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novembre 09 - biblioteca comunale di monfalcone

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Lezione <strong>di</strong> nuoto : Colette e Bertrand, estate 1920 / Valentina<br />

Fortichiari<br />

Fortichiari, Valentina<br />

Parma : Guanda, c20<strong>09</strong> 174 p. ; 20 cm<br />

Estate 1920, Saint-Coulomb, Bretagna. La scrittrice Colette trascorre le<br />

vacanze nella casa <strong>di</strong> Rozven sul mare, vicino a Saint-Malo.<br />

L'accompagna un gruppo <strong>di</strong> amici, intellettuali e scrittori come lei. Le<br />

giornate scorrono pigre tra gite in auto, nuotate, giochi sulla spiaggia,<br />

cene caratterizzate da conversazioni colte, partite a carte. Libera,<br />

anticonformista, anticipatrice dei tempi. Colette è forte, curiosa della vita,<br />

dell'amore, trasgressiva, e domina, a volte anche con gesti <strong>di</strong> crudeltà,<br />

sugli altri. Così è <strong>di</strong>spotica, anche se per amore, nei confronti dell'amicasegretaria<br />

Hélène Picard, che vessa e strapazza più che altro per<br />

proteggerla da se stessa e dalla depressione, e si comporta molto<br />

duramente con la figlia Bel-Gazou, <strong>di</strong> otto anni, scatenata e ribelle. Colette<br />

ama soprattutto perdersi in lunghe nuotate, che le ricordano l'infanzia,<br />

quando nuotava in compagnia del padre.<br />

Ero straniero e mi avete accolto : il Vangelo a Caserta /<br />

Raffaele Nogaro ; con Orazio La Rocca<br />

Nogaro, Raffaele<br />

Roma ; Bari : Laterza, 20<strong>09</strong> v, 130 p. ; 21 cm<br />

"Vorrei che la mia Chiesa oggi fosse sempre più una Chiesa <strong>di</strong> frontiera,<br />

protesa verso i bisogni dell'uomo, non <strong>di</strong> vertice. Significa stare in mezzo<br />

alla gente comune, non essere chiusa tra quattro mura, in una curia<br />

dorata, inaccessibile ai più, perché la frontiera è fuori dal tempio. La<br />

frontiera si sa - è sempre stata un luogo esposto, un confine che sta lì per<br />

essere attraversato e andare verso nuove terre, luoghi a volte sconosciuti.<br />

La frontiera è sempre stata il luogo degli arrivi e delle partenze. È il luogo<br />

dell'imprevisto, dell'ine<strong>di</strong>to. È il luogo dell'originale. In definitiva, è la meta<br />

agognata, è il luogo dell'uomo sempre nuovo e sempre in attesa <strong>di</strong> una<br />

patria. È questa la Chiesa <strong>di</strong> frontiera che io sogno <strong>di</strong> vedere, una Chiesa<br />

sempre in cammino e, nello stesso tempo, artigiana della pace: non solo<br />

della pace dei cuori, ma anche della pace che passa attraverso l'azione<br />

politica". Vescovo <strong>di</strong> Sessa Aurunca e poi <strong>di</strong> Caserta, Raffaele Nogaro ha<br />

reso servizio per 26 anni in una delle terre più <strong>di</strong>fficili e contrad<strong>di</strong>ttorie del<br />

nostro paese, la Campania. Con passione, in queste pagine racconta e al<br />

tempo stesso denuncia il suo Sud, senza tirarsi in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> fronte ai temi più<br />

scottanti, dall'immigrazione clandestina alla <strong>di</strong>ffusa illegalità, dal recente<br />

caos della spazzatura al dramma del lavoro, assente, nero, precario, dal<br />

malgoverno della politica collusa con la camorra agli errori e ai silenzi<br />

(troppi) della Chiesa.

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