br />
»»<br />
»<br />
che c’è un momento per tutto e<br />
per tutti e forse è successo così<br />
anche oggi”.<br />
i ringraziamenti<br />
dopo questa confessione il Corsaro<br />
dell’Aprilia passa ai ringraziamenti.<br />
“E’ stata una v<strong>it</strong>toria<br />
mia, della mia squadra e dell’Aprilia,<br />
ma ci sono anche altre<br />
persone che devo ringraziare.<br />
Prima di tutto la mia famiglia<br />
che mi è stata sempre vicina.<br />
La mia compagna ed i miei figli<br />
mi hanno dato molta seren<strong>it</strong>à,<br />
ma hanno anche aumentato la<br />
mia determinazione. E poi c’è<br />
Marino Laghi (il suo fisioterapista)<br />
che per me è come un padre<br />
adottivo ed è la mia fedele<br />
41
ombra e ovviamente mio padre<br />
e mia madre. La mia squadra<br />
ha lavorato sempre molto bene<br />
e con lei ho raggiunto questi ottimi<br />
risultati”.<br />
la scaramanzia<br />
“dei miei sei mondiali solo<br />
due sono arrivati senza dover<br />
lottare sino all’ultimo metro<br />
dell’ultima gara. Gli altri quattro<br />
sono stati come questo e quindi<br />
non ho avuto la possibil<strong>it</strong>à<br />
di correre una gara tranquillo,<br />
godendomi il t<strong>it</strong>olo. Per questo<br />
appuntamento di Magny Cours<br />
non ho voluto preparare niente.<br />
Qualcuno voleva fare magliette<br />
celebrative o organizzare<br />
42<br />
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qualche festeggiamento, ma io mi sono opposto. Non volevo rischiare<br />
di tirarmi addosso la sfiga da solo”.<br />
i momenti chiave di questa stagione<br />
“La prima tappa di Phillip Island è stata molto importante perché<br />
mi sono r<strong>it</strong>rovato con una squadra completamente nuova ma siamo<br />
riusc<strong>it</strong>i a vincere una gara su di un circu<strong>it</strong>o dove non avevamo<br />
mai vinto. Questo ci ha caricato molto e ci ha dato fiducia per proseguire<br />
al meglio il campionato. Anche Misano però – prosegue il<br />
sei volte campione del mondo- è stata una tappa fondamentale<br />
perché abbiamo fatto una doppietta che ci ha procurato un bel<br />
vantaggio in classifica. E poi c’è stato il Nurburgring quando sono<br />
caduto e sono risal<strong>it</strong>o in moto per raccogliere solo tre punti che<br />
allora sembravano pochi ma che ora sono risultati determinanti”.<br />
Fiorello e i quarant’anni di Max<br />
“Giorni fa – ci racconta Biaggi – ero a Roma ed ho incontrato per<br />
caso Fiorello che mi ha detto “Max, ma ti rendi conto che se tu per<br />
caso, fatti tutti i deb<strong>it</strong>i scongiuri, dovessi vincere un altro t<strong>it</strong>olo<br />
mondiale a quaranta anni alzeresti l’asticella in modo preoccupante?<br />
Pensa a tutti quelli che hanno magari 25 o 30 anni che vedono<br />
le gare e che ti vedono vincere e che da domani potrebbero pensare<br />
di iniziare pure loro a correre, visto che di tempo ne avrebbero<br />
tanto”. Non gli ho risposto ma, toccando tutto il ferro che avevo a<br />
portata di mano, l’ho simpaticamente inv<strong>it</strong>ato a cambiare discorso...”.<br />
ringrazio Battà per avermi portato in superbike<br />
Nel paddock di Magy Cours era presente Francesco Battà il manager<br />
del team Alstare che nel 2007 convinse Biaggi ad iniziare<br />
l’avventura in Superbike. Battà si è congratulato con Max ed i due<br />
sono rimasti a lungo a parlare prima del paddock show. “In questo<br />
momento di gioia e di festeggiamenti voglio ringraziare anche<br />
Francesco Battà che mi ha dato questa grande opportun<strong>it</strong>à. Quando<br />
lui mi ha chiamato io avevo anche altre possibil<strong>it</strong>à ma ho visto<br />
in lui un entusiasmo che mi ha contagiato. Ci siamo rivisti qui a<br />
Magny Cours e lui mi ha detto che nel mondo del motociclismo ci<br />
sono due grandi personaggi e che uno di questi sono io. Francesco<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove<br />
mi ha detto che io ho dato tanto<br />
a questo sport e chi non lo pensava<br />
si deve ricredere. Lui ha<br />
sempre creduto in me e ascoltando<br />
i suoi suggerimenti mi<br />
sono r<strong>it</strong>rovato qui in Superbike<br />
e anche per questo lo voglio ringraziare<br />
con affetto”.<br />
la dorna<br />
“Consco dorna per aver mil<strong>it</strong>ato<br />
in <strong>Moto</strong>GP. Penso che il fatto<br />
che sarà la società spagnola<br />
a gestire in futuro il mondiale<br />
Superbike possa essere una<br />
cosa pos<strong>it</strong>iva. dorna ha sempre<br />
mostrato una grande professional<strong>it</strong>à<br />
nel gestire il mondiale<br />
prototipi.<br />
43
Q uando Biaggi diceva<br />
di voler vincere il<br />
mondiale con ogni<br />
“mezzo” non pensavamo si riferisse<br />
al mezzo punto che gli<br />
ha consent<strong>it</strong>o di aggiudicarsi<br />
il suo sesto t<strong>it</strong>olo mondiale<br />
(secondo Superbike). A parte<br />
gli scherzi avevamo più volte<br />
scr<strong>it</strong>to che questo campionato<br />
2012 si sarebbe risolto solo<br />
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Le pagelle di Magny Cours<br />
di Carlo Baldi | Quello di Magny Cours è stato un weekend<br />
impegnativo per tutti, anche perché l’atmosfera che si respirava<br />
nel paddock era molto strana, con nell’aria voci sul mercato piloti<br />
e considerazioni sulla dorna<br />
44<br />
all’ultima gara, ma che tra il primo ed il secondo ci potesse essere<br />
una differenza di mezzo punto non ce l’aspettavamo nemmeno<br />
noi. E a dire il vero ci attendevamo una lotta per il t<strong>it</strong>olo ristretta ai<br />
soli Biaggi e Melandri, ma siamo contenti che invece si sia imperiosamente<br />
inser<strong>it</strong>o anche Tom Sykes pilota spesso sottovalutato ma<br />
che quest’anno ha fatto vedere di cosa è capace. Quello di Magny<br />
Cours è stato un weekend impegnativo per tutti, anche perché l’atmosfera<br />
che si respirava nel paddock era molto strana. Quasi surreale.<br />
Più che delle gare, dei tempi e delle moto si parlava di dorna<br />
e del mercato piloti. L’attual<strong>it</strong>à ci allontanava dalla pista, che però<br />
domenica ha attirato prepotentemente l’attenzione di tutti con<br />
gare incredibili, ad iniziare da quella della Superstock 1000. Una<br />
gara vinta da Guarnoni che ha consacrato mer<strong>it</strong>atamente campione<br />
Sylvain Barrier ed ha vissuto il dramma di La Marra e Staring,<br />
che sono caduti ed hanno dato via libera al francese. Staring si è<br />
anche rialzato ed è passato da diciottesimo a quinto, ma non è bastato.<br />
Bravi ragazzi, tutto cuore, impeto e passione. E le gare della<br />
classe maggiore non sono state da meno. Biaggi in terra in gara<br />
uno e Sykes che vince caparbiamente gara due. Ma alla fine quel<br />
mezzo punto decide tutto. E’ stata anche la domenica dei francesi<br />
che, a casa loro, hanno vinto tutto (Guarnoni in Stock 1000, Cluzel<br />
in Supersport e Guintoli in gara uno) ad eccezione della seconda<br />
manche della Superbike. Grandeur. Biaggi sugli altari, ma Sykes<br />
esce a testa alta dal duello con “l’esacampione” del mondo. Chi<br />
invece ne esce con le ossa rotte (purtroppo anche fisicamente) è<br />
Melandri che a Magny Cours dopo aver visto un raggio di sole è poi<br />
ripiombato nel buio.<br />
cambiamenti<br />
Una domenica fatta anche di addii. Addii dolorosi. La ducati ha<br />
salutato la sua gloriosa 1198R, che Checa avrebbe tanto voluto<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove<br />
portare per l’ultima volta sul<br />
podio. Una moto vincente che<br />
ha fatto la storia della casa di<br />
Borgo Panigale e della Superbike.<br />
Un addio (o un arrivederci)<br />
doloroso anche per La7 che<br />
dopo tanti anni lascia la Superbike<br />
nelle mani di Mediaset.<br />
Nell’attesa che Italia 1 (o 2) ci<br />
dimostri di saper fare meglio<br />
di quanto faceva La7, lasciateci<br />
salutare con affetto Calia,<br />
Vignando e Sanchini che con i<br />
loro pregi ed i loro difetti hanno<br />
sempre interpretato al meglio<br />
quello che è stato il vero spir<strong>it</strong>o<br />
della Superbike ed hanno vissuto<br />
con noi tutti lo spettacolo<br />
delle gare. Ma con la gara di<br />
Magny Cours si è chiusa un’era,<br />
45
in quanto a breve la Superbike<br />
non verrà più gest<strong>it</strong>a da chi l’ha<br />
creata, vale a dire dalla famiglia<br />
Flammini, ma dalla dorna.<br />
<strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> dedicherà presto un<br />
articolo a questo importante<br />
argomento, ma per il momento<br />
non possiamo che prendere<br />
atto del fatto che dal prossimo<br />
anno sarà la dorna a governare<br />
in SBK. Paolo Flammini in una<br />
brevissima conferenza stampa<br />
tenutasi domenica mattina a<br />
Magny Couts, ha comunicato<br />
alla stampa che nulla cambierà<br />
e che lui e tutto il suo staff è<br />
pronto a collaborare per il bene<br />
del mondiale delle derivate<br />
46<br />
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dalla serie. Ne prendiamo atto anche se stentiamo a credere che<br />
possa nascere una collaborazione tra Infront <strong>Moto</strong>rsports e dorna.<br />
E infine un plauso al Gruppo Piaggio che ha raggiunto 101 t<strong>it</strong>oli<br />
mondiali (sommando quelli di tutti i marchi che confluiscono nel<br />
gruppo) e all’Aprilia che con il mondiale di Max e quello costruttori<br />
conquistati ieri davanti alla BMW è a quota 51.<br />
Pagelle<br />
E’ stato un weekend che verrà ricordato a lungo e che è entrato<br />
di dir<strong>it</strong>to nella storia della Superbike e del motociclismo. diamo<br />
come sempre i nostri voti ai piloti che questa storia l’hanno scr<strong>it</strong>ta<br />
con il loro talento.<br />
8<br />
Max Biaggi – Max non è simpatico a tutti e a volte ha un carattere<br />
scontroso. Ma lui di lavoro non fa lo show man bensì<br />
il pilota. Ed il pilota non si discute. Ha vinto per mezzo punto, ma<br />
ha mer<strong>it</strong>ato questo suo sesto t<strong>it</strong>olo mondiale. Ha iniziato la stagione<br />
con una squadra che non conosceva, ma è sempre stato uno<br />
schiacciasassi che ha macinato ad uno ad uno tutti i suoi avversari.<br />
Ha avuto un periodo di crisi, ma ne è usc<strong>it</strong>o in fretta e alla<br />
grande. Ha sempre fatto la cosa giusta, con una determinazione<br />
che ha sfiorato il cinismo. Addeb<strong>it</strong>ate come prefer<strong>it</strong>e la sua v<strong>it</strong>toria<br />
ai tre punti che in Russia gli ha regalato Laverty oppure ai tre che<br />
lui ha caparbiamente conquistato al Nurburgring, dopo essere caduto<br />
e ripart<strong>it</strong>o in ultima posizione. dovendo assegnargli un voto<br />
per quanto ha fatto a Magny Cours, ricordiamo che ha sbagliato<br />
in Superpole ed è caduto in gara uno, rischiando di rovinare tutto.<br />
Poi però nella seconda manche è intervenuto chirurgicamente con<br />
una capac<strong>it</strong>à di interpretare la gara che solo i campioni possono<br />
avere.<br />
10<br />
tom sykes – Veste di verde ed è inglese proprio come<br />
Robin Hood e proprio come lui ha cercato di rubare ai<br />
ricchi (di v<strong>it</strong>torie) dell’Aprilia, per dare ai poveri della Kawasaki. Ma<br />
non sempre le favole hanno un lieto fine. Per vincere un mondiale<br />
ci vuole un pacchetto giusto, composto da moto, pilota, team ed<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove<br />
un poco di fortuna. Lui ha fatto<br />
il massimo, ma la sua moto non<br />
sempre è stata all’altezza della<br />
s<strong>it</strong>uazione e la dea bendata non<br />
gli ha dato una mano. del suo<br />
mondiale 2012 vogliamo ricordare<br />
il suo sorriso sul podio,<br />
dopo aver perso un campionato<br />
per un solo punto. da Libro<br />
Cuore.<br />
Marco Melandri –<br />
5,5 dall’altare alla polvere.<br />
Quando è balzato in testa al<br />
mondiale interrompendo l’egemonia<br />
di Biaggi avevamo scr<strong>it</strong>to<br />
: chi lo può fermare? Nessuno.<br />
Si è fermato da solo. In<br />
47
Francia aveva fatto bene in prova<br />
e in gara uno aveva riacceso<br />
una tenue fiammella di speranza,<br />
spazzata via dalla brutta<br />
caduta di gara due. Ancora una<br />
caduta, la quarta in cinque gare.<br />
Per fortuna non si è fatto male<br />
seriamente e per fortuna questo<br />
campionato è fin<strong>it</strong>o.<br />
sylvain Guinto-<br />
8,5 li – L’aria di casa lo<br />
esalta e con la sua terza v<strong>it</strong>toria<br />
stagionale il francese ha completato<br />
un finale di campionato<br />
da incorniciare. Imprendibile<br />
sul bagnato, Sylvain è andato<br />
forte anche sull’asciutto.<br />
48<br />
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Il prossimo anno correrà con la Suzuki del team Crescent Suzuki<br />
e se la moto lo assisterà potrà essere uno dei protagonisti. Bravò.<br />
Jonathan rea – La pista bagnata gli ha fatto un terribile<br />
7,5 scherzo in gara uno ed ha interrotto la sua cavalcata sol<strong>it</strong>aria,<br />
ma potrebbe essere stato anche un calo di concentrazione.<br />
Nella seconda manche ha atteso paziente alle spalle di Sykes e<br />
Guintoli per poi soffiare la seconda piazza al francese. Johnny sta<br />
maturando (anche grazie all’esperienza in <strong>Moto</strong>GP) e la sua posizioni<br />
di classifica, sub<strong>it</strong>o alle spalle dei mostri sacri della SBK lo sta<br />
a dimostrare.<br />
carlos checa – Ci teneva tanto a portare per l’ultima<br />
6,5 volta sul podio la moto che gli ha consent<strong>it</strong>o di conquistare<br />
il suo primo t<strong>it</strong>olo mondiale. Ci riesce in Superpole, ma nella<br />
prima manche cade (ancora) mentre nella seconda fa passerella<br />
assieme al suo compagno di squadra. Forse era già con la testa<br />
sulla Panigale.<br />
6<br />
eugene laverty – Fatica nelle prove ma poi si risveglia in<br />
Superpole e parte in prima fila. Sente la tensione della sua<br />
squadra e corre facendo attenzione alla tabella che gli espongono<br />
dal suo box. Perde il duello con Badovini in gara uno e rallenta<br />
aspettando Biaggi in gara due ma gli finisce comunque davanti.<br />
distratto.<br />
davide Giugliano – Sesto ed ottavo, raccoglie punti sen-<br />
6,5 za far vedere qualche lampo della sua classe. Così come<br />
Baz, è in un periodo di maturazione a metà tra la rivelazione e la<br />
conferma. Può contare su di una squadra che lo segue come un<br />
figlio, ma deve comunque ancora completare la sua maturazione.<br />
Suo il giro veloce di gara due.<br />
6<br />
ayrton Badovini – Fa di tutto per mettersi in mostra e per<br />
ricordare a tutti che lui una Superbike la mer<strong>it</strong>erebbe anche<br />
il prossimo anno. Finisce davanti a Laverty nella prima manche<br />
ed è nono nella seconda. Forse sarebbe serv<strong>it</strong>a una prestazione<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove<br />
migliore, ma noi speriamo comunque<br />
di vederlo in Superbike<br />
anche il prossimo anno.<br />
claudio corti – dopo<br />
7,5 tre anni di asf<strong>it</strong>tiche<br />
<strong>Moto</strong>2 non è facile per lui<br />
domare i cavalli della Ninja e<br />
soprattutto ab<strong>it</strong>uarsi in fretta<br />
all’elettronica. Gli bastano<br />
quattro turni per fare una buona<br />
Superpole, raccogliere undici<br />
punti in gara e dimostrare<br />
che la moto di Pedercini non va<br />
affatto piano. Il tutto senza un<br />
errore o una scivolata. Ma non<br />
vorrai mica davvero tornare in<br />
<strong>Moto</strong>2?<br />
49
SBK Magny Cours<br />
Pos. Pilota tempi<br />
1 Guintoli Sylvain 25<br />
2 Melandri Marco 20<br />
3 Sykes Tom 16<br />
4 Berger Maxime 13<br />
5 Haslam Leon 11<br />
6 Badovini Ayrton 10<br />
7 Laverty Eugene 9<br />
8 Giugliano davide 8<br />
9 Corti Claudio 7<br />
10 Baz Loris 6<br />
11 Brignola Norino 5<br />
12 Fabrizio Michel 4<br />
13 Rea Jonathan 3<br />
Pos. Pilota Punti<br />
1 Max Biaggi 358<br />
2 Tom Sykes 357.5<br />
3 Marco Melandri 328.5<br />
4 Carlos Checa 287.5<br />
5 Jonathan Rea 2<strong>78</strong>.5<br />
6 Eugene Laverty 263.5<br />
7 Sylvain Guintoli 213.5<br />
8 Leon Haslam 200<br />
9 Chaz davies 164.5<br />
10 davide Giugliano 143<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
classifica Gara 1<br />
classifica Generale<br />
Pos. Pilota Punti<br />
1 Sykes Tom 25<br />
2 Rea Jonathan 20<br />
3 Guintoli Sylvain 16<br />
4 Laverty Eugene 13<br />
5 Biaggi Max 11<br />
6 Giugliano davide 10<br />
7 Checa Carlos 9<br />
8 davies Chaz 8<br />
9 Badovini Ayrton 7<br />
10 Camier Leon 6<br />
11 Berger Maxime 5<br />
12 Corti Claudio 4<br />
13 Zanetti Lorenzo 3<br />
classifica Gara 2<br />
50 51<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove
E ’ stato da poco diramato<br />
il calendario provvisorio<br />
del campionato<br />
mondiale eni FIM Superbike<br />
2013. Quindici round per un<br />
campionato che inizierà il 24<br />
febbraio a Phillip Island e si<br />
concluderà a Jerez in Spagna il<br />
20 Ottobre. Confermata la nov<strong>it</strong>à<br />
India, il calendario sembra<br />
finalmente tener conto delle<br />
condizioni climatiche nei vari<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Calendario provvisorio SBK 2013<br />
di Carlo Baldi | Tre trasferte intercontinentali oltre a quella in Russia.<br />
due sole gare in Italia, a Monza e Imola. Ancora una gara da assegnare<br />
(Brno?) e l’incertezza Portimao<br />
52<br />
circu<strong>it</strong>i, visto che ad esempio il torrido circu<strong>it</strong>o di Aragon osp<strong>it</strong>erà<br />
le gare delle derivate dalla serie non più a Giugno ma ad inizio<br />
Aprile. Cancellata Misano, le gare in Italia restano a Monza e a Imola,<br />
quest’ultima spostata a Giugno. A Giugno si dovrebbe correre<br />
anche a Portimao anche se il condizionale è d’obbligo viste le precarie<br />
condizioni economiche del bellissimo circu<strong>it</strong>o portoghese. E<br />
sempre a Giugno (mese intenso per la SBK 2013 con ben tre gare)<br />
ci sarà un round ancora da assegnare e sono in molti a pensare che<br />
potrebbe essere il circu<strong>it</strong>o di Brno, momentaneamente escluso, il<br />
teatro delle gare del 23 Giugno. Come previsto l’appuntamento<br />
USA si sposta da Salt Lake C<strong>it</strong>y a Laguna Seca. Questo il calendario<br />
provvisorio di un campionato che attualmente ha più dubbi che<br />
calendario 2013<br />
24 Febbraio - Australia – Phillip<br />
Island<br />
10 Marzo – India – Buddh<br />
Circu<strong>it</strong><br />
7 Aprile – Spagna – Aragon<br />
28 Aprile – The Netherlands –<br />
Assen<br />
12 Maggio – Italia – Monza<br />
26 Maggio – UK – donington<br />
9 Giugno – Portogallo – Portimao<br />
(da confermare)<br />
23 Giugno – TBA – TBA (da<br />
assegnare)<br />
30 Giugno – Italia – Imola<br />
21 Luglio – Russia – Moscow<br />
Raceway<br />
4 Agosto – UK – Silverstone<br />
1 Settembre – Germania –<br />
Nurburgring<br />
29 Settembre – USA – Laguna<br />
Seca<br />
6 Ottobre – Francia – Magny<br />
Cours<br />
20 Ottobre – Spagna – Jerez<br />
sicurezze, sconvolto dalla decisione di Bridgepoint di assegnare la<br />
gestione di GP e SBK alla dorna a svantaggio di Infront <strong>Moto</strong>rsport<br />
il cui futuro appare decisamente incerto. Al momento non si hanno<br />
dichiarazioni ufficiali a commento del comunicato con il quale<br />
Bridgepoint annunciava lo storico cambiamento. Ezpeleta non arriverà<br />
a Magny Cours e non si hanno sicurezze nemmeno da parte<br />
di Infront, visto che Paolo Flammini non ha ancora confermato<br />
la su presenza. Al momento in Superbike si viaggia quindi a luci<br />
spente in attesa di notizie certe che possano tranquillizzare team,<br />
piloti ed addetti ai lavori. Intanto dobbiamo rilevare la presenza nel<br />
paddock ed in sala stampa di Alberto Porta, che sta esplorando<br />
questo mondo completamente nuovo per il gruppo Mediaset.<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove<br />
53
B ridgepoint ha annuncia<br />
l’accordo tra dorna<br />
Sports e Infront Sports<br />
& Media per unire tutte le loro<br />
attiv<strong>it</strong>à inerenti le competizioni<br />
motociclistiche all’interno di un<br />
unico comparto organizzativo.<br />
dorna è la società che organizza<br />
e gestisce il Campionato del<br />
Mondo Grand Prix (<strong>Moto</strong>GP),<br />
mentre Infront, attraverso<br />
la consociata Infront <strong>Moto</strong>r<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
Dorna Sport gestirà anche la SBK<br />
oltre alla <strong>Moto</strong>GP<br />
dorna sarà reponsabile dell’organizzazione dei due massimi<br />
campionati di motociclismo. Infront, che prima gestiva il circu<strong>it</strong>o<br />
delle derivate di serie, si occuperà di marketing e comunicazione<br />
a livello globale per entrambe le competizioni<br />
54<br />
Sports, gestisce il Campionato del Mondo Superbike (WorldSBK).<br />
A fronte dell’accordo raggiunto, <strong>Moto</strong>GP e WorldSBK convergeranno<br />
nel gruppo dorna Sports mantenendo una gestione separata<br />
dei due eventi, per valorizzare maggiormente entrambi i<br />
campionati. L’obiettivo è quello di permettere a entrambe le competizioni<br />
di crescere e dare maggiore risalto alle caratteristiche di<br />
ciascun campionato, mantenendo la posizione di leadership che<br />
gli è propria nel campo delle competizioni mondiali di moto su pista:<br />
SBK con le moto di derivazione stradale, <strong>Moto</strong>GP con i suoi<br />
prototipi. Grazie all’accordo, entrambi i campionati beneficeranno<br />
di strategie commerciali e di marketing comuni. Bridgepoint tredici<br />
mesi fa aveva acquistato il 100% Infront Sport e Media e già<br />
aveva grossi investimenti in dorna Sport. Una gestione delle due<br />
risorse da parte del gruppo internazionale di private equ<strong>it</strong>y che<br />
le “possiede” entrambe era facilmente pronosticabile. Già da un<br />
anno quindi la guerra fredda tra Superbike e <strong>Moto</strong>GP era corsa al<br />
disarmo e ora con questo annuncio celebrano un defin<strong>it</strong>ivo matrimonio.<br />
le dichiarazioni dei protagonisti<br />
Philippe Blatter, President & CEO di Infront Sports & Media, ha<br />
commentato: “Con la nuova struttura, entrambe le competizioni<br />
di motociclismo su pista possono guardare al futuro con prospettive<br />
di ulteriore cresc<strong>it</strong>a e una strategia che avvantaggia entrambe<br />
le parti. Sia dorna sia Infront possono concentrare le loro azioni<br />
sulle proprie competenze chiave, e inoltre sviluppare ulteriormente<br />
le loro posizioni di leadership nelle proprie aree di competenza”.<br />
Carmelo Ezpeleta, CEO di dorna Sports, ha aggiunto: “Siamo entusiasti<br />
di poter avere i due maggiori campionati di motociclismo<br />
su pista sotto un unico tetto. Il nostro piano è di sviluppare e rafforzare<br />
la le caratteristiche distintive e la personal<strong>it</strong>à di <strong>Moto</strong>GP<br />
e WorldSBK, mantenendo le due competizioni separate. Ci impegneremo<br />
a lavorare assieme ai team, ai costruttori, ai proprietari<br />
dei circu<strong>it</strong>i, agli sponsor e ai nostri partner televisivi per offrire<br />
agli appassionati un esperienza e uno spettacolo ancora migliori”.<br />
Commentando la riorganizzazione Bridgepoint ha affermato:<br />
“Questo è uno sviluppo naturale e allo stesso tempo estremamente<br />
emozionante, il cui scopo è assicurare che entrambi questi fantastici<br />
campionati continuino a crescere e svilupparsi”.<br />
dorna sports<br />
dorna Sports è una società internazionale di sport management,<br />
marketing e gestione media fondata nel 1988. L’organizzazione<br />
ha sede a Madrid e gli altri uffici si trovano a Barcellona, Londra e<br />
Tokyo. dal 1992 dorna gestisce i dir<strong>it</strong>ti commerciali e televisivi del<br />
campionato mondiale FIM di <strong>Moto</strong>GP. Con oltre 60 anni di storia<br />
la <strong>Moto</strong>GP è il non plus ultra delle corse di motociclismo. dorna<br />
ha una filosofia di gestione eventi a 360° con un coinvolgimento<br />
diretto in tutti i comparti del Campionato Mondiale di <strong>Moto</strong>GP.<br />
dorna è direttamente coinvolta nella gestione di altri eventi di motociclismo<br />
come il Campionato Nazionale Spagnolo, e le Red Bull<br />
<strong>Moto</strong>GP Rookies Cup, volti a promuovere la cresc<strong>it</strong>a delle nuove<br />
generazioni di talenti su due ruote.<br />
infront sports & Media<br />
Infront Sports & Media, basata a Zug in Svizzera, è una delle<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
»»<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
Superbike » Prove<br />
maggiori agenzie internazionali<br />
di marketing sportivo al mondo.<br />
Conosciuta per i propri elevatissimi<br />
standard di servizio,<br />
la società è in grado di gestire<br />
tutti gli aspetti di un evento<br />
sportivo - inclusi distribuzione<br />
di dir<strong>it</strong>ti media, sponsorizzazione,<br />
produzione, aggregazione e<br />
distribuzione di contenuti media<br />
e organizzazione di eventi<br />
sportivi. In qual<strong>it</strong>à di leader di<br />
mercato degli sport invernali,<br />
calcio e altri sport estivi, Infront<br />
gode di partnership di lunga durata<br />
con 130 detentori di dir<strong>it</strong>ti<br />
e centinaia di sponsor e media<br />
a livello mondiale. Con un team<br />
di 500 persone di grande esperienza<br />
e appassionati del loro<br />
lavoro in 20 uffici di 10 paesi, il<br />
Gruppo gestisce 3300 giorni di<br />
eventi sportivi di altissimo livello<br />
in tutto il mondo.<br />
Bridgepoint<br />
Bridgepoint è una società Europea<br />
di private equ<strong>it</strong>y focalizzata<br />
sull’acquisizione di società valutate<br />
fino a 1 miliardo di euro.<br />
Con circa 11 miliardi di cap<strong>it</strong>ale<br />
raccolto ad oggi, concentra la<br />
sua attiv<strong>it</strong>à nell’acquisizione di<br />
società in settori attrattivi ad<br />
alto potenziale di cresc<strong>it</strong>a organica<br />
o tram<strong>it</strong>e acquisizione. Ha<br />
uffici a Francoforte, Istanbul,<br />
Londra, Lussemburgo, Madrid,<br />
Milano, Parigi e Stoccolma e<br />
una base di sviluppo commercial<br />
a Shanghai. Ha invest<strong>it</strong>o in<br />
dorna Sports nel 2006 e in Infront<br />
Sports & Media nel 2011.<br />
Bridgepoint.eu<br />
55
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GP di aragon. Lo sapevate che...?<br />
di Giovanni Zamagni | Che se verrà introdotta la centralina unica<br />
Honda lascerà la <strong>Moto</strong>GP? Che Stoner rientrerà in Giappone?<br />
Che de Puniet svilupperà la moto per il r<strong>it</strong>orno di Suzuki in <strong>Moto</strong>GP?<br />
Che le qualifiche verranno<br />
rivoluzionate?<br />
C entralina<br />
unica?<br />
oK<br />
Ad Aragon si è parlato<br />
molto della centralina unica<br />
Magneti Marelli che dall’anno<br />
prossimo sarà a disposizione<br />
di chiunque la voglia e dal<br />
2014 potrebbe invece diventare<br />
obbligatoria, con l’ulteriore<br />
lim<strong>it</strong>azione del numero dei giri<br />
a 15.500. Un’idea che, tutto<br />
sommato, piace ai piloti.<br />
56<br />
Jorge lorenzo: “Sicuramente sarà avvantaggiato chi non ha la migliore<br />
elettronica, ma credo sia una scelta pos<strong>it</strong>iva. L’importante è<br />
mantenere l’attuale standard di sicurezza: l’elettronica ha ridotto<br />
notevolmente gli high-side”.<br />
dani Pedrosa: “difficile dire qualcosa adesso: in F.1 funziona, ma<br />
la moto è un po’ differente”.<br />
cal crutchlow: “Credo che quella della centralina unica sia una<br />
buona idea, sia per la spettacolar<strong>it</strong>à sia per l’economia del campionato”.<br />
valentino rossi: “E’ un po’ troppo presto per dire qualcosa: bisogna<br />
trovare un giusto bilanciamento tra sicurezza e spettacolar<strong>it</strong>à<br />
delle gare. In F.1, all’inizio, tutti erano contrari alla centralina unica,<br />
adesso nessuno ha più nulla da obiettare e i GP sono più divertenti.<br />
E’ evidente che bisogna fare qualcosa, perché le nostre gare<br />
sono diventate noiose: assieme ai miei amici ho rivisto il GP di Misano.<br />
Noi eravamo tutti gasati, ovviamente, per il secondo posto,<br />
ma la gara è stata noiosa, senza nemmeno un sorpasso”.<br />
Honda contro la centralina unica<br />
Al di là di quello che dicono i piloti, però, il braccio di ferro tra<br />
dorna e costruttori è tutt’altro che fin<strong>it</strong>o: Carmelo Ezpeleta vuole<br />
imporre la centralina, ma le Case, ancora una volta, contestano<br />
questa scelta regolamentare. In particolate la Honda non vuole<br />
sentire parlare di centralina unica, tanto che Shuhei Nakamoto,<br />
capo operativo della HRC, fa sapere, in via confidenziale, che se<br />
verrà introdotta la HRC lascerà la <strong>Moto</strong>GP per la SBK. Una forzatura,<br />
ovviamente, ma che la dice lunga di come la strada che porta<br />
alla “regolamentazione elettronica” sia ancora tutta in sal<strong>it</strong>a. A<br />
Motegi, in occasione del GP del Giappone, ci sarà l’ennesima riunione<br />
tra MSMA (Associazione delle Case Costruttrici) e la dorna:<br />
questa volta però sarà decisiva.<br />
cruscotto diG<strong>it</strong>ale<br />
Mentre dani Pedrosa continua a utilizzare il cruscotto<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
analogico-dig<strong>it</strong>ale, sulle due<br />
Honda RC213V di Jonathan<br />
Rea è stato montato quello totalmente<br />
dig<strong>it</strong>ale, con anche<br />
funzioni differenti: non è una<br />
nov<strong>it</strong>à assoluta, perché era già<br />
stata usato in qualche occasione<br />
da Casey Stoner. Peraltro la<br />
Honda è l’unica tra le <strong>Moto</strong>GP<br />
in pista ad avere ancora il contagiri<br />
“tradizionale”.<br />
rea: “cHe diFFerenZa<br />
le GoMMe”<br />
Jonathan Rea ha provato una<br />
<strong>Moto</strong>GP sul bagnato per la prima<br />
volta venerdì, rimanendo<br />
abbastanza sconcertato dal<br />
comportamento delle gomme.<br />
“Con l’acqua, la più grande<br />
differenza tra una <strong>Moto</strong>GP<br />
e le SBK sono le gomme, con<br />
57
una grande differenza di grip.<br />
L’anteriore Pirelli da bagnato è<br />
molto più stabile e il posteriore<br />
trasmette maggiori informazioni”.<br />
Rea ha anche fatto un<br />
paragone tra il tracciato dove si<br />
corre la SBK e quello della <strong>Moto</strong>GP:<br />
“E’ più divertente questo:<br />
dà più gusto ed è più divertente<br />
per il pilota”.<br />
BarBera in crt<br />
Senza più una sella in <strong>Moto</strong>GP,<br />
Hector Barbera ha valutato la<br />
possibil<strong>it</strong>à di correre nel 2013<br />
in <strong>Moto</strong>2 (aveva un paio di offerte),<br />
per poi optare per una<br />
CRT: lo spagnolo sta trattando<br />
con il team BQR, dove probabilmente<br />
finirà (mancherebbero<br />
solo i dettagli), ma sta anche<br />
valutando se creare una nuova<br />
struttura, ma, al momento, non<br />
ci sono posti liberi per un’altra<br />
squadra.<br />
58<br />
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stoner con le v8?<br />
Su Casey Stoner e sulle sue condizioni fisiche non ci sono mai delle<br />
certezze, ma il campione australiano è fortemente intenzionato<br />
a tornare in sella alla sua RC213V in Giappone. Lo avrebbe comunicato<br />
il papà, Colin, ai responsabili della HRC ed è quindi più che<br />
probabile che Casey sarà a Motegi.<br />
Nel frattempo, Stoner inizia a guardarsi in giro e a pensare a come<br />
occupare il tempo dall’anno prossimo, quando sarà un pensionato.<br />
Recentemente, il fenomeno australiano è stato a seguire una<br />
gara automobilistica delle V8, macchine potenti e spettacolari: è<br />
molto probabile che già nel 2013 Stoner disputerà qualche gara di<br />
quel bel campionato per valutare le sue capac<strong>it</strong>à, per poi decidere<br />
il da farsi.<br />
coPertura televisiva iMPressionante<br />
La dorna, cr<strong>it</strong>icabile sotto molti aspetti, è inattaccabile a livello<br />
televisivo: il “prodotto” motomondiale è tra i migliori in assoluto,<br />
senza nulla da invidiare a sport più blasonati come la F.1 o altri<br />
eventi mondiali. In totale, la dorna impiega per ogni GP circa 120<br />
telecamere, delle quali una ventina fisse lungo il circu<strong>it</strong>o e le altre<br />
80 mobili tra camere “on board”, camere “volanti”, bracci elettronici<br />
e quant’altro, per una integrazione ineccepibile anche grazie al<br />
perfetto lavoro della regia.<br />
Per il futuro si sta lavorando sul “3d”, con telecamere specifiche<br />
e costosissime.<br />
Bautista con Maria<br />
Alvaro Bautista segue da un po’ di tempo Maria Herrera, promettente<br />
ragazzina 14enne che disputa il CEV, il campionato spagnolo,<br />
con risultati più che incoraggianti.<br />
“Ab<strong>it</strong>iamo vicini – svela il simpatico pilota spagnolo – e quando ero<br />
piccolo sua papà mi ha insegnato a guidare una minimoto, adesso<br />
sono io che insegno a Maria, sua figlia: spesso ci alleniamo insieme<br />
con le moto da fuoristrada”. Una bella storia.<br />
a scHaWantZ la cH<strong>it</strong>arra del sic<br />
La ch<strong>it</strong>arra Fender Stratocaster “Spir<strong>it</strong> of Marco”, firmata da tutti i<br />
piloti del motomondiale e messa all’asta per la Fondazione Simoncelli,<br />
è stata acquistata da Kevin Schwantz per 11.550 euro: l’ennesima<br />
dimostrazione di affetto del grande Kevin al grande Sic.<br />
de Puniet Pilota e collaudatore?<br />
Nel 2013, Randy de Puniet potrebbe – il condizionale è d’obbligo<br />
– svolgere il doppio lavoro di pilota e collaudatore. Il francese<br />
ha infatti un contratto anche per il 2013 con il team Martinez per<br />
correre con l’ART Aprilia, ma ha ricevuto anche una offerta dalla<br />
Suzuki per sviluppare la <strong>Moto</strong>GP che tornerà probabilmente in pista<br />
nel 2014.<br />
de Puniet avrebbe accettato con entusiasmo, ma bisogna risolvere<br />
alcuni vincoli contrattuali: la decisione defin<strong>it</strong>iva verrà presa nei<br />
prossimi giorni.<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
sHoWa in diFFicolta’<br />
Il Team Gresini è l’unico a utilizzare<br />
le sospensioni Showa in<br />
<strong>Moto</strong>GP (e in <strong>Moto</strong>2 e <strong>Moto</strong>3),<br />
ma i problemi sono sempre<br />
più grandi. Ad Aragon erano<br />
presenti numerosi tecnici della<br />
Showa per cercare di rendere<br />
più compet<strong>it</strong>iva la RC213V di<br />
Bautista, ma senza troppo successo.<br />
Addir<strong>it</strong>tura, la settimana<br />
precedente il GP, Niccolò Antonelli<br />
aveva provato su una pista<br />
spagnola la sua FTR-Honda<br />
con le Ohlins e sembra ormai<br />
segnata la strada: nel 2013, anche<br />
il Team Gresini dovrebbe<br />
passare alle Ohlins.<br />
Bautista Pronto al<br />
rinnovo<br />
Siamo ormai in dir<strong>it</strong>tura d’arrivo<br />
per il rinnovo del contratto<br />
tra Alvaro Bautista e il<br />
Team Gresini, dopo un vano<br />
59
tentativo della dorna di imporre<br />
un pilota inglese, nello specifico<br />
Scott Redding, per ev<strong>it</strong>are<br />
che tre Honda su quattro venissero<br />
pilotate da piloti spagnoli.<br />
Per fortuna, però, ha prevalso il<br />
buon senso e Bautista sarà giustamente<br />
riconfermato.<br />
si Pensa a nuove QualiFicHe<br />
Sabato sera, dopo la tradizionale<br />
conferenza stampa dei<br />
piloti della prima fila, Jorge Lorenzo<br />
ha svelato che nel 2013<br />
le qualifiche potrebbero essere<br />
rivoluzionate, con una suddivisione<br />
dei tradizionali sessanta<br />
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minuti: mezz’ora per le ultime prove libere, poi 15 minuti per le<br />
CRT e altri 15 minuti per le <strong>Moto</strong>GP. Sinceramente un’idea tutt’altro<br />
che esaltante: anzi, una vera sciocchezza, che non farebbe altro<br />
che differenziare ulteriormente le due “categorie”.<br />
Quante cadute<br />
Le particolari condizioni atmosferiche hanno causato tantissime<br />
scivolate: 68 nei tre giorni nelle tre categorie, contro le 31 complessive<br />
del 2011 e le 43 del 2010. Solo un pilota si è fatto veramente<br />
male: Gigi Morciano ha riportato la frattura del radio del polso<br />
sinistro ed è stato costretto a saltare il GP.<br />
Pennetta tiFa rossi<br />
Ad Aragon si è vista Flavia Pennetta, la forte tennista <strong>it</strong>aliana che<br />
si allena a Barcellona.<br />
“Sono venuta qui per tifare Valentino Rossi” ha detto Flavia, da<br />
sempre grandissima sosten<strong>it</strong>rice del nove volte campione del<br />
mondo.<br />
60 61<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove
C inque episodi che rendono<br />
indimenticabile<br />
il GP di Aragon: eccoli<br />
in ordine crescente.<br />
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GP di aragon. Dammi un cinque!<br />
di Giovanni Zamagni | La gara della <strong>Moto</strong>3, la sfida di dovizioso<br />
contro Crutchlow, la tenacia di Andrea Iannone, il sorpasso di Pedrosa<br />
su Lorenzo e lo spettacolo della <strong>Moto</strong>2<br />
cinQue: <strong>Moto</strong>3<br />
La gara della <strong>Moto</strong>3 è stata<br />
divertente e avvincente, con<br />
un lungo serpentone di piloti<br />
racchiusi in un paio di secondi.<br />
Non ci sono stati per la ver<strong>it</strong>à<br />
sorpassi eclatanti, ma i 20<br />
giri hanno regalato emozioni e<br />
spettacolo.<br />
62<br />
Quattro: sFida doviZioso-crutcHloW<br />
Ormai è un classico che si ripete quasi a ogni GP: dovizioso contro<br />
Crutchlow, in una sfida ancora più interessante perché le moto<br />
sono perfettamente identiche. Gli ultimi due giri sono stato avvincenti,<br />
con Cal che ha attaccato due volte alla stessa curva e allo<br />
stesso modo Andrea, bravissimo a mantenere in entrambe le occasioni<br />
la sua linea. E’ stata l’unica vera sfida di una <strong>Moto</strong>GP purtroppo<br />
priva di sorpassi avvincenti.<br />
tre: andrea iannone<br />
Per vari motivi, la sua moto sembra meno compet<strong>it</strong>iva delle altre,<br />
sicuramente più lenta di quella di Marquez e non perfettamente<br />
a posto nella ciclistica. Ma Iannone ci prova sempre e comunque,<br />
ribattendo colpo su colpo, finché può, ai sorpassi dei rivali: alla fine<br />
è stato beffato anche da Redding, finendo fuori dal podio, ma vederlo<br />
correre riempi gli occhi ed entusiasma gli spettatori.<br />
due: Pedrosa su lorenZo<br />
Guardate attentamente il sorpasso di Pedrosa su Lorenzo al settimo<br />
giro, poi decisivo per la gara: è di una difficoltà estrema, perché<br />
Jorge lascia uno spazio minimo e bisogna continuare a frenate<br />
mentre si è già piegati un bel po’. davvero fantastico.<br />
uno: <strong>Moto</strong>2<br />
Personalmente non amo una categoria con i motori tutti uguali, ma<br />
il GP di Aragon della <strong>Moto</strong>2 è di quelli che fanno appassionare al<br />
motociclismo. Tutta la gara è stata meravigliosa, ma se proprio dovete<br />
fare una selezione, riguardate il 17esimo, il 18esimo, il 19esimo<br />
e il 21esimo giro: roba da non credere.<br />
09 Ottobre<br />
2012<br />
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Anno<br />
02<br />
Numero<br />
<strong>78</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />
63
A lberto Puig, scopr<strong>it</strong>ore<br />
e manager di dani<br />
Pedrosa, commenta<br />
per <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> il GP di Aragon.<br />
«Quando avevamo fatto qui i<br />
test (a inizio settembre, NdA),<br />
avevamo visto che avevamo un<br />
pacchetto compet<strong>it</strong>ivo e che il<br />
r<strong>it</strong>mo di dani era buono: sapevamo<br />
che si poteva vincere qui.<br />
Per la ver<strong>it</strong>à, eravamo convinti<br />
che avevamo una grande possibil<strong>it</strong>à<br />
di salire sul gradino più<br />
alto del podio».<br />
all’inizio del campionato sembrava<br />
che Pedrosa avesse<br />
qualcosa in meno di lorenzo<br />
e stoner, mentre adesso<br />
sembra avere qualcosa in più<br />
di lorenzo: condividi questa<br />
valutazione?<br />
«Sì è vero, è migliorato durante<br />
la stagione, ma io credo che lui<br />
abbia iniziato con un po’ di prudenza<br />
per ev<strong>it</strong>are di fare errori e<br />
di infortunarsi, poi piano piano<br />
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PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />
INTERVISTA<br />
alberto Puig: “Dani Pedrosa<br />
può ancora battere Lorenzo”<br />
“Abbiamo una buona possibil<strong>it</strong>à –dichiara il manager di Pedrosa-.<br />
Per Lorenzo le ultime 4 gare saranno dure. E da Stoner non<br />
vogliamo aiuti”<br />
è cresciuto. Credo che adesso<br />
sia chiaramente a un livello superiore:<br />
Stoner adesso non c’è,<br />
ma dani in questo momento è<br />
un pochino sopra Lorenzo e la<br />
Yamaha. Loro sono molto forti,<br />
ma oggi il pacchetto Pedrosa-<br />
Honda è superiore».<br />
dani è mai stato così forte in<br />
<strong>Moto</strong>GP?<br />
«Secondo me sì, è stato veloce<br />
anche in passato. E’ chiaro<br />
però che in questo momento si<br />
sente forte sia fisicamente sia<br />
psicologicamente: dopo quello<br />
che è successo a Misano, deve<br />
solo pensare a fare il massimo<br />
GP per GP».<br />
in Giappone dovrebbe tornare<br />
stoner: casey aiuterà in qualche<br />
modo dani?<br />
«Io non penso questo. Stoner<br />
deve fare la sua strada, dani<br />
la sua. Quando Casey tornerà<br />
saranno le ultime gare della sua<br />
carriera: dovrà fare il massimo<br />
per se stesso. Non puoi fare<br />
certi discorsi, pensare che uno<br />
si può mettere in mezzo tra te<br />
e Lorenzo: noi non ragioniamo<br />
così».<br />
ci pensi ancora al t<strong>it</strong>olo o<br />
33 punti da recuperare sono<br />
troppi?<br />
«Sono tanti, ma credo che abbiamo<br />
una grande possibil<strong>it</strong>à di<br />
conquistare il t<strong>it</strong>olo. Le ultime<br />
quattro gare saranno difficili<br />
per Lorenzo: è difficile mantenere<br />
alta la concentrazione<br />
quando corri sempre in difesa.<br />
da parte nostra possiamo solo<br />
pensare a fare il massimo e siamo<br />
avvantaggiati sotto il profilo<br />
della concentrazione: proviamo!».<br />
Piccolo inciso: in molti, nel paddock,<br />
cr<strong>it</strong>icano Alberto Puig:<br />
per me è un personaggio assolutamente<br />
straordinario. Averne<br />
come lui…<br />
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2012<br />
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Anno<br />
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<strong>Moto</strong>GP » Prove
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rea: “<strong>Moto</strong>GP e Superbike<br />
diversissime nell’elettronica”<br />
Jonathan Rea, sost<strong>it</strong>uto dell’infortunato Stoner, nell’ultimo periodo<br />
ha corso alternativamente su Superbike e <strong>Moto</strong>GP. Un interessante<br />
confronto sullo stato dell’arte dell’elettronica nelle due special<strong>it</strong>à<br />
D ifficile trovare un pilota che possa dare un opinione più informata<br />
di quella di Jonathan Rea in mer<strong>it</strong>o alle differenze<br />
fra l’elettronica di una <strong>Moto</strong>GP e una Superbike. Negli ultimi<br />
due mesi, a segu<strong>it</strong>o dell’infortunio di Casey Stoner, l’irlandese<br />
ha infatti alternato la sua CBR1000RR Ten Kate alla RC213 del<br />
team interno. Trovandosi quindi nella posizione di poter offrire un<br />
interessantissimo insight rispetto al livello di entrambe in un’intervista<br />
pubblicata sul br<strong>it</strong>annico <strong>Moto</strong>matters. «Le strategie del<br />
controllo di trazione sono completamente diverse» ha spiegato<br />
Rea. «Nel Mondiale Superbike, nel corso della gara, tendo ad aumentare<br />
il livello d’intervento del controllo di trazione – di fatto,<br />
più ci si avvicina al finale più si cerca di risparmiare gomma. Qui<br />
sembra funzionare tutto al contrario, perché bisogna ridurre l’intervento<br />
del traction control e lasciare che la moto derapi di più,<br />
altrimenti si finisce per andare molto più lenti» Non è stato tanto<br />
il numero di opzioni disponibili – molto superiore su una <strong>Moto</strong>GP<br />
rispetto ad una Superbike – quanto l’approccio diametralmente<br />
opposto richiesto dalle due. Rea ha identificato il problema maggiore<br />
nel fatto che con la <strong>Moto</strong>GP la differenza fra i tempi che si<br />
staccano con la soluzione ottimale e una penalizzante è comunque<br />
talmente contenuta che si fatica a capire quale strategia sia<br />
quella più redd<strong>it</strong>izia finché non si ha una sufficiente dose di esperienza.<br />
«Le possibil<strong>it</strong>à in <strong>Moto</strong>GP sono infin<strong>it</strong>e» entra nel dettaglio<br />
Rea. «Essendo piovuto durante le libere a Misano ed Aragon non<br />
potevamo certo fare un long run in qualifica per permettermi di<br />
capire come si comporta il controllo di trazione - dovevamo puntare<br />
ad una buona posizione in griglia. A Brno ho praticamente dovuto<br />
ri-imparare a guidare, quindi non conta. E’ stato qui che ho<br />
iniziato a capire cosa significhi guidare una <strong>Moto</strong>GP, ma ho ancora<br />
molto da imparare». In particolare, ha spiegato Jonathan, girando<br />
molto di più con gomme consumate e facendo simulazioni di gara<br />
per capire come cambia il comportamento della moto, e dunque<br />
come va gest<strong>it</strong>o dal punto di vista dell’elettronica. Jonathan ha<br />
spiegato come in Superbike l’elettronica, pur avanzata, non è così<br />
fondamentale come in <strong>Moto</strong>GP, e il pilota possa dare un maggior<br />
contributo nella guida. Prova ne sia il fatto che la gestione elettronica<br />
della sua Honda (un pacchetto commerciale sviluppato da<br />
Cosworth), pur non all’altezza della concorrenza, non gli impedisce<br />
di essere compet<strong>it</strong>ivo in Superbike anche se, ovviamente, poter<br />
avere il sistema HRC sulla sua CBR non sarebbe affatto male.<br />
Un altro aspetto per cui la derivata di serie si può permettere di<br />
fare a meno del livello di sofisticazione impiegato in <strong>Moto</strong>GP sta<br />
nella maggior guidabil<strong>it</strong>à in usc<strong>it</strong>a di curva. «La Superbike è più facile<br />
da gestire – quando si apre il gas sulla <strong>Moto</strong>GP non sembra di<br />
far succedere nulla direttamente, mentre sulla Superbike sento un<br />
collegamento molto più diretto fra acceleratore e gomma posteriore».<br />
La connessione fra acceleratore e ruota posteriore, falsata<br />
dal ride-by-wire e da tutte le strategie elettroniche necessarie a<br />
lim<strong>it</strong>are al minimo il consumo di carburante per finire la gara con<br />
soli 21 l<strong>it</strong>ri, è da sempre – diciamo almeno dall’avvento delle 800<br />
– una sorta di Sacro Graal per i tecnici dei reparti corsa giapponesi.<br />
Tanti piloti hanno spesso identificato nella mancanza di feeling<br />
sulla manopola destra il fattore lim<strong>it</strong>ante, tanto che Honda<br />
nel 2010 ha iniziato a montare un trasduttore di coppia all’usc<strong>it</strong>a<br />
pignone per mon<strong>it</strong>orare le risposte della moto a fronte delle richieste<br />
del pilota. Obiettivo: affinare la propria gestione elettronica, e<br />
– incidentalmente, anzi no – tararla alla perfezione per utilizzare al<br />
meglio il cambio seamless montato nel 2011. Insomma, meglio la<br />
<strong>Moto</strong>GP o la Superbike da guidare? «Ci sono vantaggi e svantaggi.<br />
Mettiamola così: potremmo imparare molto da questo box…».<br />
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove
Le foto più spettacolari<br />
del GP di aragon<br />
Un Gran Premio dominato dalla lotta tra i piloti al vertice della<br />
classifica e dalla sfida tra le Yamaha del team satell<strong>it</strong>e. Gli scatti<br />
più belli dentro e fuori la pista<br />
68 69
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Numero<br />
<strong>78</strong><br />
<strong>Moto</strong>GP » Prove
D avide Guarneri, <strong>Moto</strong>cross<br />
delle nazioni,<br />
innanz<strong>it</strong>utto complimenti.<br />
«Lommel non è la mia pista<br />
prefer<strong>it</strong>a, perchè io sono cresciuto<br />
sul duro e li vado sicuramente<br />
più forte. Negli ultimi tre<br />
anni, facendo anche il Campionato<br />
Belga, di gare sulla sabbia<br />
ne ho fatte e l’esperienza fatta<br />
mi è serv<strong>it</strong>a oggi. Comunque<br />
in manche ho fatto quinto e<br />
l’Italia si è classificata terza,<br />
nonostante nessuno pensasse<br />
che potevamo lottare per<br />
il podio, invece abbiamo fatto<br />
vedere a tutti che potevamo<br />
esserci. Purtroppo Lupino ha<br />
avuto problemi alla prima manche,<br />
arrivavamo da due risultati<br />
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INTERVISTA<br />
Intervista a Guarneri<br />
“Mer<strong>it</strong>avamo il podio”<br />
di Massimo Zanzani | davide Guarneri conquista un ottimo quinto<br />
posto su di un terreno che non ama particolarmente. dispiaciuto per la<br />
perd<strong>it</strong>a del podio a squadre pensa alla prossima stagione sperando di<br />
riuscire ad andar bene sin da sub<strong>it</strong>o<br />
abbastanza brutti ma Tony è<br />
andato fortissimo facendo primo<br />
e primo. Nella prima manche<br />
ho dato tutto, ero fresco e<br />
ho fatto quinto, passando anche<br />
Barcia, quindi è stata una<br />
bella gara».<br />
Hai passato anche Barcia ma<br />
sei matto?<br />
«due volte l’ho passato, la prima<br />
sono passato io poi lui mi<br />
ha ripassato e alla fine l’ho ripassato.<br />
diciamo che non è un<br />
fermo!»<br />
Quindi cosa ti sei detto quando<br />
l’hai passato?<br />
«Niente ho visto che guidavano<br />
tutti in avanti e non era facile<br />
qui. Penso che anche loro<br />
abbiano visto che la sabbia è<br />
una cosa un pò diversa dal normale.<br />
La seconda manche è<br />
stata dura perchè qui a Lommle<br />
ci sono solo trentacinque minuti<br />
di riposo tra una manche<br />
e l’altra. Sono rientrato sub<strong>it</strong>o,<br />
riuscendo a fare una partenza<br />
abbstanza discreta nella seconda<br />
manche. Per una balla di<br />
paglia Schiffer ha perso i piedi e<br />
mi è venuto quasi contro facendomi<br />
spegnere anche la moto<br />
e sono sceso così in ventesima<br />
posizione. Ho tirato il massimo<br />
per cercare di risalire, ma la<br />
seconda manche non è tanto<br />
facile, riuscendo ad arrivare<br />
fino alla tredicesima posizione,<br />
ma li ormai c’era un gap di dieci<br />
secondi e mancavano quasi<br />
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<strong>Moto</strong>cross »» » Prove
cinque minuti, a quel punto ho<br />
provato a tirare fino agli ultimi<br />
due giri».<br />
e per fortuna che la KtM ha<br />
l’avviamento elettrico.<br />
«Esatto, da quel punto di vista<br />
la KTM ti da un pò una mano,<br />
il problema è che è successo<br />
a metà del primo giro quando<br />
tutti i piloti erano li. Se non<br />
avessi avuto l’avviamento elettrico<br />
avrei perso più di dieci posizioni».<br />
Ho un’idea, per il prossimo<br />
anno non puoi chiedere a Giuseppe<br />
longo di farti fare sedici<br />
<strong>Moto</strong>cross delle nazioni e<br />
un GP?<br />
«E’ già un pò che me lo dicono,<br />
però non credo di andare<br />
meglio nel <strong>Moto</strong>cross delle<br />
Nazioni. Il problema è che<br />
quest’anno non siamo stati mai<br />
fortunati con le partenze e invece<br />
qui essendoci qualifcati terzi<br />
abbiamo scelto un cancello<br />
buono riuscendo a partire terzi<br />
nella prima manche. Il r<strong>it</strong>mo nei<br />
terreni morbidi è molto alto.<br />
Fortunatamente sono andato<br />
74<br />
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bene, in tre partenze sono riusc<strong>it</strong>o a partire in due molto bene e<br />
nell’altra discretamente, cosa che non ho mai fatto in un mondiale<br />
e speriamo di riuscire a portare queste buone partenze anche al<br />
mondiale l’anno prossimo».<br />
oggi sei andato molto bene, nella gara del campionato belga sei<br />
sal<strong>it</strong>o sul podio, mi sembra un finale di stagione piuttosto alto.<br />
«Si, da metà stagione ho iniziato ad andare molto bene, si vede anche<br />
dai tempi, sono rimasto sempre sesto, settimo o anche quinto,<br />
riuscendo sempre a rimanere a ridosso dei primi dieci. Qui è<br />
stata una gara dura, ho usato molto l’esperienza acquis<strong>it</strong>a durante<br />
il campionato belga, dopo un pò non contava neanche tanto la veloc<strong>it</strong>à<br />
ma il modo in cui prendevi le buche. Quello che ho imparato<br />
è che bisogna prenderle bene all’inizio riuscendo a mantenere la<br />
veloc<strong>it</strong>à. Herlings, Cairolie, de dycker vanno molto bene sulla sabbia,<br />
hanno proprio un altro passo, ma la maggior parte degli altri<br />
hanno tutti la stessa difficoltà. Ho fatto vedere che con due quinti<br />
posti posso stare nei primi cinque che è un buon risultato. Sono<br />
un pò rammaricato perchè abbiamo perso il podio per soli cinque<br />
punti e fare podio qui a Lommel sarebbe stato un gran risultato<br />
per noi. Se Lupino non avesse fatto così male e sarebbe riusc<strong>it</strong>o a<br />
fare almeno diciannovesimo saremmo arrivati al podio».<br />
Questo risultato ti farà mettere la testa bassa questo inverno<br />
così l’anno prossimo ti rivediamo ancora protagonista.<br />
«Negli ultimi anni mi sono sempre allenato mantenendo la testa<br />
bassa, poi nel mondiale motocross ci sono tanti team e piloti ufficiali<br />
e io mi sono sempre arrangiato “al meglio” con i mezzi che<br />
avevo. Gli ufficiali riescono a fare anche più test durante l’anno,<br />
quindi noi cerchiamo di trovare delle soluzioni man mano che l’anno<br />
va avanti. Anche se cambio cilindrata l’anno prossimo spero<br />
di riuscire a portarmi un pò di esperienza di quest’anno dietro e<br />
iniziare ad andar bene un pò prima».<br />
Bravo e in bocca al lupo per l’anno prossimo.<br />
«Crepi il lupo!».<br />
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Numero<br />
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<strong>Moto</strong>cross »» » Prove<br />
75
T homas traversini, un<br />
<strong>Moto</strong>cross delle nazioni<br />
che non è andato<br />
come ci si aspettava.<br />
«Già dal venerdì abbiamo avuto<br />
qualche problema con Lupino<br />
che si è fatto male a un pollice,<br />
niente di grave però aveva dolore<br />
e dentro a una pista così se<br />
non sei al 100% si fa fatica. Abbiamo<br />
scelto di non fargli fare<br />
antidolorifico il sabato perché<br />
la domenica il farmaco avesse<br />
il massimo della sua efficacia.<br />
La prima manche è caduto e<br />
ha sbattuto anche una spalla…<br />
una sfortuna doppia. In finale è<br />
riusc<strong>it</strong>o a partire e l’ha portata<br />
a termine in 23esima posizione.<br />
Cairoli niente da dire. Se<br />
era un calciatore lo facevano<br />
re d’Italia. Lo paragono a Maradona<br />
e a Pelé, peccato che<br />
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traversini: “Cairoli, se fosse un calciatore<br />
lo farebbero re d’Italia”<br />
di Massimo Zanzani | Il team manager della squadra azzurra<br />
commenta la gara della compagine <strong>it</strong>aliana tra soddifazioni e<br />
sfortune che hanno negato loro il podio per una manciata di punti<br />
76<br />
INTERVISTA<br />
fa solo <strong>Moto</strong>cross. Guarneri<br />
ha fatto una bellissima gara.<br />
Ha pagato che c’è poco riposo<br />
tra una manche e l’altra. Prima<br />
della seconda l’ha dichiarato e<br />
tanto di cappello a Cairoli che<br />
l’ha fatto schierare per primo<br />
al cancelletto. Poi Guarneri ha<br />
avuto un piccolo contrattempo<br />
con un avversario che si è intraversato<br />
e gli ha fatto spegnere<br />
la moto quando era nono ed è<br />
ripart<strong>it</strong>o oltre la ventesima posizione.<br />
Lì ha accusato un po’ la<br />
fatica e ha chiuso 13esimo. Se<br />
mi avessero detto che l’Italia<br />
finiva quinta ci avrei messo una<br />
firma a sangue».<br />
la prima manche davide se l’è<br />
cavata bene. un quinto posto<br />
più che onorevole.<br />
«Lo scorso anno, e anche<br />
questo, davide è sempre stato<br />
impeccabile in tutte le manche<br />
che ha fatto al Nazioni. Sia<br />
nelle qualifiche che in gara, sia<br />
in Francia l’anno scorso che<br />
quest’anno. Un piccolo incidente<br />
ci sta, comunque ha portato<br />
un 13 alla squadra che non è<br />
certo uno zero o un 40, ma ha<br />
corso bene».<br />
abbiamo salvato l’onore, con<br />
un po’ di sfortuna.<br />
«La gara singola è particolare.<br />
dico che quinti è meglio che<br />
quarti perché quarti avrebbe<br />
bruciato di più così vicini al podio.<br />
Un’altra lettura però è che<br />
per soli cinque punti… il podio<br />
era alla nostra portata».<br />
sarà per il prossimo anno.<br />
«Speriamo!».<br />
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<strong>Moto</strong>cross »» » Prove<br />
77
Le foto più emozionanti<br />
del <strong>Moto</strong>cross delle nazioni<br />
di Massimo Zanzani | Oltre a spettacolari gare anche un grande<br />
spettacolo fuori dalle gare. Ecco gli scatti che raccontano il colore e le<br />
emozioni del <strong>Moto</strong>cross delle Nazioni dentro e fuori la pista<br />
<strong>78</strong> 79
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02<br />
Numero<br />
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<strong>Moto</strong>cross »» » Prove
L a settima edizione del<br />
Supermoto a squadre<br />
ha portato alla ribalta la<br />
squadra <strong>it</strong>aliana che a distanza<br />
di quattro anni si è aggiudicata<br />
per la terza volta la prova che<br />
da il commiato alla stagione<br />
iridata. I piloti di Maglia Azzurra<br />
hanno centrato un obiettivo<br />
che era alla loro portata, anche<br />
se il loro comp<strong>it</strong>o non era facile<br />
vista la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à di alcune<br />
squadre a iniziare dalla Fran-<br />
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Gli azzurri vincono il<br />
Supermoto delle nazioni 2012<br />
di Massimo Zanzani | La squadra formata da Beltrami, Lazzarini e<br />
Ravaglia si impone su Francia e Repubblica Ceca<br />
82<br />
cia che poteva contare sul fuoriclasse Thomas Chareyre. Ma pur<br />
vantando le due v<strong>it</strong>torie di manche del neo iridato, la formazione<br />
transalpina ha pagato lo scotto della poca ab<strong>it</strong>udine degli altri due<br />
elementi alle gomme imposte dal regolamento ma soprattutto<br />
all’errore fatale del team manager che nella manche decisiva ha<br />
schierato Chareyre in prima fila lasciando poche speranze di un<br />
buon risultato alla seconda guida che ha faticato a rimontare dalle<br />
retrovie. Poca fortuna anche per i piloti della Repubblica Ceca,<br />
che hanno mancato il gradino più alto del podio causa la scivolata<br />
nella terza frazione della rivelazione Tomas Travnicek e che<br />
quindi si sono dovuti accontentare della terza piazza alle spalle<br />
dei francesi. Lode quindi agli <strong>it</strong>aliani, che dopo un sabato attenuato<br />
dalla tensione sono stati capaci di riprendersi e di portarsi al<br />
comando dopo la seconda<br />
manche.<br />
Nella terza hanno tenuto duro,<br />
facendo loro il Francesco Zerbi<br />
Trophy grazie ai due secondi di<br />
Ivan Lazzarini (vinc<strong>it</strong>ore anche<br />
nelle altre due v<strong>it</strong>torie azzurre<br />
del Supermoto delle Nazioni),<br />
al secondo e terzo di Massimo<br />
Beltrami (che si è aggiudicato<br />
così la sua seconda v<strong>it</strong>toria<br />
SMoN) e al quarto e decimo di<br />
Christian Ravaglia.<br />
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2012<br />
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